Antisettici: Cosa Sono, Tipi e Come Agiscono

Antisettici: Cosa Sono, Tipi e Come Agiscono
Ultima modifica 10.01.2020
INDICE
  1. Definizione e Generalità
  2. Classificazione
  3. Meccanismo d'Azione

Definizione e Generalità

Gli antisettici sono delle particolari sostanze appartenenti alla grande categoria degli agenti antinfettivi, cui appartengono anche i disinfettanti e i farmaci antimicrobici per uso sistemico.

Antisettici Shutterstock

Gli antisettici, generalmente, sono sostanze impiegate per la disinfezione della cute (integra e non) e delle mucose dell'individuo, così come degli animali (antisettici per uso veterinario).

Com'è facilmente immaginabile, gli antisettici vengono impiegati per prevenire e contrastare l'insorgenza di infezioni (sostenute da virusbatterifunghi, ecc.), sepsi o putrefazioni di varia origine e natura.

L'antisettico ideale dovrebbe agire solo sul microorganismo patogeno, senza provocare effetti di alcun tipo sull'uomo o sull'animale trattato; quindi, dovrebbe avere massima efficacia contro il potenziale patogeno con una tossicità scarsa o nulla per l'organismo.

Classificazione

Gli antisettici sono classificabili in diversi modi: in funzione del loro meccanismo d'azione; in funzione della loro struttura chimica e in funzione della tipologia d'uso cui sono destinati (ad esempio, antisettici da utilizzarsi su cute integra, su cute lesa o su mucose).

Oltre a quanto appena detto, gli antisettici possono essere distinti in due grandi categorie: gli antisettici che uccidono del tutto i microorganismi (come, ad esempio, i battericidi) e quelli, invece, che ne arrestano o rallentano la crescita e lo sviluppo (come, ad esempio, i batteriostatici).

Ad ogni modo, il metodo di classificazione maggiormente impiegato è, molto probabilmente, quello che prevede la suddivisione degli antisettici in funzione della loro struttura chimica. Fra i principali antisettici ancora oggi impiegati possiamo, pertanto, distinguere:

  • Alcoli, fra cui ritroviamo l'alcol etilico e l'alcol isopropilico. Vengono utilizzati, normalmente, ad una concentrazione del 60-70% per la disinfezione della cute integra. Sono capaci di diminuire notevolmente la carica microbica sulla cute e per questo possono essere utilizzati anche per l'igiene chirurgica, sia da soli, sia in associazione ad altri antisettici.
  • Biguanidi, fra cui spicca la clorexidina. Questa molecola è ampiamente utilizzata nella disinfezione sia della cute integra che della cute lesa e risulta particolarmente efficace contro i batteri Gram-positivi (azione battericida). Aumentandone la concentrazione, tuttavia, si può ottenere un aumento dello spettro d'azione che si estende anche ai batteri Gram-negativi e ai funghi.
    Può essere impiegata anche in ambito chirurgico e, generalmente, possiede una tossicità piuttosto limitata. Tuttavia, è necessario evitarne il contatto con gli occhi e con l'orecchio medio.
  • Composti alogenati, fra cui ritroviamo il triclosan, lo iodopovidone e la tintura di iodio.
    Il triclosan è un fenolo clorurato impiegato per la disinfezione della cute integra, che rientra anche nella composizione di alcuni prodotti per l'igiene personale. Possiede uno spettro d'azione piuttosto ampio, ma più limitato rispetto a quello di altri antisettici, quale, ad esempio, lo iodopovidone. Tuttavia, il triclosan sembra essere particolarmente efficace nel contrastare i ceppi di Staphylococcus aureus meticillino-resistenti.
    Anche i composti contenenti iodio - come lo iodopovidone e la tintura di iodio - sono impiegati nella disinfezione della cute (rispettivamente, lesa ed integra) e possiedono uno spettro d'azione ampio. Normalmente, sono ben tollerati (tranne in caso di ipersensibilità) e possiedono una tossicità relativamente bassa.
  • Perossidi, come il perossido d'idrogeno (o acqua ossigenata).
    Il perossido d'idrogeno è impiegato come antisettico sulla cute lesa e risulta, pertanto, efficace nel trattamento di ferite, escoriazioni e ulcere. Normalmente, viene utilizzato alla concentrazione di 10-12 volumi; se in concentrazioni più alte, dev'essere preventivamente diluito.
    Va sottolineato che - anche se ben tollerato - l'uso del perossido d'idrogeno sulla cute lesa può provocare un leggero dolore. Infine, è bene ricordare che questo composto non dev'essere impiegato in concomitanza ad altri antisettici contenenti iodio e/o ioduri.
  • Acido borico: questo composto è utilizzato abitualmente in concentrazioni del 3%, come antisettico nella disinfezione di aree di cute irritate o screpolate e nella disinfezione di ustioni minori. Oltre a questo, l'acido borico viene utilizzato anche come antisettico nel trattamento dell'acne. Solitamente, è un composto ben tollerato, tanto che può essere impiegato anche nei bambini, purché di età superiore ai tre anni.
  • Cloramina: si tratta di un ipoclorito organico facilmente solubile in acqua che trova impiego nella disinfezione della cute lesa. Solitamente, viene utilizzata a concentrazioni che variano dall'1 al 2,5%.

Meccanismo d'Azione

I meccanismi d'azione attraverso i quali gli antisettici espletano la loro attività possono essere molteplici.

Nella maggior parte dei casi, gli antisettici agiscono sulla membrana cellulare e sulle proteine dei microorganismi ad essi sensibili.

Più in particolare, fra i principali meccanismi d'azione degli antisettici, troviamo:

  • Alterazione della struttura delle membrane cellulari dei microorganismi (come avviene, ad esempio, con l'utilizzo della clorexidina);
  • Alterazione della permeabilità delle membrane cellulari dei microorganismi;
  • Denaturazione delle proteine contenute all'interno del microorganismo (come avviene quando si utilizzano l'alcol etilico o il perossido di idrogeno);
  • Ossidazione delle proteine dei microorganismi (come avviene quando s'impiegano antisettici contenenti iodio).
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Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista