Cataratta: Sintomi e Complicanze

Cataratta: Sintomi e Complicanze
Ultima modifica 20.10.2020
INDICE
  1. Introduzione
  2. Come si Manifesta
  3. Tipi di Cataratta
  4. Complicanze

Introduzione

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"Come osservare il Mondo sott'acqua": è così che molti pazienti affetti da cataratta riferiscono la loro capacità di percepire un'immagine.

La cataratta è una malattia oculare in cui il cristallino, la lente naturale biconvessa che rifrange la luce per mettere a fuoco un oggetto, va incontro ad una progressiva opacizzazione.

Curiosità: perché in acqua non riusciamo a mettere a fuoco un'immagine?

Prima di rispondere a questa domanda dobbiamo fare un passo indietro. L'occhio, organo indispensabile per la visione, va considerato una sorta di diottro composto da più superfici: la cornea ed il cristallino, che insieme danno origine ad un sistema di lenti convergenti. Il potere diottrico della cornea è molto elevato (43 diottrie) perché il rapporto tra il suo indice di rifrazione (pari a 1,38) e quello dell'aria (pari a 1) è notevole. Diversamente, gli indici di rifrazione della cornea (1,38) e dell'acqua (pari a 1,33) sono piuttosto simili, di conseguenza gli oggetti sott'acqua appaiono sfuocati ed annebbiati perché il fuoco non è sulla retina (ma molto oltre).

  • Da qui si comprende il motivo per cui i pazienti affetti da cataratta hanno la sensazione di osservare il mondo "come fossero sott'acqua" (anche se - specifichiamolo ancora una volta - in presenza di cataratta il problema riguarda l'opacizzazione del cristallino).

Come si Manifesta

Per approfondire: Sintomi Cataratta

Cataratta: quali sono i Sintomi?

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Visione di una persona affetta da cataratta

Il sintomo più importante della cataratta è il calo della vista (di solito, si verifica nel giro di mesi o anni).

Pur non manifestandosi sempre con la medesima gravità, altre manifestazioni comprendono:

  • Percezione dei colori meno vivida;
  • Facile abbagliamento;
  • Offuscamento/Annebbiamento della vista;
  • Difficoltà/impossibilità di lettura;
  • Dissolvenza delle immagini/ingiallimento della visione;
  • Necessità di cambiare le lenti degli occhiali più spesso a causa della riduzione della capacità visiva;
  • Osservazione di aloni scuri intorno agli oggetti;
  • Peggioramento della visione in presenza di luce debole/molto forte;
  • Sdoppiamento della vista (sintomo raro);
  • Visione a macchie o punti.

Come si riconosce la Cataratta?

Generalmente, la cataratta tende a svilupparsi in modo graduale nel corso degli anni: nei primi stadi, la malattia non disturba particolarmente la vista, ma col trascorrere del tempo - quasi sempre - inizia ad interferire con la visione. I primi sintomi possono essere costituiti dalla percezione dei colori meno vivida (perdita del contrasto), dall'abbagliamento (aloni e bagliori attorno alle luci) e dall'ipersensibilità alla luce (fotofobia). Infine, con il progressivo opacizzarsi del cristallino, si manifesta un offuscamento della vista indolore e si inizia a vedere di meno, tanto che la prescrizione degli occhiali richiede cambi frequenti.

Inoltre, può accadere che nelle fasi iniziali della cataratta i pazienti siano in grado di vedere meglio da vicino, mentre la vista da lontano peggiora (a causa di variazioni dell'indice di rifrazione del cristallino).

L'entità dell'offuscamento dipende dalla sede (nucleo centrale o capsula posteriore del cristallino) e dall'estensione dell'opacità.

Così, in mancanza d'intervento, la cataratta può degenerare fino alla cecità: quando il cristallino diviene completamente opaco, l'individuo è funzionalmente cieco, nonostante i recettori retinici siano integri.
Malgrado la cataratta comune - quindi la variante senile - tenda a manifestarsi in entrambi gli occhi (bilateralità della malattia), generalmente un occhio viene colpito prima dell'altro.
In genere, la cataratta non induce alcun tipo di cambiamento nell'aspetto dell'occhio: eventuali infiammazioni, arrossamenti o lacrimazione dipendono sicuramente da altre infezioni oculari, e non sono correlate in alcun modo alla cataratta.
Solo quando la cataratta diviene "ipermatura", ovvero l'occhio diventa del tutto bianco, il paziente può accusare infiammazione e mal di testa provocati principalmente dalla malattia.

Per quanto riguarda, invece, la cataratta congenita, oltre alle difficoltà visive del bambino, si avranno leucocoria (aspetto bianco della pupilla) e movimenti oscillatori degli occhi (nistagmo). Come per le altre cataratte, l'opacità del cristallino oscura la visione.

Tipi di Cataratta

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Non tutti i tipi di cataratta si manifestano allo stesso modo.

In base al punto in cui origina la malattia, si distinguono:

  • CATARATTA NUCLEARE (colpisce il centro del cristallino): in un primo momento, questo tipo di cataratta provoca una certa miopia. In alcuni casi, la cataratta nucleare favorisce paradossalmente un miglioramento della visione. Progredendo, tuttavia, la patologia altera il cristallino fino al punto che il paziente inizia a vedere le immagini doppie o multiple. Oltre a questi strani sintomi, il paziente accusa una visione offuscatada macchie giallastre. Quando non curata, la cataratta nucleare induce un progressivo ingiallimento od imbrunimento del cristallino; di conseguenza, il soggetto non è più in grado di distinguere i colori.
  • CATARATTA CORTICALE (coinvolge i bordi del cristallino): in questa forma di cataratta il bordo del cristallino appare biancastro o presenta delle sfumature cromatiche anomale. Progredendo lentamente, le sfumature si estendono verso il centro, fino ad interferire con la luce che attraversa il centro del cristallino. I pazienti affetti da questo disturbo accusano spesso problemi di abbagliamento della vista.
  • CATARATTA SUBCAPSULARE POSTERIORE: in questa forma di cataratta si presenta dapprima una piccola zona di opacamento in prossimità della parte posteriore del cristallino; precisamente, questa "ombra" si forma proprio nel punto in cui la luce dovrebbe passare per giungere poi nella retina. I pazienti affetti da cataratta sub capsulare posteriore, quasi sempre giovani, accusano spesso fenomeni più o meno frequenti di abbagliamento e/o deterioramento della visione da vicino. Inoltre, i soggetti affetti lamentano serie difficoltà di lettura e la visione notturna è difficoltosa.

Complicanze

La cataratta può essere più o meno grave: mentre in alcuni pazienti la malattia procura una lieve difficoltà a mettere a fuoco un'immagine, in altri è responsabile di un'importante incapacità visiva.
In genere, l'annebbiamento della visione indotto dalla cataratta coinvolge solamente una piccola porzione del cristallino: per questa ragione, nei primi stadi della malattia, il paziente accusa una lieve alterazione della vista. Tuttavia, con il progredire della patologia, la cataratta s'ingrandisce e distorce sempre più la luce che passa attraverso il cristallino: in questo modo, la vista diviene via via più offuscata e la messa a fuoco compromessa.

Quali sono le possibili complicanze della Cataratta?

Purtroppo, nella maggior parte dei casi, il decorso della cataratta non è prevedibile. Tuttavia, l'evoluzione della cataratta comune è molto lenta; di conseguenza, quando s'interviene fin dai primissimi sintomi, un intervento chirurgico può essere l'unica àncora di salvezza per la vista.
Se lasciata a se stessa, la cataratta può diventare ipermatura (cataratta margagnana): la corteccia del cristallino si liquefa e diventa lattescente, offuscando in modo considerevole la visione ("occhio bianco"). Tale fenomeno non solo aumenta il rischio d'insuccesso per un eventuale intervento chirurgico, ma è spesso responsabile dell'insorgenza di altre patologie a carico dell'occhio, come il glaucoma.
In taluni casi, la cataratta può provocare miopia*, fenomeno che, nell'anziano, annulla la presbiopia*: in altri termini, il paziente riesce "inspiegabilmente" a leggere senza occhiali, il che viene interpretato, in modo erroneo, come un miglioramento del disturbo.

*Glossario

  • Miopia: condizione per cui la visione appare nitida a breve distanza (si vede bene da vicino e male da lontano).
  • Presbiopia: condizione fisiologica che si traduce nella progressiva perdita della capacità "accomodativa" dell'occhio di mettere a fuoco.

Quando consultare il medico

I pazienti che superano i 60 anni d'età - chiaramente più a rischio di cataratta - dovrebbero sottoporsi a periodici controlli oculari di routine per sorprendere eventualmente sul nascere possibili anomalie oculari.
Ad ogni modo, il parere dello specialista è indispensabile quando si notano variazioni (anche lievi) della vista oppure improvvisi cambiamenti di visione (es. sdoppiamento della vista o difficoltà a mettere a fuoco).
La diagnosi precoce ed un sollecito intervento chirurgico costituiscono le due regole principali per salvare la vista dalla cataratta.

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Autore

Giulia Bertelli
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici