Fico e Fichi: proprietà, benefici e utilizzo

Fico e Fichi: proprietà, benefici e utilizzo
Ultima modifica 27.06.2022
INDICE
  1. Generalità
  2. Terreno e clima
  3. Fichi secchi
  4. Proprietà Nutrizionali
  5. Benefici

Da tempi oramai immemorabili la pianta del fico viene apprezzata per i suoi (falsi) frutti omonimi, dolcissimi, carnosi e squisiti, che attirano la curiosità anche di insetti ed uccelli.

Il fico è una pianta xerofila, dunque adattata in ambienti aridi dal clima caldo e siccitoso, ed è perciò tipica delle zone subtropicali e temperate.

Il fico sembra essere nativo dell'Asia Minore, precisamente di una zona detta Caria: non a caso, il binomio botanico riferito al frutto, Ficus carica, fa riferimento proprio alla regione d'origine della pianta.

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Generalità

La pianta del fico è una specie arborea appartenete alla famiglia delle Moracee: del genere Ficus, esiste sia la specie F. carica sativa, che F. carica caprificus, rispettivamente fico domestico (fico vero o pianta femmina) e fico selvatico (caprifico o, semplicemente, pianta maschio).

Dopo una breve analisi delle caratteristiche generali della pianta del fico, analizzeremo più approfonditamente le peculiarità della pianta femmina e della sua variante maschile.

Il fico si presenta come un albero piuttosto possente, dalle altezze generalmente variabili dai 6 ai 10 metri; la corteccia che riveste il tronco tortuoso è ruvida e grigia, e i rami terminano con gemme appuntite, ricoperte da squame verdastre. I rami sono mascherati da grandi foglie verdi, oblunghe, scabre, dai contorni ovali: ancora, le foglie presentano 3 lobi (trilobate) o 5 (pentalobate), ognuno dei quali è delineato da un contorno piuttosto irregolare e dentato.

Ciò che la maggior parte delle persone chiama frutto è in realtà un falso frutto: il fico, infatti, è un siconio, un'infruttescenza carnosa e dolcissima, ricoperta da una buccia delicata dal colore variabile dal rosso al verde, e dal bluastro al grigio. All'interno del fico, si trovano fiori, dalle dimensioni piccolissime, costituiti da un'apertura (ostilo), che funge da ingresso per gli imenotteri. I veri frutti sono invece numerosissimi piccoli acheni, posizionati nella cavità dell'infiorescenza: ogni achene (i cosiddetti semini) è incastonato nella polpa dolcissima e deliziosa.

Fico domestico (pianta femmina)

La pianta femmina del fico si distingue per il fusto massiccio e possente, avvolto da una corteccia liscia color grigio; l'apparato radicale è piuttosto espanso, seppur superficiale. La pianta femmina del fico più raggiungere altezze considerevoli, superando talvolta gli 8-10 metri di altezza. Il fico femmina si distingue anche e soprattutto per tre fattori:

  • Presenza di fiori prettamente femminili
  • Produzione di fichi primaticci (o fioroni) e di fichi veri. I primaticci iniziano a formarsi in autunno e sono caratterizzati da fiori femminili sterili, mentre i fichi veri, nati a primavera e maturati in estate, portano fiori femminili che possono essere sia fertili sia sterili, in base alla specie considerata.
  • Ha la funzione di produrre i semi contenuti nel frutto

Caprifico (pianta maschio)

Se nella pianta femmina del fico nascono solamente quelli femminili, nel maschio i fiori sono anche maschili, oltre ad essere femminili. I frutti prodotti non sono commestibili; il fico maschio ha la funzione di produrre il polline.

La fecondazione avviene ad opera di uno specifico insetto.

Terreno e clima

Come abbiamo visto, il fico è una pianta tipicamente xerofita; pertanto, quando la temperatura scende al di sotto dei 10°C sotto lo zero, con ogni probabilità la pianta muore.

Sebbene il fico si adatti con molta facilità ai terreni e alle zone in cui viene piantato, ama i terreni argillosi e sabbiosi, viceversa il fico soffre terre ad alto grado di umidità.

Fichi secchi

L'essiccazione dei fichi rappresenta un'ottima tecnica di conservazione dell'alimento: questa usanza è per lo più diffusa nel sud Italia, dove il clima caldo ne favorisce l'essiccazione omogenea. Il fico dev'essere raccolto a piena maturazione e, successivamente, fatto essiccare al sole con l'ausilio di trattamenti fisici o chimici.

Vediamo, ora, di descrivere dettagliatamente la modalità d'essiccazione dei fichi. Dopo la raccolta, i frutti maturi sono sottoposti ad una sbiancatura, effettuata con vapori di zolfo (processo dalla durata di circa 20 minuti). Dopodiché, i fichi vengono esposti al sole, selezionando successivamente quelli qualitativamente superiori, e scartando i frutti più piccoli o macchiati.

È importante rivoltare quotidianamente i fichi: in questo modo, l'essiccazione risulterà pressoché omogenea. Quando i fichi hanno raggiunto il giusto grado di essiccazione (acqua: 30-35%), subiscono una disinfezione in autoclave sottovuoto per pochi minuti.

Proprietà Nutrizionali

Come tutti sappiamo, i fichi sono frutti altamente energetici: forniscono, infatti, 47 Kcal per 100 grammi di prodotto.

L'acqua ne costituisce l'82% in peso.

Nel fico si annovera un cospicuo contenuto di carboidrati (11%), circa il 2% di fibre, l'1% di proteine e pochissimi grassi (0,2%).

I fichi sono un concentrato di sali minerali, in particolare potassiomagnesio e ferro, ma anche le vitamine antiossidanti rivestono un ruolo importante.



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Benefici

Il fico non è solamente un frutto squisito e succulento: il suo impiego è sfruttato anche in ambito fitoterapico per le molteplici virtù terapeutiche.

In questi ultimi anni, il valore nutritivo dei fichi è stato esaltato per la ricerca delle sostanze chimiche in essi contenute:

  • Proprietà emollienti ed espettoranti dei frutti del fico;
  • Proprietà rimineralizzanti;
  • Proprietà bechiche (allevia la tosse persistente) ed emmenagoghe (foglie e frutti);
  • Proprietà lassative (fibre): a differenza dei fichi d'india (proprietà astringenti), ricchi di tannini;
  • Virtù disinfettanti/antinfiammatorie della bocca e del cavo orale in generale (decotto di latice); [tratto da Dizionario ragionato di erboristeria e di fitoterapia, di A. Bruni e M. Nicoletti]
  • Proprietà cheratolitiche del lattice: l'applicazione di lattice direttamente nella puntura d'insetto attenua il dolore in situ;
  • Proprietà caustiche: il lattice sgorgante dai tagli è ricco di proteasi ed amilasi: a tal proposito, risulta un buon rimedio naturale per eliminare le verruche. Ad ogni modo, il lattice del fico dev'essere comunque utilizzato con cautela, per evitare di subire pesanti irritazioni della pelle;
  • Virtù antinfiammatorie, digestive, emmenagoghe attribuite per lo più alle foglie contenenti cumarine, furocumarine (possono creare episodi di fotosensibilizzazione), bergaptene e psoralene.  In alcuni soggetti sensibili, il semplice contatto con le foglie può generare fenomeni di irritabilità della pelle, enfatizzati dall'esposizione al sole. È pertanto consigliato il tempestivo risciacquo con acqua fresca in seguito al contatto con le foglie di fico, oltre all'immediato allontanamento dalle fonti solari per alcune ore;
  • Proprietà caglianti: in passato, il lattice del fico veniva impiegato per cagliare il latte;
  • Potenziali proprietà abbronzanti: la diffusa usanza di applicate lattice di fico sulla pelle per facilitare l'abbronzatura dev'essere rivalutata. È stato osservato che l'applicazione di lattice di fico sulla cute prima di un'esposizione solare è pericolosa per la pelle, nonché irritante: infatti, questa pratica va screditata perché responsabile di ustioni e lesioni cutanee talvolta gravi;
  • Proprietà anitisecretive gastriche (macerato di gemme di fico).
Per approfondire: Fico in breve, riassunto sulle proprietà del fico