Carcinoma Duttale Infiltrante: cos'è, sintomi, prognosi e cura

Carcinoma Duttale Infiltrante: cos'è, sintomi, prognosi e cura
Ultima modifica 23.06.2022
INDICE
  1. Generalità
  2. Che cos'è il Carcinoma Duttale Infiltrante?
  3. Incidenza
  4. Cause
  5. Sintomi
  6. Diagnosi
  7. Prognosi
  8. Cure e trattamenti
  9. Screening e prevenzione

Generalità

Il carcinoma duttale infiltrante è un particolare tipo di tumore al seno.

Carcinoma duttale infiltrante Shutterstock

Anche noto come carcinoma duttale invasivo, questo tumore viene così definito per la sua capacità di oltrepassare il confine della struttura mammaria per invadere altre aree corporee. Purtroppo, si tratta di una delle forme di carcinoma mammario maggiormente diffuse che, in alcuni casi, può associarsi anche ad altre tipologie di tumore, come ad esempio il carcinoma lobulare.

La prognosi e la strategia terapeutica dipendono dal grado di aggressività e dallo stadio del carcinoma. Ad ogni modo, in linea generale, il ricorso alla chirurgia è quasi sempre necessario.

Che cos'è il Carcinoma Duttale Infiltrante?

Il carcinoma duttale infiltrante è uno dei più comuni tipi di tumore al seno. È denominino "duttale" in quanto origina dai dotti mammari (galattofori o lattiferi) e "infiltrante" poiché oltrepassa la struttura della mammella diffondendosi anche al di fuori di essa, intaccando linfonodi e altri organi (metastasi).

Esistono due differenti sottotipi di carcinoma duttale infiltrante:

  • Il carcinoma duttale infiltrante non altrimenti specificato (abbreviato con l'acronimo "NAS");
  • Il carcinoma duttale infiltrante di tipo speciale.

Nel corso dell'articolo, tuttavia, non si entrerà nel dettaglio dei suddetti sottotipi, ma verranno analizzate solamente le caratteristiche generali del carcinoma duttale infiltrante.

Incidenza

Il carcinoma duttale infiltrante rappresenta la forma di tumore al seno più comune e maggiormente diffusa, difatti, costituisce ben il 75-80% di tutti i casi di carcinoma mammario.

Cause

Quali sono le cause e fattori di rischio del Carcinoma Duttale Infiltrante?

Come avviene per qualsiasi altro tipo di tumore, il carcinoma duttale infiltrante origina in seguito ad una proliferazione incontrollata di cellule (in questo caso, localizzate a livello dei dotti del seno) che - sfuggendo ai meccanismi di controllo cellulare - si riproducono ad elevata velocità perdendo la loro funzione.

Le cause esatte che portano alla suddetta iperproliferazione, purtroppo, non sono ancora del tutto note, ma - nello sviluppo della malattia - si ritiene vi sia la concorrenza di più fattori di rischio, fra cui ricordiamo:

  • Predisposizione genetica e familiarità (storia familiare di carcinoma duttale infiltrante o di altri tipi di tumore al seno);
  • Età avanzata, il rischio di comparsa di tumori mammari come il carcinoma duttale infiltrante aumenta progressivamente con l'avanzare dell'età;
  • Menarca precoce, la comparsa precoce della prima mestruazione può rappresentare un fattore di rischio per lo sviluppo del carcinoma duttale infiltrante;
  • Menopausa tardiva, analogamente a quanto detto sopra, anche la menopausa tardiva può predisporre all'insorgenza del tumore;
  • Parto, le donne che hanno partorito presentano un rischio temporaneo maggiore di sviluppare un tumore al seno come il carcinoma duttale infiltrante;
  • Obesità e sovrappeso, in particolare, durante la menopausa;
  • Diabete;
  • Stile di vita, uno stile di vita sregolato e caratterizzato da cattive abitudini (dieta sbilanciata, consumo di alcool, vizio del fumo, scarsa o nulla attività fisica, ecc.) rappresenta un grosso fattore di rischio per lo sviluppo di neoplasie mammarie e non solo;
  • Fattori ambientali (ad esempio, esposizione a radiazioni).

Sintomi

Manifestazioni cliniche e sintomi del Carcinoma Duttale Infiltrante

Il carcinoma duttale infiltrante, solitamente, si manifesta come un nodulo percepibile al tatto che - all'esame ecografico o mammografico - si presenta con margini mal definiti o spiculati (forma "a stella") e può associarsi o meno a micro-calcificazioni (piccoli depositi di calcio). Nelle fasi iniziali, questa massa palpabile - generalmente dalla consistenza dura - difficilmente provoca dolore, ma può essere accompagnata da:

Man mano che lo sviluppo del carcinoma duttale infiltrante prosegue, il nodulo di cui sopra aumenta le sue dimensioni e inizia a diffondersi ai tessuti circostanti, ai linfonodi e, potenzialmente, ad altri organi. In questa fase possono manifestarsi sintomi, quali:

  • Dolore sia del seno, sia dei linfonodi ascellari;
  • Retrazione e arrossamento del capezzolo;
  • Ulcerazione della cute soprastante.

Purtroppo, l'assenza di dolore nelle prime fasi di sviluppo del carcinoma duttale infiltrante può essere causa di un ritardo nella diagnosi.

Diagnosi

Come si effettua la diagnosi di Carcinoma Duttale Infiltrante?

La diagnosi di carcinoma duttale infiltrante è, naturalmente, prerogativa del medico specialista che - oltre a raccogliere dati direttamente dalla paziente (anamnesi) circa presenza di sintomi o eventuale familiarità - si servirà di idonei esami diagnostici, quali:

  • Mammografia bilaterale: esame radiografico che permette l'individuazione, anche precoce, di patologie mammarie come il carcinoma duttale infiltrante.
  • Esame citologico mediante agoaspirato: si tratta di un esame che viene effettuato in seguito alla mammografia nel caso in cui questa abbia evidenziato la presenza di formazioni o masse anomale in uno o entrambi i seni. La tecnica consiste nell'aspirazione di una parte della lesione attraverso un sottilissimo ago. Il materiale aspirato viene poi sottoposto ad esame citologico al fine di individuare la presenza di cellule tumorali maligne.
  • Esame citologico delle secrezioni che fuoriescono dal capezzolo.
  • Biopsia: si tratta di una metodica più invasiva rispetto all'agoaspirato, consiste nell'eseguire un piccolo intervento chirurgico durante il quale viene asportata una parte della sospetta lesione maligna che verrà poi sottoposta ad esame istologico.

In alcuni casi, il medico potrebbe anche decidere di ricorrere all'esecuzione di un'ecografia mammaria che, tuttavia, non sempre si rivela utile dal punto di vista diagnostico.

Prognosi

Qual è la prognosi in presenza di Carcinoma Duttale Infiltrante?

La prognosi del carcinoma duttale infiltrante varia in base alla tempestività con cui viene effettuata la diagnosi ed è strettamente correlata al grado di diffusione del tumore (metastasi ai tessuti circostanti, ai linfonodi o ad altri organi) e alla concomitante presenza di altre forme neoplastiche maligne (ad esempio, carcinoma lobulare).

Chiaramente, se il carcinoma duttale infiltrante viene diagnosticato quando ha già intaccato altri organi (generalmente, fegato, polmoni e ossa) e/o si manifesta in associazione ad altri tumori maligni, la prognosi può risultare particolarmente negativa.

La prognosi, perciò, può variare anche di molto da paziente a paziente.

Cure e trattamenti

Il trattamento del carcinoma duttale infiltrante, come accennato, dipende da molti fattori, fra cui la fase di sviluppo nella quale si trova il tumore al momento della diagnosi.

Ad ogni modo, nella maggioranza dei casi si procede con il trattamento chirurgico che - in funzione dell'espansione del carcinoma - può prevedere la rimozione parziale o totale della mammella. In alcuni casi, oltre alla rimozione della massa tumorale, lo specialista può ritenere necessario procedere anche con la rimozione dei linfonodi (sentinella e ascellari).

In seguito all'operazione chirurgica, sulla base delle caratteristiche del tumore (analizzate dall'anatomopatologo) e in funzione del grado di infiltrazione, il medico oncologo potrebbe decidere di sottoporre la paziente a cicli di radioterapia (anche intra-operatoria) e/o chemioterapia antitumorale.

Trattamento chirurgico conservativo

Il trattamento chirurgico conservativo può essere effettuato:

  • Rimuovendo solo la massa tumorale;
  • Rimuovendo il quadrante della mammella in cui è presente il carcinoma in questione, asportando in questo modo anche parte del tessuto circostante (in questo caso, si parla più precisamente di quadrantectomia o di ampia resezione mammaria).

Scopo del trattamento chirurgico conservativo, perciò, è quello di rimuovere il tumore preservando il più possibile il seno colpito.

Mastectomia parziale

La mastectomia parziale o segmentale prevede l'asportazione di più di un quadrante di seno, ma anche in questo caso, la mammella non viene rimossa interamente.

Mastectomia totale

La mastectomia totale, invece, prevede la rimozione totale del seno interessato dal carcinoma duttale infiltrante. In alcuni casi, il medico può decidere di asportare anche il linfonodo sentinella ed eventualmente alcuni o tutti i linfonodi ascellari.

Nei casi più gravi, potrebbe essere necessario anche la rimozione di parte del muscolo pettorale e della cute soprastante. Fortunatamente, in molti casi è possibile salvaguardare l'areola ed il capezzolo.

Nota Bene

Generalmente, dopo la rimozione del tumore ed eventualmente dei linfonodi, questi vengono sottoposti ad analisi da parte dell'anatomopatologo allo scopo di indagarne le caratteristiche biologiche e, in particolare, la presenza significativa di particolari tipi di recettori, quali il recettore per gli estrogeni e il recettore 2 per il fattore di crescita epidermico umano (codificato dal gene HER2/neu). L'individuazione della presenza di simili recettori - implicati nell'accrescimento del tumore - è molto importante per stabilire un corretto approccio terapeutico di tipo farmacologico.

Ricostruzione chirurgica del seno

Indipendentemente dal tipo di trattamento chirurgico (rimozione parziale o totale) cui la paziente viene sottoposta, successivamente si procede sempre con la ricostruzione del seno.

La ricostruzione può avvenire durante lo stesso intervento effettuato per rimuovere il carcinoma, oppure - qualora la paziente debba sottoporsi a successive sedute di radioterapia - la ricostruzione avverrà una volta terminati i cicli radioterapici.

Radioterapia e chemioterapia

Nel trattamento del carcinoma duttale infiltrante la radioterapia è spesso richiesta. Essa può essere somministrata sia in sede intra-operatoria, sia dopo il trattamento chirurgico.

La chemioterapia antitumorale, invece, può essere utile ma non sempre è necessaria. La scelta di ricorrere all'utilizzo di farmaci antitumorali spetta naturalmente allo specialista. Ad ogni modo, fra i diversi principi attivi che potrebbero essere utilizzati, ricordiamo:

Screening e prevenzione

Prevenzione e screening per l'individuazione precoce del Carcinoma Duttale Infiltrante

Per diagnosticare tempestivamente il carcinoma duttale infiltrante - e, più in generale, per la diagnosi precoce di qualsiasi altro tipo di tumore al seno - nel nostro Paese sono attivi specifici progetti di screening. Difatti, più rapida è la diagnosi, più tempestivo sarà l'intervento medico e migliore può essere la prognosi.

Gli strumenti che si possono utilizzare per lo screening del tumore al seno - quindi, anche del carcinoma duttale infiltrante - sono rappresentati principalmente da:

Autopalpazione seno Shutterstock
  • L'autopalpazione del seno (si tratta di una tecnica semplice da eseguire, tanto che può essere effettuata dalla stessa paziente in maniera autonoma, è un modo molto utile per individuare la presenza di noduli o masse anomale);
  • L'esecuzione della mammografia ad intervalli di tempo regolari, variabili in funzione dell'età della donna. Nel dettaglio, il ministero della Salute ha pianificato ormai da molti anni un programma di screening del tumore al seno che invita le donne dai 40 ai 69 anni a sottoporsi, gratuitamente, all'esame mammografico ogni uno o due anni.

Secondo gli studi statistici condotti, l'esecuzione dello screening di cui sopra per l'individuazione precoce di tumori al seno come il carcinoma duttale infiltrante è in grado di ridurre la mortalità del 30-40%.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista