Gengive Ritirate - Recessione Gengivale

Gengive Ritirate - Recessione Gengivale
Ultima modifica 25.07.2024
INDICE
  1. Gengive Ritirate: Definizione
  2. Quali sono le cause della recessione gengivale?
  3. Quali sono i sintomi?
  4. Qual è la cura?
  5. Come prevenire la recessione delle gengive?

Gengive Ritirate: Definizione

"Gengive ritirate" è il termine gergale usato per definire una condizione patologica nota come recessione gengivale.

Cos'è la Recessione Gengivale?

Si parla di gengive ritirate per indicare l'arretramento o comunque lo spostamento delle stesse dalla propria sede originaria verso il margine apicale (radice) del dente.
Ne consegue un'evidente compromissione estetica (il dente sembra particolarmente allungato, più scoperto e visibile) associata a molteplici disturbi come:

Sebbene tutti i denti possano essere colpiti da gengive ritirate, quelli maggiormente coinvolti sono i canini ed i premolari.

La causa principale di recessione gengivale risiede nella scorretta igiene orale; precisamente, il rischio di gengive ritirate aumenta notevolmente quando i denti vengono spazzolati in modo inadeguato (es. orizzontalmente, in maniera troppo energica o dal dente verso la gengiva), in particolare se si utilizzano spazzolini a setole dure.

Per alleviare il fastidio prodotto dalle gengive ritirate, si raccomanda di correggere eventualmente l'inadeguata modalità di pulizia quotidiana dei denti. Nei casi in cui le gengive ritirate creino considerevoli disturbi, è pensabile un intervento di chirurgia gengivale, eventualmente supportato da un innesto di tessuto connettivale.

Quali sono le cause della recessione gengivale?

Le gengive ritirate sono un fenomeno piuttosto comune negli adulti di età superiore ai 40 anni, malgrado i primi sintomi possano comparire già in epoca adolescenziale.

Lo spazzolamento scorretto dei denti, soprattutto se si utilizza regolarmente uno spazzolino a setole dure, è il principale fattore di rischio per le gengive ritirate.

Anche l'abitudine di non passare il filo interdentale favorisce la recessione delle gengive: i batteri, annidandosi negli spazi tra un dente e l'altro, danneggiano lo smalto ed assottigliano la gengiva, rendendola fragile e delicata.

Oltre a questo, il fenomeno pseudo-patologico può esser provocato da altri innumerevoli fattori eziologici:

Quali sono i sintomi?

La recessione gengivale non è un fenomeno acuto che si manifesta improvvisamente - e senza preavviso - da un giorno all'altro.

Le gengive ritirate sono il risultato finale di una serie di atteggiamenti scorretti e/o disturbi cronici che, progressivamente, spingono la gengiva verso la radice del dente. Ed è proprio per questa ragione che le gengive ritirare tendono a manifestare i primi sintomi fastidiosi dopo i 40 anni. Non è raro che, fino a quest'età, le gengive risultino apparentemente sane e il disturbo passi completamente inosservato.

L'esposizione dei colletti dentali e delle superfici radicolari che caratterizzano le gengive ritirate causano ipersensibilità dentinale, che si aggrava puntualmente in risposta a stimoli:

  • termici (alimenti/bevande troppo calde o eccessivamente fredde, aria pungente che entra dal cavo orale);
  • meccanici (sfioramento del dente con lo spazzolino).

Inevitabilmente, l'ipersensibilità dentale provocata dalla regressione gengivale induce il soggetto a non spazzolare accuratamente i denti (in modo da percepire un fastidio ridotto): a tutto vantaggio dei batteri, quest'atteggiamento errato favorisce l'accumulo di placca e tartaro, i maggiori imputati di processi cariogeni.
Quando la retrazione gengivale dipende da un'infiammazione cronica delle gengive (gengivite), il paziente accusa:

Per non parlare, poi, della compromissione estetica provocata dalle gengive ritirate: in simili circostanze, i denti sembrano più lunghi, le radici dentali sono visibili ed esposte (sintomi tardivi della piorrea), e gli spazi interdentali sembrano più grandi. In realtà, lo spazio tra dente e dente rimane lo stesso, ma appare più grande in quanto le gengive ritirate non riescono a ricoprire la zona. Anche il colore dei denti viene alterato in presenza di gengive ritirate, a causa della differenza cromatica tra smalto del dente (bianco) e cemento giallastro (esposto perché le gengive si sono ritirate).
Negli stadi avanzati, la regressione gengivale può causare spostamento e perdita dei denti.

Riepilogo di segni e sintomi caratteristici delle gengive ritirate
Compromissione estetica Segni e Sintomi
  • I denti sembrano più lunghi
  • Esposizione delle radici
  • Spazio interdentale apparentemente molto grande
  • Denti gialli/alterazione della naturale cromia dei denti
  • Sorriso poco armonico
  • Caduta dei denti
  • Ipersensibilità dentinale
  • Accumulo di placca e tartaro
  • Aumento del rischio di carie
  • Gengive tendenti al sanguinamento
  • Dolore durante la pulizia dei denti
  • Affollamento dei denti
  • Difficoltà masticatorie
  • Denti fragili, tendenti alla caduta

Qual è la cura?

Le gengive ritirate richiedono la correzione del difetto non solo per ripristinare un sorriso armonico; la gestione adeguata di questa problematica serve soprattutto per evitare conseguenze che, nello stadio avanzato, diventerebbero inevitabili.
Quando le recessioni gengivali sono causa di ipersensibilità dentinale, è possibile trattare il problema con un intervento di chirurgia gengivale, allo scopo di fornire una nuova copertura alla radice dentale ed assicurare una protezione contro i denti sensibili.
I possibili interventi chirurgici indicati per ripristinare l'aderenza gengivale sono:

  1. Innesto di tessuto molle ("autotrapianto di gengiva"): efficace trattamento contro le gengive ritirate che consente di coprire la radice esposta ed inspessire il tessuto gengivale. Lo scopo dell'intervento è minimizzare la possibilità di un'ulteriore, eventuale, regressione della gengiva.
  2. Impianto del dente: trattamento drastico per risolvere il problema delle gengive ritirate. L'impianto dentale è indicato per ripristinare sia l'estetica della dentatura che la funzione masticatoria, seriamente compromesse dalla retrazione gengivale in fase avanzata.

Come prevenire la recessione delle gengive?

L'accurata pulizia dentale quotidiana, eseguita con strumenti adeguati, è comunque il miglior accorgimento per prevenire le gengive ritirate.

Per minimizzare il rischio di regressione gengivale, si consiglia di utilizzare uno spazzolino a setole morbide e di spazzolare con dolcezza i denti, dalla gengiva al dente, mai al contrario od orizzontalmente.

Inoltre, la scelta dei dentifrici è importante: si consiglia di preferire paste dentifricie arricchite in fluoro e di non utilizzare in modo costante prodotti ad azione sbiancante (imputati di aumentare la sensibilità dentinale).

Anche la pulizia dentale professionale è estremamente importante per mantenere in piena salute i denti, il più a lungo possibile: si consiglia di sottoposi all'igiene almeno una o due volte all'anno. Infatti, il deposito di placca e tartaro aumenta il rischio di carie, piorrea e gengivite che - ricordiamolo ancora una volta - sono fattori che predispongono un soggetto alle gengive ritirate e ad altri seri problemi dentali.