Dipiridamolo: Cos'è? A Cosa Serve? Modo d'Uso, Effetti Collaterali e Controindicazioni
Generalità
Il dipiridamolo è un principio attivo dotato di attività antiaggregante piastrinica ed è, pertanto, utilizzato per prevenire la formazione di coaguli di sangue (trombi).

Vista l'azione che è in grado di esercitare, il dipiridamolo appartiene alla categoria degli antitrombotici. Può essere somministrato sia da solo, sia in associazione ad acido acetilsalicilico (un altro principio attivo dotato di azione antiaggregante piastrinica) o ad anticoagulanti orali.
Per espletare la sua funzione di ostacolo all'aggregazione piastrinica, il dipiridamolo viene somministrato per via orale (compresse all'interno delle quali il principio attivo è presente in differenti concentrazioni). Il dipiridamolo somministrato per via parenterale (soluzione per infusione), invece, viene utilizzato per eseguire esami diagnostici.
Dal punto di vista chimico, il dipiridamolo è un derivato pirimido-pirimidinico.
Esempi di Specialità Medicinali contenenti Dipiridamolo
- Aggrenox® (dipiridamolo in associazione ad acido acetilsalicilico)
- Corosan®
- Persantin®
Indicazioni Terapeutiche
Quando è Indicato l'Uso del Dipiridamolo?
L'uso del dipiridamolo per via orale è indicato in tutti quei casi in cui è necessario prevenire la formazione di trombi allo scopo di evitare l'insorgenza di eventi cardiovascolari, anche fatali, da essi provocati.
Nel dettaglio, il dipiridamolo può essere utilizzato - da solo o in associazione ad altri antiaggreganti piastrinici, oppure in associazione ad anticoagulanti orali - nei seguenti casi:
- Prevenire la formazione di coaguli di sangue (trombi) in pazienti con protesi meccaniche valvolari cardiache;
- Prevenire l'ictus ischemico e attacchi ischemici transitori causati da trombi in pazienti che hanno già sperimentato in precedenza simili eventi cardiovascolari.
Dipiridamolo per via parenterale
Il dipiridamolo per via parenterale è utilizzato negli adulti per eseguire alcuni tipi di esami quando non è possibile eseguire un esercizio fisico o quando non è possibile effettuare un test da sforzo. Nel dettaglio, il dipiridamolo viene somministrato per via endovenosa per:
- Effettuare l'esame di imaging di perfusione miocardica, in associazione ad un radiofarmaco - il tallio - allo scopo di osservare il cuore;
- Valutare il corretto funzionamento delle arterie coronarie mediante l'esame ecografico delle coronarie.
Avvertenze
Avvertenze e Precauzioni per l'uso del Dipiridamolo
Al fine di evitare la comparsa di spiacevoli effetti indesiderati, prima di iniziare il trattamento con il dipiridamolo, è necessario informare il medico se ci si trova in una o più delle seguenti situazioni:
- Si soffre di ipotensione (il dipiridamolo, infatti, può causare vasodilatazione periferica comportando un eccessivo abbassamento della pressione sanguigna);
- Se si soffre - o si è recentemente sofferto - di patologie a carico delle coronarie o del cuore;
- Se si soffre di miastenia gravis;
- Se si soffre - o si è sofferto in passato - di infiammazioni delle vie biliari e/o di calcoli alla cistifellea.
Inoltre, se il dipiridamolo è somministrato per via endovenosa, è altresì importante informare il medico se:
- Si è affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva;
- Si è affetti da asma bronchiale;
- Si soffre di ipertensione arteriosa polmonare;
- Si è allergici alla teofillina o ad altre metilxantine.
Nota Bene
Dal momento che la sicurezza d'uso del dipiridamolo in adolescenti e bambini non è stata accertata, l'uso del principio attivo in questa categoria di pazienti non è raccomandato.
Infine, si ricorda che l'assunzione di dipiridamolo potrebbe causare vertigini, pertanto si raccomanda cautela nell'esecuzione di attività "pericolose" come la guida di veicoli e/o l'utilizzo di macchinari.
Interazioni Farmacologiche
Interazioni del Dipiridamolo con Altri Farmaci
A causa delle interazioni farmacologiche che potrebbero verificarsi, prima di assumere il dipiridamolo, è necessario informare il medico se si tanno assumendo - o se sono stati assunti da poco - farmaci, quali:
- Derivati xantinici, come teofillina o altre metilxantine;
- Altri antiaggreganti piastrinici o anticoagulanti orali (sebbene l'associazione fra questi farmaci e il dipiridamolo possa essere fatta, essa deve avvenire a dosaggi ben stabiliti e solo sotto lo stretto controllo del medico);
- Adenosina (il dipiridamolo ne potenzia l'azione);
- Farmaci antipertensivi (il dipiridamolo potrebbe accentuarne l'azione terapeutica);
- Inibitori delle colinesterasi impiegati nel trattamento della miastenia gravis (il dipiridamolo può ridurne l'efficacia terapeutica).
In qualsiasi caso, è sempre bene informare il medico qualora si stiano assumendo - o siano stati recentemente assunti - farmaci o sostanze di qualsiasi altro tipo, inclusi i medicinali senz'obbligo di prescrizione (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici e fitoterapici e i prodotti omeopatici.
Dipiridamolo per Via Parenterale con Cibi e Bevande
Quando il dipiridamolo deve essere somministrato per via parenterale tramite infusione, nelle 24 ore precedenti, è necessario evitare l'assunzione di cibi e/o bevande contenenti derivati xantinici, quali caffè, tè, cacao e alcuni tipi di bevande gassate (ad esempio, Coca-Cola).
Effetti Collaterali
Effetti Collaterali
Effetti Collaterali Causati dall'Assunzione del Dipiridamolo
Come qualsiasi altro principio attivo, anche il dipiridamolo è in grado di provocare effetti collaterali, benché non tutti i pazienti li manifestino, o li manifestino in egual misura. Infatti, ciascun individuo risponde all'assunzione del farmaco in maniera soggettiva.
Di seguito verranno elencati alcuni dei principali effetti collaterali che potrebbero manifestarsi con l'assunzione del dipiridamolo.
Disturbi cardiovascolari
La terapia a base di dipiridamolo potrebbe causare la comparsa di:
- Ipotensione;
- Vampate di calore;
- Tachicardia;
- Angina pectoris.
La somministrazione di dipiridamolo per via parenterale potrebbe, inoltre, provocare:
- Ipertensione arteriosa;
- Bradicardia;
- Infarto del miocardio;
- Fibrillazione ventricolare;
- Arresto cardiaco;
- Arresto sinusale;
- Blocco atrio-ventricolare;
- Sincope.
Disturbi del sistema nervoso
La terapia orale a base di dipiridamolo può favorire la comparsa di mal di testa e vertigini. Quando il principio attivo è somministrato tramite infusione, in aggiunta a quanto appena detto, esso può anche causare:
- Parestesia;
- Eventi cerebrovascolari;
- Convulsioni.
Disturbi gastrointestinali
Durante l'assunzione di dipiridamolo potrebbero manifestarsi:
- Nausea e/o vomito;
- Diarrea;
- Dolori addominali;
- Dispepsia.
Altri effetti collaterali
Altri effetti collaterali che possono manifestarsi durante il trattamento con dipiridamolo consistono in:
- Reazioni allergiche, anche gravi, in individui sensibili;
- Angioedema;
- Peggioramento di patologie coronariche preesistenti;
- Mialgia;
- Broncospasmo;
- Eruzioni cutanee e orticaria;
- Aumento del rischio di emorragia, in particolare, post-procedurale ed operatoria (effetto collaterale che, tuttavia, sembra essere estremamente raro);
- In caso di somministrazione per via parenterale, reazioni in corrispondenza del sito d'iniezione (ad esempio, edema).
Sovradosaggio
In caso di assunzione di dosi eccessive di dipiridamolo per via orale potrebbero manifestarsi sintomi, quali:
- Vampate di calore;
- Sudorazione;
- Irrequietezza;
- Debolezza;
- Vertigini;
- Dolori al petto (anginosi);
- Ipotensione;
- Tachicardia.
In una simile situazione, pertanto, è necessario allertare i soccorsi sanitari (chiamare il 118) o recarsi nel più vicino pronto soccorso. Il trattamento è generalmente sintomatico e di supporto.
Per quanto riguarda il dipiridamolo somministrato attraverso infusione endovenosa, dal momento che tale operazione può essere effettuata solo da un medico specializzato, il sovradosaggio è un'evenienza estremamente rara.
Meccanismo d'azione
Come agisce il Dipiridamolo?
Il dipiridamolo esercita la sua attività antiaggregante piastrinica principalmente attraverso due meccanismi d'azione:
- Inibizione della fosfodiesterasi di tipo 3 (PDE-3): la PDE-3 è l'enzima deputato alla degradazione dell'AMPc (adenosina monofosfato ciclico, molecola con azione inibitoria nei confronti dell'aggregazione e dalla degranulazione piastrinica) in AMP (adenosina monofosfato, molecola che, invece, favorisce la degranulazione piastrinica). Con l'inibizione della PDE-3, pertanto, si assiste ad un aumento dei livelli di AMPc cui consegue l'inibizione dell'aggregazione delle piastrine.
- Inibizione della captazione di adenosina da parte di piastrine, globuli rossi e cellule endoteliali: esercitando questa inibizione, il dipiridamolo fa sì che avvenga un aumento della concentrazione locale di adenosina che - interagendo con i propri recettori di tipo 2 localizzati sulle piastrine (recettori A2) - induce un aumento dei livelli di AMPc. Quest'ultima molecola, come abbiamo visto, inibisce la degranulazione e l'aggregazione piastrinica.
Modalità d'uso e Posologia
Come Assumere il Dipiridamolo
Come accennato, il dipiridamolo è disponibile in formulazioni farmaceutiche adatte all'uso orale e all'uso per infusione.
Dipiridamolo per via orale
Le compresse a base di dipiridamolo devono essere deglutite intere con l'aiuto di un po' d'acqua. La dose di principio attivo solitamente somministrata è di 300-450 mg al giorno, da assumere in dosi frazionate nell'arco della giornata. L'assunzione dovrebbe avvenire a stomaco vuoto, preferibilmente un'ora prima dei pasti.
Nei casi più gravi, la dose giornaliera può essere aumentata fino ad un massimo di 600 mg di dipiridamolo. Ad ogni modo, è necessario attenersi strettamente alle indicazioni fornite dal medico.
Dipiridamolo per infusione
Il dipiridamolo per infusione può essere somministrato solo da un medico specializzato che stabilirà, caso per caso, anche la dose di principio attivo da utilizzare.
Gravidanza e Allattamento
Il Dipiridamolo può essere Assunto in Gravidanza e durante l'Allattamento?
Gli studi finora condotti non hanno dimostrato la presenza di rischi e pericoli derivanti dall'assunzione di dipiridamolo per via orale durante la gravidanza. Tuttavia, a scopo precauzionale se ne sconsiglia l'uso, in particolare, durante il primo trimestre di gestazione.
La decisione di somministrare o meno il dipiridamolo alle donne in gravidanza, pertanto, spetta solo ed esclusivamente al medico. Discorso analogo per quel che riguarda le madri che allattano al seno. Chiaramente, qualora si presentasse la necessità di assumere il dipiridamolo, questa categoria di pazienti deve necessariamente informare il medico della propria condizione di gravidanza o di allattamento al seno.
Controindicazioni
Quando il Dipiridamolo Non deve essere Utilizzato
L'impiego del dipiridamolo è controindicato nei seguenti casi:
- Ipersensibilità nota allo stesso dipiridamolo, agli eccipienti e/o agli altri principi attivi - se presenti - contenuti all'interno della specialità medicinale che si deve utilizzare;
- In pazienti che soffrono di gravi patologie cardiovascolari (ad esempio, infarto cardiaco in fase acuta, angina instabile, insufficienza cardiaca scompensata, ipotensione basale, bradicardia, ecc.).
Nota Bene
Se il dipiridamolo è associato ad altri antiaggreganti piastrinici (ad esempio, acido acetilsalicilico) o ad anticoagulanti orali, potrebbero esservi ulteriori controindicazioni. Lo stesso dicasi per le avvertenze e le precauzioni, gli effetti collaterali e le possibili interazioni farmacologiche.
In questo caso, si consiglia di chiedere informazioni al proprio medico, così come si consiglia l'attenta lettura del foglietto illustrativo del medicinale che si deve utilizzare.