- Si tratta di un metodo contraccettivo a barriera, composto da un dispositivo di gomma (lattice o silicone), a forma di campana, da inserire all'interno della vagina a stretto contatto con la cervice. Molto simile al diaframma si differenzia da quest'ultimo per le minori dimensioni e la capacità di aderire strettamente al muso di tinca
- Il cappuccio cervicale va inserito in vagina prima di un rapporto. Deve rimanere in questa posizione per almeno le 6-8 ore successive al rapporto
|
- Si adatta perfettamente alla porzione della cervice uterina che sporge in vagina
- Per un'ulteriore protezione da gravidanze indesiderate, si consiglia di riempire il cappuccio cervicale con spermicida. Così facendo, lo spermicida danneggia od uccide eventuali spermatozoi che passano la stretta intercapedine interposta tra cappuccio e collo dell'utero
- Una variante del classico cappuccio cervicale è il cosiddetto SCUDO DI LEA, che non necessita di aggiustamento dimensionale, dato che rimane nella sua corretta posizione grazie ad un meccanismo di "suzione".
|
- Indicato esclusivamente per le giovani donne che non hanno mai partorito per via vaginale, per le quali offre una protezione superiore al diaframma.
- Prima di utilizzare un cappuccio cervicale, la donna deve sottoporsi ad una visita ginecologica per stabilire la dimensione del dispositivo più adatta alla propria anatomia genitale
- Il metodo contraccettivo non è indicato per le donne con vagine troppo profonde: in tal caso, la donna può avere difficoltà nel collocare il cappuccio cervicale correttamente
|
- Discreta copertura da gravidanze indesiderate, pari all'80-98% per le donne nullipare (indice di fallimento: 2-20%).
- L'efficacia contraccettiva del metodo diminuisce all'80-95% nelle donne che hanno partorito. Ricordiamo che il parto vaginale determina importanti modificazioni a carico di cervice e canale vaginale, soprattutto in termini di forma e dimensione.
|