F.O.F.O: la paura di venire a sapere. Cosa è e come affrontarla
F.O.F.O, paura di venire a sapere
La F.O.F.O, "Fear of Finding Out", è una condizione psicologica che si può definire come la "paura di venire sapere" e si verifica quando teniamo lontane le informazioni per timore di scoprire qualcosa di spiacevole
Cos’è la F.O.F.O?
Con il termine F.O.F.O si indica un blocco psicologico che porta a evitare le informazioni che potrebbero avere un impatto sulla nostra vita. Questo termine si è inizialmente diffuso in ambito medico per descrivere quando, di fronte a una condizione di malessere, si ha paura di approfondire, per timore delle ripercussioni sulla propria condizione. Attualmente sappiamo che la F.O.F.O caratterizza numerosi contesti, dal lavoro, alla gestione del denaro, fino, anche, alle relazioni. È il caso, ad esempio, di quando evitiamo di monitorare le spese o le scadenze o di quando ignoriamo alcuni problemi, pur di non prendercene carico. In diversi contesti la F.O.F.O. può portare a un forte senso di ansia e di preoccupazione, tali da innescare un "blocco", dato dalla paura di scoprire qualcosa di negativo o di spiacevole.
Come riconoscere la F.O.F.O?
La F.O.F.O. può manifestarsi in molti ambiti e con diverse modalità, per questo motivo non è sempre facile imparare a riconoscerla. Di seguito alcuni segnali sui quali è opportuno prestare attenzione.
● Ignorare scadenze
● Procrastinare attività
● Evitare di approfondire questioni legali e normative nelle quali si è coinvolti
● Evitare feedback o valutazioni
● Evitare chiarimenti nelle relazioni
● Non instaurare conversazioni oneste e profonde
La F.O.F.O può riguardare molteplici ambiti e situazioni, pertanto, è utile considerare tutte le sue possibili manifestazioni all'interno della vita quotidiana.
Perché preferiamo evitare?
La paura descritta nella F.O.F.O. si manifesta con l'evitamento delle informazioni che potrebbero mettere in luce un potenziale problema, per timore di affrontare la realtà che ne consegue. Rifiutarsi di analizzare o rivalutare ciò che non sta andando bene potrebbe portare, però, a esacerbare le difficoltà personali, mediche, economiche, lavorative o relazionali, con conseguenze, spesso, molto più difficili da gestire.
Allora, perché si preferisce evitare? L'evitamento è una strategia di risposta alla paura e all'ansia molto frequente nell'essere umano che porta a tenere lontane le situazioni che vengono percepite come pericolose. Di fronte a una minaccia, reale o immaginaria, il cervello produce una reazione di allarme che porta, spesso, a evitare il pericolo. L'evitamento ha, quindi, una sua funzionalità per la sopravvivenza ed è, infatti, un comportamento molto frequente. Ma quando limita le possibilità di azione nell'individuo o porta a ripercussioni peggiorative, perde il suo valore adattivo, diventando la principale risposta all'ansia, così come accade nella F.O.F.O.
Quando il cambiamento ci spaventa, tendiamo a preservare il nostro status quo, fino a spingerci, a volte, in un atteggiamento di chiusura nei confronti delle nuove informazioni, per non correre il rischio di compromettere le sicurezze attuali. In effetti, non sempre si è pronti ad affrontare la verità; conoscerla, in alcuni casi, può voler dire uscire dai soliti schemi, mettere in dubbio le certezze acquisite e affrontare un cambiamento.
Se temiamo la portata catastrofica di alcuni eventi, la F.O.F.O ci porterà a evitare le informazioni di cui abbiamo bisogno, per provare a evitare, in realtà, le conseguenze negative che potrebbero derivarne.
Generalmente chi soffre di F.O.F.O può avvertire la paura di perdere il controllo, ma può anche sentire il timore di non reggere l'impatto emotivo del muoversi oltre le proprie certezze.
L'evitamento offre un beneficio momentaneo all'ansia, ma sul lungo termine può portare a blocchi, somatizzazioni o innescare un circolo vizioso di pensieri spiacevoli e ansia, impattando negativamente sull'individuo e sulla stessa situazione. La F.O.F.O può avere conseguenze sulla salute mentale e sul benessere generale della persona.
Come gestire la F.O.F.O
Le ragioni alla base della F.O.F.O possono essere diverse da persona a persona: possiamo non sentirci in grado di affrontare la realtà, ma anche sopraffatti e senza energie per prendercene carico. In alcuni casi, conoscere nuove informazioni potrebbe voler dire incorrere in un fallimento o, magari, non trovare confermato il nostro valore.
In realtà, spesso sovrastimiamo l'impatto che alcune consapevolezze potrebbero avere sulla nostra vita. Associamo il sapere all'azione, ma è importante comprendere che conoscenza e cambiamento non sono due aspetti necessariamente collegati: la conoscenza di alcune informazioni non sempre porta ad abbandonare le certezze o a rivoluzionare la propria vita. La consapevolezza può arricchire il ventaglio di possibilità all'interno del processo di scelta personale. Al contrario, quanto più evitiamo di conoscere le informazioni, meno ci sentiremo capaci di affrontare i cambiamenti, alimentando ulteriormente il nostro senso di smarrimento e scarsa efficacia.
Per superare la F.O.F.O è importante imparare a riconoscere i momenti in cui la paura ci sta portando a evitare le informazioni e questa può rivelarsi una buona occasione per conoscere meglio se stessi e i propri pensieri. Per gestire al meglio la F.O.F.O potrebbe essere utile parlarne con un professionista e imparare ad affrontare con maggiore consapevolezza l'evitamento ansioso. La paura è un'emozione che merita ascolto e accoglienza: imparare ad ascoltarla, più che evitarla, può fare la differenza nei momenti di difficoltà e nelle nostre scelte.