Autostima nei vari ambiti della vita: come migliorarla

Autostima nei vari ambiti della vita: come migliorarla
Ultima modifica 05.06.2023
INDICE
  1. Autostima: come migliorarla
  2. Cos'è l'autostima?
  3. L'autostima: un prezioso alleato in ogni ambito della vita
  4. Strategie per migliorare l'autostima

Autostima: come migliorarla

L'autostima è una componente fondamentale del benessere psicologico. Una buona autostima aiuta a sentirsi più sicuri, a gestire meglio lo stress e a prendere decisioni più consapevoli e responsabili

Cos'è l'autostima?

Per autostima si intende l'insieme dei giudizi valutativi che una persona dà di se stessa (Battistelli, 1994). Quando si parla di autostima si fa riferimento alla capacità di auto-conoscenza dell'individuo, in base a un'osservazione generale di se stesso, delle sue qualità, credenze e aspettative e della valutazione, positiva o negativa, delle caratteristiche che si auto-attribuisce.
L'autostima è una componente fondamentale della nostra vita: influisce sul benessere emotivo, sulle relazioni interpersonali e sull'autorealizzazione. Un'autostima sana è ciò che ci fa sentire capaci e fiduciosi nelle nostre potenzialità. Al contrario, avere un'autostima bassa può limitare, bloccare o influire negativamente su molti aspetti della propria vita.

L'autostima: un prezioso alleato in ogni ambito della vita

Avere una buona autostima può fare la differenza nei diversi ambiti della vita.

L'autostima personale: che idea ho di me?

L'autostima personale riguarda la valutazione che una persona ha su se stessa, sulla sua personalità, sulle sue abilità, sulle conoscenze in possesso e sul modo di reagire e gestire le proprie emozioni. L'autostima riguarda, quindi, una valutazione globale della propria persona e del modo di intendere la propria esistenza. L'immagine percepita di sé, il Sé Reale, potrebbe, però, essere molto diversa da ciò si vorrebbe essere, il Sé Ideale. L'incongruenza tra come sono e come vorrei essere può minare il senso di autorealizzazione, con conseguenze importanti sulla propria autostima.

L'autostima sociale: come mi relaziono con gli altri?

L'autostima sociale riguarda la valutazione che una persona fa di se stessa in relazione agli altri, includendo la percezione delle proprie capacità di interagire, stabilire relazioni soddisfacenti e comunicare in modo efficace. È, infatti, errata la convinzione secondo la quale per avere una buona autostima sia necessario "bastarsi da soli". Secondo Cooley e Mead, una buona autostima non scaturisce esclusivamente da fattori interni individuali, ma si crea e si sviluppa dall'interazione con gli altri.
All'interno delle relazioni, l'autostima ha un ruolo importante nell'espressione dei propri bisogni in modo assertivo, nel rispetto delle differenze individuali e nella capacità di stabilire confini. Le conseguenze di un'autostima bassa a livello relazionale possono portare a dipendenza emotiva, paura del rifiuto e insicurezza nelle relazioni.

L’autostima sul lavoro: come valuto le mie performance?

L'autostima in ambito professionale riguarda la valutazione che una persona fa di se stessa in relazione al lavoro e alla carriera, includendo la competenza, l'efficacia e il senso di realizzazione professionale. Una buona autostima sul lavoro implica la capacità di apprendere nuove competenze, di affrontare le sfide e di sentirsi a proprio agio nel gestire le proprie aspirazioni professionali. Quando crediamo in noi stessi, siamo più inclini a prendere iniziative, ad assumere rischi calcolati e a perseguire i nostri obiettivi con dedizione. Avere una buona autostima porta a sviluppare una visione più concreta dei propri scopi, abbandonando la spinta a standard performativi irraggiungibili e valorizzando le proprie attitudini. Una buona autostima sul lavoro ci predispone a gestire meglio anche lo stress e le difficoltà, imparando dalle critiche, accettando gli errori come parte del processo e applicando un atteggiamento resiliente anche di fronte ai fallimenti.

L'autostima fisica: mi prendo cura di me?

L'autostima ha un impatto significativo anche sulla nostra salute. Una buona autostima influisce sul benessere psicologico e sulla promozione di uno stile di vita equilibrato. Avere un buon rapporto con il proprio corpo ci permette di accettarlo e prendercene cura in maniera sana ed efficace, oltre le pressioni che spingono al raggiungimento di standard e ideali di perfezione irraggiungibili. In questo ambito, avere una bassa autostima fisica può dar luogo a problematiche quali stress cronico, ansia, depressione o disturbi alimentari.

Per approfondire: Fitness Cognitivo Emotivo: Cos'è, Come Funziona e a Cosa Serve

Strategie per migliorare l'autostima

Siamo bombardati da messaggi che propongono strategie "fai da te" per migliorare l'autostima, come, ad esempio, ripetere meccanicamente slogan di ottimismo cieco o frasi forzate di amore verso se stessi. In realtà, lavorare sull'autostima è un processo di costruzione che parte proprio dalla conoscenza e dall'accettazione della realtà e richiede consapevolezza e impegno costanti. Nel percorso di miglioramento della propria autostima è importante non sottovalutare il ruolo delle esperienze passate nella formazione delle attribuzioni che usiamo per auto-percepirci e auto-valutarci.
Esistono alcuni aspetti che impattano negativamente sulla propria autostima, quali, ad esempio:

  • perfezionismo e creazione di standard irrealistici, che confermano il proprio senso di inadeguatezza e l'autopercezione di non essere "mai abbastanza";
  • bias cognitivi, che intervengono nelle attribuzioni usate per spiegare le nostre esperienze e i risultati che otteniamo, creando spesso una visione parziale e distorta della realtà, in favore di un'autosvalutazione della nostra persona, che ci porta a sottostimare la nostra efficacia, sovrastimando il valore altrui;
  • dialogo interiore eccessivamente autocritico, che porta a giudicare ogni fallimento riconducendolo al nostro valore personale, generalizzando da "ho fallito" a "sono un fallito".

Per migliorare l'autostima è, pertanto, molto importante imparare a riconoscere quali sono le credenze che determinano negativamente la percezione che abbiamo di noi stessi, allenandoci a esaminare attentamente i nostri pensieri, per sostituirli con attribuzioni più realistiche.
Con l'aiuto di un professionista della salute mentale, è possibile migliorare la nostra autostima e sviluppare una prospettiva che ci permetta di attribuire in modo equilibrato i risultati delle nostre azioni, accettare i propri limiti e applicare "self-compassion" nei confronti di noi stessi.

Fonti

  • Cooley, C.H. (1902). Human Nature and the Social Order, New York, Charles Scribner's Sons.
  • Mead, G.H. (1934). Mind, self and society. Chicago, Ill., University of Chicago Press; trad. it. Mente, sé e società, Firenze, Giunti-Barbera, 1966.
  • Rogers, C. (1951). La terapia centrata sul cliente. Londra.

Autore

Ilaria Albano

Ilaria Albano

Psicologa
Dr. Ilaria Albano, psicologa con formazione in Psicologia Cognitiva e Neuroscienze, si occupa di divulgazione scientifica, benessere e empowerment. Founder del progetto "Psicologa Scortese", ogni sabato mattina ha una rubrica in diretta su Radiofreccia.