Introduzione
In passato, la gymnema era classificata tra i rimedi naturali per eccellenza nel trattamento della cosiddetta “urina dolce” (patologia meglio nota come diabete mellito). D'altronde, basti pensare all'etimologia del nome “gymnema”: deriva da “Gur mar”, termine che, tradotto letteralmente in lingua Hindu, rimanda a “mangia zucchero”. Non a caso, nell'antica medicina popolare, si consigliava di masticare le foglie di gymnema per ridurre la glicosuria.Ad ogni modo, gli impieghi fitoterapici di questa pianta non sono limitati alla mera riduzione del diabete: si ritiene, infatti, che gymnema sia efficace anche nel trattamento di emorroidi, deficit cardiaci e difetti oculari (opacizzazione del cristallino, della cornea ecc.).
[tratto da Guida Bibliografica ai più noti fitoterapici 2, E. Boncompagni, E. Bianchi, C. Giua]
In questo articolo si studierà la pianta in termini botanici e fitoterapici, estrapolandone i punti chiave: sarà dunque affrontata ampliamente la proprietà medicamentosa più influente di gymnema, non tralasciando, però, gli aspetti meno conosciuti ma ugualmente importanti.
Descrizione botanica
Gymnema sylvestris è un piccolo arbusto appartenente alla famiglia delle Asclepiadaceae: stiamo analizzando una tipica pianta rampicante originaria dell'Africa centrale, attualmente diffusa in tutti i continenti ad eccezione dell'America. Gymnema s'impone con le sue fitte ramificazioni, risalendo sino la cima degli alberi più elevati; i suoI rami sono ricoperti da foglie opposte, picciolate, dalla forma ovale, talvolta ellittica. I fiori sono tipicamente campanulati e riuniti in racemi peduncolati.
Principi attivi della gymnema
La matrice di partenza per l'estrazione degli attivi è rappresentata dalle foglie di Gymnema, dal caratteristico sapore amarognolo e nel contempo acre.
I principi attivi che costituiscono il fitocomplesso sono numerosi: una nota di merito spetta agli acidi gymnemici (acido gymnemico e deacilgymnemico, presenti nelle foglie sotto forma di sale di potassio), ai quali è attribuita l'attività cardine della pianta (ipoglicemizzante).
Importanti anche le quattro saponine dell'acido gymnemico (identificate con le prime quattro lettere dell'alfabeto), i fitosteroli, le pectine, il conduritolo A e la gurmarina (polipeptide antidolcificante, che soprrime il senso del gusto verso i cibi dolci). [tratto da www.simn.org]
Elenco delle proprietà
Data la complessità delle sostanze caratterizzanti l'estratto di gymnema (foglie), in tabella sono riportate tutte le attività ad esso correlate.
Attività gymnema | Breve descrizione analitica |
Antidiabetica (ipoglicemizzante) | L'attività più importante attribuita alla pianta: l'estratto di gymnema abbassa la glicemia in modo significativo (azione mirata sull'assorbimento del glucosio intestinale) |
Pancreatica | Gymnema sembra stimolare il pancreas a produrre insulina, oltre a riparare il tessuto pancreatico (studio in vitro) |
Ipocolesterolemizzante | Data principalmente da acidi glicosidici |
Alterazione della percezione del sapore dolce | La pianta esplica le sue proprietà medicamentose anche a livello orale, abolendo la capacità di percepire il dolce |
Antibatterica | Nei confronti di Bacillus pumilis, Bacillus subtilis, Staphylococcus aureus e Pseudomonas aeruginosa. Inattivo verso E. coli |
Antiemorroidaria | Applicazione topica |
Diuretica | Stimola la diuresi |
Lassative e stimolanti | La pianta entra a far parte della composizione di prodotti utili in caso di obesità associata a stipsi |
Attività migliorative degli occhi | A tal proposito, molti colliri sono formulati con gymnema (estratto foglie). Utile contro cataratta, opacizzazione del cristallino ecc. |
Antiobesità e dimagranti | Attività strettamente legate alle virtù antidiabetiche di gymnema |