Intestino Pigro: Sintomi, Cure e Rimedi

Intestino Pigro: Sintomi, Cure e Rimedi
Ultima modifica 03.05.2022
INDICE
  1. Generalità
  2. Che cos'è l'Intestino Pigro
  3. Cause
  4. Sintomi
  5. Quando Preoccuparsi?
  6. Diagnosi
  7. Cure e Trattamenti
  8. Consigli Utili

Generalità

Quando si parla d'intestino pigro, ci si riferisce ad un rallentamento del transito intestinale con conseguenti difficoltà nell'evacuazione.

Il fenomeno dell'intestino pigro è molto comune nelle persone anziane, ma può manifestarsi anche in pazienti più giovani a causa di fattori di diversa origine e natura.

Fortunatamente, nella maggioranza dei casi, si tratta di un problema di lieve entità che può essere risolto mediante l'adozione di piccoli accorgimenti e modifiche del proprio stile di vita. In alcuni casi, tuttavia, l'intestino pigro potrebbe essere connesso anche a malattie di base non ancora diagnosticate.

Che cos'è l'Intestino Pigro

L'intestino pigro è un disturbo caratterizzato da un rallentamento del transito intestinale, cui consegue un'inevitabile difficoltà di evacuazione che diventa scarsa e irregolare, portando alla comparsa di una sintomatologia piuttosto fastidiosa per il paziente.

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Nonostante ciò, generalmente, l'intestino pigro non è considerato una patologia, ma una condizione che si può manifestare in forma occasionale (cioè si presenta solo in determinate occasioni, come può avvenire, ad esempio, durante viaggi o vacanze), in forma acuta (come può accadere, ad esempio, in seguito all'assunzione di alcuni farmaci o in seguito ad interventi chirurgici), oppure in forma cronica (quando la condizione si protrae nel tempo).

L'intestino pigro è una condizione che può interessare qualsiasi individuo, anche se le donne sembrano essere maggiormente coinvolte dall'insorgenza del disturbo.

Cause

Cause e Fattori di Rischio dell'Intestino Pigro

Le cause alla base dell'intestino pigro possono essere diverse: dalle scorrette abitudini alimentari fino ad arrivare alle patologie dell'intestino.

In alcuni casi, la condizione d'intestino pigro si manifesta in seguito a cause fisiologiche, come l'inesorabile avanzare dell'età, oppure durante la gravidanza. A causa dell'invecchiamento, infatti - entro certi limiti - un rallentamento della motilità intestinale e la comparsa di intestino pigro sono da considerarsi fenomeni normali. Discorso analogo per quanto riguarda la gravidanza, durante la quale il corpo della donna subisce numerose modifiche, sia a livello ormonale sia a livello fisico, che possono favorire la diminuzione della motilità intestinale dando origine al problema dell'intestino pigro.

Negli individui non interessati dalle suddette condizioni fisiologiche, invece, l'intestino pigro può essere causato da:

Infine, ricordiamo che la comparsa d'intestino pigro può verificarsi anche in seguito ad un intervento chirurgico, soprattutto se effettuato a livello addominale. Difatti, la peristalsi intestinale potrebbe essere rallentata sia dai farmaci anestetici impiegati, sia dalla stessa operazione chirurgica.

Sintomi

Sintomi Causati dall'Intestino Pigro

Come accennato, l'intestino pigro è una condizione nella quale si assiste ad un rallentamento del transito e della motilità intestinali con conseguente irregolarità e/o difficoltà nell'evacuazione. A causa di questo rallentamento del transito intestinale, le feci possono rimanere nel tratto enterico per lunghi periodi, disidratandosi e indurendosi. Tali fenomeni rendono ancor più difficile l'espulsione del contenuto intestinale.

I sintomi tipici che si manifestano come conseguenza delle suddette condizioni consistono in:

Nel caso in cui l'intestino pigro rappresenti la conseguenza di una patologia intestinale, è possibile vi sia la presenza di altri sintomi caratteristici della malattia in questione.

Complicazioni dell'intestino Pigro

Un intestino pigro non trattato e sottovalutato può portare all'insorgenza di complicazioni, favorendo la comparsa di disturbi, quali:

Quando Preoccuparsi?

In seguito a situazioni di stress, oppure in presenza di uno stile di vita sregolato, la condizione di intestino pigro è molto comune e può essere risolta mediante semplici accorgimenti comportamentali. Ferma restando l'importanza della visita medica, se il disturbo si risolve in breve tempo, semplicemente prestando attenzione a dieta e abitudini personali, non dovrebbe preoccupare.

Al contrario, se la condizione d'intestino pigro si manifesta in maniera improvvisa senza cause apparenti (niente stress, alimentazione corretta, buon livello di attività fisica) e/o se si associa a sintomi insoliti - come asteniafebbredolore addominale molto intenso, presenza di sangue nelle feci, ecc. - è importante rivolgersi subito al medico al fine di individuare l'eventuale presenza di patologie non ancora identificate. In simili situazioni, perciò, l'intestino pigro potrebbe rappresentare il sintomo di una malattia che interessa il tratto enterico.

Diagnosi

La diagnosi d'intestino pigro non sempre è facile. Difatti, come ribadito più volte nel corso dell'articolo, questa condizione si caratterizza per un rallentamento della motilità intestinale e per la conseguente riduzione del numero di evacuazioni. Tuttavia, la frequenza di evacuazione è un fattore piuttosto soggettivo, poiché ciascun individuo può avere una propria regolarità intestinale. Ad esempio, per alcune persone, un'evacuazione ogni 2-3 giorni può considerarsi normale, a patto che non sia dolorosa e che non vi sia la presenza di altri sintomi.

Quando, invece, il paziente si rivolge al medico poiché lamenta un'irregolarità nelle evacuazioni accompagnata dai sintomi sopra descritti, allora è possibile fare una diagnosi di intestino pigro.

Analisi ed Esami Diagnostici

Se il paziente lamenta una condizione d'intestino pigro cronica che non si risolve in nessun modo, oppure se lamenta una sintomatologia diversa da quella d'intestino pigro, cui si associa comunque un'irregolarità o addirittura un'incapacità di evacuare, potrebbe essere necessario svolgere analisi ed esami più approfonditi allo scopo di individuare la causa esatta che ha portato alla comparsa del disturbo. A questo proposito, il medico può consigliare al paziente di eseguire una visita medica specialistica presso un gastroenterologo e/o un proctologo, così come può prescrivere l'esecuzione di analisi del sangue ed esami diagnostici, quali, ad esempio, la colonscopia, la radiografia addominale, il clisma opaco, o la valutazione del tempo di transito intestinale effettuata tramite l'esecuzione di esami radiografici con l'ausilio di appositi marker radiopachi che devono essere preventivamente ingeriti dal paziente.

Solitamente, queste indagini approfondite vengono effettuate quando la condizione di intestino pigro si protrae per lunghi periodi, non si risolve con una dieta equilibrata ed è accompagnata da sintomi insoliti che possono far presumere vi sia la presenza di una causa patologica di base.

Cure e Trattamenti

Come aiutare l'Intestino Pigro?

In molti casi, l'intestino pigro si può risolvere adottando una dieta equilibrata e uno stile di vita sano, caratterizzato da buone abitudini. Qualora ciò non fosse sufficiente, è possibile ricorrere all'uso di diversi rimedi naturali o, eventualmente, di farmaci. In simili casi, tuttavia, sarebbe bene chiedere sempre il parere preventivo del proprio medico.

Nel caso in cui l'intestino pigro sia il sintomo di una patologia di base, il suo trattamento non può prescindere dalla cura della malattia che ha dato origine al disturbo. In questo caso, l'intervento del medico è assolutamente necessario.

Ad ogni modo, di seguito verranno brevemente descritti i principali trattamenti e accorgimenti che si possono adottare per contrastare l'intestino pigro indotto da cause non patologiche.

Dieta per l'Intestino Pigro

Quando l'intestino pigro è conseguenza di una dieta sbilanciata, il problema può essere facilmente risolto intervenendo su quest'ultima.

L'obiettivo della dieta contro l'intestino pigro deve essere quello di riattivare la normale motilità intestinale. Per fare ciò, può essere utile incrementare l'apporto di fibre attraverso il consumo di verduralegumicereali e alcuni tipi di frutta. Attenzione, però, a garantire anche un adeguato apporto di acqua. Difatti, aumentare le fibre nella propria dieta senza bere le giuste quantità di acqua può portare ad un risultato controproducente per il quale la condizione di intestino pigro peggiora ulteriormente. Una dieta eccessivamente ricca di fibre, inoltre, potrebbe interferire con l'assorbimento di altri nutrienti, causando problemi e disturbi di vario genere. Pertanto, sì alle fibre, ma senza esagerare.

Lo yogurt è un altro alimento che può tornare utile in presenza di intestino pigro, poiché dotato di azione regolatrice sulla flora batterica e sulla funzionalità intestinale.

Da limitare, invece, i cibi molto raffinati e grassi e i cosiddetti alimenti astringenti (ad esempio, limonerisobanane, ecc.).

Rimedi naturali contro l'Intestino Pigro

Qualora la dieta non dovesse essere sufficiente per "smuovere" l'intestino pigro, è possibile ricorrere all'utilizzo d'integratori e rimedi naturali. Ad esempio, è possibile ricorrere all'assunzione d'integratori di fibre qualora queste siano carenti nell'alimentazione. Tuttavia, è bene precisare che, in linea generale, sarebbe meglio che le fibre necessarie per garantire un corretto funzionamento intestinale provenissero da fonti alimentari e non dagli integratori.

Rimedi Naturali per favorire l'Evacuazione in Presenza di Intestino Pigro

Per favorire lo svuotamento intestinale - quindi l'evacuazione - è, invece, possibile ricorrere all'uso di rimedi naturali a base di piante dall'azione lassativa. Fra queste, ricordiamo quelle maggiormente conosciute e utilizzate:

  • Psillio: i semi di psillio sono dotati di proprietà lassative imputabili alle mucillagini che li rivestono. Una volta giunte nell'intestino, tali mucillagini assorbono acqua rigonfiandosi e stimolando la peristalsi intestinale.
  • Ispagula: anche i semi di ispagula sono ricchi di mucillagini in grado di espletare un'azione lassativa simile a quella esercitata dai semi di psillio. Non a caso, si tratta di piante appartenenti alla medesima famiglia e al medesimo genere (Plantago). L'azione lassativa dell'ispagula è stata ampiamente confermata, tanto che i tegumenti dei suoi semi rientrano - sia da soli, sia in associazione ai frutti di senna - nella composizione di veri e propri farmaci lassativi (Fibrolax®, Agiolax®).
  • Senna: la senna è considerata la pianta lassativa per eccellenza. Deve la sua attività ai glicosidi antrachinonici (sennosidi) contenuti nei suoi frutti. Tali glicosidi inibiscono il riassorbimento di acqua ed elettroliti a livello dell'intestino crasso, incrementando in questo modo il volume intestinale e favorendo così la peristalsi.
  • Aloe succo: il succo di aloe è un altro rimedio naturale ad azione lassativa; attività attribuitagli dai glicosidi antrachinonici (aloina e aloe-emodina) in esso contenuti. Il succo di aloe contenente antrachinoni NON può più rientrare nella composizione di integratori alimentari per favorire il transito intestinale (vedi approfondimento qui sotto).

Approfondimento: Nuovo Regolamento Europeo del 18 Marzo 2021

In data 8 aprile 2021 è entrato in vigore il divieto di commercializzare alimenti e integratori alimentari contenenti idrossiantraceni e loro derivati, una famiglia di molecole contenuta in diverse piante, come aloe, cassia, rabarbaro e senna.

Più nel dettaglio, il nuovo Regolamento Europeo del 18 marzo 2021 - entrato in vigore, per l'appunto, l'8 aprile 2021 - modifica l'allegato III del regolamento (CE) n. 1925/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda le specie botaniche contenenti derivati dell'idrossiantracene.

Il testo completo è consultabile cliccando qui. Tuttavia, possiamo riassumere i punti principali nel seguente modo:

  • Vengono aggiunte alla lista delle sostanze il cui impiego negli alimenti è vietato (allegato III parte A del suddetto regolamento):
    • Aloe-emodina e tutte le preparazioni in cui è presente tale sostanza;
    • Emodina e tutte le preparazioni in cui è presente tale sostanza;
    • Preparazioni a base di foglie di specie di Aloe contenenti derivati dell'idrossiantracene;
    • Dantrone e tutte le preparazioni in cui è presente tale sostanza.
  • Vengono aggiunte alla lista delle sostanze il cui impiego negli alimenti è sottoposto alla sorveglianza della Comunità (allegato III parte C):
    • Preparazioni a base della radice o del rizoma di Rheum palmatum L., Rheum officinale Baillon e loro ibridi contenenti derivati dell'idrossiantracene;
    • Preparazioni a base di foglie o frutti di Cassia senna L. contenenti derivati dell'idrossiantracene;
    • Preparazioni a base di corteccia di Rhamnus frangula L. o Rhamnus purshiana DC. contenenti derivati dell'idrossiantracene.

Farmaci per l'Intestino Pigro

Qualora il medico lo ritenga necessario per il benessere del paziente, al fine di favorire l'evacuazione, può prescrivere la somministrazione di farmaci lassativi.

Generalmente, in presenza di intestino pigro è possibile ricorrere all'uso di lassativi osmotici (come, ad esempio, il macrogol e il lattulosio). Tuttavia, la scelta del tipo di farmaco da utilizzare spetta esclusivamente al medico.

Nota Bene

Poiché sia i rimedi naturali che i farmaci lassativi possono interferire con l'assorbimento e l'attività di medicinali assunti in concomitanza, prima di ricorrere ad uno qualsiasi dei suddetti prodotti per contrastare l'intestino pigro è bene chiedere il consiglio del proprio medico.

Inoltre, è bene ricordare che i lassativi non sono privi di effetti collaterali e il loro uso è generalmente controindicato in presenza di occlusione e/o malattie intestinali; alcuni di essi, sono controindicati anche in gravidanza e durante l'allattamento.

Per tutti i sopra citati motivi, nonostante si tratti di prodotti naturali o farmaci acquistabili senza obbligo di ricetta medica, è molto importante rivolgersi al proprio medico prima di assumere lassativi di qualsiasi tipo per contrastare l'intestino pigro.

Consigli Utili

Consigli utili per prevenire la comparsa di Intestino Pigro

Benché sia possibile ricorrere all'uso di prodotti lassativi per favorire le evacuazioni, la miglior strategia che si può attuare contro l'intestino pigro è quella di tipo preventivo. Fatto salvo per la presenza di eventuali malattie del tratto enterico che non sempre è possibile prevenire, seguire piccoli accorgimenti comportamentali può rivelarsi un ottimo stratagemma per evitare di andare incontro ad un rallentamento della motilità intestinale.

Alla luce di quanto finora detto, perciò, è possibile affermare che per prevenire la comparsa di intestino pigro può essere utile:

  • Seguire una dieta equilibrata, caratterizzata dalla giusta quantità di fibre e sempre accompagnata da un adeguato apporto di acqua.
  • Evitare lo stress sia fisico che psichico, cercando di ridurre, per quanto possibile, i ritmi lavorativi e di studio se eccessivi, allontanando gli stati di ansia e di nervosismo.
  • Svolgere una regolare attività fisica. Il movimento, infatti, contribuisce al benessere e al mantenimento della motilità dell'intestino. Oltre a questo, una costante attività fisica aiuta a scaricare le tensioni, rilassando corpo e mente.
  • Assecondare lo stimolo di evacuazione. Molte persone, infatti, specie quando sono fuori casa, tendono a trattenere ed ignorare lo stimolo per evitare l'utilizzo di bagni pubblici. Questo comportamento, tuttavia, in particolare se protratto per lunghi periodi di tempo, può favorire il rallentamento del transito intestinale e la comparsa di intestino pigro.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista