Dapagliflozin: a cosa serve? Quali sono gli effetti collaterali?

Dapagliflozin: a cosa serve? Quali sono gli effetti collaterali?
Ultima modifica 22.09.2022
INDICE
  1. Generalità
  2. A cosa serve
  3. Avvertenze e precauzioni
  4. Interazioni
  5. Effetti collaterali
  6. Come agisce
  7. Dosaggio e modo d'uso
  8. Gravidanza e allattamento
  9. Controindicazioni

Generalità

Che cos'è il Dapagliflozin e caratteristiche generali

Il dapagliflozin appartiene alla classe degli inibitori del trasportatore sodio-glucosio di tipo 2. Si tratta di un principio attivo rientrante nel gruppo degli antidiabetici orali, impiegato nella terapia del diabete di tipo 2.

Il dapagliflozin può essere utilizzato sia da solo, in monoterapia, che in terapia di associazione con altri farmaci per la cura del diabete mellito di tipo 2.

I medicinali contenenti dapagliflozin possono essere dispensati solo in seguito a presentazione di apposita ricetta medica ripetibile limitativa (RRL - farmaci vendibili al pubblico solo su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti). Poiché classificati come farmaci di fascia A, il loro costo viene rimborsato dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN).

Dapagliflozin - Struttura chimica Shutterstock
Dapagliflozin - Struttura chimica

Esempi di Medicinali contenenti Dapagliflozin

  • Ebymect® (in associazione a metformina)
  • Edistride®
  • Forxiga®
  • Qtern® (in associazione a saxagliptin)
  • Xigduo® (in associazione a metformina)

Nota: in questo articolo si prenderanno in considerazione indicazioni, avvertenze, interazioni, effetti indesiderati, uso in gravidanza e durante l'allattamento e controindicazioni del solo dapagliflozin e non del dapagliflozin in associazione ad altri antidiabetici.

A cosa serve

Indicazioni terapeutiche del Dapagliflozin: per cosa si usa?

Il dapagliflozin è indicato per trattare il diabete mellito di tipo 2 nei pazienti in cui la dieta, l'esercizio fisico e l'eventuale riduzione di peso corporeo non sono in grado di tenere sotto controllo la malattia, così come nei pazienti in cui l'uso di altri farmaci antidiabetici non permette un adeguato controllo della glicemia. Il dapagliflozin può essere somministrato sia in monoterapia che in terapia di associazione con altri antidiabetici orali o per uso parenterale (come l'insulina e i mimetici dell'incretina, anche noti come analoghi di GLP-1).

Infine, ricordiamo che il dapagliflozin può essere utilizzato anche nei pazienti intolleranti alla metformina.

Nota Bene

Il trattamento dietetico e l'attività fisica NON devono essere interrotti nemmeno quando si stanno assumendo farmaci antidiabetici. Difatti, questi ultimi devono essere associati a dieta normoglicemizzante e regolare esercizio fisico e non essere utilizzati in alternativa ad essi.

Avvertenze e precauzioni

Cosa bisogna sapere prima di assumere il Dapagliflozin

Prima di iniziare il trattamento con il dapagliflozin, il medico deve essere informato se:

  • Si è affetti da diabete mellito di tipo 1;
  • Si soffre di chetoacidosi diabetica;
  • Si hanno problemi epatici e/o renali;
  • Se si è sofferto di gravi patologie cardiache o ictus;
  • Si è disidratati o si è esposti ad un elevato rischio di andare incontro a disidratazione;
  • Si sviluppano condizioni in grado di causare disidratazione (ad esempio, febbre, vomito, diarrea, ecc.);
  • Si soffre di ipotensione;
  • Si stanno assumendo farmaci antipertensivi;
  • Si soffre di frequenti infezioni urinarie;
  • Si ha un aumento dei globuli rossi del sangue;
  • Si sta assumendo pioglitazone, poiché in questi casi il dapagliflozin non deve essere usato;
  • Si hanno 75 anni o più, poiché, anche in questo caso, il dapagliflozin non deve essere utilizzato.

Ad ogni modo, è necessario informare il medico delle proprie condizioni di salute, mettendolo a conoscenza dell'eventuale presenza di disturbi o malattie di qualsiasi tipo, anche se non riportate nel soprastante elenco.

Durante il trattamento con dapagliflozin, invece, è necessario informare immediatamente il medico se compaiono sintomi di chetoacidosi diabetica, quali:

Il rischio di comparsa di chetoacidosi diabetica aumenta in caso di:

  • Digiuno prolungato;
  • Eccessiva assunzione di alcol;
  • Disidratazione;
  • Improvvisa riduzione della dose di insulina;
  • Incremento del bisogno di insulina in seguito a malattie gravi o in seguito ad interventi chirurgici maggiori.

Nota Bene

  • L'uso del dapagliflozin in bambini e adolescenti con meno di 18 anni di età non è raccomandato, poiché non vi sono studi in grado di dimostrarne efficacia e sicurezza d'uso in questa categoria di pazienti.
  • A causa del meccanismo d'azione con cui il dapagliflozin agisce (vedi capitolo dedicato), le urine dei pazienti in trattamento con il principio attivo risulteranno positive agli zuccheri.
  • Quando il dapagliflozin viene impiegato in associazione ad altri farmaci antidiabetici, vi è un aumento del rischio di insorgenza di ipoglicemia i cui sintomi possono alterare la capacità di guidare veicoli e di utilizzare macchinari.

Interazioni

Interazioni farmacologiche fra il Dapagliflozin e altri farmaci

Prima di cominciare la terapia antidiabetica con dapagliflozin, è importante informare il medico se si stanno assumendo - o sono stati recentemente assunti - farmaci, quali:

  • Diuretici;
  • Altri antidiabetici, come sulfoniluree e insulina.

In qualsiasi caso, è necessario comunicare al medico se si stanno assumendo, o se sono stati assunti da poco, farmaci o prodotti di qualsiasi tipo - anche se non indicati nel soprastante elenco - compresi i medicinali senz'obbligo di prescrizione medica (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici e fitoterapici e i prodotti omeopatici.

Effetti collaterali

Quali effetti indesiderati può causare il Dapagliflozin?

Come qualsiasi altro principio attivo, anche il dapagliflozin può causare svariati effetti indesiderati, benché non tutti i pazienti li manifestino o li manifestino nello stesso modo. Infatti, ogni persona reagisce in maniera soggettiva alla somministrazione del farmaco manifestando effetti indesiderati diversi per tipo ed intensità, oppure non manifestandoli affatto.

Il medico deve essere subito allertato e il trattamento interrotto qualora compaiano i seguenti effetti indesiderati gravi:

Effetti indesiderati comuni

Fra gli effetti indesiderati comuni che potrebbero manifestarsi durante la terapia con dapagliflozin, ritroviamo:

Effetti indesiderati non comuni

Fra gli effetti indesiderati non comuni che possono manifestarsi durante la terapia con dapagliflozin, invece, ritroviamo:

Sovradosaggio da Dapagliflozin

In caso di sovradosaggio da dapagliflozin, è necessario contattare subito il medico o recarsi nel più vicino pronto soccorso, ricordando di portare con sé la confezione del medicinale assunto.

Il trattamento di un eventuale iperdosaggio di dapagliflozin è di supporto ed è variabile in funzione delle condizioni del paziente.

Come agisce

Come funziona il Dapagliflozin e con quale meccanismo d'azione agisce?

Il dapagliflozin è un inibitore selettivo del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 (SGLT-2) localizzato a livello a renale.

Questo trasportatore è il principale responsabile del riassorbimento del glucosio dal filtrato glomerulare alla circolazione ematica. I pazienti affetti da diabete di tipo 2 hanno un alto riassorbimento di glucosio nei reni anche se è presente l'iperglicemia.

Il dapagliflozin, inibendo SGLT-2, riduce il riassorbimento del glucosio favorendone così l'escrezione urinaria (aumento della glicosuria).

A causa di questo meccanismo d'azione, i pazienti in terapia con dapagliflozin risulteranno essere positivi agli zuccheri nelle urine.

Dosaggio e modo d'uso

Come si assume il Dapagliflozin e in quale dose?

Il dapagliflozin è disponibile in forma di compresse per uso orale che devono essere deglutite intere con mezzo bicchiere d'acqua. Il principio attivo può essere assunto, indifferentemente, con o senza cibo e in qualsiasi momento della giornata. Tuttavia, è consigliabile prendere le compresse ogni giorno alla stessa ora.

Il dosaggio di dapagliflozin abitualmente impiegato è di 10 mg al giorno. In caso di pazienti con problemi epatici, il medico può decidere di iniziare la terapia con la somministrazione di 5 mg di dapagliflozin al dì.

Dimenticanza di una dose

Qualora ci si dimentichi di assumere una dose di dapagliflozin, il comportamento da tenere può variare in funzione del momento in cui ci si rende conto della dimenticanza:

  • Se ci si accorge della dimenticanza quando mancano 12 ore o più alla dose successiva, il dapagliflozin deve essere assunto appena possibile. Dopodiché, la dose successiva deve essere assunta al solito orario stabilito.
  • Se, invece, ci si accorge di aver dimenticato di assumere il principio attivo quando mancano meno di 12 ore alla dose successiva, la dose dimenticata deve essere saltata. La dose successiva dovrà essere presa al solito orario stabilito.

Non si deve assumere una dose doppia di dapagliflozin per compensare la dose dimenticata.

Gravidanza e allattamento

Il Dapagliflozin può essere usato durante la gestazione e durante l'allattamento al seno?

L'uso del dapagliflozin non è raccomandato durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza, in quanto capace di esercitare tossicità sul feto. A scopo precauzionale, comunque, l'impiego del principio attivo non è raccomandato durante l'intero periodo di gestazione.

Non è noto se il dapagliflozin o i suoi metaboliti vengano escreti nel latte materno umano, ma studi condotti su animali hanno mostrato che quest'evenienza può verificarsi. Pertanto, l'uso del principio attivo durante l'allattamento al seno non deve essere effettuato.

Controindicazioni

Quando il Dapagliflozin NON deve essere usato

L'uso del dapagliflozin è controindicato in caso di allergia nota allo stesso dapagliflozin e/o ad uno o più degli altri componenti (sia principi attivi che eccipienti) rientranti nella composizione del medicinale che si deve assumere.

NOTA BENE

In questo articolo si è cercato di fornire una panoramica generale sulle principali caratteristiche del dapagliflozin e sui medicinali che lo contengono. Tuttavia, per informazioni più specifiche e dettagliate, si rimanda all'attenta lettura del foglietto illustrativo del medicinale prescritto dal medico che si deve impiegare.

In caso di dubbi, consultare il medico.

Autore

Ilaria Randi
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista