Collirio Antibiotico: A Cosa Serve e Come si Applica

Collirio Antibiotico: A Cosa Serve e Come si Applica
Ultima modifica 28.06.2021
INDICE
  1. Che cos'è il Collirio Antibiotico?
  2. A Cosa Serve
  3. Composizione
  4. Caratteristiche Fondamentali
  5. Posologia
  6. Come si Applica
  7. Effetti Collaterali
  8. Controindicazioni

Che cos'è il Collirio Antibiotico?

Il collirio antibiotico - insieme agli unguenti oftalmici ad azione antibiotica - è il principale medicinale impiegato per il trattamento delle infezioni oculari di natura batterica.

Collirio antibiotico Shutterstock

Più precisamente, si tratta di una preparazione oftalmica a base acquosa contenente principi attivi ad azione antibiotica. In quanto forma farmaceutica destinata all'uso oculare, il collirio antibiotico deve possedere caratteristiche ben precise e deve essere utilizzato rispettando alcune regole generali.

Naturalmente, l'uso del collirio antibiotico deve essere effettuato solo su indicazione del medico e la sua dispensazione può avvenire esclusivamente dietro presentazione di apposita ricetta medica.

A Cosa Serve

Per cosa si usa il Collirio Antibiotico e quali sono le sue Indicazioni Terapeutiche?

Il collirio antibiotico trova impiego nel trattamento di tutte quelle infezioni che interessano l'occhio e gli annessi oculari.

Indubbiamente, la principale indicazione del collirio antibiotico riguarda il trattamento della congiuntivite batterica (acuta, sub-acuta e cronica), ma non solo. Difatti, l'uso del collirio antibiotico è indicato anche nel trattamento di:

Inoltre, il collirio antibiotico trova impiego anche nella profilassi pre- e post-operatoria degli interventi chirurgici a carico dell'occhio.

Composizione

Principi Attivi contenuti nel Collirio Antibiotico

Naturalmente, i principali componenti di un collirio antibiotico sono principi attivi dotati di attività antibatterica. Fra questi, i maggiormente impiegati sono:

Oltre alle sostanze ad azione antibiotica, all'interno di questo tipo di colliri, possono essere incorporati altri principi attivi. Difatti, non è raro che all'interno di un collirio antibiotico vi sia la concomitante presenza di farmaci steroidei ad azione antinfiammatoria (come, ad esempio, il betametasone o il desametasone). Tali principi attivi, solitamente, vengono aggiunti per contrastare l'infiammazione tipica che si manifesta in seguito all'infezione batterica.

In maniera analoga, nella preparazione è possibile aggiungere principi attivi ad azione decongestionante, al fine di controllare la sintomatologia tipica delle infezioni batteriche e della conseguente infiammazione (arrossamento, edemaprurito, ecc.).

Scelta del Principio Attivo

La scelta di impiegare un determinato principio attivo piuttosto di un altro dipende, naturalmente, dal batterio che ha dato origine all'infezione. Ad ogni modo, poiché è alquanto difficile stabilire l'agente patogeno responsabile dell'infezione (se non tramite specifici esami di laboratorio), spesso i medici prescrivono la somministrazione di un collirio antibiotico contenente principi attivi ad ampio spettro d'azione.

Eccipienti

All'interno di un collirio antibiotico, ocsì come all'interno di qualsiasi altra tipologia di collirio, non possono poi mancare gli eccipienti. Si tratta di sostanze indispensabili per preparare il farmaco stesso e per garantire la stabilità della formulazione farmaceutica, la conservabilità e le caratteristiche fondamentali che una preparazione oftalmica come il collirio deve necessariamente possedere.

Caratteristiche Fondamentali

Quali Caratteristiche deve possedere un Collirio Antibiotico?

Il collirio rappresenta una particolare forma farmaceutica nella quale i principi attivi sono disciolti in una soluzione acquosa, talvolta leggermente viscosizzata.

In alcuni casi, però, è possibile che il collirio venga formulato come sospensione. La sospensione si impiega per quei principi attivi poco solubili in acqua, come, ad esempio, gli antinfiammatori di tipo steroideo.

Le caratteristiche fondamentali che devono essere possedute da un collirio antibiotico - e dai colliri in generale - sono:

  • pH fisiologico: quando possibile, il pH del collirio antibiotico dovrebbe essere analogo al pH del fluido lacrimale (circa 7.4), al fine di evitare - o comunque minimizzare - la comparsa di irritazione oculare. Va precisato, tuttavia, che non sempre è possibile mantenere un pH simile, pertanto, si cerca di raggiungere valori tali da garantire la massima stabilità della preparazione e la minor irritazione possibile per la mucosa oculare.
  • Isotonia: un collirio antibiotico ideale - oltre ad avere un adeguato valore di pH - dovrebbe essere isotonico; quindi, dovrebbe possedere una tonicità uguale a quella di una soluzione di cloruro di sodio allo 0,9% (la cosiddetta soluzione fisiologica).
  • Sterilità: poiché l'occhio è un'area particolarmente delicata, è molto importante che il collirio sia sterile.

Posologia

In quale Dose e per Quanto tempo si deve assumere il Collirio Antibiotico?

La posologia del collirio antibiotico varia da una specialità medicinale all'altra in funzione di diversi fattori, quali il tipo di principio attivo impiegato, la concentrazione dello stesso, la presenza di altri principi attivi e il tipo di disturbo che è necessario trattare.

Ad ogni modo, indipendentemente dal tipo di medicinale utilizzato, quando ci si sottopone alla terapia con un collirio antibiotico, esiste una regola fondamentale da rispettare: seguire scrupolosamente TUTTE le indicazioni fornite dal medico.

In particolare, risulta di estrema importanza protrarre la terapia antibiotica per il tempo indicato dal medico e non interromperla prematuramente alla scomparsa dei sintomi. Un simile comportamento, infatti, potrebbe portare ad una eliminazione parziale dei microorganismi patogeni e allo sviluppo di una nuova infezione. A tutto ciò si aggiunge il fatto che, un utilizzo improprio del collirio antibiotico, può favorire la comparsa di ceppi batterici resistenti al principio attivo impiegato (fenomeno dell'antibiotico-resistenza).

Come si Applica

Come si Applica il Collirio Antibiotico e Accortezze necessarie

Benché l'applicazione del collirio antibiotico sia un'operazione piuttosto semplice da effettuare, è buona regola adottare alcuni piccoli accorgimenti:

  • Innanzitutto, prima di procedere con la somministrazione del farmaco, è bene lavarsi accuratamente le mani. Se necessario, si possono lavare anche gli occhi con un po' d'acqua, in modo tale da eliminare eventuali secrezioni.
  • L'instillazione del collirio antibiotico - così come di qualsiasi altro collirio - deve essere effettuata inclinando la testa all'indietro e tirando leggermente la palpebra inferiore al fine di facilitare l'entrata del farmaco nell'occhio. Più precisamente, le gocce devono essere instillate nella parte inferiore del sacco congiuntivale.
  • Durante la somministrazione del farmaco - per evitare contaminazioni - il beccuccio del contenitore non deve mai entrare in contatto con l'occhio.
  • Dopo l'instillazione del collirio antibiotico, è possibile chiudere l'occhio per qualche secondo. Se possibile, la chiusura dell'occhio dovrebbe avvenire lentamente e non in maniera brusca.

NOTA BENE

Il collirio antibiotico non deve essere instillato se si portano le lenti a contatto. Pertanto, prima della somministrazione del medicinale - se presenti - è necessario rimuoverle.

Ad ogni modo, in linea generale, in caso d'infezione batterica in corso, risulta comunque sconsigliabile portare le lenti a contatto. In questi particolari casi, dunque, è bene chiedere il consiglio del medico sul da farsi.

Effetti Collaterali

Quali Effetti Indesiderati può provocare il Collirio Antibiotico?

Gli effetti collaterali che possono manifestarsi in seguito alla somministrazione di un collirio antibiotico possono variare da individuo a individuo, sia in funzione del principio attivo contenuto nel medicinale, sia in funzione della sensibilità di ciascun paziente nei confronti del farmaco.

Ad ogni modo, effetti indesiderati comuni alla maggior parte dei colliri antibiotici consistono in:

Controindicazioni

Quando il Collirio Antibiotico NON deve essere usato

L'uso del collirio antibiotico, naturalmente, è controindicato nei pazienti con ipersensibilità nota ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti in esso contenuti.

Inoltre, è doveroso ricordare che il collirio antibiotico non deve essere utilizzato in caso d'infezioni di origine virale o fungina. L'utilizzo di principi attivi antibiotici in caso d'infezioni non batteriche, infatti, non solo non sarebbe d'aiuto, ma potrebbe favorire il ben noto e purtroppo molto diffuso fenomeno dell'antibiotico-resistenza.

Ad ogni modo, per maggiori informazioni sulle controindicazioni e sulle caratteristiche di uno specifico collirio antibiotico, si rimanda all'attenta lettura del suo foglietto illustrativo.

In caso di dubbi, consultare il medico o rivolgersi al farmacista.

Leggi anche: Collirio: A Cosa Serve, Tipologie, Quando e Come si Usa

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista