Fenofibrato: a cosa serve, come funziona, effetti collaterali

Fenofibrato: a cosa serve, come funziona, effetti collaterali
Ultima modifica 12.02.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. A cosa serve
  3. Avvertenze e precauzioni
  4. Interazioni
  5. Effetti collaterali
  6. Come agisce?
  7. Dosaggio e modo d'uso
  8. Gravidanza e allattamento
  9. Controindicazioni

Generalità

Che cos'è il Fenofibrato e caratteristiche generali

Il fenofibrato è un principio attivo ad azione ipolipidemizzante.

Appartenente alla classe dei farmaci fibrati, il fenofibrato è un principio attivo impiegato per ridurre i livelli di grassi nel sangue (trigliceridi e colesterolo) quando questi sono eccessivamente elevati.

Per poter espletare la sua azione, il fenofibrato deve essere assunto per via orale, non a caso, è disponibile in forma di compresse e capsule. I medicinali che lo contengono possono essere dispensati dietro presentazione di ricetta medica ripetibile (RR), tuttavia, dal momento che alcuni di essi sono classificati come farmaci di fascia A, il loro costo può essere rimborsato dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN) quando sussistono le condizioni necessarie (generalmente, esenzione per patologia).

In Italia, il fenofibrato è disponibile all'interno di medicinali sia da solo, sia in associazione a statine (simvastatina o pravastatina). La FDA (Food and Drug Administration) degli Stati Uniti, invece, non approva l'uso di questi principi attivi in associazione.

Esempi di medicinali contenenti Fenofibrato

  • Cholib® (in associazione a simvastatina)
  • Fenofibrato DOC®
  • Fenofibrato EG®
  • Fenofibrato Sandoz®
  • Fulcro®
  • Fulcrosupra®
  • Liperial®
  • Lipofene®
  • Lipsin®
Fenofibrato - Struttura chimica Shutterstock
Fenofibrato - Struttura chimica

A cosa serve

Indicazioni terapeutiche del Fenofibrato: quando si usa?

L'uso del fenofibrato è indicato per il trattamento di:

  • Ipertrigliceridemia grave sia in assenza che in presenza di bassi livelli di HDL (colesterolo buono);
  • Iperlipidemia mista quando non è possibile intraprendere il trattamento con statine;
  • Iperlipidemia mista in pazienti a rischio di patologie cardiovascolari, in associazione a statine quando i livelli di grassi nel sangue non sono adeguatamente controllati.

Nota Bene

Al fine di garantire il successo terapeutico, l'impiego del fenofibrato deve essere sempre associato ad una dieta a basso contenuto di grassi, ad una regolare attività fisica e, se necessario, ad un'adeguata perdita di peso corporeo.

Avvertenze e precauzioni

Cosa bisogna sapere prima di assumere il Fenofibrato

Prima di iniziare il trattamento con fenofibrato è necessario informare il medico se:

Ad ogni modo, a scopo precauzionale, prima di assumere medicinali a base di fenofibrato, è opportuno informare il medico delle proprie condizioni di salute, mettendolo a conoscenza dell'eventuale presenza di disturbi o malattie di qualsiasi tipo, anche se non espressamente riportate nel suddetto elenco.

Inoltre, si ricorda che l'assunzione di fenofibrato può causare la comparsa di problemi muscolari anche molto gravi (infiammazione e deterioramento muscolare). Per questa ragione, è importante informare subito il medico se durante il trattamento con questo principio attivo compare qualcuno dei seguenti effetti collaterali:

Al fine di individuare in maniera tempestiva l'insorgenza dei disturbi muscolari di cui sopra, il medico può effettuare adeguati controlli sia prima che durante il trattamento con fenofibrato. La probabilità d'insorgenza di problemi di questo tipo aumenta in presenza di condizioni predisponenti, quali:

  • Problemi ai reni e/o alla tiroide;
  • Età superiore ai 70 anni;
  • Assunzione di quantità eccessive di alcol;
  • Storia familiare di problemi/patologie muscolari ereditari;
  • Assunzione concomitante di statine;
  • Insorgenza passata di problemi muscolari in seguito all'assunzione di altri fibrati e/o statine.

Se ci si trova in una o più delle suddette condizioni, è necessario informarne il medico prima di iniziare ad assumere il fenofibrato.

Interazioni

Interazioni farmacologiche fra Fenofibrato e altri farmaci

A causa delle interazioni che potrebbero instaurarsi, prima di iniziare ad assumere il fenofibrato, è necessario informare il medico se si stanno assumendo, o sono stati recentemente assunti:

Ad ogni modo, prima di iniziare la terapia a base di fenofibrato, è necessario comunicare al medico se si stanno assumendo, sono stati assunti da poco o si potrebbe assumere farmaci o prodotti di qualsiasi tipo, compresi i medicinali senz'obbligo di prescrizione medica (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici, i fitoterapici e i prodotti omeopatici.

Effetti collaterali

Quali effetti indesiderati può causare il Fenofibrato?

Come qualsiasi altro principio attivo, anche il fenofibrato può causare effetti collaterali, benché non tutti i pazienti li manifestino o li manifestino nello stesso modo. Infatti, ogni persona reagisce in maniera soggettiva alla somministrazione del farmaco manifestando effetti collaterali diversi per tipo ed intensità, oppure non manifestandoli affatto.

Di seguito, verranno riportati alcuni dei principali effetti collaterali che possono insorgere durante il trattamento con fenofibrato.

Disturbi gastrointestinali

L'assunzione di fenofibrato potrebbe favorire la comparsa di:

Disturbi epatobiliari

La terapia a base di fenofibrato potrebbe portare all'insorgenza di:

Disturbi della cute e del tessuto sottocutaneo

Il trattamento con fenofibrato potrebbe provocare:

Disturbi muscolari

La somministrazione di fenofibrato potrebbe causare:

Altri effetti collaterali

Altri effetti indesiderati che potrebbero manifestarsi durante il trattamento con fenofibrato, sono:

Nota Bene

Quelli sopra riportati sono alcuni dei principali effetti collaterali che possono manifestarsi in seguito all'assunzione del solo fenofibrato. Qualora vengano assunti medicinali contenenti fenofibrato in associazione a statine (come la simvastatina), a quelli sopra riportati vanno aggiunti gli effetti indesiderati causati da queste ultime e gli effetti collaterali che possono comparire o esacerbarsi a causa dell'associazione delle due classi di principi attivi (fibrati e statine). Per informazioni più dettagliate, pertanto, è bene rivolgersi al medico e leggere il foglietto illustrativo della specialità medicinale da esso prescritta.

Sovradosaggio da Fenofibrato

In caso di sovradosaggio da fenofibrato - accertato o presunto che sia - è necessario contattare subito il medico o recarsi nel più vicino pronto soccorso, avendo cura di portare con sé la confezione del medicinale assunto.

Non esiste un antidoto specifico, l'eventuale trattamento, pertanto, sarà solo sintomatico e di supporto. Se necessario, il fenofibrato può essere eliminato dall'organismo mediante emodialisi.

Come agisce?

Come funziona il Fenofibrato e con quale meccanismo d'azione agisce?

Dopo l'assunzione per via orale, il fenofibrato viene rapidamente metabolizzato nel suo metabolita attivo, l'acido fenofibrico. Quest'ultimo, è in grado di esercitare l'azione ipolipidemizzante mediante diversi meccanismi d'azione:

  • Stimolazione dell'attività della lipoproteina lipasi (enzima deputato alla rimozione dei trigliceridi dalle VLDL - Very Low Density Lipoproteins - lipoproteinead alto contenuto di trigliceridi) e stimolazione dell'ossidazione degli acidi grassi mediata dai recettori attivati da proliferatori perossisomiali di tipo alfa (PPARα), con conseguente riduzione dei livelli di VLDL;
  • Aumento della sintesi dell'apolipoproteina A-1, con conseguente incremento dei livelli di HDL (High Density Lipoproteins, anche note come "colesterolo buono");
  • Aumento della clearance delle LDL (Low Density Lipoproteins, lipoproteine a basso contenuto di trigliceridi ma contenenti maggiori quantità di colesterolo) e accelerazione del turn-over e della rimozione di colesterolo dal fegato.

Dosaggio e modo d'uso

Come si assume il Fenofibrato e in quale dose?

Il fenofibrato è disponibile in forma di capsule rigide e compresse da assumersi per via orale. Queste devono essere deglutite intere con un bicchier d'acqua, preferibilmente durante il pasto principale.

La dose raccomandata è, solitamente, di una compressa o capsula rigida al giorno. All'interno di queste formulazioni farmaceutiche, il fenofibrato può trovarsi alla concentrazione di 145 mg o 200 mg. Vi sono anche compresse contenenti concentrazioni di fenofibrato inferiori che possono essere assunte due o tre volte al dì.

Ad ogni modo, l'esatta posologia (dose e durata del trattamento) di fenofibrato deve essere stabilita dal medico su base individuale per ciascun paziente. Pertanto, è assolutamente necessario attenersi alle indicazioni da esso fornite.

Informazioni dettagliate sono anche rioportate nel foglietto illustrativo del medicinale a base di fenofibrato prescritto dal medico.

Gravidanza e allattamento

Il Fenofibrato può essere usato in gestazione e durante l'allattamento al seno?

Non vi sono sufficienti studi in grado di stabilire la sicurezza d'uso del fenofibrato nelle donne in gravidanza e nelle madri che allattano al seno. Per questo motivo, nella stragrande maggioranza dei casi, l'uso del fenofibrato nelle donne in gravidanza e nelle madri che allattano al seno non è raccomandato.

In alcune situazioni, dopo un'attenta valutazione del rapporto fra i benefici attesi per la madre e i potenziali rischi per il feto, il medico potrebbe decidere di ricorrere all'uso del principio attivo in questione anche durante la gestazione (naturalmente, utilizzando medicinali a base di fenofibrato che non siano espressamente controindicati in gravidanza). In qualsiasi caso, si tratta di una scelta che spetta solo ed esclusivamente a questa figura sanitaria.

Alla luce di quanto finora detto, qualora si presenti la necessità di iniziare una terapia a base di fenofibrato, le gestanti e le madri che allattano al seno devono necessariamente informare il medico della loro condizione.

Controindicazioni

Quando il Fenofibrato NON deve essere utilizzato

Il fenofibrato non deve essere assunto nei seguenti casi:

  • Ipersensibilità nota allo stesso fenofibrato e/o a uno o più degli altri componenti (principi attivi in associazione ed eccipienti) presenti all'interno del medicinale che si deve assumere;
  • In pazienti che soffrono di gravi disturbi o malattie dei reni, del fegato e/o della colecisti;
  • In pazienti affetti da pancreatite;
  • In pazienti che hanno sviluppato reazioni allergiche e/o reazioni di fotosensibilizzazione in seguito all'assunzione di altri farmaci fibrati o in seguito all'assunzione di ketoprofene (un farmaco antiinfiammatorio non steroideo - FANS).

Si ricorda, inoltre, che l'uso del fenofibrato non è raccomandato in gravidanza, durante l'allattamento, nei bambini e negli adolescenti con meno di 18 anni di età.

In funzione del medicinale utilizzato, potrebbero esservi ulteriori controindicazioni non menzionate nel soprastante elenco.

Nota Bene

Per informazioni più dettagliate non solo sulle ulteriori controindicazioni, ma anche su indicazioni terapeutiche, avvertenze, interazioni farmacologiche, posologia e modo d'uso, utilizzo in gravidanza e durante l'allattamento ed effetti collaterali dei medicinali contenenti fenofibrato, si rimanda alla lettura del foglietto illustrativo della specialità prescritta dal medico che si deve utilizzare. In caso di dubbi, è comunque bene rivolgersi a questa figura sanitaria.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista