Ultima modifica 25.10.2019

Definizione e Generalità

Quando si parla di farmaci biologici si vuole indicare un grande insieme di medicinali che derivano da, oppure ottenuti per mezzo di, organismi viventi o microorganismi.
Farmaci BiologiciIn altre parole, un farmaco biologico è un composto, più o meno complesso, che può essere prodotto da un organismo vivente o derivare da esso.
Sono numerosi i farmaci biologici attualmente in commercio che possono essere utilizzati - a seconda dei casi - sia per prevenire l'insorgenza di alcune patologie, sia per curarne altre.
Quando i farmaci biologici vengono utilizzati per curare determinate malattie, questi vengono progettati per agire su bersagli specifici, in modo tale da ottenere - nei limiti del possibile - la maggior efficacia terapeutica associata ad una riduzione dei potenziali effetti collaterali. Infatti, lo scopo dell'uso dei farmaci biologici è quello di colpire le aree dell'organismo e le cellule malate e di risparmiare quelle sane, cosa non sempre possibile con l'utilizzo di farmaci "convenzionali". Pertanto, il target di questi farmaci è altamente specifico e, per tale ragione, dovrebbe comportare una riduzione degli effetti avversi derivanti dalla terapia.

Tipi di Farmaci Biologici

Come accennato, i farmaci biologici costituiscono un grande gruppo di principi attivi derivanti da organismi viventi, oppure prodotti attraverso di essi.
Di seguito, verranno brevemente descritti i farmaci biologici maggiormente impiegati nel trattamento e nella prevenzione di diverse patologie.

Vaccini

I vaccini sono preparazioni contenenti microorganismi come virus e batteri il cui potere patogeno è stato attenuato o eliminato, oppure contenenti tossine o proteine derivanti da questi stessi microorganismi. Lo scopo della somministrazione di questi vaccini è di prevenire l'insorgenza d'infezioni pericolose che possono portare, a loro volta, allo sviluppo di malattie, anche potenzialmente letali.
Pertanto, il vaccino viene somministrato allo scopo di ottenere un'immunizzazione del paziente verso determinati microorganismi patogeni.
Fra i moltissimi vaccini ad oggi disponibili, ricordiamo, ad esempio, il vaccino contro il virus dell'epatite B e il vaccino contro il papilloma virus.

Vaccini contro il cancro

Quando si parla di vaccini contro il cancro, invece, non si fa riferimento a farmaci biologici la cui somministrazione è mirata a prevenire l'insorgenza della malattia (almeno, non per il momento, benché la ricerca si stia muovendo anche in questo senso), bensì a curarla.
Più nel dettaglio, i vaccini contro il cancro consistono in preparazioni contenenti cellule immunitarie prelevate da pazienti affetti da tumore, attivate per riconoscere in modo specifico le cellule tumorali e coltivate in vitro per poi essere somministrate al paziente.
Pertanto, anche in questo caso, si tratta di un processo di immunizzazione che viene effettuato per spingere il sistema immunitario dell'individuo a riconoscere le cellule maligne come estranee e a distruggerle.
Attualmente, l'unico vaccino contro il cancro approvato in Europa è il Provenge®, utilizzato nella terapia del cancro alla prostata.

Anticorpi Monoclonali

Gli anticorpi monoclonali sono particolari tipi di farmaci biologici ottenuti attraverso tecniche di DNA ricombinante.
Più nel dettaglio, gli anticorpi monoclonali vengono definiti tali poiché sono cloni provenienti da linee cellulari derivanti, a loro volta, da un'unica cellula immunitaria.
Sono numerosi gli anticorpi monoclonali attualmente disponibili in terapia e possono essere suddivisi in funzione dell'azione che essi svolgono. Pertanto, possiamo distinguere:

  • Anticorpi monoclonali ad azione antinfiammatoria, impiegati nel trattamento di patologie infiammatorie autoimmuni, come sono, ad esempio, l'artrite reumatoide e l'artrite psoriasica. Un esempio di farmaco biologico appartenente a questo gruppo di anticorpi monoclonali è l'infliximab.
  • Anticorpi monoclonali ad azione immunosoppressiva. Questi farmaci biologici vengono utilizzati soprattutto per il trattamento di patologie di natura autoimmune e per la prevenzione del rigetto nei trapianti d'organo. Appartiene a questo gruppo di anticorpi monoclonali il rituximab.
  • Anticorpi monoclonali ad azione antitumorale. Questi farmaci biologici sono impiegati nel trattamento di alcuni tipi di tumori, il loro bersaglio è costituito da fattori o proteine fondamentali per lo sviluppo della massa tumorale. Appartengono a questo gruppo, farmaci quali il trastuzumab e il cetuximab.

Ad ogni modo, per informazioni più dettagliate in merito, si rimanda alla lettura dell'articolo dedicato "Anticorpi Monoclonali".

Interleuchine e Interferoni (Citochine)

Le interleuchine e gli interferoni sono particolari tipi di proteine naturalmente prodotte dal nostro organismo e, più nel dettaglio, dal nostro sistema immunitario, in risposta a determinati stimoli.
Alcune di queste proteine - prodotte attraverso tecniche di DNA ricombinante - sono farmaci biologici che vengono impiegati soprattutto nel trattamento di diverse tipologie di tumori e nel trattamento dell'epatite. Fra i principi attivi appartenenti a questo gruppo, ricordiamo l'interferone-alfa e l'interleuchina-2.

Ormoni

Fra i diversi ormoni che fanno parte del gruppo dei farmaci biologici, la più nota è certamente l'insulina. Quest'ormone, infatti, viene prodotto in laboratorio attraverso tecniche di DNA ricombinante e viene somministrato ai pazienti che soffrono di diabete mellito.

Fattori di crescita cellulare

I fattori di crescita cellulare sono particolari tipi di proteine che regolano, appunto, la crescita di diversi tessuti e cellule.
Alcuni di questi fattori possono essere prodotti attraverso tecniche di DNA ricombinante e possono, quindi, essere impiegati nel trattamento di determinate patologie o condizioni.
Un esempio di fattori di crescita ottenuti tramite le suddette tecniche è costituito dai fattori di crescita emopoietici, ossia dai fattori che stimolano la produzione delle cellule del sangue da parte del midollo osseo. Questi farmaci biologici, normalmente, vengono somministrati ai pazienti sottoposti a terapie antitumorali che provocano, appunto, una marcata diminuzione dell'attività ematopoietica midollare, allo scopo di ripristinarla.

Effetti Collaterali

Trattandosi di un gruppo di medicinali decisamente ampio e comprendente principi attivi anche molto diversi fra loro e con molteplici meccanismi d'azione, è alquanto difficile - se non impossibile - stilare una lista dei possibili effetti collaterali che possono derivare dall'utilizzo dei farmaci biologici.
Oltre a questo, il tipo di effetti collaterali che potrebbero manifestarsi - così come l'intensità con cui si potrebbero presentare - variano in funzione di diversi fattori, quali: il tipo di farmaci biologici che s'intende impiegare, la malattia che si vuole curare o prevenire (nel caso dei vaccini), la gravità di quest'ultima e lo stato di salute del paziente al momento della terapia. Senza contare, inoltre, che ciascun individuo reagisce al trattamento con farmaci biologici in maniera individuale, in funzione della sensibilità che presenta nei confronti di questi stessi medicinali.


Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista