Ultima modifica 24.03.2020

Definizione di emotorace

Segno distintivo - seppur non esclusivo - di un trauma toracico perforante, si definisce emotorace un qualsiasi versamento di sangue nella cavità pleurica. L’emotorace costituisce un’urgenza medica a tutti gli effetti: considerato che il quadro clinico derivante è spesso contrassegnato da uno stato di shock, è evidente come l’emotorace costituisca un elevato rischio per la sopravvivenza del malcapitato.
Idealmente, il cavo pleurico può contenere fino a 2500-3000 ml di liquido: a detta di ciò, è comprensibile come l’emotorace possa costituire una significativa fonte di perdita ematica. Se il sangue si accumula nel cavo pleurico, il volume ematico circolante viene ridotto: questo “spostamento” di sangue viene considerato molto più grave rispetto ad un possibile collasso del polmone indotto dall’emotorace. Il video sottostante, seppur in inglese, rende molto bene l'idea di come si forma un emotorace a seguito di fratture costali scomposte, e di quali siano le sue conseguenze sulla meccanica respiratoria.


Cause e fattori di rischio

Diversamente da quanto si possa credere, non tutte le forme di emotorace sono espressione di un trauma perforante. Sono state perciò identificate due tipologie di emotorace:

  1. Emotorace traumatico: è la variante più ricorrente, tipica conseguenza di traumi chiusi (contusioni, compressione toracica, fratture, lussazioni) o ferite perforanti (lesioni penetranti e ferite trapassanti, generalmente associate a lesioni del parenchima polmonare). Talvolta, il posizionamento non corretto di un catetere venoso centrale può generare emotorace. Quando nel cavo pleurico si accumula aria e liquido pleurico sanguinolento, si parla di emo-pneumotorace.
  2. Emotorace non traumatico: il versamento di sangue nel cavo pleurico non dipende da lesioni o traumi. Questa variante è correlata soprattutto ad alterazioni dei livelli pressori, cisti polmonari, difetti della coagulazione del sangue, emopatie, enfisema bolloso, infarto polmonare, rottura di un aneurisma, tubercolosi e tumori (es. cancro pleurico).

Emotorace traumatico

Emotorace non traumatico

  1. Traumi chiusi
  • Contusioni
  • compressione toracica
  • fratture
  • lussazioni
  1. Ferite perforanti
  • lesioni penetranti
  • ferite trapassanti

+ lesioni del parenchima polmonare

  • scorretto posizionamento del       catetere venoso centrale
  • alterazione dei valori della pressione arteriosa
  • cisti polmonari
  • difetti della coagulazione del sangue
  • emopatie
  • enfisema bolloso
  • infarto polmonare
  • rottura di un aneurisma
  • tubercolosi
  • tumori (es. cancro pleurico).

 

Emotorace: sintomi

Il quadro sintomatologico provocato dall’emotorace differisce in modo più o meno significativo in base al fattore scatenante. L’emotorace NON traumatico è sempre accompagnato da dolore al petto, difficoltà respiratorie, tachicardia e pallore (questi ultimi tre segni sono caratteristici di uno status di anemizzazione). La variante traumatica si contraddistingue da un quadro molto più complesso, in cui coesistono segni e sintomi di natura diversa. In linea generale, i sintomi più ricorrenti sono:

  • alterazione dei valori della pressione arteriosa
  • alterazione dell’umore/irritabilità
  • ansia
  • cianosi
  • collasso del polmone
  • deviazione tracheale in corrispondenza dell’emitorace (metà torace) sano
  • dispnea
  • enfisema sottocutaneo
  • forte dolore toracico
  • mancanza di fiato
  • pelle fredda, umida
  • riduzione del suono del respiro nell’emitorace colpito

Diagnosi

L’emotorace viene sospettato in presenza di versamento pleurico con venature rossastre. Quando il liquido del versamento pleurico appare sanguinolento, è indispensabile procedere con la misura del valore di ematocrito del liquido pleurico. Il sospetto di emotorace viene confermato quando l’ematocrito è >50% rispetto al sangue periferico. In simili circostanze, si richiede il drenaggio toracico immediato.
La radiografia del torace, la TC e la toracentesi esplorativa sono altre possibili strategie diagnostiche impiegate per la conferma o meno dell’emotorace. Dalla lettura dei test, è possibile verificare l’entità e la natura del versamento.

Cure

Un emotorace visibile all’esame radiologico giustifica l’instillazione di un drenaggio.
Gli obiettivi principali della terapia per l’emotorace sono, in primis, l’arresto dell’emorragia e la reintegrazione della volemia. La prevenzione delle recidive e delle complicanze, così come la riespansione del polmone in tempi brevi sono altri principi fondamentali che devono essere raggiunti quanto prima.
In caso di emotorace imponente, dev’essere considerata l’opzione di un’emotrasfusione: in simili circostanze, si raccomanda il costante monitoraggio del paziente. Per gli emotorace con spandimento uguale o superiore ai 1500 ml, è pensabile la toracotomia d’urgenza: questa prassi libera il cavo pleurico, arresta l’emorragia e permette la riespansione del polmone. Chiaramente, l’intervento d’urgenza per l’emotorace dev’essere eseguito nell’ottica di prevenire anche le possibili complicanze, quali empiema e fibrotorace.