Generalità
L'edoxaban è un principio attivo dotato di attività anticoagulante appartenente al gruppo dei Nuovi Anticoagulanti Orali (NAO). Più precisamente, si tratta di un inibitore diretto del fattore della coagulazione Xa.
Naturalmente, in quanto NAO, per poter espletare la sua azione terapeutica, questo principio attivo deve essere somministrato per via orale. Attualmente (Aprile 2019), l'unica specialità medicinale disponibile in Italia a base di edoxaban è il Lixiana®, nel quale il principio attivo si trova in forma di edoxaban tosilato. Si tratta di un medicinale prescrivibile solo dietro presentazione di ricetta medica ripetibile limitativa (RRL - medicinale vendibile al pubblico solo su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti). Tuttavia, trattandosi di un prodotto classificato come farmaco di fascia A, il suo costo può essere rimborsato dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN).
Lo sapevi che…
La specialità medicinale a base di edoxaban di cui sopra è sottoposta a monitoraggio addizionale. Quando un farmaco viene sottoposto al suddetto monitoraggio significa che necessita di un controllo ancora più attento rispetto ad altri medicinali in quanto le informazioni disponibili su di esso sono più scarse, ad esempio perché è stato commercializzato solo di recente o perché i dati sul suo impiego nel lungo termine sono ancora limitati. Ciò non significa che il medicinale non sia sicuro da utilizzare, ma solo che necessita di una sorveglianza più stretta per un certo periodo di tempo. Informazioni più dettagliate in merito sono presenti sul sito ufficiale dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).
A Cosa Serve
Indicazioni Terapeutiche dell'Edoxaban: per cosa si usa?
Trattandosi di un anticoagulante, l'edoxaban viene utilizzato per prevenire e ostacolare la formazione di coaguli (trombi) nei vasi sanguigni. Più nel dettaglio, l'uso del principio attivo in questione è indicato:
- Per prevenire la formazione di coaguli di sangue nel cervello (ictus) e in altri vasi sanguigni in pazienti con fibrillazione atriale non valvolare e almeno un fattore di rischio supplementare;
- Nel trattamento della trombosi venosa profonda e dell'embolia polmonare;
- Nella prevenzione della formazione di coaguli di sangue in vene delle gambe e polmoni che potrebbero originare le suddette patologie.
Avvertenze e Precauzioni
Cosa bisogna sapere prima di assumere l'Edoxaban
Prima di iniziare il trattamento con edoxaban è necessario informare il medico se:
- Si ha una valvola cardiaca meccanica;
- Si è esposti ad un maggior rischio di emorragie, come può avvenire, ad esempio, se sussistono una o più delle seguenti condizioni:
- Disturbi della coagulazione;
- Gravi patologie epatiche;
- Gravi malattie renali e/o dialisi;
- Retinopatia;
- Emorragia intracerebrale o intracranica;
- Patologie che interessano i vasi sanguigni del cervello e della colonna vertebrale.
In qualsiasi caso, a scopo precauzionale, prima di assumere medicinali a base di edoxaban, è opportuno informare il medico delle proprie condizioni di salute, mettendolo a conoscenza dell'eventuale presenza di disturbi o malattie di qualsiasi tipo, anche se non espressamente riportate nel soprastante elenco.
Allo stesso tempo, è molto importante informare il medico se ci si deve sottoporre ad un intervento chirurgico, cosicché possa fornire indicazioni su come e quando assumere l'edoxaban in una simile situazione.
Nota Bene
L'utilizzo dell'edoxaban NON è raccomandato in bambini e adolescenti con meno di 18 anni di età.
Interazioni
Interazioni Farmacologiche fra l'Edoxaban e Altri Farmaci
A causa delle interazioni farmacologiche che possono instaurarsi, è necessario informare il medico se si stanno assumendo - o sono stati recentemente assunti - farmaci che possono incrementare l'attività dell'edoxaban, quali sono:
- Altri farmaci anticoagulanti (ad esempio, eparine, clopidogrel, warfarin, acenocumarolo, dabigatran, rivaroxaban, ecc.);
- Antibiotici;
- Antifungini;
- Farmaci per la cura delle aritmie cardiache (ad esempio, chinidina, amiodarone, dronedarone, ecc.);
- Immunosoppressori come la ciclosporina;
- Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).
Allo stesso tempo, è necessario informare il medico se si stanno assumendo - o sono stati recentemente assunti - farmaci o prodotti che possono diminuire l'effetto dell'edoxaban, quali:
- Alcuni farmaci antiepilettici (ad esempio, fenobarbital, carbamazepina, fenitoina, ecc.);
- Rifampicina (un farmaco antibiotico);
- Iperico, suoi derivati o prodotti che lo contengono (si tratta di una pianta anche nota con il nome di erba di San Giovanni ed è dotata di attività antidepressiva).
In qualsiasi caso, prima di iniziare la terapia a base di edoxaban, è necessario comunicare al medico se si stanno assumendo, o se sono stati assunti da poco, farmaci o prodotti di qualsiasi tipo, compresi i medicinali senz'obbligo di prescrizione medica (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici e fitoterapici e i prodotti omeopatici.
Effetti Collaterali
Quali Effetti Indesiderati può causare l'Edoxaban?
Come qualsiasi altro principio attivo, anche l'edoxaban può causare effetti indesiderati, benché non tutti i pazienti li manifestino o li manifestino nello stesso modo. Infatti, ogni persona reagisce in maniera soggettiva alla somministrazione del farmaco manifestando effetti indesiderati diversi per tipo ed intensità, oppure non manifestandoli affatto.
Effetti collaterali comuni
Fra gli effetti indesiderati più comuni che possono manifestarsi durante il trattamento con edoxaban, ritroviamo:
- Sanguinamenti a carico di diversi organi e tessuti (ad esempio, sanguinamento cutaneo o sottocutaneo, dal naso, vaginale, intestinale e/o gastrico, dalla bocca e dalla gola; sangue nelle urine, ecc.);
- Anemia;
- Nausea;
- Mal di stomaco;
- Mal di testa;
- Capogiri;
- Eruzione cutanea;
- Prurito;
- Anomalie dei test di funzionalità epatica.
Effetti collaterali non comuni e rari
Fra gli effetti indesiderati meno comuni e rari che si possono manifestare durante il trattamento con edoxaban, invece, ritroviamo:
- Reazioni allergiche;
- Orticaria;
- Piastrinopenia;
- Altri tipi di sanguinamento, quali:
- Sanguinamento degli occhi;
- Emissione di sangue con la tosse;
- Sanguinamento muscolare e articolare;
- Sanguinamento addominale;
- Sanguinamento nel cuore;
- Sanguinamento cerebrale e intracranico;
- Sanguinamento in seguito ad interventi chirurgici.
Sovradosaggio
Il sovradosaggio da edoxaban può portare alla comparsa di emorragie. Purtroppo, non esistono antidoti specifici che siano in grado di neutralizzare l'azione del principio attivo. Tuttavia, in caso d'iperdosaggio è possibile prendere in considerazione la somministrazione di carbone vegetale attivo al fine di ridurne l'assorbimento. Oltre a questo, il paziente dovrà ricevere tutti i trattamenti di supporto del caso e i trattamenti sintomatici necessari per ridurre e fermare l'eventuale emorragia (ad esempio, compressione meccanica, emostasi chirurgica, ripristino dei liquidi, supporto emodinamico, somministrazione di emoderivati o di piastrine, ecc.).
Come Agisce
Come Funziona l'Edoxaban e con quale Meccanismo d'Azione agisce?
Come accennato all'inizio dell'articolo, l'edoxaban è un inibitore diretto del fattore della coagulazione Xa. Tale fattore è implicato nella via finale della coagulazione e la sua inibizione comporta una riduzione della formazione della trombina e un prolungamento del tempo di coagulazione. Grazie all'azione inibitoria esercitata sul fattore Xa, pertanto, l'edoxaban è in grado di ridurre il rischio della formazione di trombi nel circolo ematico.
Dosaggio e Modo d'uso
Come si Usa l'Edoxaban e in quale Dosaggio?
L'edoxaban è disponibile in forma di compresse per uso orale che devono essere deglutite intere, preferibilmente con acqua. L'edoxaban può essere assunto indifferentemente con o senza cibo.
Il dosaggio e la durata del trattamento con edoxaban devono essere stabiliti dal medico, per questo è importante seguire le indicazioni da esso fornite.
Ad ogni modo, la dose abitualmente raccomandata è di 60 mg di principio attivo al giorno. Il dosaggio viene solitamente dimezzato a 30 mg al giorno qualora ci si trovi in una delle seguenti situazioni:
- Funzionalità renale compromessa;
- Peso corporeo uguale o inferiore a 60 kg;
- Assunzione di medicinali inibitori della P-gp (P-glicoproteina), come ciclosporina, dronedarone, eritromicina e ketoconazolo.
Nota Bene
Se lo ritiene necessario, il medico può variare il trattamento anticoagulante modificando il tipo di principio attivo somministrato. In questi casi, è assolutamente necessario seguire TUTTE le indicazioni da esso fornite e avere cura di leggere quando riportato sul foglietto illustrativo del medicinale che si sta assumendo e del medicinale che si dovrà assumere.
Gravidanza e Allattamento
L'Edoxaban può essere usato in Gravidanza e durante l'Allattamento?
L'utilizzo dell'edoxaban in gravidanza e durante l'allattamento è controindicato. Difatti, dagli studi condotti è emerso che il principio attivo determina tossicità riproduttiva e viene escreto attraverso il latte materno.
Le donne in età fertile che devono sottoporsi ad un trattamento con il principio attivo in questione dovranno, perciò, adottare adeguate misure contraccettive.
Se si inizia una gravidanza durante il trattamento con il farmaco, il medico deve esserne immediatamente informato.
Controindicazioni
Quando l'Edoxaban NON deve essere usato
L'uso dell'edoxaban è controindicato in tutti i seguenti casi:
- Allergie note allo stesso edoxaban e/o ad uno o più degli eccipienti presenti nel medicinale che lo contiene;
- In pazienti con emorragie in corso;
- In pazienti affetti da patologie che incrementano il rischio di sanguinamenti ed emorragie, quali ad esempio:
- Lesioni cerebrali;
- Ulcere gastriche o intestinali;
- Alcune malattie epatiche;
- Ecc.
- In pazienti che si sono recentemente sottoposti a interventi chirurgici, poiché il rischio di sanguinamenti è elevato;
- In pazienti che stanno assumendo altri anticoagulanti (ad esempio, eparina, eparine a basso peso molecolare, rivaroxaban, apixaban, ecc.), ad eccezione del caso in cui si stia facendo un cambiamento di terapia anticoagulante o nel caso in cui vengano somministrate eparine attraverso un catetere venoso o arterioso allo scopo di mantenerlo aperto;
- Nei pazienti con ipertensione non controllata;
- In gravidanza e durante l'allattamento al seno.