Ultima modifica 12.02.2020

Argilla in fitoterapia

Dal punto di vista fitoterapico, l'argilla viene utilizzata per trattare disturbi che affliggono l'apparato gastro-intestinale, quali gonfiore e tensione  addominale, dolore, stipsi o diarrea; più in generale, l'argilla è particolarmente indicata per la sindrome del colon irritabile. ArgillaConsiderando che l'argilla è in grado di adsorbire i gas intestinali, è consigliata per uso interno anche negli episodi di flatulenza e meteorismo.
È bene ricordare che, spesse volte, i dolori gastro-intestinali sono strettamente legati allo stress psicologico; di conseguenza, l'assunzione dell'argilla dovrebbe essere accompagnata anche da altre piante con attività calmanti che, rilassando le pareti dello stomaco e dell'intestino, concorrono a diminuire il gonfiore ed i crampi addominali.


A seguito di verifiche condotte dall’EFSA (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) sui possibili rischi per la salute umana derivanti dalla presenza di alluminio negli alimenti, il Ministero della Salute ha recentemente modificato le condizioni di impiego degli additivi alimentari contenenti alluminio.

Alla luce delle restrizioni adottate per l'impiego di argille come additivi, a partire dalle produzioni del 1 febbraio 2014 è vietato l'uso come ingredienti negli integratori alimentari delle seguenti sostanze:

  • silicato di sodio e alluminio (E554)
  • silicato di potassio e alluminio (E555)
  • silicato di calcio e alluminio (E556)
  • bentonite (E558)
  • silicato d'alluminio o caolino (E559)

Per le altre argille impiegate come ingredienti negli integratori alimentari va specificato in etichetta il tipo e il tenore con le quantità di assunzione indicate. Inoltre con la notifica dell'etichetta va fornita una certificazione sull'entità della presenza di alluminio.

Proprietà

L'argilla rappresenta una miscela viva di sostanze alluminio-silicilate che deriva dalle rocce granitiche; in fitoterapia, non è utilizzata solamente per le sue note capacità di diminuire il gonfiore addominale  ed assorbire i gas intestinali, ma è conosciuta anche per le proprietà antisettiche (disinfettanti), battericide, cicatrizzanti e deodoranti.  La sua particolare composizione chimica, ha permesso all'argilla di essere sfruttata in molti ambiti terapeutici: prima di tutto è una sostanza rimineralizzante, grazie alla presenza di silice, magnesio, ferro, alluminio e calcio. In secondo luogo, l'argilla potrebbe essere utile come detossificante naturale: infatti, vanta proprietà chelanti, tali da permettere la “cattura” di sostanze dannose per l'organismo. A tal proposito, all'argilla sono attribuite proprietà antitossiche: riesce ad adsorbire e ad espellere le sostanze pericolose, perciò si configura come un buon rimedio contro l'avvelenamento.
Questa sostanza minerale veniva utilizzata, seppur senza un fondamento scientifico, nei soggetti colpiti dalle radiazioni nucleari di Chernobyl, riuscendo potenzialmente ad assorbire le radiazioni dannose e ad eliminarle fisiologicamente: in questo caso, più che essere un rimedio vero e proprio contro i danni delle radiazioni nucleari, l'argilla si configura meglio come supporto morale e psicologico per i soggetti affetti.

Argilla bianca e rossa

In base allo stato di ossidazione del ferro presente, l'argilla appare bianca, rossa o verde: in fitoterapia, si preferisce l'argilla bianca (caolino), in cui le proprietà riequilibranti, cicatrizzanti e stimolanti sono maggiormente marcate rispetto alla verde (indicata per uso interno). L'argilla rossa, ricca in ferro e scarsa in alluminio, è indicata per l'anemia, per disturbi epatici e per complicanze a livello della mucosa intestinale.

Argilla in cosmesi

Anche la cosmesi trae vantaggio dall'argilla, sfruttata per la formulazione di prodotti (ad uso topico) anticellulite, antismagliature, in  lozioni per rallentare la caduta dei capelli e in cosmetici anti-age (l'argilla contrasta la formazione di rughe e ne ostacola la comparsa). Inoltre, l'argilla vanta notevoli capacità emulsionanti, essendo in grado di assorbire molecole idrofile - cioè solubili in acqua - e lipofile (oli): la formulazione che ne deriva risulta omogenea, stabile e ben emulsionata.
In erboristeria sono molto richieste le maschere a base di argilla, da applicare direttamente sulla pelle del viso, o su tutto il corpo: posta a contatto con l'acqua, l'argilla forma una massa densa simile al fango, che si solidifica dopo una decina di minuti. L'azione esercitata dall'argilla è quella di esfoliare la pelle, togliendo le cellule dello strato corneo: in tal modo, la pelle appare liscia, levigata e morbida.
L'utilizzo dell'argilla rappresenta un ottimo rimedio anche per alleggerire disturbi della pelle quali eczemi, allergie, foruncoli, infiammazioni, acne, punti neri e scottature: infatti, questa sostanza minerale è capace di assorbire le tossine e “purificare la cute”, favorendo, inoltre, la circolazione del sangue.

Argilla contro la pancia gonfia

Come accennato precedentemente, l'argilla è nota anche per le sue capacità di assorbire i gas intestinali; formulata sotto forma di compresse ad uso interno, l'argilla “chela” i gas a livello gastrico: il risultato che ne deriva, vale a dire il calo della sensazione di gonfiore associato all'alleggerimento della tensione addominale, è potenziato anche dalle proprietà astringenti ed antifermentative dell'argilla (in particolare argilla bianca, ricca di silice, alluminio e sali minerali in genere).

Altri impieghi dell'argilla

È una buona pratica fitoterapica associare l'argilla a sostanze curative, sia medicinali che fitoterapiche: infatti, se applicata in una ferita insieme a medicamenti scelti dallo specialista, non esercita solamente  proprietà meccaniche (favorisce l'adesione del farmaco alla ferita), ma concorre alla rimarginazione della ferita stessa.
L'utilizzo dell'argilla si spinge oltre la fitoterapia e la cosmesi: è utilizzata anche per deodorare la cucina ed il frigorifero, poiché riesce ad assorbire e a “nascondere” gli odori.
È opportuno sottolineare che le attività derivate dall'argilla non sono dovute ad una particolare componente, ma è la sua composizione totale che le determina: tutti i minerali e le sostanze che la compongono agiscono in sinergia potenziando l'effetto finale.

Argilloterapia

Le varie discipline che utilizzano l'argilla per trattare disturbi di diversa natura, hanno favorito la nascita di un nuovo termine, argilloterapia, che indica  una sorta di “medicina non convenzionale”, poiché non ci sono prove scientifiche effettive che confermino del tutto l'efficacia della stessa. Considerando, però, che l'argilla è stata messa in discussione per lungo tempo dalla comunità scientifica per le sue dubbie proprietà “curative”, ci potrebbero essere conseguenze serie dovute non tanto all'argilla in sé, ma all'utilizzo poco idoneo e alle modalità scorrette di assunzione.