
Introduzione
Sono molti gli uomini ossessionati dalle misure del proprio pene e preoccupati di avere un organo sessuale troppo piccolo o, al contrario, orgogliosi perché consapevoli di essere particolarmente dotati. Sebbene non tutte lo ammettano, in realtà, questa è una tematica che interessa anche molte donne. Ma come si fa a misurare in maniera corretta il proprio pene e a capire quali risvolti potrebbero avere queste misure sull'attività sessuale?
Come procedere
Recentemente, il dottor Stefan Buntrock, famoso urologo e sessuologo tedesco ha pubblicato online un video proprio per chiarire i dubbi in merito al tema "come misurare il pene". Secondo l'esperto, è possibile procedere con questa operazione sia con il pene flaccido sia con il pene eretto, a patto di adottare alcuni accorgimenti. Nel primo caso, bisogna allungare il pene, così che raggiunga una lunghezza simile a quando è in erezione o perlomeno una lunghezza per cui esistono degli standard di riferimento da usare per un confronto corretto. Il modo migliore per auto misurarsi il pene è dalla posizione eretta: dopo essersi messi in piedi, allungare il pene in modo che sia parallelo al pavimento e che formi dunque un angolo di 90 gradi con il pube. Bisogna applicare una certa forza, ovviamente senza farsi male: se si procede nel modo corretto la lunghezza dell'organo allungato è quasi del tutto paragonabile a quella dell'organo in stato di erezione o comunque corretta per poter essere messa a paragone con quelle medie di riferimento. Questo perlomeno è quanto assicura l'esperto. L'ideale, comunque, è prendere una seconda misurazione con il pene in erezione, così da essere certi di non sbagliare.
Da dove iniziare la misurazione
Ma da dove iniziare a misurare? Si deve partire dalla base fino alla punta sul lato superiore, o dorsale, del pene. Attenzione, però: il grasso corporeo può interferire con la misurazione e far apparire l'organo sessuale più piccolo di quanto non sia in realtà. Specie se si è in sovrappeso e/o si ha un po' di pancetta, dunque, il consiglio è di misurare a partire dall'osso pubico, così da non rischiare di non contare millimetri preziosi. Per quanto riguarda la "strumentazione" più idonea lo specialista tedesco suggerisce di preferire un metro a nastro rispetto a uno rigido o a un righello: infatti, il pene presenta una leggera curvatura, che va assecondata e seguita per una misurazione più accurata. Cercare poi di eseguire questa manovra in condizioni ambientali confortevoli, ossia in ambienti che non siano né troppo caldi né troppo freddi: freddo e caldo, infatti, possono interferire sulle misure. In particolare, il freddo porta alla vasocostrizione, ossia alla contrazione dei vasi sanguigni, cosa che può rimpicciolire il pene. Un ultimo consiglio: non misurare il pene se si ha eiaculato di recente perché anche questo potrebbe avere un'influenza in termini di dimensioni.
Tenere presente che, quando si misura il pene, si può avere una sorta di ansia da prestazione che favorisce la contrazione dei vasi sanguigni: anche questo fattore, dunque, può contribuire a rendere il pene più piccolo (in generale tutte le situazioni in cui si provano ansia e disagio possono falsare le misure). Soprattutto gli uomini tendenzialmente ansiosi e preoccupati, quindi, devono tenerne conto.
Le misure di riferimento
Con le indicazioni fornite, tutti gli uomini dovrebbero aver capito come misurare il pene in modo corretto. Ma quali sono i termini di paragone a cui far riferimento? Secondo un recente studio italiano condotto su 4.685 uomini visitati presso le unità operative italiane di urologia (ai quali sono stati forniti dettagli su come misurare il proprio pene in flaccidità e in erezione, dalla base inferiore alla punta distale), la lunghezza media del pene flaccido a riposo è di 9,47 centimetri, mentre la lunghezza media del pene eretto di 16,78. In effetti, gli esperti riferiscono che la lunghezza media di un pene misurato a riposo è 8-9 centimetri, che diventano 13-15 durante l'erezione. Lo studio italiano ha preso in considerazione anche la circonferenza media, pari a 9,59 nel pene a riposo e a 12,03 nel pene eretto. Alcuni uomini temono di avere un pene troppo sottile, ma occorre sapere che la circonferenza del pene è sempre idonea all'attività sessuale.
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E se è troppo piccolo?
In realtà, i casi di pene effettivamente piccolo sono pochi: il pene è considerato piccolo solo quando è lungo meno di sei centimetri in erezione, un'evenienza estremamente rara. Raramente un pene non riesce a provocare la stimolazione sessuale femminile a causa di un suo incompleto sviluppo o di un problema congenito: bisogna tenere presente, infatti, che per avere rapporti sessuali soddisfacenti non è necessario avere misure mastodontiche. Peni grandi non comportano necessariamente maggiore soddisfazione o maggiore fertilità, anche i peni più piccoli sono compatibili con l'attività sessuale: la cosa importante è che i circuiti nervosi e vascolari siano funzionali. Nella maggior parte dei casi, dunque, a rendere gli uomini insoddisfatti delle proprie misure non sono difetti fisici reali, ma disagi di natura psicologica, che vanno affrontati in quanto tali.