Cervicalgia: cos'è il Dolore Cervicale? Cause, sintomi e rimedi
Cos'è
Cosa si intende per Cervicalgia?
La cervicalgia, o dolore cervicale, è il dolore al collo. Si sta quindi parlando di un sintomo.
Prende questo nome perché la sensazione dolorosa (-algia) colpisce il tratto cervicale della colonna vertebrale (o rachide).
Molte persone soffrono di male al collo; insieme al mal di schiena lombare (lombalgia), la cervicalgia è tra i disturbi più comuni con sede a livello del rachide.
Nella maggior parte dei casi, la cervicalgia è una problematica di lieve rilevanza clinica, che perdura per qualche giorno o al massimo qualche settimana; più raramente, è il sintomo di una condizione clinicamente importante, che richiede specifici trattamenti.
Lo sapevi che…
La cervicalgia è conosciuta più semplicemente con i termini di "cervicale" o "cervicali".
Tuttavia, queste due diffuse denominazioni sono alquanto improprie, in quanto "cervicale" e il suo plurale sono più esattamente aggettivi che definiscono, nel caso in questione, l'area del collo.
Cervicalgia e Colonna Cervicale: un breve ripasso di Anatomia
Per comprendere meglio la cervicalgia, è fondamentale conoscere a grandi linee l'anatomia del tratto cervicale del corpo umano.
Quest'area anatomica comprende vertebre, legamenti, muscoli, tendini e strutture nervose.
Le vertebre sono in tutto 7 e sono definite con l'aggettivo "cervicali", proprio per rievocare la zona anatomica di appartenenza.
Fondamentali a sostenere il cranio, le vertebre cervicali compongono il primissimo tratto della colonna vertebrale, anche noto come tratto cervicale o colonna cervicale; dopo di esse, il rachide prosegue, nell'ordine, con le 12 vertebre toraciche, le 5 lombari, le 5 sacrali (unite nell'osso sacro) e le 4-5 coccigee (unite nel coccige).
Per ragioni di comodità, anatomisti e medici tendono a indicare le vertebre cervicali con la lettera C più un numero da 1 a 7 che ne specifica la posizione.
Legamenti, muscoli e tendini sono elementi deputati, fondamentalmente, a fornire stabilità e mobilità alle vertebre cervicali; insieme a quest'ultime costituiscono l'impalcatura muscolo-scheletrica dell'area anatomica del collo.
Infine, rimangono le strutture nervose: il tratto cervicale del rachide ospita la prima porzione del midollo spinale e i primi 8 nervi spinali (nervi spinali cervicali), i quali, una volta fuoriusciti dalle vertebre, si estendono verso le loro sedi di destinazione.
Epidemiologia: quanto è comune la Cervicalgia?
La cervicalgia è un disturbo che colpisce soprattutto gli adulti; tuttavia, chiunque può soffrirne, anche un giovane.
La cervicalgia riguarda uomini e donne in ugual misura; il genere sessuale, pertanto, non ha una particolare rilevanza dal punto di vista epidemiologico.
In Italia, le statistiche dicono che il 60% delle persone ha sofferto di cervicalgia almeno una volta nella vita e che sono circa 15 milioni gli individui che hanno avuto bisogno di cure mediche per questa diffusa problematica.
Per approfondire: Dolore Cervicale: Cause, Sintomi e CuraCause
Dolore Cervicale: le Cause
Nella maggior parte dei casi, la cervicalgia è dovuta a tensioni, contratture o stiramenti dei muscoli dell'area cervicale o a distorsioni dei legamenti che uniscono le vertebre cervicali; questi infortuni di carattere muscolo-articolare riconoscono numerose cause, che saranno approfondite in un paragrafo successivo.
Con frequenza minore, il dolore cervicale è la conseguenza di:
- Discopatie cervicali;
- Forme di artrite;
- Tumori spinali;
- Spondilolistesi cervicale;
- Infezioni;
- Altre condizioni.
Infortuni Muscolo-Articolari
Il dolore cervicale derivante da una sofferenza muscolo-articolare può essere dovuto a:
- Cattiva postura. Mantenere a lungo la testa piegata in avanti o all'indietro genera stress e tensione a carico dei muscoli del collo, i quali di conseguenza diventano dolenti.
Particolarmente diffuso è il primo atteggiamento posturale errato (testa piegata in avanti): lo si osserva spesso, infatti, nelle persone che guardano lo schermo del PC (quando questo è ergonomicamente mal posizionato), il tablet o lo smartphone. - Errato posizionamento della testa mentre si dorme. Durante il sonno, se la testa assume un'angolazione anomala o si piega in modo poco naturale, i muscoli del collo potrebbero risentirne sviluppando tensioni e contratture dolorose.
- Traumi acuti. Quando la testa compie un movimento improvviso e violento, prima indietro e subito dopo in avanti, muscoli, tendini e legamenti sono sottoposti a un fortissimo stress, che si traduce in tensione o contratture muscolari e, nel peggiore dei casi, anche in distorsione dei legamenti cervicali.
Questa dinamica di infortunio è comunemente nota come colpo di frusta.
Il dolore cervicale di origine traumatica è tipicamente esito di incidenti automobilistici o di impatti e scontri fisici nell'ambito degli sport da contatto. - Movimenti ripetitivi. La ripetizione esasperata di determinati movimenti con la testa può procurare eccessivo stress all'apparato muscolare e legamentoso del tratto cervicale, sfociando nel dolore locale.
Gli esperti definiscono questa dinamica di infortunio con l'espressione di "sovraccarico funzionale".
Il dolore cervicale da sovraccarico funzionale è tipico di chi pratica attività fisiche come il nuoto o il ballo, che prevedono frequenti movimenti del capo.
Discopatie Cervicali
Con il termine di "discopatia" i medici intendono le patologie dei dischi intervertebrali, ossia i cuscinetti ammortizzatori interposti tra le vertebre.
Le principali discopatie responsabili di dolore cervicale sono la discopatia degenerativa cervicale e l'ernia del disco cervicale (o ernia discale cervicale).
La discopatia degenerativa si caratterizza per una perdita irreversibile della componente acquosa dei dischi intervertebrali; questo fenomeno di disidratazione genera l'usura degli stessi dischi e una loro deformazione.
La discopatia degenerativa è tipicamente una conseguenza dell'invecchiamento e predispone a condizioni più serie, come lo schiacciamento senza lesione del disco intervertebrale (bulging discale), la stenosi spinale (restringimento del canale in cui risiede il midollo spinale), la stenosi foraminale (restringimento dei fori attraverso cui transitano i nervi spinale) o l'ernia discale.
Proprio l'ernia del disco si contraddistingue, invece, per la fuoriuscita, dalla sua sede naturale, del cosiddetto nucleo polposo contenuto normalmente all'interno dei dischi intervertebrali.
La presenza di un'ernia discale indica che c'è stata una lesione a carico del disco intervertebrale, da cui è scaturita l'espulsione di parte del nucleo polposo.
La fuoriuscita del nucleo polposo è motivo di infiammazione, il che genera dolore; inoltre, può irritare le radici dei nervi spinali che emergono nelle immediate vicinanze, dai fori intervertebrali.
Artrite
"Artrite" è il termine medico che indica l'infiammazione di una o più articolazioni, dovuta all'usura o all'alterazione di una componente articolare.
Le forme di artrite maggiormente correlate alla cervicalgia sono l'artrosi cervicale (o spondilosi cervicale) e l'artrite reumatoide.
Nell'artrosi cervicale si assiste, sostanzialmente, a una degenerazione della componente cartilaginea delle articolazioni intervertebrali cervicali.
L'artrite reumatoide è una condizione sistemica, di tipo autoimmune, che aggredisce principalmente la membrana sinoviale delle articolazioni appunto sinoviale, producendo conseguentemente un'alterazione e un danno strutturale generale.
Tumori Spinali Cervicali
Un tumore spinale è una neoplasia, maligna o benigna, che può interessare una vertebra o una componente del midollo spinale (es: meninge aracnoide).
I tumori spinali sono protagonisti di un effetto massa che può irritare, pizzicare o comprimere lo stesso midollo spinale o i nervi spinali posti nelle immediate vicinanze, determinando in questo modo dolore e altri sintomi neurologici.
I tumori spinali cervicali sono una variante abbastanza diffusa di questa classe di neoplasie; occorre precisare, tuttavia, che, in generale, il tumore spinale è una condizione poco comune.
Spondilolistesi Cervicale
La spondilolistesi cervicale è un'anomalia della colonna vertebrale, caratterizzata dallo scivolamento innaturale di una vertebra cervicale sulla vertebra cervicale sottostante.
La spondilolistesi cervicale può essere una condizione congenita oppure conseguente a un trauma vertebrale o a una continua sollecitazione anormale delle vertebre cervicali.
Infezioni
La meningite, ossia l'infiammazione generalmente su base infettive delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale, è spesso responsabile di rigidità e dolore cervicale.
Altre Cause di Cervicalgia
Altre potenziali cause di cervicalgia sono anche:
- L'eccessivo stress;
- La fibromialgia;
- La sindrome dolorosa miofasciale;
- La stenosi spinale cervicale.
Cervicalgia: i Fattori di Rischio
La letteratura scientifica suggerisce che aumentino il rischio di sviluppare dolore cervicale fattori come:
- Debolezza dei muscoli del collo;
- Postura errata;
- Fumo di sigaretta;
- Storia pregressa di patologie del collo;
- Stress lavorativo;
- Problemi emotivi.
Tipi
Sulla base della durata del dolore cervicale, gli esperti distinguono la cervicalgia in acuta, subacuta e cronica.
Cervicalgia Acuta e Subacuta: Cosa sono e Cause
La cervicalgia è acuta quando il dolore cervicale dura meno di 4 settimane; è invece subacuta quando il dolore dura tra le 4 e le 12 settimane.
È tipicamente di carattere acuto o subacuto la cervicalgia dovuta è problematiche muscolo-articolari, che possono scaturire da un atteggiamento posturale errato, un trauma, un infortunio da sovraccarico o una scarsa attenzione per la posizione del collo durante il sonno.
Cervicalgia Cronica: Cos’è e Cause
La cervicalgia è cronica quando la dolenzia cervicale dura più di 12 settimane.
È tipicamente di natura cronica la cervicalgia derivante da una discopatia cervicale (ernia del disco o discopatia degenerativa), una forma di artrite, la fibromialgia, la sindrome dolorosa miofasciale, lo stress, la stenosi cervicale o foraminale, oppure la spondilolistesi.
Sintomi
La cervicalgia è il dolore al collo, quindi è questa la sua manifestazione tipica.
Tuttavia, è un dato di fatto che, spesso, chi soffre di tale condizione dolorosa lamenti anche altri sintomi.
La sintomatologia che può accompagnare la cervicalgia è estremamente variabile e dipende, in larga misura, dalle cause del dolore cervicale.
Caratteristiche del Dolore Cervicale
Il dolore cervicale può essere di lieve entità, quasi un semplice fastidio; oppure può essere molto intenso, al punto da impedire qualsiasi movimento eccessivo del collo (il cosiddetto torcicollo).
Il dolore cervicale può focalizzarsi in un punto ben preciso del collo oppure interessare un'area molto più ampia; generalmente, nel primo caso è una sensazione acuta, pungente e lancinante, mentre nel secondo caso è più tenue, meno forte.
Il dolore cervicale può fare la sua comparsa in modi differenti:
- Può insorgere lentamente e gradualmente senza causa apparente.
- Può svilupparsi immediatamente dopo un evento acuto (es: trauma automobilistico, ma anche una posiziona "viziata" del capo).
- Può essere l'espressione ritardata di un evento acuto.
- Può comparire in modo improvviso senza cause apparenti.
Il disturbo cervicale può durare pochi giorni o settimane e risolversi in modo spontaneo; può essere cronico (cioè di lunga durata) e, alle volte, irradiarsi, in altri distretti del corpo come la scapola o il braccio; può essere cronico-intermittente, ossia scomparire spontaneamente e ricomparire altrettanto spontaneamente dopo qualche tempo.
Cervicalgia: i Sintomi associati
La cervicalgia può associarsi ad altri sintomi, di natura dolorosa ma non solo.
Entrando nei dettagli, frequente è l'associazione tra dolore cervicale e disturbi quali:
- Cefalea (mal di testa);
- Torcicollo e rigidità del collo;
- Dolore radicolare con interessamento della spalla e del braccio;
- Radicolopatia cervicale con alterazione dei riflessi, formicolio, intorpidimento e mancanza di forza a livello di arto superiore.
Seppur meno comune, è possibile anche una combinazione tra cervicalgia e sintomi come:
- Perdita di controllo della funzione intestinale e/o vescicale (incontinenza intestinale e incontinenza vescicale);
- Febbre e brividi;
- Perdita di peso;
- Problemi di equilibrio e coordinazione;
- Dolore radicolare e disturbi neurologici (formicolio, intorpidimento ecc.) a entrambi gli arti, superiori o inferiori.
Cefalea
La cefalea compare quando la cervicalgia interessa muscoli o nervi in qualche modo collegati alla testa.
In presenza di cervicalgia, si assiste molto spesso a fenomeni di cefalea tensiva (o muscolo tensiva), ma è possibile anche osservare episodi di cefalea cervicogenica e di nevralgia occipitale.
Il tipo di cefalea presente dipende fondamentalmente dalle cause del dolore cervicale.
Quando il dolore cervicale si associa a cefalea si parla anche di dolore cervico-cefalico.
Torcicollo e Rigidità Cervicale
Torcicollo e rigidità cervicale indicano una difficoltà a muovere il collo (e la testa) da una parte all'altra.
Chi ne soffre avverte i muscoli rigidi e dolorosi: ecco perché non riesce a muovere il collo liberamente.
Dolore Radicolare
Il dolore radicolare è una sensazione che parte dal collo e prosegue lungo la spalla e il braccio.
A scatenare questa dolenzia è un'irritazione dei nervi spinali cervicali, i quali dalle loro emergenze a livello del rachide cervicale proseguono in buona parte verso l'arto superiore, andando a innervare muscoli e tessuti della zona.
Il dolore radicolare, quindi, è presente quando la cervicalgia ha una natura neurologica.
Quando il dolore cervicale si associa a dolore radicolare lungo l'arto superiore si parla anche di dolore cervico-brachiale.
Radicolopatia Cervicale
Con l'espressione "radicolopatia cervicale" i medici intendono una serie di deficit neurologici, quali perdita dei riflessi, formicolio, intorpidimento e perdita di forza, avvertiti a livello dell'arto superiore.
A provocare questa sintomatologia sono l'irritazione e la compressione di quei nervi spinali cervicali destinati a estendersi verso la spalla, il braccio e, infine, la mano.
La radicolopatia cervicale è spesso associata al dolore radicolare precedentemente descritto.
Tra le conseguenze tipiche della radicolopatia cervicale figura una certa incapacità di presa e/o sollevamento degli oggetti.
Come il dolore radicolare, anche la radicolopatia cervicale è il risultato di una cervicalgia di natura neurologica.
Conseguenze del Dolore Cervicale
Specie se associato ad altri sintomi, un forte dolore cervicale può risultare di disturbo al sonno notturno; inoltre, può anche interferire con la possibilità di svolgere le più normali attività quotidiane, come vestirsi, guidare, lavorare ecc.
Cervicalgia: Quando Rivolgersi al Medico?
Il dolore al collo merita un immediato consulto medico quando:
- È successivo a un trauma a livello del collo (es: incidente automobilistico);
- È molto intenso e non accenna a migliorare;
- Diviene progressivamente più intenso invece di migliorare;
- È esteso a spalla, braccio e mano, e/o è associato a disturbi di carattere neurologico (formicolio, intorpidimento, deficit di forza) a livello dell'arto superiore;
- Ostacola lo svolgimento delle normali attività quotidiane;
- È associato a uno o più dei seguenti sintomi: forte cefalea, febbre, dolore radicolare e deficit neurologici a livello degli arti inferiori, incontinenza vescicale e/o intestinale, e problemi di equilibrio e coordinazione.
Diagnosi
Diagnosi Dolore Cervicale: come capirne le Cause
Quando un dolore al collo non accenna a migliorare nel giro di qualche giorno o settimana, è buona norma rivolgersi a un medico e sottoporsi agli tutti gli esami del caso.
In genere, le prime indagini diagnostiche consistono in un'anamnesi accurata e in uno scrupoloso esame obiettivo.
Sebbene non permettano di stilare una diagnosi definitiva, anamnesi ed esame obiettivo consentono al medico di capire a grandi linee quali potrebbero essere le cause della cervicalgia presente e, in funzione di queste ipotesi, pianificare gli eventuali test successivi.
Tra i possibili test successivi rientrano varie procedure di diagnostica per immagini (raggi X, risonanza magnetica nucleare, TAC) l'elettromiografia e gli esami del sangue.
L'individuazione delle cause del dolore cervicale è indispensabile alla realizzazione di un piano terapeutico appropriato.
Varie figure specialistiche dell'ambito medico possiedono le competenze per stilare una diagnosi accurata di cervicalgia; tra queste figurano l'ortopedico, il fisiatra e il neurologo.
È però doveroso precisare che la scelta della specialista a cui rivolgersi spetta al medico di base, il quale deve essere contattato per primo.
Anamnesi
L'anamnesi (o storia clinica) fornisce importanti informazioni in merito alla causa del dolore cervicale o ai fattori che ne hanno favorito la comparsa.
Tramite l'anamnesi, il medico chiarisce tutti i dettagli della sintomatologia ponendo al paziente domande del tipo "quando sono comparsi i primi disturbi?", "il dolore va e viene?", "sono presenti deficit neurologici quali formicolio, intorpidimento ecc.?".
Inoltre, scandaglia la storia medica del paziente (patologie e infortuni del passato più o meno recente, terapie in corso ecc.) e ne indaga l'attività lavorativa (tipo di lavoro), lo stile di vita (è sedentario oppure una persona attiva? Se è attiva, quali attività svolge? ecc.) e, talvolta, le abitudini del sonno.
Esame Obiettivo
L'esame obiettivo (o esame fisico) consiste nella valutazione medica dello stato di salute generale del paziente.
Esso prevede delle manovre diagnostiche che servono al medico per constatare la presenza o meno di segni indicativi di una qualche condizione patologica.
In un paziente che lamenta cervicalgia, l'esame obiettivo comprende:
- L'osservazione dell'area cervicale e dell'assetto posturale del distretto collo-spalle-scapole.
- La palpazione dell'area cervicale, in particolare dei tessuti molli della zona, alla ricerca di eventuali tensioni e rigidità muscolari.
- La valutazione del mobilità cervicale, tramite vari tipi di movimento del collo.
- La valutazione neurologica dell'arto superiore tramite un test dei riflessi, della forza e della sensibilità. Tutte queste indagini forniscono informazioni sullo stato di salute dei nervi spinali cervicali.
Quando la cervicalgia è dovuta a una sofferenza muscolo-articolare, le informazioni fornite dall'esame obiettivo e dall'anamnesi possono bastare per una diagnosi definitiva e accurata.
Diagnostica per Immagini
Raggi X
I raggi X mostrano soprattutto le vertebre, permettendo un'analisi del loro stato di salute.
Sono utili all'identificazione delle varie forme di artrite (in particolare l'artrosi cervicale) e al riconoscimento dei tumori vertebrali.
TAC
Basata sull'impiego di radiazioni ionizzanti, la TAC fornisce immagini anatomiche di altissima qualità e ricche di dettagli.
Permette di individuare le patologie del rachide (es: discopatie, spondilolistesi ecc.) e del midollo spinale; inoltre, consente di analizzare lo stato di salute dei nervi spinali.
Risonanza Magnetica
La risonanza magnetica nucleare presenta un potere diagnostico sovrapponibile a quello della TAC; è però importante precisare che è basata su un meccanismo di funzionamento completamente diverso (campi magnetici invece delle radiazioni ionizzanti), molto meno nocivo per la salute dell'essere umano.
Altre procedure di Diagnostica per Immagini
È da segnalare che, talvolta, durante la diagnosi delle cause di cervicalgia potrebbero trovare impiego anche l'ecografia e la scintigrafia ossea.
Terapia
Cervicalgia: la Cura
Il trattamento della cervicalgia varia in funzione di almeno due fattori: la causa del dolore e la severità dei sintomi.
Le forme più lievi di dolore cervicale tendono a risolversi spontaneamente o tramite il ricorso a banali accorgimenti, il tutto nel giro di pochi giorni/settimane.
Le forme più complesse, invece, necessitano di piano terapeutico appropriato, che a seconda delle circostanze può comprendere la fisioterapia, l'uso di un tutore, l'assunzione di farmaci antidolorifici, la terapia infiltrativa e, talvolta, perfino la chirurgia.
Per approfondire: Rimedi per la CervicalgiaDolore Cervicale: i Rimedi Casalinghi
Quando il dolore cervicale è imputabile a cause di lieve rilevanza clinica, sono di beneficio:
- Un breve periodo di riposo. È consigliabile evitare per alcuni giorni tutti quei movimenti che accentuano la sintomatologia dolorosa. Trascorso questo tempo è bene riprendere a muoversi, seppur gradualmente, al fine di evitare un indebolimento e irrigidimento dei muscoli del collo.
- Impacchi locali caldi e/o freddi. La terapia del freddo riduce l'infiammazione e conseguentemente anche il dolore; la terapia del caldo, invece, rilassa i muscoli contratti e favorisce l'irrorazione sanguigna locale.
Gli impacchi, sia quelli caldi che quelli freddi, devono durare 15-20 minuti al massimo e devono ripetersi più volte al giorno. - Esercizi di allungamento muscolare (stretching). Uno stretching delicato e regolare dei muscoli del collo (es: trapezio) può alleviare la dolenza e accelerarne la risoluzione.
Se però l'allungamento ha effetto contrario a quello desiderato, è meglio evitarlo. - La correzione di alcune cattive abitudini. Fattori come la sedentarietà, il fumo di sigaretta o la poco attenzione nei confronti della postura possono esacerbare il dolore cervicale; di conseguenza, è consigliabile correggerli.
- L'uso di un cuscino ortopedico per il dolore cervicale. Questo rimedio è particolarmente indicato alle persone con cervicalgia dovuta all'assunzione di posizione errate durante il sonno notturno.
Cervicalgia e Fisioterapia: gli Esercizi per il Dolore Cervicale
La fisioterapia per il dolore cervicale trova indicazione nei pazienti con sintomi persistenti, dovuti a problematiche muscolo-articolari ma non solo.
Il trattamento fisioterapico per la cervicalgia comprende, principalmente, esercizi mirati a migliorare la flessibilità, la mobilità, la stabilizzazione e la forza del collo; esso si concentra sui muscoli e sulle articolazioni non solo dell'area cervicale, ma anche della spalla.
La fisioterapia richiede costanza da parte del paziente: per poterne apprezzare i benefici, infatti, occorre tempo (diverse settimane di "allenamenti").
Inoltre, è consigliabile fare tesoro degli esercizi proposti dal fisioterapista ed eseguiti nel suo studio, per ripeterli a casa, in un ritaglio di tempo, così da favorire il processo di guarigione.
Tra l'altro, appuntare gli esercizi può tornare utile in futuro, in caso di eventuali recidive.
Cervicalgia e Collare Cervicale
La presenza di un dolore cervicale di origine traumatica potrebbe indurre il medico a prescrivere l'uso di un tutore, nella fattispecie il cosiddetto collare cervicale.
Il collare cervicale serve a limitare i movimenti del collo durante la fase acuta della condizione che ha scatenato il dolore.
Generalmente, l'uso del collare è limitato a un breve periodo di tempo e per poche ore al giorno.
Dolore Cervicale e Farmaci: Quali usare?
Quando il dolore cervicale è persistente e il paziente necessita di un po' di sollievo, il medico curante potrebbe prescrivere un farmaco antidolorifico da banco, come un FANS o il paracetamolo.
La terapia farmacologica deve rappresentare un trattamento temporaneo, concordato con il medico, in quanto l'abuso dei medicinali sopra indicati può avere spiacevoli effetti collaterali.
È importante ricordare che si sta parlando di farmaci che si limitano a un'azione sui sintomi e non sulle cause.
Per approfondire: Farmaci per il Dolore CervicaleCervicalgia e Terapia Infiltrativa
Le terapie infiltrative sono trattamenti sicuramente più invasivi dei precedenti.
Tra queste metodiche, figurano:
- L'iniezione nello spazio epidurale cervicale di un farmaco corticosteroide. È indicato nella gestione del dolore cervicale dovuto all'irritazione e compressione di un nervo spinale.
- L'ablazione con radiofrequenza. È riservata principalmente ai casi di cervicalgia sostenuti da artrite.
- L'infiltrazione di un anestetico nei cosiddetti trigger point. È indicata nelle cervicalgie croniche, persistenti, di natura muscolare, tendinea e/o legamentosa.
Cervicalgia e Chirurgia
La chirurgia è riservata ai casi di dolore cervicale di natura neurologica, sostenuti dalla compressione dei nervi spinali o del midollo spinale.
Dal punto di vista pratica, il trattamento chirurgico adottato nelle sopraccitate circostanze consiste in un intervento di decompressione della struttura nervosa interessata, al fine di "liberarla" dalla compressione responsabile dell'intera sintomatologia.
Le procedure di chirurgia cervicale sono molto delicate; non a caso, trovano impiego solo se strettamente necessario, come per esempio nel caso di un'ernia discale grave (che non ha tratto alcun beneficio dai trattamenti conservativi) o di un tumore spinale.
Le tecniche chirurgiche adottabili contro la cervicalgia di natura neurologica sono svariate; tra queste, si segnalano in particolare la discectomia anteriore, la discectomia posteriore e la protesi discale.