Il sonno è uno dei fattori maggiormente in grado di influenzare i livelli di benessere o malessere delle persone e, di conseguenza, incidere sulla qualità della vita.
Per questo i dibattiti e gli studi attorno a questo argomento sono tantissimi e continuano a susseguirsi, prendendo in esame ogni volta aspetti diversi.
Tra i temi di cui si discute, anche quello relativo al così detto sonnellino pomeridiano, chiamato anche pennichella, un momento di riposo solitamente non troppo lungo che ci si concede dopo pranzo e spesso prima di tornare al lavoro o ad occuparsi delle incombenze giornaliere.
Questa abitudine è circondata dal quesito inerente al fatto che portarla avanti faccia bene o male.
Una risposta definitiva forse non esiste ma è comunque possibile provare a fare chiarezza.
Cosa scatena la voglia di dormire al pomeriggio
I motivi che spingono le persone a dormire nel pomeriggio sono il più delle volte la stanchezza dovuta a una sveglia all'alba o alle ore mattutine passare al lavoro, ma anche il pranzo ha la sua importanza.
Dopo aver mangiato, infatti, soprattutto se i cibi che riempivano i piatti erano particolarmente pesanti, capita di avvertire una potente sensazione di sonnolenza che spinge verso il desiderio di rilassarsi un po' e magari dormire qualche minuto.
Nella fase post pranzale la sensazione di sonnolenza è da attribuire al processo digestivo che inizia e al carico glicemico che tende ad aumentare, anche in modo piuttosto importante, dopo aver mangiato qualcosa. Questo comporta l'intervento da parte dell'insulina, per la cui produzione il corpo necessita di un quantitativo di energia superiore alla norma, che rende immediatamente più stanchi.
Oltre al cibo ingerito anche il meteo fa la sua parte nell'instillare nella mente delle persone la voglia di dormire nel pomeriggio.
In estate, infatti, questo evento è spesso più raro mentre diventa più frequente in autunno o inverno, quando le temperature si abbassano, le ore di luce diurna diminuiscono e le giornate sono più uggiose.
Infine, anche non riuscire a riposare bene nel corso della notte può portare al desiderio di concedersi un riposino pomeridiano.
Quando dormire al pomeriggio fa bene
Il riposo è fondamentale per mantenersi in salute, purché sia approcciato in modo corretto. Per quanto riguarda dormire al pomeriggio, benché non si tratti di regole ufficiali e scientificamente avallate, esistono piccoli suggerimenti in grado di rendere l'abitudine sana e non controproducente.
Perché la pennichella rappresenti un appuntamento positivo dovrebbe essere fatta nel momento giusto, in un luogo idoneo, prevedere una corretta gestione del risveglio e ritorno alle attività diurne e un occhio di riguardo alla circolazione sanguigna.
In merito alle tempistiche, il riposino pomeridiano dovrebbe essere fatto piuttosto presto, magari non esattamente a ridosso del pranzo, così da dare modo alla digestione di iniziare, ma nemmeno troppo tempo dopo. Questo permette di ricaricare le batterie e fare il pieno di carica necessaria per affrontare gli impegni del resto della giornata.
Posticipare l'appuntamento con il riposo, invece, potrebbe portare a un effetto contrario, ovvero un senso di intorpidimento costante dal momento del risveglio. Senza contare che potrebbe poi determinare una maggiore difficoltà ad addormentarsi la sera.
Il sonnellino dovrebbe poi avvenire in un ambiente tranquillo, senza rumori, luci troppo forti o altre distrazioni, come la presenza di device elettronici.
Se questo momento coincide con la pausa pranzo di una giornata lavorativa, il divano di casa è un'opzione validissima, soprattutto in caso non si abbia tempo di cambiarsi. Se invece i minuti non sono contati, il letto potrebbe essere la scelta migliore perché solitamente più comodo e conciliante per il sonno.
Infine, per fare in modo che dormire al pomeriggio rappresenti un valore aggiunto alla propria giornata e non si trasformi in una pessima idea, è fondamentale gestire al meglio la fase del risveglio, concedendosi qualche minuto in più per tornare attivi senza traumi.
Non alzarsi di fretta aiuta anche a non sottoporre a stress il proprio sistema cardiaco e la circolazione sanguigna.
Dopo il risveglio, per tornare attivi in modo definitivo, ci si può concedere un ulteriore momento di piacere sorseggiando un caffè che grazie alla presenza di caffeina rende immediatamente più lucidi, rilassati e pronti a ripartire.
Per la qualità del sonno: Materasso ortopedico: come sceglierlo correttamente?Benefici di dormire al pomeriggio
- miglioramento della memoria e della produttività;
- abbassamento della pressione;
- aumento della concentrazione.
Secondo molti studi internazionali, se si rispettano questi suggerimenti dormire al pomeriggio porta con se numerosi benefici tra i quali i più riscontrati sono quelli appena elencati.
Quanto dovrebbe durare il riposo pomeridiano
Un'altra regola che andrebbe sempre tenuta in considerazione è di non dormire troppo a lungo se lo si fa nel pomeriggio.
Sono infatti sufficienti dai 10 ai 20 - 30 minuti al massimo, per recuperare forze ed energie. Prolungare il riposo dopo pranzo, può invece portare a sviluppare inerzia e sonnolenza che rendono difficile riprendere a svolgere le attività del resto della giornata.
Ecco perché è meglio non dormire su un materasso vecchio.