Ultima modifica 26.02.2020

Punti chiave

Definizione di iponatriemia
Concentrazione di sodio nel sangue

Classificazione e cause di iponatriemia

  1. Iponatriemia ipertonica: causata da iperglicemia
  2. Iponatriemia isotonica o pseudoiponatriemia: causata dall'incremento esagerato di lipidi e/o proteine plasmatiche
  3. Iponatriemia ipotonica: causata dall'aumento dell'ormone ADH → ritenzione idrica → iponatriemia

Sintomi da iponatriemia
Allucinazioni, Ascite, Convulsioni, Crampi muscolari, Epilessia, Ipotensione, Mal di testa, Perdita di coscienza, secchezza delle fauci, Sete intensa, Sonnolenza grave, Tachicardia


Terapie per l'iponatriemia



Definizione di iponatriemia

Si parla di iponatriemia - o iposodiemia - quando la concentrazione di sodio nel sangue (sodiemia) è anormalmente bassa (sierici di sodio non soddisfano le esigenze dell'organismo.
Come sappiamo, il sodio è un elettrolita importantissimo, utile anche per regolare la quantità di acqua intra/extra cellulare.


Per capire...


Il sodio rappresenta l'elettrolita principale del liquido extracellulare: il 90% del sodio totale corporeo è contenuto nel compartimento extracellulare, grazie all'azione dell'enzima Na+ - K+ ATPasi (che trasporta attivamente il sodio fuori dalla cellula).
Sodio cellulaIl sodio è un importante regolatore dell'osmolarità del plasma e del liquido extracellulare. Quando la concentrazione di sodio scende al di sotto del range di normalità (deficit → iponatriemia) si assiste ad una riduzione più o meno significativa del volume di sangue e liquido interstiziale. Viceversa, a concentrazioni elevate, il sodio richiama per osmosi ingenti quantità di acqua, ponendo le basi per creare edema ed ipertensione.
Il sodio, inoltre, è coinvolto nella trasmissione di impulsi nervosi, nello scambio cellulare e nella contrazione muscolare: a detta di ciò, si comprende come una condizione di iponatriemia possa sconvolgere tutte queste funzioni a cui l'organismo deve adempiere.
La sodiemia esprime la concentrazione di sodio nel sangue, ed è espressa in mmol/L


Nonostante l'introito idrico giornaliero sia estremamente variabile, la concentrazione sierica del sodio oscilla in un range molto ristretto (135-145 mmol/L), grazie alla straordinaria capacità del rene di diluire o concentrare le urine.
Si parla di iponatriemia propriamente detta quando la concentrazione sierica di sodio scende al di sotto del valore di 135mmol/L. Il riscontro di iponatriemia - assai frequente nella pratica sportiva - può anche accompagnare malattie dismetaboliche (diabete, coma iperglicemico ecc.).

Cause

Non sempre risulta così immediato risalire ai meccanismi fisiopatologici che si pongono alla base dello squilibrio elettrolitico. In linea generale, l'iponatriemia è favorita da una PERDITA DI SODIO o da una grave RITENZIONE IDRICA.
I fattori eziopatologici maggiormente coinvolti nell'iponatriemia sono:

  1. Assunzione di quantità esagerate di acqua
  2. Bruciature estese
  3. Cirrosi epatica*
  4. Dieta a basso contenuto di sodio
  5. Diarrea grave e prolungata
  6. Esercizio fisico intenso per lungo tempo → sudorazione eccessiva
  7. Farmaci diuretici, antidepressivi, antitumorali
  8. Insufficienza cardiaca congestizia*
  9. ipotiroidismo
  10. Morbo di Addison
  11. Patologie renali
  12. Sindrome da inappropriata secrezione dell'ormone antidiuretico (SIADH) : ↑↑ vasopressina (ormone antidiuretico) → ↓ emissione, conservazione di acqua nel sangue ed aumento della volemia → diluizione degli elettroliti nel sangue → ↓ sodiemia
  13. Sudorazione
  14. Tossicodipendenza (specie da ecstasy)
  15. Trauma cerebrale e ustioni gravi
  16. Vomito

* Si ritiene che l'iponatriemia sia predittrice di morte tra i pazienti affetti da cirrosi o da insufficienza cardiaca congestizia:
1. iponatriemia da insufficienza cardiaca → ↓ gittata cardiaca e ↓pressione arteriosa → ↑↑secrezione di ormoni "ipovolemici" renina, ADH, aldosterone → ritenzione di acqua e sodio a livello renale, aumento della volemia con diluzione del sodio ed incapacità di eliminare l'acqua assunta
2. iponatriemia da cirrosi epatica → ↓ sintesi proteica → riduzione della pressione oncotica del sangue → comparsa di edemi ed ipovolemia → ↑↑secrezione di ormoni "ipovolemici" renina, ADH, aldosterone → ritenzione di acqua e sodio a livello renale, aumento della volemia con diluzione del sodio ed incapacità di eliminare l'acqua assunta


Nonostante risulti comunque indispensabile ponderare l'assunzione di cibi eccessivamente salati, è chiaro che l'allontanamento completo del sale dalla dieta non risulta un atteggiamento molto sensato ed intelligente. Basti pensare ai rischi che può correre un atleta a seguito di un comportamento simile: le perdite di Sali durante lo sport devono essere ripristinate mediante l'assunzione di bevande isotoniche. In caso contrario - ad esempio assumendo le famose acque "povere di sodio" dopo uno sforzo fisico intenso - si solleva il rischio di iponatriemia, poiché si diluisce ulteriormente il sodio ematico già ridotto dalla sudorazione profusa.

Classificazione

Dopo aver elencato le possibili cause scatenanti l'iponatriemia, distinguiamo tre varianti:

  1. IPONATREMIA IPER-OSMOLARE [osmolarità >296 mOsm/kg H2O]: piuttosto rara, è causata essenzialmente dalla perfusione di liquidi ipertonici, quindi troppo ricchi di soluti (es. mannitolo, sorbitolo, maltosio, glucosio o infusione endovenosa di immunoglobuline). L'iponatriemia iperosmolare è spesso legata all'iperglicemia.
  2. PSEUDOIPONATREMIA o IPONATRIEMIA ISOTONICA [osmolarità 280-296 mOsm/kg H2O]: la riduzione (apparente) della sodiemia è conseguenza di un incremento esagerato di lipidi e/o proteine plasmatiche
  3. IPONATREMIA IPO-OSMOLARE [osmolarità <280 mOsm/kg H2O]: è espressione dell'incapacità del rene di eliminare una sufficiente quantità di acqua libera rispetto a quella assunta.
  • Disidratazione ipotonica o ipovolemica → iponatriemia associata a DEPLEZIONE (riduzione) VOLEMICA. Condizione clinica causata da assunzione di diuretici, perdita renale di Sali, deficit di mineralcorticoidi (sodiuria > 20 mmol/L) o da diarrea, vomito, ustioni gravi, pancreatite, traumatismi (sodiuria
  • Iperidratazione ipotonica o iponatremia da diluizione o Iponatriemia ipervolemica → iponatriemia CON EDEMA: cirrosi, sindrome nefrotica, insufficienza cardiaca/renale
  • Iponatriemia isovolemica o euvolemica: assenza di edema e di deplezione volemica. Condizione caratteristica di intossicazione da acqua, ipotiroidismo, SIADH, deficit di glucocorticoidi e polidipsia primitiva (sete intensa)

Nel prossimo articolo, sono analizzati i sintomi, le strategie diagnostiche e le terapie attualmente disponibili per la cura dell'iponatriemia.