Denosumab: Come si Assume, Effetti Collaterali e Controindicazioni

Denosumab: Come si Assume, Effetti Collaterali e Controindicazioni
Ultima modifica 01.04.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. A Cosa Serve
  3. Avvertenze e Precauzioni
  4. Interazioni
  5. Effetti Collaterali
  6. Come Agisce
  7. Dosaggio e Modo d'uso
  8. Gravidanza e Allattamento
  9. Controindicazioni

Generalità

Il denosumab è un anticorpo monoclonale impiegato per il trattamento dell'osteoporosi, per rallentare la degradazione ossea in presenza di metastasi ossee o tumore a cellule giganti dell'osso e per prevenire gravi complicazioni causate dalle metastasi ossee.

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L'uso del principio attivo è riservato ai soli pazienti adulti; la somministrazione avviene per via parenterale e, più precisamente, per via sottocutanea. Attualmente, in Italia sono disponibili due medicinali a base di denosumab aventi nomi commerciali Xgeva® (indicato in presenza di metastasi ossee e tumore a cellule giganti dell'osso) e Prolia® (indicato nel trattamento dell'osteoporosi). Entrambi classificati come farmaci di fascia A, quindi rimborsabili dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN), tali medicinali possono essere dispensati dietro presentazione di ricetta medica ripetibile limitativa (RRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti).

A Cosa Serve

Indicazioni Terapeutiche del Denosumab: per cosa si usa?

Come accennato, il denosumab può essere utilizzato per il trattamento di diversi disturbi e patologie che interessano il tessuto osseo. Nel dettaglio, alla giusta posologia, il principio attivo può essere impiegato per:

  • Trattare l'osteoporosi in pazienti nelle donne in post-menopausa e in pazienti adulti di sesso maschile per ridurre il rischio di fratture;
  • Trattare la perdita ossea negli uomini provocata da una riduzione dei livelli ormonali (testosterone) dovuta a chirurgia o a terapia farmacologica contro il cancro della prostata;
  • Trattare la perdita ossea dovuta al trattamento a lungo termine con corticosteroidi in pazienti ad aumentato rischio di fratture;
  • Ridurre la degradazione ossea causata da metastasi ossee o dovuta al tumore a cellule giganti dell'osso;
  • Prevenire gravi complicazioni causate dalle metastasi ossee (ad esempio, fratture, pressione sul midollo osseo o necessità di ricevere radioterapia o chirurgia).

Il denosumab può anche essere utilizzato nel trattamento del tumore a cellule giganti dell'osso che non può essere trattato chirurgicamente o dove la chirurgia non rappresenta l'opzione migliore, negli adulti e negli adolescenti le cui ossa hanno smesso di crescere.

Avvertenze e Precauzioni

Cosa bisogna sapere prima di assumere il Denosumab

Prima di iniziare il trattamento con denosumab è importante informare il medico se:

  • Si soffre, o si è sofferto in passato, di problemi renali e/o si è sottoposti a dialisi;
  • Si hanno problemi a bocca, gengive e denti di qualsiasi tipo;
  • Ci si deve sottoporre ad interventi di chirurgia odontoiatrica (ad esempio, estrazione dentale);
  • Non ci si sottopone a regolari controlli odontoiatrici ed è trascorso molto tempo dall'ultima visita;
  • Si è stati trattati in precedenza con bifosfonati (ad esempio, acido alendronico, acido ibandronico, acido zoledronico);
  • Si stanno assumendo farmaci corticosteroidi;
  • Si è affetti da cancro.

Ipocalcemia

Se durante il trattamento con denosumab compaiono sintomi come spasmi, contrazioni o crampi muscolari, intorpidimento o formicolio alle dita delle mani e dei piedi o intorno alla bocca, convulsioni, confusione e/o perdita di coscienza, il medico deve essere subito allertato, poiché potrebbero essere sintomi indice di ipocalcemia.

Problemi ai denti e osteonecrosi della mandibola

Il trattamento con denosumab può portare alla comparsa di problemi ai denti e ad osteonecrosi della mandibola. Per prevenire l'insorgenza di questi problemi è utile mantenere una corretta igiene orale e sottoporsi a regolari controlli odontoiatrici. A questo proposito, si ricorda che l'odontoiatra deve essere informato dell'assunzione del denosumab.

Il rischio di sviluppare simili condizioni aumenta quando il trattamento è protratto per lunghi periodi e nei pazienti che:

  • Sono sottoposti a chemioterapia e/o radioterapia;
  • Stanno assumendo steroidi o medicinali anti-angiogenetici (utilizzati per il trattamento del tumore);
  • Sono sottoposti a chirurgia dentale;
  • Non ricevono cure dentarie di routine;
  • Soffrono di problemi alle gengive;
  • Sono fumatori.

Qualora durante la terapia con denosumab dovessero comparire problemi alla bocca o ai denti come caduta dei denti, dolore o gonfiore, mancata guarigione di piaghe della bocca o presenza di secrezioni, è necessario contattare immediatamente il medico.

Fratture insolite

Alcuni pazienti sono andati incontro a insolite fratture del femore durante l'assunzione del denosumab. Pertanto, nel caso in cui si avverta un nuovo e insolito dolore all'anca, all'inguine o alla coscia, il medico deve essere subito contattato.

Aumento della calcemia

Dopo la sospensione del trattamento con denosumab, alcuni pazienti affetti da tumore a cellule giganti dell'osso hanno manifestato un incremento dei livelli ematici di calcio. Il medico, pertanto, sottoporrà i pazienti a controlli anche dopo la sospensione del trattamento con denosumab al fine di individuare rapidamente l'eventuale aumento della calcemia.

Nota bene

L'uso del denosumab in bambini e adolescenti con meno di 18 anni di età non è raccomandato, eccezion fatta per gli adolescenti con tumore a cellule giganti dell'osso le cui ossa hanno smesso di crescere.

Interazioni

Interazioni Farmacologiche fra il Denosumab e Altri Farmaci

Prima di iniziare ad assumere il denosumab è necessario informare il medico se si stanno assumendo altri farmaci, quali:

  • Altri medicinali contenenti denosumab;
  • Bifosfonati.

Ad ogni modo, è assolutamente necessario e indispensabile informare il medico se si stanno assumendo, sono stati recentemente assunti o si intende assumere farmaci o prodotti di qualsiasi tipo, compresi i medicinali senz'obbligo di prescrizione medica (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici e fitoterapici e i prodotti omeopatici.

Effetti Collaterali

Quali Effetti Indesiderati può causare il Denosumab?

Il denosumab può causare diversi effetti indesiderati, anche se non tutti i pazienti li manifestano o li manifestano nello stesso modo. Difatti, ogni persona reagisce in maniera soggettiva alla somministrazione del farmaco manifestando effetti indesiderati diversi per tipo ed intensità, oppure non manifestandoli affatto.

Il medico deve essere immediatamente allertato se si manifestano i seguenti effetti indesiderati gravi:

  • Spasmi, contrazioni, crampi muscolari, intorpidimento o formicolio alle dita delle mani e dei piedi o intorno alla bocca, convulsioni, confusione o perdita di coscienza. Questi segni potrebbero indicare bassi livelli di calcio nel sangue (ipocalcemia). Bassi livelli di calcio nel sangue possono anche portare ad alterazioni del ritmo cardiaco (prolungamento dell'intervallo QT).
  • Arrossamento e gonfiore cutaneo, più comunemente nella parte inferiore della gamba, con sensazione di calore e di dolore e con possibile sintomatologia febbrile.
  • Dolore alla bocca e/o alla mandibola/mascella, gonfiore o lesioni che non si rimarginano a livello della bocca o della mandibola/mascella, presenza di secrezioni, intorpidimento o sensazione di pesantezza alla mandibola/mascella, dondolamento di un dente, poiché potrebbero essere sintomi di osteonecrosi della mandibola/mascella.
  • Nuovo o insolito dolore all'anca, all'inguine o alla coscia, in quanto si potrebbe trattare di un segnale precoce di una possibile frattura del femore.
  • Reazioni allergiche che si possono manifestare con angioedema, eruzione cutanea, prurito, orticaria, sibili o difficoltà a respirare.

Effetti indesiderati molto comuni e comuni

Fra gli effetti indesiderati molto comuni e comuni che potrebbero manifestarsi durante l'assunzione di denosumab, ritroviamo:

Effetti indesiderati non comuni e rari

Effetti indesiderati che possono manifestarsi meno comunemente durante la terapia con denosumab, invece, consistono in:

  • Febbre;
  • Vomito e dolore addominale, diverticolite;
  • Eruzioni lichenoidi da farmaci;
  • Dolore, perdite/secrezioni e/o infezioni all'orecchio (potrebbero essere segno di danni all'osso dell'orecchio).
  • Ipercalcemia dopo l'interruzione del trattamento con denosumab in pazienti con tumore a cellule giganti dell'osso.

Sovradosaggio da Denosumab

Al momento non sono stati riportati casi clinici di sovradosaggio. Tuttavia, qualora si ritenga di aver assunto troppo denosumab, è opportuno informarne il medico.

Come Agisce

Come Funziona il Denosumab e con quale Meccanismo d'Azione agisce?

Il denosumab è un anticorpo monoclonale che espleta la sua azione terapeutica legandosi con elevata affinità e in maniera altamente specifica al RANKL (Receptor Activator of Nuclear factor Kappa-B Ligand).

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In questo modo, il denosumab impedisce il legame del RANKL con il suo recettore RANK (Receptor Activator of Nuclear factor Kappa-B) espresso sulla superficie degli osteoclasti e dei loro precursori. La mancata interazione fra RNKL e RANK inibisce la formazione, la funzionalità e la sopravvivenza degli osteoclasti, riducendo in tal modo il riassorbimento osseo e la distruzione ossea indotta dal cancro.

Dosaggio e Modo d'uso

Come si Usa il Denosumab e in quale Dosaggio?

Il denosumab deve essere somministrato per via sottocutanea, difatti, i medicinali che lo contengono sono in forma di soluzione iniettabile (Xgeva®) o soluzione iniettabile in siringhe preriempite (Prolia®).

Impiego del Denosumab in presenza di metastasi ossee e tumore a cellule giganti dell'osso

Quando il denosumab viene impiegato in pazienti con metastasi ossee o tumore a cellule giganti dell'osso, il farmaco deve essere somministrato sotto la responsabilità di un operatore sanitario.

La dose raccomandata è di 120 mg di principio attivo una volta ogni 4 settimane, da somministrarsi come singola iniezione sottocutanea.

Nel caso del trattamento del tumore a cellule giganti dell'osso, il paziente riceverà una dose addizionale 1 settimana e 2 settimane dopo la prima dose.

Utilizzo del Denosumab contro l'osteoporosi e la degradazione ossea

Nel trattamento dell'osteoporosi la dose raccomandata è di una siringa preriempita contenente 60 mg di principio attivo da somministrarsi una volta ogni 6 mesi come singola iniezione sottocutanea. I punti più adatti per l'iniezione sono la parte superiore delle cosce e l'addome. Se a fare l'iniezione è una terza persona, questa può essere praticata anche nella parte esterna superiore del braccio.

Dentro la confezione di denosumab per il trattamento dell'osteoporosi (Prolia®) sono presenti adesivi rimovibili che possono essere utilizzati per contrassegnare sul calendario la data dell'iniezione successiva.

L'iniezione può essere praticata dal paziente o da chi lo assiste solo dopo aver ricevuto e compreso tutte le indicazioni del medico. In caso di dubbi, si raccomanda di rivolgersi nuovamente a questa figura sanitaria e di leggere le istruzioni riportate sul foglietto illustrativo del medicinale.

Se ci si dimentica di assumere una dose di denosumab, l'iniezione deve essere fatta il prima possibile. Successivamente, le iniezioni dovranno essere effettuate ogni 6 mesi dalla data dell'ultima iniezione. In caso di dubbi, si rinnova l'invito a rivolgersi al medico.

Nota bene

Durante il trattamento con denosumab è necessario assumere supplementi di calcio e vitamina D.

Gravidanza e Allattamento

Il Denosumab può essere usato durante la Gestazione e l'Allattamento al Seno?

L'uso del denosumab nelle donne in gravidanza e nelle madri che allattano al seno non è stato studiato; per tale ragione, l'impiego del principio attivo in questa categoria di pazienti non è raccomandato.

Se esiste la possibilità di rimanere incinta durante il trattamento è opportuno informarne il medico, così come il medico deve essere informato nel caso in cui inizi una gravidanza meno di 5 mesi dopo aver interrotto l'assunzione del denosumab.

Controindicazioni

Quando il Denosumab NON deve essere usato

L'uso del denosumab non deve essere effettuato in caso di:

  • Allergia nota allo stesso principio attivo e/o ad uno o più degli eccipienti contenuti nel medicinale a base di denosumab che si deve assumere;
  • Ipocalcemia;
  • Ferite non guarite da chirurgia dentale o orale.

Nota bene

Le controindicazioni, così come le indicazioni, le avvertenze, le interazioni e gli effetti indesiderati potrebbero variare in funzione del tipo di medicinale a base di denosumab utilizzato. Per questo motivo, si consiglia di leggere con attenzione il foglietto illustrativo del medicinale che si deve assumere e, in caso di dubbi, di rivolgersi al proprio medico.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista