Ultima modifica 12.02.2020

Generalità

L'inseminazione artificiale è una tecnica di procreazione medicalmente assistita, utilizzata nel trattamento dell'infertilità.

Sostanzialmente, la metodica prevede l'introduzione del seme maschile, in maniera artificiale, nell'apparato riproduttore della donna.


inseminazione artificiale

L'inseminazione artificiale viene eseguita durante il periodo periovulatorio su ciclo spontaneo o dopo una moderata stimolazione farmacologica. Lo scopo è quello di favorire l'incontro spontaneo dei due gameti (ovociti della donna e spermatozoi dell'uomo) nel corpo femminile.
Le probabilità di intraprendere una gravidanza variano dal 10% al 15% per tentativo, a seconda della patologia di base e dell'età della paziente.

Cos'è

L'inseminazione artificiale è una tecnica di procreazione medicalmente assistita (PMA) di primo livello. Questa metodica rientra, quindi, tra le opzioni terapeutiche più semplici e meno invasive consigliate a una coppia che desidera avere un figlio, ma che non riesce spontaneamente a intraprendere una gravidanza.


Nota

Come le altre metodiche di PMA, l'inseminazione artificiale viene indicata dai medici nell'ambito di un percorso di trattamento, nei casi in cui sia accertata l'infertilità di almeno uno dei due partner e non esistano altri metodi terapeutici efficaci a risolvere tale condizione.


L'inseminazione artificiale imita semplicemente la riproduzione naturale: gli spermatozoi, selezionati anteriormente in laboratorio, vengono depositati in modo artificiale nell'apparato riproduttore della donna, nel momento prossimo all'ovulazione.  Pertanto, l'incontro dei gameti maschili con l'ovocita e la fecondazione avvengono normalmente all'interno dell'apparato genitale femminile
L'inseminazione artificiale risulta utile soprattutto quando gli spermatozoi hanno difficoltà a superare vagina e cervice per via di un ostacolo o per una mancanza di quantità o qualità dello sperma. 

Tecniche di inseminazione artificiale

Le modalità di esecuzione dell'inseminazione artificiale si differenziano a seconda della sede in cui viene depositato il liquido seminale:

  • Inseminazione intrauterina (IUI): tecnica maggiormente utilizzata, nella quale gli spermatozoi sono introdotti direttamente all'interno dell'utero;
  • Inseminazione intracervicale (ICI): gli spermatozoi vengono immessi nel canale cervicale. Questa metodica viene preferita quando non c'è possibilità di depositare lo sperma nelle fornici vaginali.
  • Inseminazione intraperitoneale (IPI): consiste nell'inoculazione del liquido seminale nel cavo di Douglas (tra il retto e la parete posteriore dell'utero). Questa tecnica non viene molto usata, in quanto predispone maggiormente allo sviluppo di anticorpi anti-spermatozoo.
  • Inseminazione in tube (ITI): viene eseguita se la tuba della donna è in perfette condizioni e quando altre tecniche non hanno avuto un buon esito. Attraverso un catetere e sotto la guida costante dell'ecografia, il liquido seminale viene introdotto nelle tube, sede naturale dell'incontro tra spermatozoi ed ovociti.

A seconda del partner, l'inseminazione artificiale si può distinguere in:

  • Inseminazione artificiale coniugale (IAC) o omologa: prevede il ricorso a gameti omologhi, cioè provenienti dai componenti della coppia. Questa procedura può essere utile nei casi di fertilità maschile appena ridotta (concentrazione totale di spermatozoi o numero di questi ad elevata mobilità di poco inferiore alla norma) e in assenza di occlusione tubarica nella donna.
  • Inseminazione artificiale da donatore (IAD) o eterologa: prevede l'uso dello sperma proveniente da una banca del seme; questa metodica risulta adatta quando le caratteristiche del liquido seminale sono tali da compromettere del tutto la funzionalità riproduttiva.

Quando è indicata

L'inseminazione artificiale viene considerata quando i rapporti sessuali mirati (che si hanno, cioè, durante i giorni della probabile ovulazione) e/o la stimolazione ovarica con farmaci sono associati a ripetuti insuccessi.
L'inseminazione artificiale è indicata in caso di:

  • Sterilità di origine sconosciuta (cioè alla quale non si riesce ad attribuire una causa specifica);
  • Fattori cervicali o tubarici (alterazioni anatomiche e/o funzionali del collo uterino, del muco cervicale o di una o entrambe le tube di Falloppio);
  • Alterazioni lievi-moderate di alcuni parametri del liquido seminale, tale per cui gli spermatozoi hanno delle difficoltà a raggiungere l'utero;
  • Difficoltà coitali o impedimenti all'atto sessuale (come, ad esempio, nel caso in cui la donna soffra di vaginismo o il partner maschile sia stato sottoposto ad una vasectomia o manifesti episodi ricorrenti d'impotenza).

L'inseminazione artificiale può compensare le anomalie del seme maschile, poiché la preparazione del campione prima della procedura aiuta a separare gli spermatozoi vitali e con motilità conservata da quelli di qualità inferiore.
L'inseminazione artificiale può essere utilizzata anche nel caso in cui il partner maschile soffra di:

Per quanto riguarda la donna, invece, l'inseminazione artificiale è indicata in presenza di:

Requisiti

Nell'ambito del trattamento dell'infertilità, prima di intraprendere quest'approccio, il medico verifica che esistano le seguenti condizioni:

  • Pervietà tubarica;
  • Assenza d'infezioni nel tratto genitale maschile e femminile;
  • Accettabile qualità (movimento e morfologia) e numero degli spermatozoi.

Per il successo dell'inseminazione artificiale è fondamentale, infatti, che l'oligo-astenospermia sia di grado lieve o moderata e la funzionalità tubarica sia conservata (almeno monolateralmente).

Come si svolge

L'inseminazione artificiale è una tecnica di procreazione medico-assistita che rispetta le normali tappe dei processi della riproduzione. La tecnica è ambulatoriale, minimamente invasiva e non dolorosa.

Stimolazione dell'ovulazione

L'inseminazione artificiale può essere attuata su ciclo spontaneo o con la stimolazione dell'ovulazione attraverso la somministrazione di farmaci (di solito, gonadotropine ricombinanti), a partire dal secondo o terzo giorno dall'inizio del ciclo mestruale.
L'obiettivo è quello di indurre le ovaie a produrre più di un follicolo ed ottenere la contemporanea maturazione di 2-3 cellule uovo, per aumentare le possibilità che almeno una di queste venga fecondata.
Il monitoraggio ecografico dell'ovulazione, effettuato nel corso della terapia, permette di modificare la dose dei farmaci per ottimizzare la risposta ovarica.
Sulla base delle dimensioni dei follicoli e dello spessore della mucosa uterina, è possibile prevedere il momento dell'ovulazione del ciclo in corso.

Di solito, non appena due o tre follicoli hanno raggiunto determinate dimensioni (circa 18 mm), l'ovulazione viene indotta con l'iniezione della gonadotropina corionica umana (hCG), in modo da poter sfruttare il momento più adatto per l'inseminazione.

Preparazione del liquido seminale

Il liquido seminale necessario per l'inseminazione artificiale viene ottenuto per masturbazione dopo 2-5 giorni di astinenza (in modo da aumentare il livello di spermatozoi) o tramite la puntura del condotto deferente.
Il campione così ottenuto viene sottoposto a una speciale preparazione in laboratorio, cioè viene trattato in maniera tale da selezionare e concentrare gli spermatozoi mobili in un volume sufficiente.

Inseminazione

Il giorno dell'inseminazione artificiale è fissato dopo 36 ore dalla somministrazione di hCG. Il liquido seminale del partner o di un donatore, precedentemente esaminato e sottoposto a selezione, viene rilasciato all'interno dell'apparato riproduttivo della paziente (in base alla metodica: cavità uterina, canale cervicale o tube), tramite un catetere sottile.

Si tratta di un processo semplice, indolore e molto simile a qualsiasi visita ginecologica.
Trascorsi 14 giorni dall'inseminazione verrà eseguito il dosaggio plasmatico della β-hCG, per verificare se si è instaurata con successo una gravidanza.

Preparazione

Durante la terapia farmacologica ormonale, si effettuano controlli ecografici e dosaggi ormonali per monitorare l'andamento dell'ovulazione.  

Esami preliminari

Se una coppia non riesce a procreare nonostante i rapporti sessuali mirati, in un periodo di tempo di 12-24 mesi, è necessario approfondire le cause all'origine delle difficoltà di concepimento dal punto di vista clinico.
Prima di eseguire l'inseminazione artificiale, il medico incontra i due pazienti e redige un'anamnesi sulla base della loro storia clinica; successivamente, prescrive una serie di esami specifici per escludere la presenza di disfunzioni ormonali, patologie a carico di utero e tube, anomalie del liquido seminale e così via.


Per la coppia Per l'uomo Per la donna
  • Dosaggi ormonali;
  • Indagini genetiche;
  • Test immunologici per valutare, ad esempio, la presenza di anticorpi anti-spermatozoi.
  • Spermiogramma (esame del liquido seminale per valutarne la capacità fecondante ed altre funzioni fondamentali, come il numero, la morfologia e la percentuale di spermatozoi mobili);
  • Spermiocoltura (analisi dello sperma per valutare la presenza di agenti infettivi negli organi genitali).

Se le condizioni riscontrate non possono essere gestite con interventi farmacologici e/o chirurgici, quindi se la procreazione è impossibile o comunque la probabilità di iniziare una gravidanza è remota, può essere indicato il ricorso alla procreazione medicalmente assistita.
In base alla causa di infertilità, lo specialista del centro PMA può consigliare l'inseminazione artificiale o un'altra procedura più idonea al profilo della coppia.

Rischi e possibili complicanze

L'inseminazione artificiale si svolge, di norma, senza complicazioni e non prevede manovre dolorose.
I rischi sono limitati, ma la risposta ai farmaci per indurre l'ovulazione deve essere monitorata con ecografie delle ovaie e/o dosaggi ormonali. Nel caso di sviluppi un eccessivo numero di follicoli, infatti, è necessario sospendere per tempo il trattamento, in quanto la paziente potrebbe sviluppare le seguenti conseguenze:

Fra i rischi correlati all'inseminazione artificiale si ritrovano anche:

Le complicanze che possono derivare dalla tecnica sono:

  • Infezioni;
  • Allergie ai componenti del lavaggio seminale;
  • Reazioni immunologiche (sviluppo di anticorpi anti-spermatozoo).

Percentuale di successo

L'inseminazione artificiale è associata a buoni risultati. Le probabilità di iniziare una gravidanza con questa tecnica sono pari al 10-15% per ciclo di trattamento.
Le percentuali di successo di questa tecnica variano in base a:

  • Cause di infertilità presenti nella coppia;
  • Età della paziente;
  • Caratteristiche qualitative e quantitative del liquido seminale;
  • Tipo di stimolazione farmacologica effettuata.

Generalmente, se dopo 3-4 cicli di inseminazione artificiale non avviene il concepimento, è opportuno rivalutare il caso e passare ad eventuali altre procedure più sofisticate, come la fecondazione in vitro.


Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici