Ultima modifica 28.11.2018

Introduzione

Oltre a rappresentare particolarissimi frutti, le giuggiole sono anche “proverbiali”: andare in brodo di giuggiole, giuggiolino, altro che giuggiole sono solamente alcune delle tantissime fraseologie che vedono come protagonista questi piccoli frutti di Zizyphus zizyphus. Ma soffermiamoci sulla prima espressione verbale: “andare in brodo di giuggiole” trova anche un riscontro pratico. Brodo di giuggioleIl termine “brodo” non si rivela particolarmente indicato ad esprimere ciò che rappresenta, in realtà, il brodo di giuggiole. Più che di brodo, infatti, si dovrebbe parlare di sciroppo (o liquore) di giuggiole.

Brodo di giuggiole nella storia

Abbiamo visto che il brodo di giuggiole è una sorta di sciroppo, un digestivo che affonda le proprie radici nell'antichità. Già dai tempi più antichi, infatti, era abitudine preparare il brodo di giuggiole per dare omaggio ad ospiti “importanti”.
Si narra che il termine “brodo di giuggiole” derivi dalla particolarità dei frutti di essere gli ultimi di stagione a maturare e ad essere invasati.
Attualmente, il liquore a base di giuggiole viene preparato solamente a scopo digestivo, oltre che per “addolcire il palato” di chi lo degusta. Non a caso, l'espressione “andare in brodo di giuggiole” è sinonimo di “andare in estasi”, “essere felici”, “gongolare di gioia”.

 

Ingredienti: brodo di giuggiole


1 kg di giuggiole mature ed appassite
2 grappoli d'uva
2 mele cotogne
Buccia di limone grattuggiata
2 bicchieri di vino bianco
1 kg di zucchero
Acqua (circa 2 litri)
[ricetta tratta da http://it.wikipedia.org/]

Preparazione del brodo di giuggiole

Le giuggiole, mature ed appassite, vengono poste in una pentola e coperte d'acqua. Dopodiché si aggiungono i chicchi d'uva e lo zucchero. Si porta il tutto a bollore e, avendo cura di mescolare di tanto in tanto, si cucina per circa un'ora.
Trascorso il tempo necessario, si aggiungono gli altri ingredienti (pezzetti di mela e vino), ad esclusione della buccia grattugiata del limone (al fine di non cuocere i principi attivi in essa contenuti), addizionata al brodo di giuggiole solo dopo aver evaporato tutto il vino. A questo punto, il composto assume una consistenza particolare e gelatinosa.
Il brodo di giuggiole va filtrato ed invasato in appositi contenitori precedentemente sterilizzati.