Argiria: Cos'è? Sintomi, Cause, Diagnosi e Trattamento

Ultima modifica 24.10.2019
INDICE
  1. Introduzione
  2. Che Cos'è
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicazioni
  5. Diagnosi
  6. Trattamento

Introduzione

L'argiria è una patologia rara che provoca una colorazione grigio-bluastra della cute e delle mucose, causata dall'esposizione prolungata a composti dell'argento.

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Generalmente, non si tratta di una malattia pericolosa per la vita del paziente, a meno che non compaiano complicazioni a carico di organi interni (fortunatamente rare). Tuttavia, poiché l'argiria conferisce a pelle e mucose una colorazione innaturale, può favorire l'insorgenza di disordini a livello psicologico, inficiando negativamente sulla qualità della vita del paziente che ne soffre.

Lo sapevi che…

L'argiria è anche nota con il nome di "argirosi".

Che Cos'è

Che cos'è l'Argiria?

L'argiria è una patologia - fortunatamente abbastanza rara - che provoca la colorazione grigio-bluastra o blu-grigiatsra di cute e mucose. In funzione della gravità, tale colorazione può essere localizzata ad alcune aree del corpo, oppure presentarsi in forma generalizzata.

L'esatta quantità di argento necessaria per determinare argiria non è nota; nel corso degli anni, infatti, sono stati riportati differenti casi di questa malattia, caratterizzati tuttavia da modalità e tempi di esposizione all'argento o a suoi composti diversi da un caso all'altro.

Cause

Cosa Provoca l'Argiria?

Le cause dell'argiria sono da ricercarsi in una continua e/o eccessiva esposizione (o assunzione) ad argento o suoi composti.

Come accennato nel capitolo precedente, non è noto quale sia la quantità di argento necessaria per dare origine alla malattia, così come non vi sono dati certi in merito al tipo di composto dell'argento che può dare origine alla malattia e al tempo di esposizione/assunzione necessario affinché questa si manifesti. Difatti, nel corso degli anni, sono stati segnalati casi di argiria nei quali la malattia si è manifestata in seguito ad esposizione/assunzione di diversi tipi di composti dell'argento, a differenti concentrazioni e per differenti periodi di tempo.

Vero è che, nella letteratura scientifica, sono stati riportati casi di argiria imputabili all'assunzione di argento colloidale per via orale - utilizzato in questi casi come integratore alimentare in varie forme di medicina alternativa - e per via nasale (gocce nasali) per periodi di tempo variabili da 8 mesi fino a 5 anni.

Lo sapevi che…

All'argento colloidale sono ascritte proprietà antibatteriche, antivirali e antifungine e, per questo motivo, viene utilizzato per via sia interna che esterna al fine di contrastare disturbi dovuti a infezioni di vario tipo. In commercio esistono numerosi prodotti a base di argento colloidale (integratori alimentari e dispositivi medici), il cui impiego ha preso piede anche nell'ambito di diverse medicine alternative. Tuttavia, visti i potenziali effetti collaterali che possono derivare dall'uso smodato e incontrollato dell'argento colloidale, prima di utilizzare prodotti che lo contengono, è sempre consigliabile richiedere il consiglio preventivo del proprio medico.

Allo stesso modo, sono stati segnalati casi di argiria plausibilmente riconducibili all'applicazione intranasale di argento vitellinato.

Ad ogni modo, l'assunzione di composti dell'argento protratta nel tempo e/o a dosi eccessivamente elevate fa sì che il metallo si depositi a livello della pelle (in particolar modo, nel derma) e delle mucose e, in seguito a riduzione, che dia origine al colore blu-grigio caratteristico della malattia. Oltre che in pelle e muscose, il metallo può depositarsi anche in tessuti ed organi interni (come ad esempio, milza, fegato, reni, tessuti del sistema nervoso centrale, midollo osseo, ecc.), talvolta, causando sintomi e complicazioni anche gravi.

Sintomi e Complicazioni

Con quali Sintomi si Manifesta l'Argiria?

Il principale e talvolta unico sintomo dell'argiria è rappresentato dall'insorgenza di una colorazione blu-grigiastra della cute e delle mucose. Tale colorazione può essere più o meno intensa ed interessare una o più parti del corpo, così come può manifestarsi in maniera generalizzata coinvolgendo l'intera superficie corporea.

Generalmente, l'argiria esordisce con l'iperpigmentazione di colore blu-grigio a livello delle gengive, della membrana congiuntivale e delle unghie. L'alterazione cromatica può poi progredire, peggiorando e/o interessando nuove aree corporee.

Il decorso della malattia comunque dipende da fattori individuali e dall'entità dell'esposizione all'argento o ai suoi composti.

Lo sapevi che…

La colorazione tende ad essere più scura nelle aree maggiormente esposte alla luce del sole. Per spiegare questa condizione, è stato suggerito che l'argento possa in un qualche modo stimolare i melanociti a produrre maggiori quantità di melanina e che tale stimolazione risulti aumentata in presenza di luce solare.

Generalmente, l'argiria viene considerata come una condizione benigna che si limita a conferire la sgradita e innaturale colorazione blu-grigio a cute e mucose, creando perciò un danno più che altro estetico. Tuttavia, sono stati segnalati casi, seppur isolati, in cui si sono manifestati sintomi e complicazioni più gravi, quali:

  • Disturbi visivi, in particolare, della visione notturna (soprattutto quando l'argiria interessa anche la congiuntiva);
  • Problemi renali;
  • Complicanze epatiche;
  • Deficit neurologici.

Infine, non bisogna dimenticare i risvolti psicologici della malattia. Il danno estetico, infatti, potrebbe influire negativamente sulla vita sociale e sulla qualità delle relazioni del paziente, con sé stesso e con gli altri, portando alla comparsa di disturbi psichiatrici anche gravi, come ad esempio la depressione.

Diagnosi

Come si Diagnostica l'Argiria?

In seguito all'esame obiettivo fatto dal medico, la conferma della diagnosi di argiria può essere ottenuta mediante l'esecuzione di una biopsia delle aree di cute/mucose interessate dalla colorazione blu-grigiatsra. Se l'analisi dei campioni prelevati con la biopsia evidenza la presenza di argento, allora la diagnosi di argiria può essere confermata. Anche le analisi del sangue e delle urine possono fornire informazioni utili per diagnosticare la malattia.

La diagnosi differenziale per la colorazione blu-grigio della pelle va posta con l'esposizione ad altri metalli, come bismuto, mercurio, arsenico e oro; con l'uso di farmaci che potrebbero causare incremento della melanogenesi e iperpigmentazione cutanea e con alcune malattie che potrebbero dare origine ai medesimi sintomi appena citati.

Trattamento

Esiste un Trattamento per combattere l'Argiria?

In caso di argiria accertata, è necessario interrompere l'uso di qualsiasi prodotto a base di argento si stia assumendo. Purtroppo, però, ad oggi non esiste un trattamento in grado di curare la malattia ed eliminare la colorazione blu-grigio conferita a pelle e mucose.

Nel corso degli anni, sono stati messi in pratica diversi approcci terapeutici - come l'uso di creme depigmentanti o il tentativo di chelare il metallo ed eliminarlo - che, purtroppo, si sono rivelati del tutto inefficaci.

Nella letteratura scientifica, tuttavia, è stato riportato il caso di un uomo di 73 anni con diagnosi confermata di argiria nel quale la sospensione dell'assunzione dei prodotti a base di argento colloidale che stava assumendo, unita alla ridotta esposizione al sole, ha portato ad un miglioramento del quadro clinico. Tuttavia, la possibilità di miglioramento, con molta probabilità, dipende, oltre che da fattori soggettivi, anche dalla gravità della stessa argiria.

In alcuni casi, la terapia laser potrebbe aiutare a decolorare le aree di cute iperpigmentate, tuttavia, non si tratta di una pratica risolutiva.

Qualora dovessero comparire sintomi e complicazioni a carico di altri tessuti ed organi, al paziente verranno forniti tutti i trattamenti di supporto del caso. Chiaramente, in simili situazioni, potrebbe essere necessaria l'ospedalizzazione.

Nel caso in cui il paziente sviluppi disturbi psichiatrici, è opportuno rivolgersi a medici specializzati come psicologi e psichiatri, a seconda dei casi.

Come prevenire il peggioramento della pigmentazione cutanea

Indubbiamente, l'utilizzo di adeguati filtri solari può essere utile per prevenire il peggioramento dei sintomi cutanei della malattia. Poiché le aree esposte alla luce del sole tendono a scurirsi maggiormente, l'uso di filtri solari con elevato indice di protezione può rivelarsi utile per evitare l'ulteriore iscurimento delle aree caratterizzate dalla colorazione blu-grigio tipica dell'argiria.

Autore

Dott.ssa Ilaria Randi

Dott.ssa Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista