Dolore al Seno: Perché il Seno può Far Male e Quando Preoccuparsi

Dolore al Seno: Perché il Seno può Far Male e Quando Preoccuparsi
Ultima modifica 08.06.2022
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos’è
  3. Cause e Fattori di Rischio
  4. Quando Rivolgersi al Medico
  5. Diagnosi
  6. Trattamento e Rimedi

Generalità

Il dolore al seno (mastodinia) è un sintomo di riscontro frequente, che tende a preoccupare molto, specie se improvviso e mai sperimentato prima.

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Tuttavia, è bene sapere che questa manifestazione non è sempre un campanello di allarme di un problema serio, come può essere, ad esempio, un tumore al seno (anzi, raramente è indice della sua presenza, quindi è considerato un inaffidabile indicatore di un cancro). Per quanto allarmante e/o fastidioso, il dolore mammario è spesso sostenuto da una causa benigna e risulta essere frequente sia nelle donne in età fertile, sia in menopausa.

Si tratta di un sintomo che può assumere connotazioni differenti in base alla specifica causa sottostante ed alla percezione soggettiva del dolore (variabile da una semplice tensione mammaria ad un dolore acuto, intenso e penetrante).

In ogni caso, il dolore al seno merita sempre un approfondimento medico e, una volta individuata la causa scatenante, il medico indicherà un trattamento specifico e mirato per risolvere o alleviare il problema.

Terminologia e Sinonimi

I termini medici utilizzati per indicare il dolore al seno sono: mastodinia e mastalgia. Meno spesso, la dolorabilità della mammella è detta mammalgia.

Cos’è

Cosa s’intende per Dolore al Seno?

L'espressione "dolore al seno" si utilizza comunemente per indicare una generica dolorabilità con o senza altri reperti a carico della mammella. Questo sintomo può sorgere durante il riposo o i movimenti e può essere aggravato da contatto e palpazione, mentre può essere alleviato da analgesici e reggiseno. La mastodinia può manifestarsi sotto forma di senso di pesantezza, dolore intenso o sensazione di bruciore in ogni parte del seno e delle aree circostanti.

Prima della menopausa, il dolore al seno ha quasi sempre un valore funzionale o uno scarso significato patologico. Dopo i cinquant'anni, invece, questo sintomo, seppur in una piccola percentuale di casi, può essere legato ad un tumore al seno, pertanto vale la pena parlarne con il medico.

Caratteristiche del Dolore al Seno

Il dolore al seno viene riferito come un senso di tensione, peso o bruciore.

La mastalgia può avere molteplici aspetti:

  • Unilaterale o bilaterale
  • Ciclico, intermittente o costante
  • Sordo o acuto

Qualche esempio:

  • Tagli cutanei, foruncoli, contusioni o lesioni simili possono evocare un dolore superficiale;
  • Ragadi o infiammazione dei dotti papillari o delle areole provocano un dolore intenso localizzato;
  • Lesioni infiammatorie che distendono lo stroma e irritano le terminazioni nervose determinano un dolore intenso e costante.

Il dolore al seno può localizzarsi in particolari aree nella mammella e si può irradiare al dorso, alle braccia e, talvolta, al collo.

Cause e Fattori di Rischio

Dolore al Seno: Quali sono le Cause principali?

Cause benigne o fisiologiche:

Cause patologiche:

  • Mastite: il dolore unilaterale può essere intenso, specie quando l'infiammazione si sviluppa in prossimità della superficie cutanea. La cute mammaria è tipicamente arrossata e calda nella sede dell'infiammazione; essere presente la pelle a buccia d'arancia. La palpazione mostrano un'area dura; possono essere presenti segni di retrazione cutanea o di deviazione, appiattimento o inversione del capezzolo, così come si possono osservare sintomi e segni sistemici: febbre, brividi, malessere e spossatezza.
  • Mastopatia fibrocistica: è la causa più comune di noduli al seno e dolore mammario. Si tratta di una displasia benigna (ossia uno sviluppo anomalo) abbastanza diffusa nelle donne, specialmente in un età compresa fra i 30 ed i 50 anni. Alla palpazione, questi noduli risultano rotondeggianti e si presentano spesso come agglomerati in entrambi i seni o come masse ben definite, mobili e senza segni di retrazione cutanea. Nella mastopatia fibrocistica, le lesioni nodulari aumentano di volume e provocano dolorabilità nei giorni che precedono l'arrivo del flusso mestruale; il senso di gonfiore e tensione al seno tende a scomparire, poi, alla fine delle mestruazioni.
  • Ascesso mammario: nella mammella colpita il dolore locale, l'eritema, la pelle a buccia d'arancia e il colore sono associati ad un nodulo. Possono essere presenti anche malessere, febbre e brividi.
  • Ascesso delle ghiandole areolari: si tratta di un ascesso palpabile, dolorabile nella periferia delle areole dopo un'infiammazione delle ghiandole sebacee di Montgomery. Vi può essere anche febbre.
  • Tumore al seno (sebbene il dolore non sia frequente): la mastodinia può manifestarsi nel contesto di patologie neoplastiche di vario tipo, nonostante non sia un sintomo rilevante o specifico, in quanto il tumore al seno resta indolente nella maggior parte dei casi; tuttavia, è meglio riferirlo al medico per ricevere rassicurazione. Il carcinoma della mammella si manifesta con un nodulo duro, non ben delimitato, aderente alla cute o ai tessuti circostanti. Possono essere evidenti anche deviazioni, retrazione o appiattimento del profilo mammario o del capezzolo, con o senza secrezione ematica o sierosa. Altri sintomo associati al tumore della mammella comprendono arrossamento ed aspetto "a buccia di arancia" della pelle sovrastante, dolorabilità del seno e ingrossamento dei linfonodi ascellari (linfoadenopatia).
  • Ectasia duttale: dilatazione di uno o più dotti galattofori nella regione sotto-areolare, che può comportare dolore urente e prurito intorno all'areola, sebbene inizialmente sia asintomatica.

Dolore al Seno Prima delle Mestruazioni

Se il dolore al seno compare nei giorni che precedono la comparsa del flusso mestruale riguarda entrambe le mammelle, la causa è da imputare all'aumento nel sangue dei livelli di estrogeni. Questi ormoni femminili controllano - insieme al progesterone - il ciclo mestruale (mensile) e influenzano moltissime funzioni. Quale effetto collaterale, gli estrogeni favoriscono l'ingrossamento temporaneo della ghiandola mammaria che produce tensione e può provocare la comparsa di un fastidio più o meno accentuato.

Il dolore seno può presentarsi come una semplice sensazione di pesantezza, come un dolore sordo e continuo oppure si può manifestare con fitte pungenti e trafittive, tipo stilettata.

Dolore al Seno Durante e Dopo le Mestruazioni

Talvolta, è possibile che la sensazione di indolenzimento al seno tipica del periodo premestruale si protragga più a lungo, assumendo caratteristiche come: fitte dolorose, tensione, gonfiore e pesantezza a una o entrambe le mammelle. I quadranti più colpiti sono quelli esterni, specie il quadrante superiore.

Questi disturbi possono estendersi anche ad ascelle e braccio e possono associarsi a irregolarità del ritmo delle mestruazioni (anticipi o ritardi).

In questi casi, la causa potrebbe essere dipendere da un'alterazione della funzionalità delle ovaie e, in particolare, quando questi organi secernono quantità maggiori di estrogeni e/o minori di progesterone rispetto alla norma. In genere, si tratta di un disturbo temporaneo, magari dovuto ad un periodo particolarmente stressante, ma può associarsi anche a determinate condizioni patologiche.

Dolore al Seno da Sforzi Muscolari

Spesso si sottovaluta che l'indolenzimento avvertito alle mammelle possa derivare, in realtà, da un dolore del muscolo pettorale che si irradia fino al seno.

Questa forma di mastodinia può dipendere da particolari sforzi fisici o sport che hanno impegnato questa zona del corpo. Anche un impegno di fuori della norma dei pettorali, come spostare un mobile o fare le pulizie, possono evocare questa manifestazione.

In tutti i casi, il dolore è riflesso e origina dai muscoli sottostanti alle mammelle. Per riconoscerlo, si può esercitare una leggera pressione: se il dolore aumenta allora è probabile che sia di natura muscolare; se si stringe la mammella, invece, non viene evocata la mastodinia.

Lesioni e Traumi al Seno

All'origine del dolore al seno può esserci anche un trauma, più o meno severo, come una contusione da cintura di sicurezza, un graffio o una caduta. Di solito, in questi casi, il dolore è sordo, continuo e interessa solo la mammella coinvolta; sulla pelle può comparire un'ecchimosi (livido violaceo).

Dolore al Seno in Gravidanza e Allattamento

Nel corso della gestazione, possono comparire dolorabilità mammaria e senso di pulsazione, prurito o formicolio, dovuti alle variazioni ormonali e progressivo aumento di volume delle mammelle. La sensazione di indolenzimento può essere accompagnata anche da una maggiore sensibilità e da una scarsa tolleranza al contatto e alla pressione.

