Ernia Cervicale: Cause, Sintomi e Cura

Ernia Cervicale: Cause, Sintomi e Cura
Ultima modifica 11.01.2022
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Cause
  4. Sintomi
  5. Diagnosi
  6. Terapia
  7. Prognosi
  8. Ernia Cervicale Dura e Molle
  9. Altri articoli su 'Ernia Cervicale'

Generalità

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L'ernia cervicale, o ernia del disco cervicale, è la fuoriuscita da un disco intervertebrale cervicale del nucleo polposo, dopo lacerazione dell'anulus.
L'ernia cervicale riconosce come principali fattori causali i traumi al collo (il classico colpo di frusta), la degenerazione del disco dovuta all'invecchiamento e il sovraccarico funzionale del tratto cervicale.
Il dolore al collo (cervicalgia) è il sintomo più caratteristico; tuttavia, spesso, il paziente lamenta anche una sintomatologia di natura neurologica lungo un arto superiore (che include dolore, formicolio, intorpidimento ecc.), la quale è il risultato dell'irritazione di una radice nervosa per opera proprio del materiale erniato.
Sono sostanzialmente tre i passaggi fondamentali per stilare una diagnosi precisa di ernia cervicale: anamnesi, esame obiettivo e diagnostica per immagini (con la risonanza magnetica che rappresenta il test più indicato).
La terapia di prima linea è di tipo conservativo; la chirurgia, infatti, rappresenta una risorsa terapeutica estrema, attuata solo nei casi più complessi e che presentano ancora una sintomatologia significativa anche dopo un adeguato trattamento conservativo.

Cos'è

Ernia Cervicale: Cos'è?

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L'ernia del disco, o ernia discale, è una comune patologia del disco intervertebrale (discopatia).

Nello specifico, corrisponde alla fuoriuscita del nucleo polposo dall'anulus, ossia il complesso di strutture che circonda appunto il nucleo polposo e che è deputato al suo contenimento all'interno del disco intervertebrale.

L'ernia cervicale – argomento di questo articolo – è un'ernia del disco con sede lungo il tratto cervicale della colonna vertebrale.

Le ernie discali sono ernie interne; questo vuol dire che il fenomeno di erniazione ha avuto luogo all'interno del corpo e non è visibile a occhio nudo.
Le ernie interne si contrappongono alle ernie esterne, come quelle addominali (ernia ombelicale, ernia inguinale), in cui il viscere fuoriuscito è visibile all'esterno del corpo.

Com’è Fatto il Disco Intervertebrale: un breve ripasso

Il disco intervertebrale è una particolare struttura della colonna vertebrale che si interpone tra i corpi di due vertebre adiacenti.

Esso ha il compito di agire come una sorta di cuscinetto ammortizzatore e di favorire una migliore distribuzione dei carichi tra le vertebre che separa.

Il disco intervertebrale è costituito sostanzialmente da due elementi: l'anulus fibrosus (o semplicemente anulus) e il nucleo polposo.

Formato da anelli concentrici di fibre di collagene, l'anulus è l'involucro esterno del disco intervertebrale.

Il nucleo polposo, invece, è la sostanza gelatinosa contenuta (e protetta) all'interno dell'anulus; esso è formato in gran parte da acqua (per l'88%) e in misura minore da mucoproteine.

Il tratto cervicale della colonna vertebrale presenta 6 dischi intervertebrali, i quali si suddividono tra le vertebre cervicali C2 e C3, tra C3 e C4, tra C4 e C5, tra C5 e C6, tra C6 e C7, e tra C7 e la prima vertebra toracica T1 (si ricorda che tra atlante ed epistrofeo, cioè le prime due vertebre cervicali, non c'è alcun disco intervertebrale).

Epidemiologia

Dopo quello lombare, il segmento cervicale è il tratto di rachide maggiormente soggetto a ernie.

Chiunque può sviluppare un'ernia cervicale; tuttavia, le statistiche dicono che la popolazione più colpita appartiene alla fascia di età 35-50 anni.

In base agli studi più recenti, l'ernia cervicale sembra interessare uomini e donna in uguale misura, ma pare anche che sia il genere femminile a soffrire maggiormente di radicolopatia cervicale.

Per approfondire: Materasso per la cervicale: come sceglierlo

Cause

Fisiopatologia dell’Ernia Cervicale: Perché si verifica?

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Un'ernia cervicale si verifica quando il nucleo polposo, per effetto di un'eccessiva compressione anteriore o posteriore, si incunea tra le fibre dell'anulus, fino a lacerare gli anelli più esterni e a fuoriuscire dal disco intervertebrale.

Solitamente, la fuoriuscita del nucleo polposo avviene in direzione posteriore o postero-laterale, sul versante del canale vertebrale, a seguito di una significativa compressione anteriore; raramente, è orientata in direzione anteriore, a causa di una esagerata compressione posteriore.

Nel diffondersi al di fuori del disco, il materiale erniato può entrare in contatto con le strutture nervose limitrofe, quali le radici dei nervi spinali (più frequente) o il midollo spinale (più raro), provocandone la compressione: questo fenomeno è causa di dolore e di altri sintomi tipici delle ernie discali.

Ma non è tutto.

La presenza di materiale erniato al di fuori del disco innesca il sistema immunitario; quest'ultimo, attraverso l'attivazione di agenti infiammatori, si occupa di degradare le proteine del nucleo polposo, sostanzialmente per ripulire la zona e favorirne il riassorbimento.
Nel corso di tale attività, tuttavia, gli agenti infiammatori sopra citati irritano i delicati tessuti nervosi circostanti, alimentando ulteriormente la sensazione dolorosa e l'intero quadro sintomatologico.

Ernia Cervicale: le Cause

I principali fattori di rischio per l'ernia cervicale sono la degenerazione dei dischi intervertebrali correlata all'invecchiamento, i traumi al collo e il sovraccarico di quest'ultimo nei suoi elementi muscolo-scheletrici.

Degenerazione dei dischi correlata all'età

La degenerazione dei dischi correlata all'invecchiamento è, di fatto, un fenomeno fisiologico.
Con l'avanzare dell'età, i dischi perdono la loro caratteristica quota di idratazione, diventando meno elastici e resistenti; inoltre, le fibre dell'anulus sviluppano microlesioni e sono oggetto di un fenomeno di delaminazione, che nel complesso ne compromette la funzione contenitiva nei confronti del nucleo polposo.

Traumi al collo

Un trauma al collo molto violento può sottoporre l'anulus dei dischi intervertebrali a uno stress tale da provocare la lesione delle sue fibre fino agli anelli più esterni: si viene così a creare un'apertura per la fuoriuscita del nucleo polposo.

Un trauma al collo che può avere queste conseguenze è il cosiddetto colpo di frusta, un infortunio in cui incorrono in genere le persone coinvolte nei tamponamenti automobilistici.

Durante un colpo di frusta, il collo compie un movimento improvviso, violento e oltre i limiti fisiologici di iperestensione, prima, e flessione, poi.

Sovraccarico funzionale

Le lesioni dell'anulus dei dischi intervertebrali cervicali, con conseguente fuoriuscita del nucleo polposo, possono dipendere anche da un sovraccarico funzionale prolungato nel tempo.

Sollecitare spesso il collo sollevando carichi di una certa rilevanza può, con il tempo, creare delle microlesioni all'anulus che culminano in un'apertura da cui può, infine, fuoriuscire il nucleo polposo.

Fattori di Rischio per l’Ernia Cervicale

Contribuiscono alla comparsa di un'ernia cervicale fattori come:

Radicolopatia e Mielopatia

Quando un'ernia discale, cervicale o di un altro tratto del rachide, entra in contatto con le radici dei nervi spinali si parla anche di radicolopatia.

Quando invece l'erniazione è in senso anteriore e interessa il midollo spinale, la sofferenza di quest'ultimo è nota in modo generico con il termine di mielopatia.

Sintomi

Come si manifesta l’Ernia Cervicale: i Sintomi

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Il sintomo più caratteristico dell'ernia cervicale è la cervicalgia, ossia il dolore al collo.
Localizzato al centro o leggermente di lato, tale dolore è spesso di entità tale da provocare una rigidità del collo stesso e una limitazione del suo range di movimento.

In molti pazienti, poi, l'ernia cervicale tende a manifestarsi con un quadro sintomatologico che esprime l'irritazione delle radici nervose del tratto cervicale; nello specifico, si assiste alla presenza di:

  • Dolore lungo l'arto superiore (spalla, braccio, avambraccio, mano e perfino dita della mano.
    Si tratta del cosiddetto dolore radicolare, che il paziente avverte nei distretti anatomici percorsi dai prolungamenti delle radici nervose irritate.
  • Sintomi neurologici, quali formicolio, intorpidimento, debolezza muscolare e alterazione della sensibilità cutanea, riferiti lungo l'arto superiore, a partire dalla spalla per arrivare fino alle dita della mano.
    Nel contesto in questione, gli esperti definiscono l'insieme di questi disturbi con il termine di radicolopatia cervicale.
    Anche in questo caso, i distretti interessati sono quelli raggiunti dai prolungamenti delle radici nervose irritate.

La combinazione tra dolore al collo (cervicalgia) e dolore radicolare al braccio (brachialgia) costituisce la condizione anche nota come cervicobrachialgia.
Approfondimenti relativi a tale disturbo sono presenti qui.

Mielopatia da Ernia Cervicale: i Sintomi

Nel caso di ernie cervicali che invadono lo spazio riservato al midollo spinale, la sintomatologia è più fastidiosa, talvolta perfino invalidante; il paziente, infatti, lamenta solitamente:

  • Formicolio e senso di intorpidimento a livello del busto e lungo le gambe
  • Problemi di motricità fine alle mani e alle braccia
  • Andatura goffa e tendenza a inciampare
  • Deficit di equilibrio e coordinazione

Ernia Cervicale: le caratteristiche del Dolore

Nell'ernia cervicale, il dolore al collo può variare da lieve-moderato ad acuto e bruciante.
In genere, è più intenso al mattino, questo perché nel corso della notte i dischi intervertebrali si reidratano, diventando in un certo senso più voluminosi, e ciò comporta una maggiore compressione ai danni delle strutture nervose limitrofe (col prosieguo della giornata, i dischi perdono una quota di acqua, che recuperano poi durante il riposo notturno, grazie alla posizione distesa; questo fenomeno diviene meno significativo con il passare degli anni).

Bruciante è anche il dolore radicolare avvertito lungo l'arto superiore; tuttavia, spesso, questa sensazione dolorosa è descritta anche come una sorta di scarica elettrica.

Il dolore radicolare si associa a un senso di debolezza dell'arto superiore interessato nonché, come sopra riportato, a sintomi quali formicolio, intorpidimento e alterazione della sensibilità cutanea.

Il dolore, specialmente quello al collo, ha la tendenza a peggiorare durante i movimenti del tratto cervicale; tali movimenti possono procurare anche dolori simili a scariche elettriche lungo l'arto superiore.

Ernia Cervicale: Qual è la Sede più comune?

Qualunque disco intervertebrale del tratto cervicale può essere oggetto di ernia.

Tuttavia, i dati clinici suggeriscono che siano più colpiti i dischi C4-C5, C5-C6, C6-C7 e C7-T1.

In linea teorica, a un determinato disco coinvolto corrisponde una specifica sintomatologia per quanto concerne la sede dei sintomi; nella pratica, però, tale corrispondenza non è assoluta: possono osservarsi delle variazioni, che portano a concludere che ogni paziente rappresenta un caso a sé stante.

Sintomi Ernia Cervicale C4-C5

Nelle ernie cervicali C4-C5, la sofferenza radicolare riguarda le radici dei nervi spinali C5.

Dolore, formicolio e intorpidimento localizzano tipicamente sulla porzione esterna della spalla e del braccio, fino al gomito; la debolezza muscolare interessa il muscolo deltoide.

Sintomi Ernia Cervicale C5-C6

Nelle ernie cervicali C5-C6, la sofferenza radicolare riguarda le radici dei nervi spinali C6.

Dolore, formicolio e intorpidimento localizzano tipicamente sull'avambraccio e sulla mano, dalla parte del pollice; il senso di debolezza muscolare interessa il bicipite brachiale e i muscoli estensori del polso, a livello dell'avambraccio.

Sintomi Ernia Cervicale C6-C7

Nelle ernie cervicali C6-C7, la sofferenza radicolare riguarda le radici dei nervi spinali C7.

Dolore, formicolio e intorpidimento colpiscono la parte posteriore del braccio fino a raggiungere la porzione di mano dove risiede il dito medio; il senso di debolezza muscolare interessa il tricipite brachiale e i muscoli estensori delle dita.

Lo sapevi che…

Il disco intervertebrale C6-C7 è, tra i dischi cervicali, quello più soggetto a ernia.

Sintomi Ernia Cervicale C7-T1

Nelle ernie cervicali C7-T1, la sofferenza radicolare riguarda le radici dei nervi spinali C8.

Dolore, formicolio e intorpidimento irradiano dalla parte esterna dell'avambraccio fino alla porzione di mano dove risiede il mignolo; il senso di debolezza muscolare interessa principalmente i muscoli flessori della mano.

Diagnosi

Come Riconoscere un’Ernia Cervicale: la Diagnosi

Sono sostanzialmente tre i passaggi fondamentali per stilare una diagnosi precisa di ernia cervicale.

Il primo step è la valutazione della storia clinica del paziente, ossia l'anamnesi.
L'iter anamnestico prevede domande relative alla sintomatologia (quando è insorta? Cosa la peggiora? Come evolve nel corso della giornata? ecc.), allo stato di salute generale, alla storia medica del paziente, all'attività lavorativa svolta e alle attività praticate nel tempo libero (stile di vita sedentario o attivo?).

Il secondo step è l'esame obiettivo.
Durante questa indagine, il medico sottopone il paziente a una serie di test che servono a valutare in prima persona la sintomatologia e a capirne la precisa genesi.

L'ultimo passaggio consiste nella diagnostica per immagini.
La risonanza magnetica nucleare (RMN) del tratto cervicale è generalmente l'esame più indicato per individuare un'ernia cervicale; tuttavia, all'occorrenza, possono risultare utili anche esami come la radiografia (raggi X) del tratto cervicale, la TAC, la mielo-TC e/o la mielografia.

Se è vero che anamnesi ed esame obiettivo non consentono di trarre conclusioni definitive (solo un test di diagnostica per immagini come la risonanza magnetica o la TAC è utile in tal senso), è altrettanto vero che sono indagini che, se correttamente interpretate, permettono di delineare con un buon margine di sicurezza il quadro clinico presente.

Per approfondire la Diagnosi di Ernia Cervicale

Ulteriori dettagli in merito alla diagnosi di ernia cervicale sono consultabili qui.

Lo sapevi che…

Molte persone presentano di ernie cervicali asintomatiche.
A dimostrarlo sono studi di risonanza magnetica al collo, dai quali è emerso che anche soggetti apparentamente sani soffrono di ernia.
Queste interessanti evidenze spiegano l'importanza delle indagini cliniche (anamnesi ed esame obiettivo) e il perché della loro precedenza rispetto alla diagnostica per immagini.

Terapia

Ernia Cervicale: la Cura

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La terapia di prima linea per l'ernia cervicale è di tipo conservativo e si basa su:

Se un simile piano terapeutico non sortisce i benefici sperati e necessita di un aiuto, sussistono le condizioni per ricorrere a una terapia corticosteroidea per iniezione; in queste evenienze, le strategie possibili sono due: l'iniezione di corticosteroidi nello spazio epidurale, ovviamente in corrispondenza della zona dolorosa, e l'iniezione selettiva ecoguidata (o sotto la guida dei raggi x) esattamente a livello della radice nervosa irritata.

Infine, se neppure questa combinazione di trattamenti ha effetti e se il paziente lamenta una sintomatologia debilitante, ci sono i presupposti per ricorrere alla chirurgia.
Il trattamento chirurgico per le ernie cervicale consta di un'operazione delicata, non esente da rischi; questo spiega per quale ragione trova impiego solo in casi estremi e solo dopo aver attuato qualsiasi altro tipo di terapia conservativa che abbia dimostrato una significativa efficacia contro il dolore.

Per approfondire la Terapia dell'Ernia Cervicale

Ulteriori dettagli in merito alla terapia per l'ernia cervicale sono consultabili qui e qui.

Prognosi

Ernia Cervicale: si può Guarire?

Nella maggior parte dei casi, la terapia conservativa ha successo e può bastare, questo perché l'organismo umano è in grado di attuare un meccanismo sufficientemente efficace di riassorbimento del nucleo polposo e di cicatrizzazione dell'anulus.

La chirurgia è riservata a rari casi clinici, presentanti una sintomatologia grave e persistente.

Ernia Cervicale: Tempi di Guarigione?

I tempi di guarigione di un'ernia cervicale sono medio-lunghi.

Per apprezzare un miglioramento del dolore occorrono alcune settimane (in genere 4), mentre per una risoluzione definitiva o quasi della condizione potrebbero servire dai 4 ai 6 mesi.

Per favorire il processo di guarigione di un'ernia cervicale è importante attenersi scrupolosamente al piano terapeutico previsto per il proprio caso specifico.

Ernia Cervicale Dura e Molle

Ernia Cervicale Molle

Le ernie cervicali molli sono erniazioni esclusive del nucleo polposo che si caratterizzano per un'estrusione del disco cervicale nel canale neurale. L'ernia cervicale molle è causata dall'usura e dalla degenerazione del disco, spesso a seguito di eventi traumatici o colpi di frusta.
La variante molle dell'ernia cervicale si riscontra principalmente a livello delle vertebre C6 e C7 (70-80% dei casi diagnosticati di ernia cervicale molle) e tra la C5 e la C6 (20-30%). L'ernia cervicale molle colpisce in particolar modo i soggetti di età inferiore ai 50 anni.
I sintomi più ricorrenti sono:

  • Dolore al collo che s'irradia lungo il braccio
  • Dolore più intenso e penetrante al risveglio
  • Torcicollo
  • Sensazione di rigidità costante a livello cervicale

Molti pazienti paragonano il dolore derivato da un'ernia a livello C5-C6 a quello innescato da un infarto del miocardio.

Ernia Cervicale Dura

L'ernia cervicale dura si caratterizza per una degenerazione del nucleo polposo associata ad un'osteofitosi margino-somatica: si tratta di una condizione patologica contraddistinta dalla presenza di malformazioni ossee a forma di becco od artiglio a livello del margine del corpo vertebrale.

L'ernia cervicale dura può accompagnarsi anche a una stenosi (restringimento) del canale neurale dove la radice nervosa esce dal canale vertebrale.

I sintomi tendono ad esordire in modo graduale: i pazienti affetti dalla variante dura dell'ernia cervicale riferiscono un dolore radicolare a cui si associano spesso alterazioni dei riflessi osteo-tendinei e deficit muscolari.

Altri articoli su 'Ernia Cervicale'

  1. Ernia Cervicale: Diagnosi e Terapia
  2. Rimedi per l'Ernia Cervicale

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza