Ivabradina: A Cosa Serve, Effetti Collaterali, Controindicazioni

Generalità
Che Cos'è l'Ivabradina e Caratteristiche generali
L'ivabradina è un principio attivo impiegato nel trattamento dell'angina pectoris e nel trattamento dell'insufficienza cardiaca cronica.

Somministrata per via orale, la si può trovare in diverse concentrazioni all'interno di svariati medicinali formulati come compresse. Tali medicinali, per essere venduti, necessitano di presentazione di ricetta medica ripetibile. Tuttavia, la maggior parte di essi è classificata come "farmaci di fascia A", pertanto, il loro costo può essere rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN), interamente o parzialmente, a seconda dei casi (può essere necessario il pagamento di un ticket).
Esempi di Medicinali contenenti Ivabradina
- Corlentor®
- Ivabradina Accord®
- Ivabradina Aurobindo®
- Ivabradina DOC®
- Ivabradina Eg®
- Iabradina Krka®
- Ivabradina Mylan®
- Ivabradina Sandoz®
- Ivabradina Teva®
- Ivabradina Zentiva®
- Ivzolebrid®
- Procoralan®
A Cosa Serve?
Quando si Usa l'Ivabradina e quali sono le sue Indicazioni Terapeutiche?
L'utilizzo della ivabradina è indicato per il trattamento:
- Dell'angina pectoris stabile sintomatica nei pazienti adulti la cui frequenza cardiaca è superiore o uguale a 70 battiti al minuto. Più precisamente, l'ivabradina è utilizzata:
- Nei pazienti adulti che non tollerano o non possono assumere farmaci beta-bloccanti;
- In associazione a beta-bloccanti nei pazienti adulti la cui condizione non è completamente controllata con un beta-bloccante.
- Dell'insufficienza cardiaca cronica nei pazienti adulti la cui frequenza cardiaca è maggiore o uguale a 75 battiti al minuto. Anche in questo caso, l'ivabradina viene impiegata:
- In associazione alla terapia convenzionale che include il trattamento con un beta-bloccante;
- Nel caso in cui i beta-bloccanti siano controindicati o non tollerati.
Avvertenze e Precauzioni
Cosa bisogna sapere prima di assumere l'Ivabradina
Prima di iniziare il trattamento con ivabradina è necessario informare il medico se:
- Si soffre di disturbi del ritmo cardiaco (come battito cardiaco irregolare, palpitazioni, aumento di dolore al petto), di fibrillazione atriale intensa o di un'alterazione dell'elettrocardiogramma nota come "sindrome del QT lungo";
- Si soffre di sintomi di fibrillazione atriale (frequenza dei battiti del cuore a riposo insolitamente alta - oltre 110 bpm - o irregolare);
- Si hanno sintomi come stanchezza, capogiri o fiato corto, poiché può significare che il cuore batte troppo lentamente;
- Si è recentemente verificato un ictus;
- Si soffre di pressione sanguigna bassa di grado da lieve a moderato;
- Si soffre di pressione del sangue non controllata, in particolare a seguito di un cambiamento del trattamento antipertensivo;
- Si soffre di grave insufficienza cardiaca o d'insufficienza cardiaca con "blocco di branca";
- Si soffre di una malattia cronica della retina;
- Si soffre di moderati problemi epatici e/o renali.
NOTA BENE
- L'uso dell'ivabradina in bambini e adolescenti con meno di 18 anni di età NON deve essere effettuato.
- L'ivabradina può causare temporanei fenomeni visivi luminosi che possono compromettere le capacità di guidare veicoli e utilizzare macchinari. Pertanto, si raccomanda di evitare tali attività qualora simili effetti dovessero manifestarsi.
Interazioni
Interazioni Farmacologiche fra l'Ivabradina e Altri Farmaci
Prima di iniziare ad assumere l'ivabradina è opportuno informare il medico se si sta assumendo qualcuno dei farmaci riportati nel sottostante elenco, in quanto potrebbe essere necessaria una modifica del dosaggio di ivabradina somministrata e/o potrebbe essere necessario sottoporsi ad un monitoraggio:
- Farmaci antifungini come il fluconazolo;
- Barbiturici;
- Rifampicina;
- Fenitoina;
- Farmaci capaci di prolungare l'intervallo QT, quali:
- Chinidina, disopiramide, ibutilide, sotalolo, amiodarone;
- Bepridil;
- Alcuni farmaci per il trattamento dell'ansia, della schizofrenia o di altre forme di psicosi (come pimozide, ziprasidone, sertindolo);
- Farmaci antimalarici come meflochina o alofantrina;
- Eritromicina per via endovenosa;
- Pentamidina;
- Cisapride.
- Farmaci diuretici che possono causare abbassamento dei livelli ematici di potassio, come idroclorotiazide, indapamide, furosemide;
- Farmaci o prodotti a base di erba di San Giovanni, meglio nota come iperico.
Ad ogni modo, prima di iniziare ad utilizzare l'ivabradina è opportuno informare il medico se si stanno assumendo, sono stati recentemente assunti o si potrebbero assumere farmaci o prodotti di qualsiasi tipo, inclusi i farmaci senz'obbligo di prescrizione medica (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici e fitoterapici, i prodotti omeopatici, ecc., anche se non riportati nel soprastante elenco.
Ivabradina con Cibi e Bevande
Durante il trattamento con ivabradina è bene evitare di assumere il succo di pompelmo e i prodotti che lo contengono. Per maggiori informazioni e in caso di dubbi, rivolgersi al medico.
Effetti Collaterali
Quali Effetti Indesiderati può causare l'Ivabradina?
L'ivabradina, così come qualsiasi altro principio attivo, può causare diversi effetti indesiderati, anche se non tutti i pazienti li manifestano o li manifestano nello stesso modo. Infatti, ogni persona reagisce in maniera soggettiva alla somministrazione del farmaco, manifestando effetti indesiderati diversi per tipo ed intensità, oppure non manifestandone affatto.
Effetti Indesiderati Molto Comuni e Comuni
- Fenomeni visivi luminosi descrivibili come brevi momenti di aumentata luminosità che spesso sono causati da improvvisi cambiamenti dell'intensità della luce ambientale, ma che possono anche essere descritti come aloni, lampi colorati, scomposizione dell'immagine o immagini multiple (simili effetti, in genere, si manifestano nei primi due mesi di trattamento; in seguito possono verificarsi ripetutamente e risolversi durante o dopo il trattamento stesso);
- Rallentamento del battito del cuore, in particolare entro i primi 2-3 mesi dall'inizio del trattamento;
- Rapida ed irregolare contrazione del cuore;
- Anormale percezione del battito cardiaco;
- Pressione del sangue non controllata;
- Mal di testa;
- Capogiri;
- Visione offuscata.
Effetti Indesiderati Non Comuni, Rari e Molto Rari
- Palpitazioni e irregolarità del battito cardiaco;
- Nausea, costipazione o diarrea, dolore addominale;
- Vertigini;
- Dispnea;
- Crampi muscolari;
- Aumento dei livelli ematici di acido urico, eccesso di eosinofili ed elevata creatinina nel sangue;
- Eruzione cutanea;
- Abbassamento della pressione sanguigna, svenimento;
- Stanchezza, sensazione di debolezza;
- Tracciato cardiaco anomalo all'ECG;
- Visione doppia o indebolita;
- Orticaria, prurito, arrossamento cutaneo;
- Malessere;
- Angioedema.
Ad ogni modo, qualora compaiano effetti indesiderati di qualsiasi tipo - anche se non riportati nei soprastanti elenchi o nel foglietto illustrativo del medicinale a base di ivabradina - è importante rivolgersi al medico o al farmacista.
Sovradosaggio da Ivabradina
In caso di assunzione di dosi eccessive di ivabradina possono manifestarsi stanchezza e mancanza di fiato dovuti ad un eccessivo rallentamento del battito cardiaco. Qualora ciò dovesse avvenire, contattare immediatamente il medico.
Meccanismo d'Azione
Come Funziona l'Ivabradina e Come Agisce?
L'ivabradina agisce principalmente riducendo la frequenza cardiaca di pochi battiti al minuto. In questo modo il principio attivo riduce il bisogno di ossigeno nel cuore, soprattutto nelle situazioni in cui è maggiormente probabile che il paziente sviluppi attacchi di angina. In altri termini, si può quindi affermare che grazie a questa sua azione, l'ivabradina è capace di diminuire gli attacchi di angina.
Inoltre, grazie alla riduzione della frequenza cardiaca da essa indotta, l'ivabradina è anche in grado di migliorare il funzionamento cardiaco e l'aspettativa di vita nei pazienti con insufficienza cardiaca cronica.
Il meccanismo d'azione attraverso il quale l'ivabradina diminuisce la frequenza cardiaca ed espleta la sua azione terapeutica consiste nell'inibizione selettiva e specifica della corrente pacemaker cardiaca If che controlla la depolarizzazione diastolica spontanea nel nodo del seno e regola la frequenza cardiaca.
Dosaggio e Modo d'uso
Come si Somministra l'Ivabradina e in Quali Dosi?
L'ivabradina è disponibile in forma di compresse per uso orale che devono essere assunte durante i pasti.
La dose di ivabradina da assumere sarà stabilita dal medico su base individuale per ciascun paziente, pertanto, si raccomanda di attenersi a quanto indicato da questa figura sanitaria.
In caso di dubbi, rivolgersi nuovamente il medico.
Dimenticanza di una Dose
In caso ci si dimentichi di assumere una dose di ivabradina, NON assumere una dose doppia per compensare la dimenticanza, ma assumere la dose successiva all'orario prestabilito.
Gravidanza e Allattamento
L'Ivabradina può essere utilizzata durante la Gestazione e nelle Madri che Allattano al Seno?
L'uso dell'ivabradina NON è indicato nelle donne in gravidanza e nelle madri che allattano al seno, così come NON è indicato nelle donne in età fertile che non adottano idonee misure contraccettive.
Le gestanti e le madri che allattano, pertanto, qualora si rendesse necessaria la terapia con ivabradina, devono necessariamente informare il medico della loro condizione prima di assumere il farmaco.
Per qualsiasi dubbio, rivolgersi al medico.
Controindicazioni
Quando l'Ivabradina NON deve essere usata?
L'ivabradina non deve essere utilizzata in tutti i seguenti casi:
- Allergia nota all'ivabradina e/o ad uno o più degli eccipienti contenuti nel medicinale che la contiene e che si deve assumere;
- Nei pazienti che si trovano o soffrono di una o più delle seguenti condizioni:
- Frequenza cardiaca a riposo inferiore a 70 battiti per minuto;
- Disturbi del ritmo cardiaco;
- Shock cardiogeno;
- Attacco di cuore;
- Pressione sanguigna molto bassa;
- Angina instabile;
- Insufficienza cardiaca peggiorata recentemente;
- Battito cardiaco imposto esclusivamente dal pacemaker;
- Gravi problemi al fegato.
- Nei pazienti che stanno già assumendo:
- Farmaci antifungini (come ketoconazolo e itraconazolo);
- Antibiotici macrolidi i (come iosamicina, claritromicina, telitromicina o eritromicina somministrata per via orale);
- Farmaci per trattare le infezioni da HIV (come nelfinavir, ritonavir);
- Nefazodone;
- Diltiazem o verapamil.
- Nelle donne in età fertile che non usano appropriati mezzi contraccettivi;
- In gravidanza e nelle donne che stanno pianificando una gravidanza;
- Durante l'allattamento al seno.
NOTA BENE
In questo articolo si è cercato di fornire una panoramica generale sulle principali caratteristiche dei medicinali contenenti ivabradina. Tuttavia, per ottenere maggiori e specifiche informazioni su uno specifico medicinale, s'invita nuovamente all'attenta lettura del foglietto illustrativo del farmaco che si deve impiegare.
In caso di dubbi, rivolgersi al farmacista o consultare il medico.