Alla base del dolore seno durante l'allattamento possono esserci sia il nuovo equilibrio ormonale, sia il senso di pienezza dovuto alla produzione di latte. In qualche caso, però, la mastodinia può essere un campanello di allarme di problematiche come: ragadi, ingorgo, Candida e mastite.

In questi ultimi casi, il dolore al seno è tipicamente associato ad altri segni, tra cui pelle arrossata, sanguinamenti del capezzolo e bruciore.

Dolore al Seno in Menopausa

Un dolore al seno che persiste per diverse settimane, definito anche mastodinia non ciclica, è abbastanza caratteristico dopo quarant'anni e in menopausa.

Alla base possono esserci:

  • Squilibri ormonali che compaiono quando le ovaie iniziano a smettere di funzionare e di produrre ormoni
  • Cambiamenti della struttura del seno
  • Terapie ormonali sostitutive

A volte, questo sintomo può dipendere dalla presenza di lesioni benigne o di ectasia duttale (patologia non tumorale del seno in cui si verifica una dilatazione di uno o più dotti galattofori nella regione sotto-areolare). Solo in pochissimi casi, il dolore dipende da un tumore al seno.

Dolore al Seno associato a Noduli

I noduli al seno si presentano come una specie di nocciolina circoscritta, di consistenza diversa rispetto al resto del seno, fissa o mobile; possono essere indolori o dolenti e, talvolta, sono accompagnati da altri segni, quali

  • Fuoriuscita di liquido (siero o sangue) dal capezzolo;
  • Alterazioni cutanee (come eritema e linfedema con aspetto "a buccia d'arancia");
  • Senso di tensione;
  • Variazioni di forma o dimensioni del seno.

La presenza di un nodulo mammario riconosce molte cause: spesso, si tratta di fibroadenomi, infiammazioni di varia natura o alterazioni fibrocistiche non maligne, benché il cancro al seno sia l'eziologia più temuta ed alcune lesioni benigne possano aumentare leggermente il rischio di sviluppare un tumore.

Noduli al Seno Benigni

I noduli benigni presentano contorni netti e sono mobili, ovoidali o rotondeggianti.

A seconda della loro natura, queste lesioni possono essere tendenzialmente solide (ossia presentano una consistenza dura), a costituzione adiposa (morbida) oppure dal contenuto liquido (cisti).

Noduli al Seno Maligni

I noduli maligni presentano contorni mal definiti (tendono ad infiltrare la ghiandola circostante) e non sono mobili. Le neoplasie della mammella più avanzate determinano quasi sempre una retrazione della pelle sovrastante, con modificazione della forma della mammella ed accentuazione dei segni cutanei causati dal linfedema.  La presenza di noduli satelliti e di linfoadenopatia è indicativa di diffusione tumorale.

Potenziali Segnali Sospetti

Tra i sintomi associati alla presenza di uno o più noduli al seno che devono insospettire, quindi dovrebbero essere da riferiti al proprio medico rientrano:

  • Percezione di uno o più noduli duri nel seno o nell'ascella;
  • Protuberanze o ispessimenti della mammella o della zona ascellare;
  • Modificazioni dell'areola mammaria o alterazioni del capezzolo (come, ad esempio, secrezioni inusuali chiare-lattescenti o eruzioni cutanee nell'area circostante).

Alcuni segni sono causa di particolare preoccupazione:

  • Nodulo fisso alla cute o alla parete toracica;
  • Presenza di masse nodulari di consistenza molto dura, di forma irregolare;
  • Linfonodi ascellari inglobati o fissi;
  • Secrezione ematica dal capezzolo;
  • Comparsa di fossette cutanee o retrazioni, gonfiori, arrossamenti, calore e screpolature.

Dolore al Seno da Farmaci

A volte, il dolore al seno nessun effetto indesiderato di medicinali, come per esempio: contraccettivi (la maggior parte di quelli ormonali, come la pillola anticoncezionale), antidepressivi (es. sertralina) e antipsicotici (es. aloperidolo).

Per questo motivo, quando si soffre di mastodinia e si stanno seguendo cure farmacologiche, è bene leggere sul foglietto illustrativo se fa fra gli effetti collaterali rientra anche questo.

Se il dolore è molto intenso o tale da interferire con le normali attività, si consiglia di parlarne con il medico per valutare se è il caso di modificare o sostituire la terapia.

Falsa Mastodinia o Mastodinia Extramammaria

Non è raro che il dolore riferito al seno dipenda, invece, da cause esterne o problematiche che nulla hanno a che vedere con le mammelle. In questi casi, si parla di falsa mastodinia o mastodinia extramammaria.

Ne sono esempi:

  • Osteocondrite: infiammazione dell'area di congiunzione delle coste alle ossa della cassa toracica;
  • Malattie del rachide cervicale: la mammella è al centro di un intreccio di fibre nervose che provengono dalle ultime vertebre cervicali e dalle prime vertebre toraciche. Per questo, disturbi di queste parti possono dare origine a dolori mammari;
  • Nevriti: infiammazione ai nervi;
  • Fitte intercostali;
  • Lesioni al collo, alla spalla o alla schiena;
  • Malattie reumatiche, muscolari o ossee;
  • Stiramento di un muscolo toracico;
  • Herpes zoster.

Dolore al Seno nell’Uomo: Dolore al Seno Maschile

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Negli uomini, il dolore mammario può essere dovuto a:

Consulta anche: Tumore al Seno Uomo - Tumore del Seno Maschile

Quando Rivolgersi al Medico

È bene consultare il medico se:

  • Il dolore è particolarmente intenso, tanto da impedire di svolgere le normali attività
  • Il dolore peggiora o risulta costante
  • Si avvertono i sintomi di un'infezione, come gonfiore, arrossamento e calore o compare la febbre

Diagnosi

Dolore al Seno: Esami per la Diagnosi

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Le caratteristiche cliniche delle patologie del seno benigne e maligne si sovrappongono tanto che, in genere, è necessario sottoporsi ad una serie di accertamenti clinici utili ad identificarne la natura. Di solito, il percorso diagnostico è standardizzato e va dall'anamnesi all'esame obiettivo, dagli studi di diagnostica per immagini fino alle analisi istologiche. Le indicazioni per tali accertamenti specialistici dipendono dall'età della paziente e, soprattutto, dai dati riscontrati durante la visita senologica.

Anamnesi

La raccolta dei dati anamnestici circa il disturbo in atto deve comprendere da quanto tempo è presente il dolore al seno o se tende a ripresentarsi e scomparire periodicamente. Durante questa fase, la paziente dovrà riferire al medico l'eventuale riscontro di indagini diagnostiche precedenti e l'esito della loro valutazione.

Esame obiettivo

L'esame diretto del seno (visita senologica) è incentrato sull'osservazione e sulla palpazione della mammella e dei tessuti vicini per valutarne consistenza e caratteristiche della dolorabilità.

Durante la valutazione, la ghiandola mammaria viene ispezionata alla ricerca di alterazioni, come eritema, esagerazione dei normali segni cutanei, linfedema (cute a buccia d'arancia) e secrezione dal capezzolo. Le regioni ascellari, sopraclaveari e sottoclaveari sono palpate alla ricerca di masse e adenopatia.

Accertamenti più approfonditi

A seconda del giudizio del medico, può essere indicata l'esecuzione di:

  • Ecografia mammaria: esame ad ultrasuoni che serve ad esaminare le strutture del seno e permette di differenziare i noduli di consistenza solida da quelli liquidi, come le cisti. Quando l'esito di tali esami è incerto, i noduli al seno che appaiono cistici vengono sottoposte ad agoaspirato (o agocentesi), che consiste nel prelievo di un campione di cellule dalla zona interessata, seguito da uno studio citologico per scoprire la presenza di eventuali alterazioni neoplastiche. Questa procedura si esegue sotto guida ecografica, inserendo un ago sottile nel nodulo sospetto ed aspirando il materiale in esso contenuto, il quale verrà sottoposto ad esame istologico. Quando il campione prelevato presenta striature di sangue, impurità solide e resta di dimensioni invariate dopo l'agocentesi, può essere indicato un prelievo di tramite ago-biopsia mammaria seguito dall'indagine citologica, al fine di discriminare ulteriormente la natura della lesione.
  • Mammografia: è una radiografia della mammella utile ad individuare lesioni anche molto piccole, micro-calcificazioni o altri segni indiretti di un tumore. Il seno viene compresso con un'apposita apparecchiatura ed i raggi X, attraversando i tessuti mammari, imprimono l'immagine radiografica su una lastra (o nel computer).

Autopalpazione per proteggere la salute del seno

Come consigliano i medici, l'autocontrollo del seno dovrebbe essere un appuntamento fisso a partire dai 20 anni di età, da ripetere almeno una volta al mese, una settimana dopo la fine delle mestruazioni (ossia quando l'attività ormonale è "a riposo" ed il seno risulta meno gonfio e dolente). Bastano pochi minuti per eseguirlo.

