Ultima modifica 25.02.2020
INDICE
  1. Definizione di febbricola
  2. Febbricola e sport
  3. Febbricola e ciclo mestruale
  4. Febbricola da stress
  5. Febbricola e sintomi
  6. Cause

Definizione di febbricola

Con il termine “febbricola” s'intende un lieve rialzo della temperatura corporea, che sale al di sopra dei valori normali (36.4/37.2°C) rimanendo al di sotto dei 38°C.
Generalmente, si considera “febbre” qualsiasi innalzamento termico corporeo al di sopra dei valori normali, di cui la febbricola, superando appena i valori fisiologici, rappresenta la variazione minima. Tuttavia, è bene puntualizzare che nel corso della giornata l'organismo può subire alcune lievi modulazioni termiche legate, in particolar modo, alla secrezione di alcune sostanze, favorita dai ritmi circadiani: sembra che la temperatura più bassa sia raggiunta alle 4 del mattino (36.4°C), mentre il picco superiore a metà pomeriggio (circa 37.5°C): a tal proposito, alcuni autori azzardano parlare di febbricola fisiologica del pomeriggio, nonostante la teoria sia messa in discussione da altri studiosi.

febbricola

Febbricola e sport

Negli sportivi, l'accennato innalzamento della temperatura corporea, al di sopra dei 37°C, sembra migliorare le prestazioni atletiche, aumentando il metabolismo, facilitando la liberazione di energia e favorendo la velocità di propagazione degli stimoli nervosi.

Febbricola e ciclo mestruale

Molte donne, durante il ciclo mestruale, lamentano un sottile innalzamento dei valori termici corporei standard, o lieve febbricola: la condizione non deve allarmare, considerando che per tutta la fase ovulatoria un aumento di 0.5/0.6 gradi è considerato normale. Non a caso, il monitoraggio della temperatura basale è un metodo adottato da alcune donne come indice di ovulazione, per capire quando il proprio corpo è potenzialmente adatto (o meno) al concepimento. Infatti, la temperatura fisiologica della donna fertile non è costante, ma subisce abbassamenti ed innalzamenti in base all'ovulazione: in genere, verso il 14/15° giorno dall'inizio della mestruazione (seconda fase del ciclo ovarico), il livello termico basale subisce un notevole rialzo, che coincide con il momento in cui il corpo luteo inizia la produzione di progesterone: la lieve febbricola perdura per la rimanente parte del ciclo.

Febbricola da stress

Alcuni soggetti particolarmente sensibili lamentano una leggera fluttuazione termica basale in relazione all'umore, alla stanchezza e allo stress. Sebbene non ci siano studi che dimostrino la diretta connessione tra stress e febbricola, sembra, comunque, che forti periodi di stress incidano a livello del centro di termoregolazione ipotalamico, “spostandolo” ad una temperatura superiore rispetto ai livelli fisiologici, pur non trattandosi di vera e propria febbre: a tal proposito, lo stress è stato definito come “un'inspiegabile causa di alterazione termica basale”. In effetti, lo stress psicologico potrebbe indurre un aumento del metabolismo basale che si riflette, appunto, nell'eccessiva produzione di calore responsabile della febbricola.
Considerando che, per definizione, la febbre non è nient'altro che una reazione difensiva dell'organismo di fronte a possibili aggressioni esterne, lo stress potrebbe essere percepito come una probabile fonte pericolosa: di risposta, la reazione di difesa è, in questo caso, la febbricola.

Febbricola e sintomi

È difficile descrivere con esattezza ed oggettività il quadro sintomatologico che deriva dalla febbricola, poiché ogni organismo reagisce in modo diverso agli stimoli. Per alcuni soggetti, la febbricola è asintomatica tanto che, non provocando sintomi alcuni, spesse volte non ci si rende nemmeno conto di averla: non a caso, infatti, il più delle volte passa “inosservata” e non viene riconosciuta, se non per caso.
La febbricola, quando non persistente, non dovrebbe allarmare eccessivamente: potrebbe invece essere preoccupante quando compare ogni giorno. Ad esempio, tra tutti i sintomi provocati dalla tubercolosi, spicca anche la febbricola cronica, che potrebbe facilmente evolvere in vera e propria febbre. Ovviamente, la tubercolosi è una patologia grave, che dev'essere curata tempestivamente.

Cause

Non è raro che il medico abbia a che fare con pazienti “affetti” da febbricola cronica, unico sintomo anomalo che persiste da giorni, settimane o, addirittura, da mesi.
In alcuni casi, la febbricola è un “sintomo amico” perché favorisce il riconoscimento tempestivo di alcune patologie come, ad esempio, infezioni croniche (brucellosi), malattie che interessano il sangue e patologie delle ghiandole linfatiche. In genere, la febbricola che colpisce i giovani sani, seppur cronica, non è allarmante e, come già analizzato, la causa è considerata di natura psicogena (stress); il discorso è diverso per quelle persone anziane, in cui la febbricola cronica, persistente ed apparentemente inspiegabile, potrebbe indicare malattie più gravi, quali neoplasie (un quadro clinico simile si presenta all'esordio dei linfomi di Hodgkin).
Ad ogni modo, la febbricola cronica rimane un mistero inspiegabile ancora per molti pazienti, perché la ricerca delle cause che la provocano rimane tuttora un'incognita.