Skincare

Come usare correttamente le creme solari: prevenzione e consigli

Come usare correttamente le creme solari: prevenzione e consigli
Ultima modifica 14.02.2024
CONDIVIDI:
INDICE
  1. Introduzione
  2. Esposizione solare in giovane età
  3. Tumori della pelle: quando il responsabile è il sole

Introduzione

La salute della pelle, soprattutto durante i mesi estivi e in vacanza, quando è maggiormente esposta sia per tempo che per aree del corpo, è fondamentale. La protezione solare, soprattutto, risulta uno strumento per scongiurare la formazione di melanomi e altre patologie dermatologiche legate all'effetto nocivo di raggi UVA e UVB.

Comunemente si pensa che a seguito di una scottatura basti applicare un buon doposole, o lozioni lenitive, per ridurre i rischi a carattere epidermico. La realtà è ben diversa: anche una singola scottatura solare può aumentare il rischio di cancro della pelle. Ciò è dovuto all'assorbimento delle radiazioni ultraviolette dalla luce solare, in grado di danneggiare anche in maniera seria il materiale genetico nelle cellule della pelle.

Questo processo di esposizione solare provoca reazioni di diversa entità: se ci si espone a breve termine, il danno può tradursi in scottature, più o meno gravi ed estese. A lungo termine, invece, e in maniera ripetuta, le radiazioni ultraviolette si accumulano, e aumenta il rischio di cancro della pelle.

Ciò che molti trascurano è la scarsa predisposizione alla scottatura: essa, infatti, non è strettamente connessa alla formazione di cellule neoplastiche. Tradotto: se una persona non è solita scottarsi, non significa che potrebbe correre il rischio di sviluppare un tumore alla pelle. 

Protezione solare: cos'è?

Una protezione solare consiste in un prodotto -liquido, spray, burro, stick, per viso e o corpo- in grado di prevenire gli effetti nocivi derivanti dall'esposizione ai raggi solari sulla pelle. Oltre ai rischi connessi al calore, infatti, l'azione del sole rappresenta un pericolo per scottature ed eritemi. La comparsa di formazioni cancerose rappresenta la conseguenza più grave dell'esposizione ai raggi ultravioletti, ma non sono da sottovalutare neppure le alterazioni precancerose, l'insorgenza prematura di rughe e di altri segni di invecchiamento cutaneo

La sigla SPF sta per fattore di protezione solare e indica attraverso un numero che va da 6 a 50+ o la dicitura schermo totale, che quantifica la capacità del prodotto di schermare o bloccare i raggi del sole, riferendosi alla quantità di tempo necessario per produrre una scottatura sulla pelle protetta con filtro e senza filtro. 

La protezione solare è classificata come:

Protezione SPF

  1. Bassa: 6 - 10
  2. Media: 15 - 20 - 25
  3. Alta: 30 - 50
  4. Molto alta: 50+

Spesso ci si domanda se siano più pericolosi i raggi UVA o UVB. I raggi UVA penetrano in profondità nella pelle, promuovono il rilascio della melanina dai melanociti e l'abbronzatura. Quesi raggi penetrano e raggiungono la pelle scoperta anche in giornate in cui il sole non c'è, ma il cielo è coperto. Il loro effetto viene contrastato indossando occhiali da sole e applicando filtri solari con fattore di protezione. Sono responsabili di arrossamenti, ma non di gravi scottature. Tuttavia, è bene ricordare che gli effetti dell'esposizione a questi raggi è riscontrabile anche sul lungo periodo.I raggi UVB , invece, promuovono la crescita di vitamina D e acellerano il metabolismo, ma sono potenzialmente più pericolosi e dall'elevato rischio di sciluppo di cellule cancerogene rispetto agli UVA.

Per approfondire: Come difendere la pelle dai raggi solari. Intervista all'esperta

Esposizione solare in giovane età

La ricerca ha confermato che le esposizioni solari in giovane età, dall'adolescenza ai vent'anni di età, sono molto più rischiose rispetto all'età adulta. Il nodo cruciale è il tempo prolungato e ripetuto: la pelle inizia ad accumulare raggi ultravioletti da quando si è bambini, portando alla comparsa di macchie, nei ecc. già in adolescenza. Fondamentale risulta l'applicazione di una crema solare con almeno SPF 30 o superiore che deve essere riapplicata ogni volta che ci si espone al sole, e dopo ogni bagno in acqua -mare o piscina che sia - e aver fatto una doccia con acqua dolce. Le raccomandazioni, sempre valide, riguardano poi le ore maggiormente calde, in cui i raggi hanno massima potenza, ossia dalle 11 alle 16 nei mesi estivi. 

Tumori della Pelle

L'esposizione ai raggi ultravioletti è un noto fattore di rischio per lo sviluppo sia del melanoma che di altre forme di tumore che originano dalle cellule basali (carcinomi basocellulari o basaliomi) o superficiali (carcinomi detti squamo- o spinocellulari) dell'epidermide.

Tumori della pelle: quando il responsabile è il sole

Attualmente, il cancro della pelle più comune è rappresentato dai tumori a cellule basali o squamose, che tendono ad avere una prognosi fortunatamente favorevole post rimozione e trattamento (spesso non richiede ulteriore terapia post intervento di asportazione). Un tipo di cancro della pelle maggiormente invasivo, e con prognosi più sfavorevole, è rappresentato dal melanoma

In caso di comparsa di nuove formazioni come escrescenze, chiazze, macchie o piaghe sulla pelle, dai colori sospetti, e dai bordi frastagliati, che non scompaiono entro poche settimane, è necessario rivolgersi con urgenza al proprio medico specialista in dermatologia. Attenzione ai cambiamenti nel colore, nella forma o nelle dimensioni anche di eventuali nei esistenti o altre escrescenze sulla pelle. In alcuni casi, nuove escrescenze o modifiche alle escrescenze esistenti possono essere un segno di cancro della pelle. La diagnosi e il trattamento in fase precoce possono migliorare sensibilmente la prognosi. 

CONDIVIDI: