Ultima modifica 26.03.2020
INDICE
  1. Premessa
  2. Rischi dopo l'estrazione di un dente
  3. Prevenire le infezioni dentali
  4. Dieta: cosa mangiare e cosa evitare

Premessa

Dopo l'estrazione di un dente, la velocità di recupero del paziente è pesantemente condizionata dalla complessità dell'intervento e dal rispetto di alcune regole precauzionali, importantissime per abbattere il rischio di complicanze. Iniziamo, dunque, ad analizzare nel dettaglio quali rischi e complicanze possono conseguire ad un intervento di estrazione dentale. Successivamente, cercheremo di elencare una serie di preziosi accorgimenti da prendere in considerazione per scongiurare il rischio d'incappare in spiacevoli inconvenienti dopo un'estrazione dentale.

Estrazione Dentale

Rischi dopo l'estrazione di un dente

Che sia dente del giudizio od un canino poco conta: i rischi che si corrono dopo l'estrazione di un dente sono pressoché gli stessi.
Anzitutto è bene ricordare che un dente sano richiedente l'estrazione per motivi di disallineamento o malocclusione dentale - tipica condizione dei denti del giudizio - va incontro a meno pericoli o complicanze post-intervento rispetto ad un dente gravemente danneggiato da carie profonde, pulpiti, granulomi, ascessi dentali o quant'altro. Anche eventuali condizioni morbose possono incidere pesantemente sul decorso post-estrazione dentale: i pazienti colpiti da patologie sistemiche (es. diabete, malattie autoimmuni, insufficienza renale cronica ecc.), così come i soggetti sottoposti a chemio/radioterapie o che devono assumere farmaci corticosteroidi, possono presentare difficoltà di recupero notevoli dopo l'estrazione di un dente.
Inevitabilmente, dopo l'avulsione di un dente, il paziente accusa una spiacevole sensazione di gonfiore e dolenzia gengivale, spesso accompagnate da un lieve sanguinamento che dovrebbe risolversi nell'arco delle 24 ore successive all'operazione. Entro certi limiti, tali effetti collaterali possono definirsi "normali". Ricordiamo che, pur essendo relativamente semplice, l'avulsione dentale resta sempre un'operazione chirurgica a tutti gli effetti, dunque è comprensibile come l'organismo possa reagire dopo il "prelievo" forzato di un parte integrante del corpo.
Qualora non si rispettassero le norme generali di profilassi post-estrazione, il profilo clinico del paziente può pericolosamente degenerare. In tal senso, le complicanze post intervento più preoccupanti sono le infezioni dentali come:

Tra le possibili complicanze conseguenti all'estrazione dentale non dobbiamo dimenticare la temporanea perdita di sensibilità del labbro e della lingua al lato in cui è stata eseguita l'operazione.

Prevenire le infezioni dentali

Prima dell'estrazione di un dente, il medico o lo specialista chirurgo deve comunicare al paziente tutti i rischi e le complicanze che potrebbe provocare un simile intervento. Come più volte accennato, il rispetto dei consigli suggeriti dal medico e l'osservanza di alcune norme igieniche del cavo orale possono senza dubbio contribuire a minimizzare il rischio di dolore acuto, infezioni od altre complicanze post-estrazione. In tabella, sono sintetizzati alcuni suggerimenti generali.


Cosa fare dopo l'estrazione di un dente...

Suggerimenti

... per prevenire il dolore dopo le prime 24 ore dall'intervento di estrazione dentale

  • Assumere farmaci ad azione antidolorifica-antinfiammatoria prima che l'effetto dell'anestesia svanisca. Particolarmente indicato per tenere a bada il dolore è l'ibuprofene (es. Brufen, Moment)
  • Appoggiare una borsa del ghiaccio (avvolta su un panno morbido) all'esterno della mascella, in linea con il sito dell'intervento. Rimuovere il ghiaccio dopo 10 minuti ed applicarlo nuovamente dopo un'altra decina di minuti
  • Preferire un'alimentazione prevalentemente liquida-semisolida. Evitare gli alimenti gommosi e duri.

... per prevenire o limitare il sanguinamento immediatamente dopo l'estrazione di un dente

  • Tener premuta una garza assorbente sul sito dell'estrazione dentale per almeno 30-60 minuti, senza rimuoverla o toccarla con le dita
  • Dormire con la testa sollevata su un paio di cuscini: così facendo è possibile placare dolore e sanguinamento gengivale dopo l'estrazione di un dente
  • Controllare il grado di sanguinamento gengivale solo dopo 30 minuti dal posizionamento della garza sterile sulla ferita lasciata dall'estrazione del dente
  • Quando necessario, soffiare il naso con delicatezza per evitare che lo sforzo favorisca il sanguinamento gengivale
  • Non assumere farmaci contenenti salicilati (es. acido acetilsalicilico)

... per prevenire il dolore nei giorni seguenti all'estrazione

  • Assumere un antibiotico a titolo precauzionale o in caso d'infezione accertata: seguire le indicazioni dettate dal medico. L'antibiotico (es. Metronidazolo, Amoxicillina) può essere assunto esclusivamente previa prescrizione medica
  • È possibile supportare la normale igiene della bocca con sciacqui di acqua e sale (solubilizzare una presa di sale in una tazza d'acqua tiepida). Non ingerire
  • Assumere farmaci ad azione antidolorifica-antinfiammatoria (FANS)

... prevenire le infezioni

... favorire il recupero e velocizzare la guarigione

  • Evitare di mettersi alla guida immediatamente dopo l'estrazione: si consiglia di farsi accompagnare da un familiare o da un amico, in particolare se l'intervento di estrazione del dente è stato invasivo o complicato (es. dente incluso)
  • Un adeguato riposo nei giorni successivi all'estrazione favorisce il recupero completo in minor tempo
  • Non fumare
  • Non bere alcolici
  • Non utilizzare lo spazzolino elettrico né uno manuale a setole dure
  • Non masticare chewingum o caramelle gommose nei 3 giorni successivi all'estrazione del dente
  • Non praticare sport od altre attività fisiche pesanti nei tre giorni dopo l'estrazione di un dente
  • Non risucchiare nel sito dell'estrazione: un simile comportamento dilata i tempi di guarigione della ferita

... se il dolore persiste

  • Rivolgersi allo studio dentistico se il dolore persiste anche dopo 3 giorni dall'intervento dentale
  • Assumere un antidolorifico

... se l'emorragia non si ferma

  • Mantenere la calma
  • Mordere energicamente un tampone di garza sterile, mantenendolo premuto nel sito dell'intervento
  • Applicare impacchi di ghiaccio esternamente
  • Rimuovere delicatamente eventuali coaguli di sangue presenti nella bocca, rispettando alla lettera le indicazioni suggerite dal chirurgo

... in presenza di febbre

Dieta: cosa mangiare e cosa evitare

Anche l'alimentazione influisce sul recupero del paziente sottoposto ad un'estrazione di un dente. Dopo l'intervento, infatti, si raccomanda vivamente di seguire una dieta leggera, equilibrata e ricca di acqua. In particolare, nelle 24-36 ore successive all'avulsione, si suggerisce una dieta prevalentemente liquida o semisolida, costituita dunque da alimenti soffici come purè, zuppe tiepide, minestre tiepide, frullati, carne macinata o frullata, omogeneizzati, budini, polpette, pesce bollito ecc.. I residui di cibo solido, infatti, tendono ad incastrarsi nelle piaghe sulla gengiva - ancora dolente e non del tutto cicatrizzata - lasciate dall'intervento. Imprigionandosi in queste ferite, i batteri, ghiotti di carboidrati e cibo, s'incuneano nella gengiva lesa, dando avvio ad una serie d'infezioni dentali anche gravi.
In conclusione, è bene ribadire che l'osservanza di questi preziosi consigli si rivela estremamente importante ai fini della profilassi da infezioni o complicanze dopo un intervento di estrazione dentale.