Esame di Audiometria: Come si svolge?
Ultima modifica 21.12.2021
INDICE
  1. Generalità
  2. Audiometria Tonale
  3. Audiometria Vocale
  4. Audiometria ad Alte Frequenze

Generalità

L'audiometria è una metodica grazie alla quale è possibile eseguire una valutazione della capacità uditiva di un individuo.

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Attraverso l'esecuzione di un esame audiometrico, infatti, il tecnico audiometrista è in grado di determinare quella che viene definita come la "soglia di minima udibilità" del paziente; ciò permette di individuare la presenza di eventuali anomalie e deficit uditivi che dovranno poi essere comunicati al medico tramite compilazione dell'apposito referto.

La diagnosi di un'eventuale ipoacusia e/o sordità, invece, spetta solo ed esclusivamente al medico otorinolaringoiatra e non all'audiometrista.

L'esame audiometrico dev'essere svolto in un luogo in cui il paziente non possa essere distratto da altri rumori "di fondo" che potrebbero essere presenti nell'ambiente circostante. Per tale ragione, questo tipo di esame viene condotto solitamente all'interno della cosiddetta "cabina audiometrica" che è in grado di isolare acusticamente il paziente.

Alla luce di quanto appena detto, appare chiaro quale sia l'importanza dell'audiometria nell'individuazione di disturbi importanti dell'udito, la cui progressione - se individuati tempestivamente - potrebbe essere efficacemente arrestata o comunque rallentata.

Ad ogni modo, i risultati dell'audiometria devono sempre essere interpretati in funzione dell'età del soggetto. Infatti, è bene ricordare che con l'avanzare dell'età - a causa della degenerazione delle strutture uditive correlata ai naturali processi di invecchiamento - un certo livello di ipoacusia può anche essere considerato normale (in questi casi, solitamente, si parla di presbiacusia).

Sostanzialmente, possiamo affermare che esistono tre diverse tipologie di audiometria: l'audiometria tonale, l'audiometria vocale e l'audiometria ad alte frequenze. Di seguito, saranno brevemente descritte le principali caratteristiche di queste diverse forme di audiometria.

Audiometria Tonale

L'audiometria tonale è un particolare tipo di audiometria che consente di determinare la sensibilità uditiva di una persona nei confronti dei suoni.

Tale esame viene condotto in un ambiente silenzioso, con l'ausilio di un apposito strumento (audiometro) in grado di generare suoni puri, con un'unica frequenza di vibrazione.

La stimolazione può avvenire in due differenti modi:

  • Per via aerea, ossia con l'impiego di cuffie che il paziente deve indossare e attraverso le quali viene mandato lo stimolo sonoro. Pertanto, il suono per raggiungere l'orecchio interno deve prima passare attraverso l'orecchio esterno e l'orecchio medio.
  • Per via ossea; in questo caso, invece, il suono puro è trasmesso alla coclea (quindi al nervo acustico) attraverso la vibrazione del processo mastoideo dell'orecchio che si vuole esaminare.

L'audiometria tonale, inoltre, può essere di due tipi:

  • Audiometria tonale sopraliminare: metodica che permette di determinare le soglie di ascolto confortevole e di fastidio del paziente. In questo caso, l'esame audiometrico verrà eseguito utilizzando stimoli sonori di intensità crescente.
  • Audiometria tonale liminare: questa metodica, invece, si pone l'obiettivo di determinare la soglia audiometrica assoluta di un paziente nei confronti degli stimoli sonori. A differenza di quanto avviene con l'audiometria tonale sopraliminare, in questo caso gli stimoli sonori non variano d'intensità.

Generalmente, l'esame in questione inizia testando la conduzione delle frequenze acute (da 2.048 Hz fino a 8.192 Hz) e poi delle frequenze gravi (da 512 Hz a 128 Hz). Durante l'esame, il paziente deve alzare la mano o spingere un tasto per confermare di avere percepito il suono.

I dati raccolti dall'audiometria danno origine a un audiogramma tonale che verrà analizzato dal tecnico audiometrista.

Audiometria Vocale

L'audiometria vocale ha lo scopo di individuare la capacità del paziente di comprendere le parole.

Anche in questo caso, l'esame viene condotto all'interno della cabina audiometrica. Gli stimoli locali possono essere inviati al paziente in campo libero, oppure in cuffia.

L'esame si basa sull'ascolto da parte del paziente di diverse parole, che possono essere pronunciate dallo stesso esaminatore, oppure possono essere registrate. Il compito del paziente sarà quello di ripetere tutte le parole che è stato in grado di comprendere.

Generalmente, l'esame inizia facendo ascoltare al paziente un certo numero di parole a forte intensità di stimolazione, in modo da valutare la quantità di vocaboli compresi. Dopodiché il paziente dovrà ascoltare una serie di altre parole a diversa intensità di stimolazione, in modo da determinare quali parole sono state comprese e a quale intensità. Questi dati saranno poi convertiti in percentuali e inseriti in un grafico (audiogramma vocale) che anche in questo caso sarà interpretato dall'audiometrista.

Audiometria ad Alte Frequenze

L'audiometria ad alte frequenze, come si può intuire dal suo stesso nome, si prefigge l'obiettivo di determinare la soglia audiometrica del paziente per i suoni puri ad alte frequenze, più precisamente di quelli con frequenza superiore agli 8.192 Hz.

Generalmente, in questo tipo di audiometria, il range di frequenze sonore analizzate va dagli 8.000 ai 20.000 Hz.

Questo particolare tipo di audiometria viene effettuato, solitamente, per individuare in maniera precoce eventuali oto-tossicità cocleari che possono essere state causate dall'esposizione a sostanze tossiche, oppure dall'uso di determinati tipi di farmaci, come, ad esempio, il cisplatino (un antitumorale) o gli amminoglicosidi (farmaci antibiotici).

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista