Ematoma: cos'è, cause, sintomi
Ultima modifica 02.10.2019
INDICE
  1. Punti chiave
  2. Definizione di ematoma
  3. Cause
  4. Sintomi

Punti chiave

L'ematoma è una raccolta di sangue localizzata al di fuori dei vasi ematici, tipica conseguenza di traumi o contusioni. Il sangue fuoriesce dal circolo, si concentra in un tessuto o in una cavità dell'organismo, ed origina un ematoma.

Ematoma: cause

Oltre ai traumi e alle contusioni, l'ematoma può essere causato anche da altri fattori: alterazione della coagulazione (piastrinopenia, emofilia), ferite chirurgiche, leucemia, terapia anticoagulante (eparina, dicumarolo ecc.).

Ematoma: sintomi

I sintomi caratteristici dell'ematoma si differenziano in base alla gravità del trauma subìto. Il dolore varia da lieve (ematomi superficiali) ad acuto/intenso (traumi gravi/profondi). Un ematoma di lieve-media entità sfuma la propria cromia dal rosso al blu, e dal viola al giallo. Gli ematomi superficiali si auto-risolvono in poco tempo.

Ematoma: classificazione

Gli ematomi sottocutanei sono classificati in: petecchie, porpora ed ecchimosi.

Gli ematomi del cervello più frequenti sono: cefaloematoma, ematoma epidurale, ematoma subdurale, ematoma subaracnoideo, ematoma subgaleale.

Tra gli altri tipi di ematoma, ricordiamo: otoematoma, ematoma perianale, ematoma da ferita chirurgica, ematoma sub ungueale.

Ematoma: cure

La cura dell'ematoma dipende dalla gravità del danno subìto.

Gli ematomi superficiali tendono ad autorisolversi nell'arco di alcuni giorni: si consiglia l'applicazione di ghiaccio per velocizzare la guarigione.

Gli ematomi profondi devono essere evacuati mediante intervento chirurgico.

L'ematoma subungueale va curato con le perforazione dell'unghia: il sangue defluisce dal foro e l'ematoma si riassorbe.

Definizione di ematoma

L'ematoma è una raccolta di sangue, più o meno abbondante, localizzata al di fuori dei vasi ematici. Il sangue, fuoriuscito dal sistema circolatorio dopo traumi o contusioni, si concentra in un tessuto o in una cavità dell'organismo, originando così un ematoma.

Ematoma Shutterstock

Il termine "ematoma" deriva dal greco: la radice "hemat-" rimanda a "sangue", mentre il suffisso "-oma" (da soma) significa "corpo".
Gli ematomi possono svilupparsi in qualsiasi area del corpo: all'interno di un muscolo, sotto la superficie della pelle, nella testa o nel cervello, nell'orecchio, nella regione anale o sotto l'unghia.

L'ematoma propriamente detto dev'essere distinto da ecchimosi e da emangioma:

  • Ecchimosi (o livido): è una sorta di ematoma di lieve entità, caratterizzata dalla diffusione di sangue sotto la pelle (lo stravaso ematico risulta limitato).
  • Emangioma: è un accumulo anomalo di vasi sanguigni nella pelle o negli organi interni. Si tratta precisamente di una forma tumorale in cui i vasi sanguigni proliferano nell'endotelio.

Ma perché si forma un ematoma? Quali sono i sintomi principali? Quali tipologie di ematoma esistono? Quali sono le cure? Nel corso della trattazione, daremo una risposta a questi interrogativi.

Cause

Nell'ematoma, il sangue si presenta totalmente o parzialmente coagulato, in base al tempo trascorso dall'emorragia. Il sangue proveniente dai capillari sottocutanei lesionati si riversa nel tessuto sottostante, dove vi rimane imprigionato; non trovando sbocchi d'uscita il sangue origina una tipica macchia rossa sulla pelle, ovvero un ematoma.

Le cause scatenanti l'ematoma sono molteplici:

  • Alterazione della coagulazione: alcuni difetti della capacità coagulativa ematica - quali piastrinopenia od emofilia - possono favorire la formazione di ematomi. In simili circostanze, possono verificarsi piccoli pseudo-ematomi (per meglio dire ecchimosi) anche dopo traumi di modesta entità. Lo stesso sintomo è riscontrabile nei pazienti che assumono farmaci antitrombotici.
  • Chirurgia: l'ematoma costituisce una tra le complicanze più comuni che si manifestano dopo alcuni interventi chirurgici. Un paziente iperteso, sottoposto ad un intervento chirurgico, risulta più esposto al rischio di ematomi.
  • Lesione di vasi sanguini già alterati da affezioni patologiche, come aneurismi, infezioni e neoplasie.
  • Leucemia.
  • Terapia anticoagulante: somministrazione di eparina o warfarin.
  • Traumi, contusioni, botte: dopo la rottura di un vaso sanguigno, il sangue si raccoglie nel tessuto o nell'organo lesionato, diviene più denso ed origina l'ematoma.

L'ematoma può coinvolgere ogni struttura del corpo; la gravità della lesione è subordinata al tipo di trauma, alla grandezza dell'ematoma e, soprattutto, alla sede anatomica in cui si manifesta.

Spesso, è sufficiente urtare contro un oggetto per rompere i capillari ed originare un piccolo ematoma: si comprende facilmente che, in simili frangenti, l'ematoma non costituisce certo un'urgenza medica. In altre circostanze, una contusione grave può originare un danno profondo ed esteso, dunque l'emorragia creatasi assume un significato completamente diverso dalla situazione precedente.

Concetti chiave

La gravità dell'ematoma dipende da:

  1. Dimensioni del vaso ematico danneggiato
  2. Entità del trauma
  3. Caratteristiche del tessuto in cui si forma l'ematoma
  4. Efficienza della capacità coagulativa

Gli anziani sviluppano ematomi più facilmente rispetto ai giovani: difatti, man mano che l'età avanza, i vasi ematici divengono più fragili e sottili, dunque più esposti al rischio di rottura.

Sintomi

I sintomi caratteristici dell'ematoma variano in base alla gravità del trauma subìto. Ad esempio, un piccolo ematoma creatosi sottopelle origina sintomi relativamente leggeri, come dolore/tensione della zona colpita e sensazione di calore. Ematomi lievi di questo tipo si autorisolvono in poco tempo, senza necessità d'intervento.

Tipica degli ematomi "superficiali" è la variazione della cromia. Inizialmente, il livido appare rossastro; dopo un paio di giorni, l'ematoma assume una colorazione bluastra/violacea, talvolta nera. Dopo circa una settimana, l'ematoma si veste di giallo-verdastro e, dopo un paio di settimane, scompare completamente.

La variazione dello cromia dell'ematoma è dovuta alla trasformazione dell'eme (gruppo prostetico dell'emoglobima) in bilirubina, il pigmento biliare color giallo-arancio derivato dal catabolismo dei globuli rossi.

Alcuni ematomi possono persino passare inosservati: è il caso dei classici "incidenti casalinghi", in cui l'urto contro un oggetto può provocare un micro-ematoma (dunque una rottura dei piccoli vasi sanguigni), che può non essere avvertito.

Discorso differente e più delicato per i traumi gravi: ad esempio, un ematoma cerebrale, che comporta una sintomatologia complessa e imponente, richiede un intervento urgente ed immediato.

Per comprendere la gravità di un ematoma, distinguiamo due casi:

  • L'ematoma si autorisolve spontaneamente: tipica condizione dei piccoli ematomi, coinvolgenti capillari o vasi di piccolo calibro. Il sangue accumulatosi nel tessuto coagula e, lentamente, viene riassorbito.
  • L'ematoma aumenta di volume: quando l'ematoma coinvolge vasi sanguigni di grosso calibro (es. arterie) l'emorragia tende a persistere, e la lesione non è in grado di auto-risolversi. I vasi arteriosi sono infatti poco predisposti all'emostasi spontanea, pertanto l'ematoma aumenta di volume. In questi casi, è necessario un intervento medico, per ovviare a possibili e catastrofiche conseguenze.
Nel prossimo articolo, analizzeremo: Classificazione e tipologie di Ematoma