Che cos'è
Bryonia è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae e che comprende al suo interno svariate specie.
All'interno del genere Bryonia, le specie maggiormente conosciute sono probabilmente la Bryonia alba (o brionia bianca) e la Bryonia cretica (o brionia rossa).
Entrambe le piante sono tossiche e, per tale motivo, non trovano impieghi in ambito fitoterapico. Nonostante ciò, secondo il principio de "il simile cura il simile", esse vengono sfruttate nel campo dell'omeopatia.
Nota Bene
Quando si parla di "rimedio omeopatico Bryonia" solitamente ci si riferisce alla Bryonia alba. Non a caso, questa specie è quella maggiormente impiegata in quest'ambito.
Nel corso dell'articolo verranno analizzate le principali caratteristiche di entrambe le suddette specie.
Bryonia alba
La Bryonia alba - anche nota con il nome volgare di brionia bianca - è una specie originaria dell'Europa nordorientale e sudorientale. La pianta è presente anche in Italia, in particolar modo nelle regioni settentrionali.
Curiosità
La Bryonia alba è anche conosciuta con i nomi di "rapa del diavolo" e "mandragora inglese". Al pari della mandragora propriamente detta, anche alla Bryonia alba venivano attribuite proprietà magiche.
Caratteristiche e Descrizione Botanica
La Bryonia alba è una pianta monoica ma che produce fiori a sessi separati (ossia, nella stessa pianta sono presenti sia i fiori maschili, sia i fiori femminili). I fiori sono di colore bianco-giallognolo e i frutti sono bacche globose di colore nero.
Il fusto è rampicante e può arrivare a raggiungere i 4 metri di lunghezza. Le foglie sono brevemente picciolate, palmato-pentalobate e ricoperte da piccoli peli su entrambi i lati.
La radice è grossa e carnosa, simile a una rapa (da cui il nome "rapa del diavolo") e di colore grigio-giallognolo. La droga della pianta è rappresentata proprio dalla radice.
Composizione Chimica
La composizione chimica della Bryonia alba è caratterizzata dalla presenza di diversi principi attivi, alcuni dei quali molto tossici. La maggior concentrazione di questi principi si trova nelle radici, benché ve ne siano elevate quantità anche all'interno dei frutti e l'intera pianta sia considerata tossica.
Ad ogni modo, i principali principi attivi presenti nella radice della pianta, sono:
- Glucosidi triterpenici chiamati cucurbitacine, fra cui ritroviamo la brionina;
- Triterpeni come l'acido brionolico;
- Fitosteroli;
- Acidi grassi;
- Lecitine.
Tossicità e Sintomi dell'Avvelenamento da Bryonia alba
Le cucurbitacine contenute nella Bryonia alba hanno proprietà altamente tossiche e citotossiche.
Nel dettaglio, l'ingestione della pianta provoca gravi irritazioni della mucosa gastrointestinale, che si manifestano con vomito e diarrea. In dosi molto elevate, la pianta può risultare letale.
Altri sintomi tipici dell'avvelenamento da brionia sono:
- Irritazione renale associata ad anuria;
- Coliche;
- Presenza di sangue nelle feci;
- Spasmi;
- Paralisi.
La pianta è tossica anche per contatto con la cute e provoca gravi irritazioni che si manifestano con rash, formazione di bolle e necrosi.
Usi in Medicina Popolare
Vista l'elevata tossicità della pianta, il suo impiego non è raccomandato. Tuttavia, in passato la Bryonia alba veniva sfruttata dalla medicina popolare come rimedio lassativo ed emetico. Addirittura, la pianta è stata utilizzata dalla medicina tradizionale per il trattamento di disturbi al fegato e per il trattamento di alcune patologie infettive, acute e croniche.
Rimedio Omeopatico Bryonia alba
Come accennato, attualmente l'unico utilizzo consentito della Bryonia alba riguarda il suo impiego in omeopatia.
Nel dettaglio, la Bryonia è considerata uno dei principali policresti in ambito omeopatico. Ciò significa che la Bryonia è un rimedio omeopatico in grado di esercitare un'azione riequilibrante a livello generale e, per questo, può essere utilizzato per il trattamento di diversi tipi di disturbi.
In particolare, il rimedio omeopatico Bryonia trova impiego in caso di:
- Sindromi infiammatorie a carico del tratto gastrointestinale, associate a bruciore e gonfiore;
- Secchezza delle mucose;
- Stati infiammatori delle mucose che provocano dolori acuti;
- Congestione e infiammazione delle mucose respiratoria (laringo-tracheiti) e gastrointestinale (gastroenteriti);
- Infiammazioni delle membrane sierose;
- Febbre associata a brividi e intensa sudorazione;
- Mal di testa;
- Nevralgie del trigemino e sciatica;
- Vertigini che si manifestano soprattutto al mattino;
- Infiammazioni degli occhi e degli annessi oculari;
- Infiammazioni renali;
- Dolori e disturbi mestruali (amenorrea e dismenorrea);
- Dolori reumatici;
- Disturbi cutanei.
Il rimedio omeopatico Bryonia si ottiene dalla tintura madre delle radici fresche di Bryonia alba (raccolte prima della fioritura) mediante l'esecuzione di opportune diluizioni e dinamizzazioni.
Tale rimedio è disponibile in gocce orali o globuli in diverse diluizioni. La diluizione da impiegare e la posologia del prodotto devono essere stabilite dall'omeopata su base individuale, in funzione del tipo di disturbo che si necessita trattare e a seconda della sua gravità.
Bryonia cretica
La Bryonia cretica - anche nota come brionia rossa - è una specie originaria dell'Europa centrale e meridionale. Considerata tossica, il suo unico impiego consentito è quello in ambito omeopatico.
Lo sapevi che…
Esistono due differenti sottospecie di brionia cretica:
- La Bryonia cretica subsp. acuta, anche nota con il nome di "brionia sicula" poiché cresce soprattutto in quest'isola;
- La Bryonia cretica subsp. dioica, anche conosciuta con il nome di "brionia comune" (nella foto).
Caratteristiche e Descrizione Botanica
La Bryonia cretica è una pianta erbacea perenne dioica. Ciò significa che esistono piante che possiedono i fiori femminili e piante che possiedono i fiori maschili.
Il fusto è rampicante e raggiunge dimensioni variabili dai 2 ai 4 metri. Le foglie sono alterne, brevemente picciolate, palmato-pentalobate e presentano piccoli peli su entrambe le pagine. I fiori sono di un colore variabile dal verde chiaro al giallognolo.
I frutti sono bacche globose di colore rosso (il colore dei frutti è una delle principali caratteristiche che distingue questa specie dalla Bryonia alba).
La radice - che costituisce la droga della pianta - è molto grossa, tuberosa e di colore giallo chiaro.
Composizione Chimica
La composizione chimica della Bryonia cretica è molto simile a quella della Bryonia alba. Anche in questo caso, i principi attivi tossici si concentrano soprattutto nella radice e nelle bacche, benché l'intera pianta sia velenosa.
Ad ogni modo, i principali componenti chimici della Bryonia cretica, sono:
- Cucurbitacine;
- Triterpeni, fra cui ritroviamo l'acido brionolico;
- Acidi grassi;
- Proteine in grado di inattivare i ribosomi, come la bryodina (risultata citotossica in alcuni studi condotti in vitro).
Tossicità e Sintomi dell'Avvelenamento da Bryonia cretica
Analogamente a quanto avviene per la Bryonia alba, anche la tossicità della Bryonia cretica è imputabile perlopiù al suo contenuto di cucurbitacine, glicosidi triterpenici capaci di provocare gravi irritazioni delle membrane mucose.
In caso d'ingestione, pertanto, a causa della marcata irritazione provocata a carico della mucosa gastrointestinale, la pianta è in grado di esercitare un forte effetto emetico e lassativo.
Sintomi tipici dell'avvelenamento da ingestione di Bryonia cretica, sono:
- Vomito;
- Diarrea con sangue nelle feci;
- Irritazione renale e anuria;
- Coliche;
- Spasmi;
- Paralisi;
- Aborto in caso di gravidanza in corso.
Nei casi più gravi, l'avvelenamento da Bryonia cretica può portare alla morte per asfissia.
Trattamento dell'avvelenamento
Il trattamento dell'avvelenamento da Bryonia cretica prevede lo svuotamento dello stomaco mediante lavanda gastrica (a maggior ragione se non si è manifestato il vomito) e la somministrazione di carbone attivo. Gli spasmi dati dall'intossicazione possono essere trattati con diazepam e l'eventuale acidosi metabolica può essere contrastata con la somministrazione di bicarbonato di sodio per via endovenosa.
La funzionalità renale dev'essere tenuta sotto controllo e, in caso di problemi respiratori, può rendersi necessaria la somministrazione di ossigeno e/o l'intubazione del paziente.
Usi in Medicina Popolare
Nel corso degli anni, nonostante la sua tossicità, la Bryonia cretica è stata impiegata nella medicina tradizionale per il trattamento di disturbi gastrointestinali, disturbi epatici, disturbi metabolici, patologie reumatiche e patologie infettive sia acute che croniche.
Rimedio Omeopatico Bryonia cretica
Il rimedio omeopatico Bryonia cretica si prepara eseguendo una serie di diluizioni e dinamizzazioni della tintura madre ottenuta dalla radice della pianta.
Le principali indicazioni di tale rimedio riguardano il trattamento di reumatismi acuti e cronici, peritoniti e infiammazioni a carico di polmoni e pleura.
Il rimedio omeopatico Bryonia cretica è reperibile in gocce e in granuli, disponibili a differenti diluizioni. Anche in questo caso, il tipo di diluizione da impiegare e la posologia del rimedio devono essere stabiliti dall'omeopata su base individuale per ogni paziente, in funzione del tipo e della gravità del disturbo che si vuole trattare.