Antiacidi Naturali: quali sono?

Generalità
Quando si parla di antiacidi naturali, si vogliono indicare tutte quelle sostanze di origine naturale in grado di contrastare l'eccessiva acidità gastrica e i sintomi che ne derivano.
Per definizione, gli antiacidi sono tutte quelle sostanze che - nel vero e proprio senso della parola - neutralizzano l'acidità dei succhi gastrici. Tuttavia, in molti casi, nell'insieme degli antiacidi naturali vengono raggruppati anche rimedi che non espletano una vera e propria neutralizzazione dei fluidi acidi, ma che sono dotati di proprietà in grado di contrastare o limitare sintomi e conseguenze tipici dell'ipersecrezione gastrica.
Nota Bene
Gli antiacidi naturali e gli integratori alimentari che li contengono non devono essere considerati come sostituti di una terapia farmacologica contro l'acidità di stomaco. Difatti, gli antiacidi naturali, anche se possono rivelarsi utili in casi di lieve entità, non sono farmaci e non sono in grado di curare l'iperacidità gastrica grave e/o di natura patologica.
Pertanto, prima di ricorrere all'uso di simili rimedi, è fondamentale rivolgersi al proprio medico.
Liquirizia
La liquirizia (Glycyrrhiza glabra) è considerata uno degli antiacidi naturali per eccellenza, anche se, in verità, essa non neutralizza l'acidità dei succhi gastrici.

Questa pianta, infatti, esercita più che altro una funzione protettiva nei confronti della mucosa dello stomaco, alleviando i sintomi e prevenendo le conseguenze di un'eccessiva secrezione acida. Più nel dettaglio, alla liquirizia sono ascritte proprietà antinfiammatorie e citoprotettive, ampiamente confermate da diversi studi.
Naturalmente, per esercitare le sua attività, la liquirizia deve essere assunta per via orale subito dopo i pasti, ad esempio, in forma di infuso o decotto. Ad ogni modo, per maggiori informazioni in merito, si consiglia la lettura dell'articolo dedicato: Curarsi con la Liquirizia.
Possibili Interazioni Farmacologiche
La liquirizia contiene diverse molecole che possono interferire con l'attività di farmaci quali:
- Diuretici e lassativi;
- Antinfiammatori (sia FANS che steroidei);
- Antiaritmici e digitalici;
- Contraccettivi orali;
- Insulina.
Effetti Collaterali
La liquirizia è nota per la sua capacità di incrementare la pressione arteriosa. Difatti, specie in seguito all'uso prolungato, questa pianta o i suoi derivati possono causare ipertensione. Oltre a ciò, la liquirizia può anche favorire la comparsa di ipopotassiemia, aritmie e ritenzione di sodio.
Controindicazioni
L'uso della liquirizia e dei suoi derivati è controindicato nei seguenti casi:
- Ipersensibilità accertata verso uno o più componenti della pianta;
- Ipertensione arteriosa;
- Ipopotassiemia;
- Ritenzione idrosalina;
- Sovrappeso;
- Grave insufficienza epaticae/o cirrosi epatica;
- Grave insufficienza renale;
- Aritmie cardiache;
- Diabete mellito;
- Patologie neuromuscolari;
- In gravidanza e durante l'allattamento.
Camomilla
Analogamente a quanto detto per la liquirizia, anche la camomilla (Matricaria recutita) non è in grado di neutralizzare l'acidità dei succhi gastrici.

Tuttavia, questa pianta viene spesso inserita nel gruppo degli antiacidi naturali. Questo perché la camomilla è capace di esercitare un'attività antinfiammatoria nei confronti delle mucose dell'apparato digerente; pertanto, può essere utile per ridurre l'infiammazione e l'irritazione scatenate da un'ipersecrezione acida a livello gastrico.
Più precisamente, la camomilla sembra essere particolarmente utile in quei disturbi dell'apparato gastrointestinale caratterizzati da infiammazione e irritazione associate a spasmi (la pianta è, infatti, dotata anche di proprietà antispastiche del tubo digerente).
La forma più comune attraverso la quale la camomilla viene assunta è l'infuso.
Possibili Interazioni Farmacologiche
La camomilla potrebbe interferire con l'attività di farmaci come gli anticoagulanti cumarinici, i calcio-antagonisti, le statine, la cisapride, le benzodiazepine e i farmaci sedativi.
Controindicazioni
La camomilla non possiede particolari controindicazioni, fatto salvo il caso in cui vi sia un'allergia nota alla pianta.
Per quanto riguarda l'uso della camomilla in gravidanza, invece, benché non vi siano vere e proprie controindicazioni, si consiglia di usare cautela.
Altea
L'altea (Althaea officinalis) è un'altra pianta i cui estratti vengono utilizzati come antiacidi naturali ma il cui meccanismo d'azione non consiste nella neutralizzazione dell'ambiente acido dello stomaco.

L'altea, infatti, è dotata di proprietà antinfiammatorie della mucosa gastrica ed esofagea e di proprietà emollienti conferitele dal suo alto contenuto di mucillagini.
Questa pianta, perciò, può rivelarsi utile più che altro come gastroprotettore, poiché in grado di proteggere le mucose dell'apparato digerente dall'ipersecrezione acida dello stomaco, alleviando i sintomi da essa indotti. Anche in questo caso, la pianta deve essere assunta per via orale. Per maggiori informazioni, si rimanda alla lettura dell'articolo: Curarsi con l'Altea.
Possibili Interazioni Farmacologiche
Poiché l'altea è ricca di mucillagini, il suo utilizzo, così come l'impiego dei suoi estratti può ostacolare l'assorbimento di farmaci assunti per via orale. Per tale ragione, nel caso in cui fosse necessario assumere medicinali di qualsiasi tipo, la somministrazione di questi ultimi dovrà avvenire almeno due ore prima dell'assunzione della pianta o dei suoi derivati.
Controindicazioni
L'altea è generalmente controindicata nei bambini con meno di 12 anni di età e, a scopo precauzionale, anche in gravidanza e durante l'allattamento. Naturalmente, la pianta non deve essere assunta nemmeno in caso di allergia nota.
Bicarbonato di Sodio
Benché il bicarbonato di sodio rientri nella composizione di veri e propri farmaci utilizzati per contrastare l'acidità di stomaco e per favorire la digestione, esso rientra a pieno diritto nel gruppo degli antiacidi naturali.

Il bicarbonato di sodio, infatti, agisce proprio andando a neutralizzare l'ambiente eccessivamente acido dello stomaco, alleviando di conseguenza anche i disturbi e i sintomi che scaturiscono da un'ipersecrezione acida. Nel dettaglio, il composto espleta la sua azione reagendo con l'acido cloridrico presente nello stomaco secondo la seguente reazione chimica:
NaHCO3 + HCl → NaCl + H2O + CO2↑
Grazie a questo meccanismo d'azione, il bicarbonato di sodio è in grado di diminuire i livelli di acido cloridrico, innalzando in questo modo il pH a livello gastrico.
Ad ogni modo, per informazioni più dettagliate circa caratteristiche e modo d'uso del sodio bicarbonato, si rimanda alla lettura dell'articolo dedicato: Bicarbonato per Digerire.
Possibili Interazioni Farmacologiche
Vista la sua capacità di innalzare il pH dello stomaco, l'assunzione del bicarbonato di sodio può interferire con l'assorbimento gastrico di farmaci acidi.
Inoltre, questo antiacido naturale può rallentare l'eliminazione per via renale di farmaci basici.
Effetti Collaterali
Fra gli effetti collaterali che si possono manifestare in seguito all'assunzione di bicarbonato di sodio, ricordiamo: flatulenza, crampi allo stomaco, ritenzione idrica e alcalosi metabolica.
Controindicazioni
Benché il bicarbonato di sodio sia un prodotto acquistabile liberamente, il suo impiego risulta controindicato in diverse situazioni, quali:
- Ipersensibilità nota al prodotto;
- In pazienti con disturbi o malattie renali;
- Nei pazienti affetti da ipertensione;
- In pazienti che soffrono d'insufficienza cardiaca;
- In età pediatrica;
- In gravidanza.
L'uso durante l'allattamento è, invece, considerato sicuro.
Altri Antiacidi Naturali
Anche alcuni rimedi proposti da medicine alternative - come, ad esempio, l'omeopatia e la terapia biochimica di Schüssler - potrebbero rientrare all'interno del gruppo degli antiacidi naturali.
Nota Bene
Le pratiche di seguito descritte non sono accettate dalla scienza medica, non sono state sottoposte a verifiche sperimentali condotte con metodo scientifico o non le hanno superate. Tali pratiche, pertanto, potrebbero essere inefficaci o risultare, addirittura, pericolose per la salute.
Le informazioni riportate hanno solo un fine illustrativo.
Omeopatia
Fra gli antiacidi naturali proposti dalla medicina omeopatica, ricordiamo i seguenti rimedi:
- Argentum nitricum 6CH: è un rimedio omeopatico di origine minerale impiegato nel trattamento di diversi disturbi del tratto digerente, molti dei quali caratterizzati dalla presenza di iperacidità gastrica. Generalmente, si consiglia l'assunzione di 3 granuli ogni 1-3 ore.
- Kalium carbonicum 6CH: si tratta di un altro rimedio di origine minerale. Sfruttato dall'omeopatia per il trattamento di disturbi digestivi, dell'acidità di stomaco e del reflusso gastroesofageo. La dose che solitamente si consiglia di utilizzare è di 3 granuli ogni 3-6 ore.
- China 6CH: è un rimedio omeopatico di origine vegetale che trova impiego perlopiù nel trattamento di gastrite e reflusso gastroesofageo. La dose generalmente consigliata è di 3 granuli ogni 3-6 ore.
Sali di Schüssler
Per quanto riguarda l'impiego dei sali di Schüssler come antiacidi naturali, il rimedio solitamente utilizzato in quest'ambito è il sale numero 9 (Natrium phosphoricum). Nell'ambito della terapia biochimica di Schüssler, infatti, tale sale è considerato come il rimedio in grado di regolarizzare l'equilibrio acido-base. Pertanto, la sua somministrazione - da effettuarsi dopo i pasti - dovrebbe essere in grado di ripristinare le normali condizioni fisiologiche a livello gastrico. Naturalmente, non vi sono dati scientifici affidabili in grado di supportare una simile teoria.
Alimentazione
Alimentazione Corretta come Supporto agli Antiacidi Naturali
L'alimentazione riveste un ruolo molto importante in presenza di iperacidità gastrica e costituisce un vero e proprio supporto all'assunzione di antiacidi naturali o ad eventuali terapie farmacologiche prescritte dal medico.
Per contrastare, o comunque limitare, l'eccessiva produzione di acido a livello gastrico, infatti, alcuni cibi dovrebbero essere evitati e i pasti dovrebbero essere effettuati ad orari regolari. A tal proposito, di seguito sono riportati alcuni consigli utili:
- Evitare il consumo di cibi fritti, cibi piccanti e/o eccessivamente speziati;
- Evitare o limitare il consumo di caffè, cioccolato e bevande alcoliche;
- Evitare pasti troppo abbondanti;
- Preferire cibi leggeri e facilmente digeribili;
- Ridurre o eliminare del tutto l'uso del sale (il sale, infatti, può favorire la secrezione acida dello stomaco);
- Masticare lentamente;
- Pranzare e cenare sempre alla stessa ora.
Gravidanza e Allattamento
Gli Antiacidi Naturali si Possono Utilizzare in Gravidanza e Durante l'Allattamento?
Anche se gli antiacidi naturali non sono medicinali ma rimedi di origine naturale, non significa che il loro utilizzo sia sicuro in gravidanza e durante l'allattamento. Al contrario, come si è visto nel corso dell'articolo, l'impiego di alcuni di questi prodotti è espressamente controindicato durante la gestazione e durante la fase di allattamento.
Per questo motivo, prima di assumere antiacidi naturali di qualsiasi tipo, le donne in gravidanza e le madri che allattano al seno devono assolutamente chiedere consiglio al proprio medico.