Cheratosi pilare: cause, sintomi e rimedi

Cheratosi pilare: cause, sintomi e rimedi
Ultima modifica 01.03.2024
INDICE
  1. Cos’è la Cheratosi pilare
  2. Cause e fattori di rischio
  3. Sintomi
  4. Quando preoccuparsi
  5. Trattamento

Cos’è la Cheratosi pilare

La cheratosi pilare è una condizione dermatologica caratterizzata dalla presenza sulla pelle di piccole protuberanze, ruvide al tatto, che conferiscono alla superficie cutanea un aspetto a "pelle di pollo". Questi "brufoletti", chiamati papule cheratosiche follicolo-centriche, si formano in corrispondenza dei follicoli piliferi, a causa di un accumulo di cheratina che forma un tappo. Ne consegue un'infiammazione locale, evidente per l'arrossamento intorno ai follicoli.

La cheratosi pilare si presenta soprattutto nella parte esterna superiore delle braccia e nelle cosce; si tratta di una condizione benigna, comune, non contagiosa e non rappresenta una minaccia per la salute generale.

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Cosa significa Cheratosi pilare?

Il termine cheratosi deriva dal latino e significa "pelle squamosa", mentre pilare sta per "peli".

Cause e fattori di rischio

Cosa provoca l’insorgenza della Cheratosi pilare?

La cheratosi pilare è causata dall'ipercheratinizzazione dei follicoli piliferi per un difettoso processo di formazione della pelle epidermica. Le lesioni tipiche della condizione derivano, quindi, dall'eccessiva formazione e/o accumulo di cheratina nell'orifizio follicolare. Le singole papule sono spesso causate da peli che non riescono a raggiungere la superficie e rimangono intrappolati sotto i detriti di cheratina, nonostante non tutte le protuberanze follicolari hanno peli associati sotto. Per intenderci, i tappi cheratinici si formano dove fuoriescono i peli e sfociano le secrezioni delle ghiandole sebacee.

Spesso, si sviluppa un lieve eritema intorno ai follicoli piliferi, che è indicativo di una condizione infiammatoria, e sotto la papula si può vedere un piccolo pelo arrotolato.

Quali sono le cause della Cheratosi pilare?

L'eziologia della cheratosi pilare non è completamente nota, tuttavia è stata riscontrata un'ereditarietà autosomica dominante, a penetranza variabile (in altre parole, nella maggior parte dei casi basta che un genitore ne sia affetto per trasmettere la condizione al figlio). La cheratosi pilare rientra, infatti, tra le malattie genetiche e pare sia implicata una mutazione della desmogleina 4 (proteina chiave nella funzione di barriera cutanea). Delle persone colpite, il 50-70% ha una predisposizione genetica.

Sebbene non sia stata definita un'eziologia chiara, la cheratosi pilare è spesso descritta in associazione con altre condizioni di pelle secca come ittiosi volgare, xerosi e, meno comunemente, con dermatite atopica, asma e allergie.

Cosa aggrava la Cheratosi pilare?

La cheratosi pilare peggiora tipicamente:

  • nei mesi invernali
  • quando la pelle tende a seccarsi
  • durante la gravidanza.

Sintomi

Cheratosi pilare sintomi: come si riconosce

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  • La cheratosi pilare si presenta caratteristicamente con piccole protuberanze cutanee, simili a minuscoli brufoli, in corrispondenza dei follicoli piliferi. Queste papule follicolari puntiformi assomigliano a quelle che compaiono durante l'orripilazione (fenomeno conosciuto come pelle d'oca).
  • Al tatto, le papule sono ruvide e sono spesso accompagnate da pelle secca; il loro colore può essere uguale a quello della pelle normale (sana) o si accompagnano ad un arrossamento, qualora sia presente un'infiammazione. Le eruzioni sono generalmente asintomatiche, fatta eccezione per il prurito occasionale.
  • Le papule della cheratosi pilare sono diffuse soprattutto superficie laterale delle braccia, delle cosce e dei glutei; sono possibili anche lesioni al volto, in modo particolare nei bambini.
  • Talvolta, viene descritta la variazione stagionale, con un miglioramento dei sintomi nei mesi estivi. La pelle secca in inverno tende a peggiorare i sintomi.

Quando preoccuparsi

Cheratosi pilare: quando preoccuparsi?

Dal punto di vista medico, la cheratosi è completamente innocua, nonostante possa essere percepita come un inestetismo. La cheratosi pilare è frequentemente osservata in pazienti altrimenti sani e asintomatici che visitano dermatologi e altri medici per condizioni cutanee non correlate.

Le complicazioni della cheratosi pilare sono poco frequenti. Tuttavia, possono verificarsi ipopigmentazione post-infiammatoria o iperpigmentazione, cicatrici e graduale perdita di peli.

Trattamento

Come viene trattata la Cheratosi pilare?

La cheratosi pilare è una condizione cronica (periodi di remissione si alternano ad esacerbazioni) per cui non esiste una cura definitiva, soprattutto se si considera la possibile eziologia genetica che non rende disponibile un trattamento universalmente efficace. Fortunatamente, la cheratosi pilare è spesso autolimitante, quindi non rende necessario un trattamento medico e, in molti pazienti, tende a migliorare con l'età.

In presenza di cheratosi pilare, è possibile favorire la guarigione spontanea delle papule e minimizzare gli inestetismi associati mantenendo un'adeguata igiene e utilizzando saponi ipoallergenici. Durante la risoluzione del disturbo, è molto importante astenersi dal manipolare le papule per evitare fenomeni di cicatrizzazione secondaria.

Come alleviare i sintomi della Cheratosi pilare

Se il prurito, la secchezza o l'aspetto della pelle disturbano il paziente con cheratosi pilare, un dermatologo può creare un piano di trattamento che risponda al proprio caso. Ciò spesso comporta il trattamento della pelle almeno un paio di volte a settimana:

  • Mantenere la pelle idratata: esistono cosmetici formulati in modo specifico per la cheratosi pilare; un esempio sono le creme a base di acido lattico o urea a basse concentrazioni, che aiutano a idratare la pelle e, al contempo, favoriscono il turn over cellulare. Per ottenere i migliori risultati, applicare la crema idratante: dopo ogni doccia o bagno; entro 5 minuti dall'uscita dal bagno o dalla doccia, mentre la pelle è ancora umida; almeno 2 o 3 volte al giorno, massaggiandolo delicatamente sulla pelle affetta da cheratosi pilare.
  • Esfoliare delicatamente la pelle: l'esfoliazione delle cellule cutanee più superficiali tramite scrub, peeeling e gommage può migliorare l'aspetto della pelle ed è è utile per rimuovere i piccoli tappi di cheratina sovrastanti i follicoli. A tal proposito si possono utilizzare cosmetici o dispositivi (come un semplice guanto di crine, luffa ecc.). In ogni caso, l'esfoliazione dev'essere lieve, poiché uno sfregamento violento o un trattamento aggressivo possono irritare la pelle e peggiorare i sintomi.
  • Fare bagni caldi, ma brevi: il calore può contribuire a disostruire i follicoli dai tappi di cheratina. Tuttavia, è importante limitare il tempo trascorso nella vasca da bagno o nella doccia (20 minuti o meno), poiché tempi prolungati possono asportare troppi lipidi cutanei, favorendo la disidratazione della pelle. Inoltre, limitare il bagno a una volta al giorno.
  • Riconsiderare la depilazione:la rasatura o la ceretta della pelle con cheratosi pilare può causare più protuberanze. L'epilazione laser può rimuovere i peli senza causare riacutizzazioni e viene usata nella terapia della cheratosi pilare per ridurre la crescita dei peli nelle aree colpite; teoricamente, questa può aiutare a ridurre la porzione di protuberanze nella cheratosi pilare causate da piccoli peli incarniti, arrotolati. Tuttavia, non ci sono studi che dimostrino una cura della cheratosi pilare con l'epilazione laser.
  • Usare un detergente delicato: la saponetta può seccare la pelle.
  • Evitare gli autoabbronzanti: tendono a rendere le protuberanze più evidenti anziché nasconderle.
  • Collega un umidificatore quando l'aria è secca: questo può aiutare a prevenire la secchezza della pelle.

Per ottenere i migliori risultati quando si utilizza una crema idratante:

  • Scegliere una crema o un unguento denso e senza olio piuttosto che una lozione
  • Usare una crema idratante che contenga urea o acido lattico
  • Applicare l'idratante sulla pelle umida entro 5 minuti dal bagno

Trattamenti medici e dermatologici

Ulteriori opzioni terapeutiche disponibili per i casi di cheratosi pilare più complessi da gestire includono il ricorso ad un medicinale per esfoliare la pelle con acido lattico, alfa idrossiacidi, acido glicolico, crema all'urea, acido salicilico in lozione, acido azelaico e prodotti a base di acido retinoico. Brevi cicli di corticosteroidi topici di potenza moderata possono essere utilizzati nei rari casi in cui la cheratosi pilare provoca prurito intenso.

Quando i farmaci da prescrizione non funzionano, il medico può suggerire un trattamento laser per ridurre il gonfiore e il rossore oppure migliorare la struttura della pelle e ridurre lo scolorimento, comprese le macchie marroni che possono apparire quando le protuberanze scompaiono.

Trattamenti ambulatoriali eseguiti da un medico come peeling chimici, dermoabrasione; microdermoabrasione, terapia fotodinamica, dispositivi a luce blu, laser e luce pulsata intensa possono essere utili come trattamento aggiuntivo.

Attenzione! La cheratosi pilare è generalmente una condizione controllabile, ma incurabile. Considerando che non è disponibile un trattamento universalmente efficace, è consigliabile procedere con cautela utilizzando una combinazione di trattamenti in studio e una routine di cura della pelle di mantenimento domiciliare sotto stretto controllo del medico.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici