L'insonnia
L'insonnia rappresenta una tra le problematiche più complesse a percezione soggettiva: se infatti una persona percepisce un determinato stato di insonnia, da un soggetto diverso la medesima condizione può essere sentita come assolutamente normale.
Prima di analizzare approfonditamente quali possono essere le cause dell'insonnia, è necessario definire il fenomeno ad essa contrapposto: il sonno.
Il sonno
Il sonno è definito come quel fenomeno naturale e biologico che si alterna alla veglia: il cervello elabora tutte le informazioni utili e trascura o reprime quelle inutili. Se il sonno non è riposante, viene percepito come insufficiente o insoddisfacente, non si elaborano le informazioni ed inevitabilmente si presenta l'insonnia.
Cause di insonnia
Dopo aver brevemente analizzato il fenomeno complementare all'insonnia, passiamo ora ad illustrare le possibili cause scatenanti: anzitutto si deve sottolineare che l'interpretazione dell'insonnia e dei disturbi emozionali in genere è soggettiva, perciò spesso difficile da studiare.
Un soggetto può considerarsi "riposato" dopo aver dormito sei ore, per esempio, ma per un altro individuo le sei ore non sarebbero in grado di soddisfare appieno il riposo dello stesso: questo dipende da come il nostro organismo è stato abituato, ma non solo. È stato dimostrato, infatti, che disturbi emozionali, psichici, paure e ansie influiscono in maniera molto consistente sul sonno di un soggetto.
A ciò si aggiunge uno stile di vita scorretto: se infatti una persona beve molti caffè, va a dormire tardi od assume cibi pesanti prima di coricarsi, le probabilità che soffra di insonnia sono elevate.
Secondo dati recenti, si stima che gli italiani che soffrono d'insonnia siano tra i dieci ed i quindici milioni.
Tipi di insonnia
Come abbiamo visto, l'insonnia si manifesta con una spiccata soggettività: è anche definito un disturbo poliedrico, poiché si manifesta in diversi modi.
In particolare, l'insonnia può esseresintomo primario o secondario di alcune patologie (es. depressione), espressione secondaria dei disturbi del sonno (per "disturbi del sonno" si fa riferimento ad apnee, narcolessia, mioclonismo, che inducono la percezione tipica dell'insonnia: aver dormito male) o riflesso di condizioni socio-ambientali (con immediato riferimento allo stress, condizione non ben definita nelle sue cause e nel piano patologico).
Da non tralasciare la possibile (e molto probabile) insonnia determinata da sostanze d'abuso.
In tutte queste differenti tipologie d'insonnia, ad eccezione dell'ultimo caso, si può intervenire con prodotti erboristici, quindi di derivazione naturale, per alleviare e alleggerire questo vero e proprio disturbo.
Insonnia e rimedi naturali
È bene ricordare che lo stress - che può condurre ad uno stato d'ansia, di conseguenza provocare insonnia - è spesso collegato all'ambiente in cui ci si trova: è dunque proprio ciò che ci circonda che può, in qualche modo, influenzare la nostra psicologia.
Infatti, il blu, per esempio, stimola l'operosità, il verde la concentrazione ed il rilassamento, mentre il rosso esalta l'aggressività. Da questo, si deduce che dormire in una stanza le cui pareti sono dipinte di rosso non va certo ad aiutare il sonno della persona.
Anche le profumazioni vanno spesso ad interagire con lo stato emozionale del soggetto: infatti la lavanda, grazie alle sue proprietà ansiolitiche, sembra aiutare l'organismo a rilassarsi, quindi favorire l'addormentamento. Ecco spiegato il motivo per cui spesso negli armadi si trovano profumatori per vestiti all'essenza di lavanda.
Per combattere l'insonnia con prodotti naturali, in commercio esiste una vasta gamma di prodotti, in particolare si fa riferimento a tisane ed opercoli.
Tra le tipiche droghe che aiutano a combattere l'insonnia, si ricordano: la camomilla, la melissa, la passiflora e la valeriana. Meno conosciute sono invece l'escolzia e la griffonia.
Oltre all'uso di prodotti naturali, però, si deve porre l'accento su un fattore importantissimo: l'igiene del sonno, espressione della qualità del sonno stesso. Di conseguenza, se non si esegue l'igiene del sonno, molto probabilmente si verificherà l'insonnia. La stanza da letto, infatti, deve essere un ambiente adatto al sonno; sarebbe opportuno, poi, praticare delle tecniche di rilassamento prima di coricarsi, andando a dormire sempre alla stessa ora; sarebbe altresì opportuno non dormire durante il giorno, non mangiare prima di coricarsi e non fumare. Anche l'uso di sostanze eccitanti come caffè, tè, cacao, guaranà e ginseng aumenta la probabilità che l'organismo soffra di insonnia; infine, anche le sostanze alcoliche dovrebbero essere evitate: inizialmente possono portare sonnolenza ma terminati i loro effetti si presenta il rischio di svegliarsi durante il sonno.
Credenze e tradizione
"Mangiando una sola mandorla prima di coricarsi, il sonno arriverà senza chiamarlo": è così che un'antica tradizione popolare consiglia una metodica volta a contrastare l'insonnia, o, per meglio dire, a prevenirla. Il motivo alla base di questa raccomandazione non è comunque chiaro, anche se si può sottolineare il fatto che le mandorle contengono molto magnesio e questo è cofattore di enzimi regolatori del sonno.
Particolare è un'altra teoria, che ipotizza una potenziale soluzione per contrastare l'insonnia: pare che un cuscino riempito di fiori e foglie di luppolo migliori il sonno. Considerando che anche in questo caso si tratta di una tradizione tramandata da generazioni a generazioni, la spiegazione scientifica non è limpida. L'unica ipotesi che si può considerare è che il luppolo gode di proprietà blandamente sedative: il luppolo, non a caso, appartiene alla famiglia delle Cannabaceae, proprio come la cannabis, droga conosciuta dai tempi più antichi per le sue proprietà calmanti.