Filo interdentale: come usarlo nel modo giusto

Filo interdentale: come usarlo nel modo giusto
Ultima modifica 29.01.2021
INDICE
  1. Che cos'è il Filo Interdentale?
  2. Quando Utilizzarlo?
  3. Come si Usa?
  4. Utilizzo Inadeguato
  5. Indicazioni e Controindicazioni

Che cos'è il Filo Interdentale?

Nella battaglia contro carie ed infezioni dei denti, l'utilizzo adeguato del filo interdentale aiuta indubbiamente a preservare la piena salute dei denti, rimuovendo in profondità i residui di cibo e lo strato colloso di placca incuneato tra i vari elementi dentali.

Filo Interdentale: come si usa? Shutterstock

Il filo interdentale dev'essere utilizzato sempre in associazione a spazzolino, dentifricio e collutorio, altri importantissimi (ed insostituibili) strumenti dell'igiene dentale domiciliare.

Quando Utilizzarlo?

Che il filo interdentale si debba utilizzare almeno una volta al giorno e preferibilmente alla sera è oramai risaputo. Ciò che desta ancora qualche perplessità è in quale momento utilizzarlo. A tale proposito, il pensiero degli esperti si divide in due:

  • Alcuni autori consigliano di passare il filo tra i denti prima della spazzolatura con spazzolino e dentifricio: il filo, rimuovendo placca e residui di cibo annidati tra i denti, permette ai principi attivi della pasta dentifricia (es. fluoro o agenti sbiancanti) di raggiungere anche le fessure interdentali.
  • Altri specialisti suggeriscono di utilizzare il filo solo dopo aver spazzolato i denti: così facendo, partendo dal presupposto che lo spazzolino abbia già rimosso un certo quantitativo di sporco, viene facilitata l'azione del filo interdentale.

Ad ogni modo, ciò che conta veramente non è tanto l'utilizzo del filo interdentale prima o dopo la pulizia con lo spazzolino, quanto piuttosto un'adeguata modalità d'uso ed un costante impiego dello stesso. Vediamo, dunque, come si utilizza correttamente il filo interdentale.

Come si Usa?

Per sfoggiare un sorriso invidiabile e denti sani e forti, è importante - nonché indispensabile - dedicare quotidianamente e più volte al giorno alcuni minuti del proprio tempo alla pulizia dei denti. Se lo spazzolino dovrebbe essere utilizzato almeno tre volte al giorno ed immediatamente dopo i pasti, il filo interdentale può essere passato tra i denti anche solo una o due volte nell'arco della giornata.

È bene ribadirlo ancora una volta: ciò che è importante è utilizzare regolarmente il filo in modo adeguato.

Di seguito sono riportate per punti le principali regole per un utilizzo impeccabile del filo interdentale:

  • Tagliare un segmento di filo interdentale (aiutandosi con l'apposita lima inserita nel contenitore del rocchetto) della lunghezza di 30-40 cm.
  • Avvolgere entrambe le estremità del filo interdentale attorno al dito medio (si consigliano due giri), afferrando il filo teso con i pollici e gli indici.
  • Premere delicatamente il filo sulla sottile fessura interdentale, avendo cura di tenerlo teso e ben saldo.
  • Successivamente, abbracciare il dente con il filo formando una sorta di C. Far scivolare il filo verso il basso (verso l'estremità della corona del dente), imprimendo sempre un certo attrito fino a pulire il dente anche al di sotto del margine gengivale. Così facendo, il filo interdentale agisce come una lama, "tagliando" e rimuovendo la placca.

Il movimento dev'essere deciso ma nel contempo delicato per evitare di lesionare od irritare la gengiva. Ricordiamo, inoltre, che ogni volta che s'inserisce il filo in uno spazio interdentale, le superfici da pulire sono due; pertanto, è necessario passare il filo in entrambe le parti.

  • Ogni qualvolta si estrae il filo per pulire il dente successivo, è indispensabile utilizzare una parte pulita del nastro.
  • Ripetere la procedura in tutti i denti. Si suggerisce di iniziare a passare il filo interdentale a partire dai denti posteriori, terminando con i molari del lato opposto.
  • I denti posteriori (primi e secondi molari e, se presenti, denti del giudizio) possono causare qualche difficoltà durante l'igiene con il filo interdentale. Nel caso la pulizia fosse particolarmente complicata a causa, per esempio, di affollamento dentale o denti storti, è possibile ricorrere all'ausilio di strumenti differenti - come le forcelle tendifilo od il filo interdentale vibrante - che permettono di facilitare la manovra.

Dopo aver pulito tutti i denti con il filo interdentale, si suggerisce di sciacquare abbondantemente la bocca con il collutorio, meglio se arricchito in fluoro. Il collutorio, oltre a rinfrescare la bocca, migliorare l'alito e rinforzare lo smalto dentale, favorisce l'eliminazione dei frammenti di placca o cibo rimossi con il filo.

Utilizzo Inadeguato

L'utilizzo inadeguato od il mancato impiego del filo interdentale può mettere a rischio la salute dei denti. Quanto detto sembra essere ancora sottovalutato: l'utilizzo di questo importantissimo strumento per l'igiene dentale non pare rientrare nelle consuetudini degli italiani. Cerchiamo dunque di promuovere l'utilizzo del filo interdentale, mettendo nero su bianco i rischi e le complicanze a cui si potrebbe andare incontro non utilizzando questo efficace presidio dentistico.

Anzitutto, un mancato utilizzo del filo interdentale incoraggia il ristagno di placca negli spazi inaccessibili allo spazzolino manuale; con il passare del tempo, i depositi di placca subiscono un'evoluzione, trasformandosi in vere e proprie incrostazioni di tartaro rimovibili solamente mediante la pulizia dentale professionale. Ricordiamo brevemente che placca e tartaro, trattenendo numerosi germi della flora batterica orale, predispongono enormemente al rischio d'infezioni dentali, prima fra tutte la carie. Da non dimenticare, tuttavia, che la placca non rimossa con spazzolino e filo interdentale è altresì responsabile di alito cattivo, gengiviti e gengive sanguinolente.

Inadeguata pulizia del cavo orale → deposito di placca → formazione di tartaro → infezioni dentali: carie, pulpiti, ascessocisti, granuloma ecc.

Un inadeguato utilizzo del filo interdentale, specie se frettoloso, è altrettanto imprudente non solo perché lo sporco imprigionato tra i denti non viene efficacemente rimosso, ma anche perché si corre il rischio di infiammare o traumatizzare le gengive.

Il filo interdentale che si spezza ripetutamente in un determinato punto è un campanello d'allarme, probabile indice di carie, accumulo di tartaro o di un'otturazione debordante.

Indicazioni e Controindicazioni

Per ottenere un effettivo riscontro, si consiglia di iniziare l'utilizzo del filo interdentale non prima dei 10 anni, o comunque dopo che i denti da latte sono caduti e sostituiti con quelli permanenti.

L'utilizzo regolare del filo interdentale è un presidio dentistico raccomandato praticamente a tutti, fatta eccezione per quei pazienti che presentano particolari impedimenti anatomici dentali. Ad esempio, l'uso del filo tradizionale non è indicato in presenza di spazi interdentali particolarmente stretti: in simili frangenti, l'eccessiva pressione esercitata sul filo potrebbe traumatizzare le gengive, provocando lesioni o piccole ferite. In tal caso, si raccomanda l'utilizzo di un filo dentale particolarmente delicato (es. massaggiatori gengivali).

Ancora, l'utilizzo del filo interdentale è sconsigliato nel periodo immediatamente successivo all'estrazione di un dente: nei primi 5-7 giorni conseguenti all'intervento, infatti, la zona in cui è stato rimosso il dente è particolarmente sensibile, gonfia e dolente; pertanto, si sconsiglia di avvalersi del filo interdentale per rimuovere lo sporco nei denti vicini al punto d'estrazione.

Per approfondire: Filo Interdentale Per approfondire: Tipi di Filo interdentale - Le Alternative al filo tradizionale