Questo semplice test di autovalutazione permette di conoscere la struttura e l'aspetto generale della mammella, quindi consente alla donna di cogliere precocemente qualsiasi cambiamento insolito rispetto alla fisionomia di base della stessa. Se eseguito correttamente e regolarmente, l'autoesame può limitare il rischio di diagnosticare un tumore in fase avanzata, quindi rappresenta un valido strumento di "prevenzione".

Se nel corso dell'autopalpazione del seno venisse riscontrato un nodulo non è il caso di allarmarsi, in quanto potrebbe trattarsi di un riscontro innocuo, ma è importante informare il medico che può indicare gli esami strumentali adeguati per accertare il reale stato di salute.

Per approfondire: Autopalpazione del Seno

Trattamento e Rimedi

Mastodinia: Qual è il Trattamento previsto?

La gestione del dolore al seno è diretta, in primo luogo, alla risoluzione di qualsiasi condizione causale. Se non viene identificata una causa specifica, il trattamento è orientato alla gestione dei sintomi; le opzioni in questi casi possono chiudere farmaci antinfiammatori, LH-RH analoghi, miorilassanti e altri medicinali a seconda dell'eziologia. Occorre pensare considerare, però, che, pur essendo efficaci, questi medicinali hanno alcuni effetti collaterali, meglio prima consultare il medico per decidere come procedere.

Dolore al Seno: Cosa Fare

Prima delle Mestruazioni

Con la comparsa delle mestruazioni, dunque con la diminuzione degli estrogeni e l'aumento di progesterone, la situazione torna alla normalità: il volume del seno si riduce, così come la tensione e il gonfiore si attenuano fino a scomparire. Per attenuare il disagio può essere di aiuto evitare di indossare nella fase premestruale reggiseni e indumenti troppo stretti.

Durante e Dopo le Mestruazioni

se il dolore si protrae per mesi, la cosa migliore da fare è rivolgersi al medico per approfondire. Una volta individuata la specifica causa, si potrà agire di conseguenza.

In caso di Sforzo e Dopo un Trauma

Per attenuare il dolore muscolare di natura infiammatoria o gli effetti di un trauma, su consiglio del medico, è possibile assumere dei farmaci antidolorifici e/o antinfiammatori.

In Gravidanza e Allattamento

Sia in gravidanza, sia in allattamento, è di aiuto acquistare reggiseni di una o più taglie maggiori di quelli indossati abitualmente per non comprimere le mammelle aumentate di volume. Durante l'allattamento, consultare un medico è verificare che il dolore non sia dovuto a problematiche che possono essere risolte con un'adeguata terapia.

Menopausa

In menopausa, il dolore al seno non va ignorato. Dopo cinquant'anni, infatti, aumenta il rischio di tumore alla mammella. Per questo motivo, anche se la mastodinia è quasi sempre benigna, è meglio parlarne con il medico.

Noduli al Seno

I noduli del seno sono un segnale da non sottovalutare, ma che non devono destare sempre preoccupazione: nel 90% dei casi, si tratta, infatti, di formazioni nodulari benigne, come fibroadenomi e cisti.

Per allontanare i dubbi e differenziare le lesioni benigne da quelle maligne, quindi per escludere la presenza di un nodulo mammario di origine neoplastica, è sempre indicato rivolgersi ad uno specialista che prescriverà una serie di accertamenti utili ad identificarne la natura. La gestione dei noduli al seno dipende dalle cause e dalle loro caratteristiche istologiche.

Qualche Consiglio per alleviare il Dolore al Seno

Eseguire l'autoesame mensile delle mammelle regolarmente e consultare il medico immediatamente qualora si rivelassero modificazioni al seno. Gli studi mostrano una certa efficacia di un reggiseno ben calzante e robusto nel sostenere il seno.

Reggiseno: Come scegliere

  • Per alleviare il dolore al seno, è consigliabile un reggiseno che copra e sostenga l'intera mammella con spalline e supporto dorsale larghi.
  • Un reggiseno troppo stretto o troppo largo può peggiorare la sintomatologia. Pertanto, occorre fare attenzione ai modelli e alle taglie scelte.
  • Anche la mancanza di supporto durante l'esercizio fisico può generare dolore al seno: il reggiseno sportivo ideale deve garantire un buon sostegno.

Dieta ricca in Xantine: Cosa Limitare o Evitare

La mastodinia riconosce spesso nella dieta ricca in xantine la sua origine. Secondo alcuni studi, ridurre l'assunzione di caffè, tè e cioccolato può migliorare la sintomatologia dolorosa. Allo stesso modo, può contribuire il limitare il consumo di cibi grassi e aumentare l'apporto di Vitamina A.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici