Ultima modifica 10.01.2020

Generalità

L'appendicectomia è una procedura chirurgica che prevede la rimozione dell'appendice. Questo tipo di operazione, solitamente, viene effettuato in caso di appendicite, acuta o cronica che sia.
Appendice asportataPer meglio comprendere cos'è l'appendicectomia, come si pratica e per quale motivo se ne richiede l'applicazione, può essere utile aprire una piccola parentesi su cos'è l'appendicite e su quali sono le sue cause.

Appendicite: definizione e cause

L'appendicite è una patologia infiammatoria che si manifesta a carico dell'appendice.
L'appendice - anche definita come "appendice vermiforme" - è un prolungamento che si diparte dal tratto iniziale dell'intestino crasso.
L'appendicite, solitamente, è provocata da un'ostruzione della stessa appendice. Tale ostruzione, a sua volta, può essere causata sostanzialmente da:

  • Ristagno di materiale non digerito (fecaloma);
  • Ipertrofia dei follicoli linfatici appendicolari, che tendono ad aumentare di volume e numero, soprattutto in caso d'infezioni locali o sistemiche.

Purtroppo, non esiste alcun tipo di terapia farmacologica che sia in grado di curare definitivamente l'appendicite; pertanto, l'unico trattamento risolutivo consiste nella rimozione chirurgica dell'appendice, quindi nell'appendicectomia.
AppendiciteTuttavia, è bene ricordare che in alcuni casi di appendicite cronica, il medico può decidere di non eseguire l'appendicectomia, ma di tentare di risolvere il problema tramite un trattamento di tipo conservativo (per informazioni più dettagliate in merito, si consiglia la lettura dell'articolo dedicato "Cura e trattamento Appendicite").
In qualsiasi caso, il trattamento tempestivo dell'appendicite è fondamentale, poiché questa può complicarsi, causando la rottura dell'appendice e dando origine ad ascessi e peritoniti.

Come si esegue

L'appendicectomia è un intervento chirurgico che può essere eseguito sostanzialmente in due modi:

La via laparotomica può essere definita come la via "tradizionale" che viene seguita per l'esecuzione di un intervento chirurgico. Più nel dettaglio, l'appendicectomia per via laparotomica viene effettuata praticando un'incisione di circa 5-10 centimetri in prossimità dell'appendice.
L'appendicectomia per via laparoscopica, invece, viene eseguita praticando tre incisioni, ma il cui diametro è molto più piccolo (circa 1 cm), rispetto a quello dell'incisione praticata nella via laparotomica. Queste incisioni permettono l'inserimento al loro interno di una piccola videocamera definita, appunto, laparoscopio e, allo stesso tempo, consentono l'inserimento della strumentazione chirurgica necessaria per l'asportazione dell'appendice.
AppendicectomiaI risultati ottenuti da queste due differenti tecniche di appendicectomia sono pressoché sovrapponibili, ma l'intervento chirurgico eseguito per via laparoscopica consente di ottenere una guarigione più rapida del paziente, oltre a lasciare cicatrici più piccole e meno visibili. Pertanto, quando possibile, si predilige l'esecuzione di un'appendicectomia in laparoscopia.
Tuttavia, in presenza di infezioni molto estese o in presenza di ascessi, il medico può decidere di intervenire per via laparotomica.
In qualsiasi caso, l'appendicectomia viene eseguita in anestesia generale e, di solito, prima dell'intervento il medico sottopone il paziente a una terapia antibiotica preventiva.
Inoltre, prima di sottoporsi all'operazione chirurgica, è necessario che il paziente sia a digiuno da almeno sei ore.
Ad ogni modo, qualora si renda necessario eseguire un'appendicectomia, sarà il medico a fornire tutte le indicazioni del caso al paziente.

Rischi e Complicazioni

L'appendicectomia è un intervento che può essere definito quasi all'ordine del giorno; di conseguenza, la tecnica con cui viene eseguito è ormai collaudata da molto tempo.
Tuttavia, in alcuni casi - anche se decisamente rari - potrebbero manifestarsi complicazioni non previste, quali emorragie, infezioni o danni ad altri organi.
Oltre a questo, vi possono essere potenziali rischi connessi alla somministrazione dell'anestesia generale, come, ad esempio, le reazioni d'ipersensibilità negli individui sensibili.

Convalescenza e Alimentazione

Per approfondire: Dieta e Appendicite »


Nella maggioranza dei casi, i pazienti vengono dimessi dall'ospedale dopo qualche giorno dall'esecuzione dell'appendicectomia.
La guarigione, solitamente, è piuttosto rapida, e il paziente può ricominciare a nutrirsi già dal giorno successivo l'intervento. Tuttavia, è fondamentale attenersi a un'alimentazione leggera e non esagerare con la quantità di cibo ingerito.
Pertanto, il paziente dovrebbe evitare di assumere cibi quali carni rosse, insaccati, formaggi particolarmente ricchi di grassi, crostacei, cibi dolci, cibi speziati, alcolici e fritti di vario genere (assolutamente vietati). Si deve invece preferire il consumo di ortaggi, cereali, legumi ed eventualmente carne bianca, quest'ultima da cuocersi preferibilmente al vapore o, eventualmente, alla griglia; anche il pesce può essere consumato, purché si scelgano carni povere di grassi.
Ad ogni modo, anche in questo caso, sarà il medico a fornire tutte le istruzioni necessarie al paziente affinché il recupero post-appendicectomia sia rapido e completo.


Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista