Angiomi: cause e trattamenti

Ultima modifica 20.02.2020
INDICE
  1. Angiomi: definizione
  2. Sintomi
  3. Cause
  4. Cure

« angiomi: definizione e classificazione

Angiomi: definizione

Gli angiomi sono forme patologiche benigne che interessano vasi arteriosi, linfatici o biliari: comunemente, gli angiomi sono chiamati "voglie". Si presentano sotto forma di macchie rosse-violacee, con una spiccata tendenza ad estendersi nel corso del tempo; tuttavia, non mancano casi in cui l'angioma regredisce spontaneamente, senza lasciare tracce evidenti sulla cute. Purtroppo, però, nella maggior parte dei casi è necessario rivolgersi ad uno specialista, dermatologo o chirurgo, per cancellare la chiazza. L'angioma non è contagioso ed è improbabile che possa sfociare in forme patologiche.
Solitamente, gli angiomi sono considerati inestetismi isolati, sola raramente correlati a manifestazioni vascolari di grave entità.

Angiomi

Sintomi

In genere, l'angioma è asintomatico, poiché si manifesta senza provocare disturbi al soggetto ed il danno è solo estetico; nel caso in cui l'individuo affetto da angioma percepisca fastidio, significa che l'angioma è posizionato in una zona critica del corpo, oppure è indice di un'estensione eccessiva della macchia. Se scalfiti o lesionati, gli angiomi possono sanguinare. Tra i sintomi di lieve entità si ricordano: emicrania, mal di testa, e alcuni sporadici casi di crisi epilettiche facilmente controllabili con trattamenti medici.
In alcuni soggetti, in seguito ad un'eventuale emorragia, l'angioma artero-venoso potrebbe provocare conseguenze più gravi a livello cerebrale; se un vaso anomalo si rompe, si potrebbe creare un ematoma nella massa cerebrale, fino a provocare deficit a livello neurologico. Ad ogni modo, se si manifestano in aree non critiche, le emorragie tendono a non lasciare danni permanenti.

Cause

I fattori eziopatologici che innescano la manifestazione dell'angioma sono tutt'ora motivo di ricerca, poiché le cause non sono precise, né tantomeno chiare. Solo alcuni tipi di angiomi hanno registrato una stretta correlazione con altre patologie: per esempio, l'angioma a ragno potrebbe essere conseguenza di cirrosi epatica. Inoltre, si è osservata una maggior incidenza degli angiomi spider nelle donne in gravidanza, ma le cause non sono state ancora chiarite.
Il Diseases Database indica, con una lista, le possibili cause che potrebbero scatenare o, comunque, favorire, l'insorgere di angiomi, tra cui gravidanza, cirrosi epatica, malattia epatica alcolica e microtraumi ripetuti.

Cure

Generalmente, gli angiomi non richiedono trattamenti particolari, poiché, come accennato, il disturbo sfocia solamente nell'estetica. Nel caso in cui gli angiomi comincino a sanguinare o a creare fastidio, allora è consigliabile il parere medico: se gli angiomi si trovano in zone maggiormente soggette a sollecitazioni (lingua, labbra, ano, genitali), il trattamento più indicato è l'asportazione chirurgica.
In alcuni soggetti, gli angiomi si formano a livello delle palpebre: oltre a rappresentare un problema estetico, l'angioma potrebbe provocare problemi alla vista.
Gli angiomi, come tra l'altro la maggior parte delle manifestazioni patologiche benigne a risvolto estetico, potrebbero creare seri problemi psicologici nel soggetto sofferente per la sua immagine deturpata: sarà dovere del medico consigliare, oltre ad una possibile terapia risolutiva dell'angioma, un trattamento psico-terapico.
Per quanto riguarda i piccoli angiomi asintomatici, limitati in alcune aree, il trattamento più indicato è il solo controllo dell'evoluzione degli stessi.
In base al paziente, i trattamenti risolutivi per gli angiomi soni diversi: laser-terapia, chirurgia plastica, criochirurgia, radioterapia, embolizzazione.

  • Laser-terapia: è un trattamento molto efficace, adatto per i giovani. Più in particolare, si utilizza uno strumento chiamato Dye laser, laser selettivo per l'eliminazione delle chiazze rosse della pelle. Il Dye laser è consigliato per gli angiomi, perché appaiono rossi: questo particolare strumento, infatti, è selettivo solo per il colore rosso (indicato, infatti, anche per il trattamento di couperose, cicatrici, smagliature allo stadio infiammato, e teleangectasie). Durante la seduta, non si avverte dolore, se non un piccolo fastidio. È opportuno ricordare che l'angioma non può essere eliminato con un'unica seduta; dopo alcuni trattamenti, si assiste ad una progressiva depigmentazione della pelle. Prima di sottoporsi alla laserterapia, è assolutamente sconsigliata l'esposizione al sole: è buona regola evitare anche farmaci e sostanze fotosensibilizzanti prima del trattamento.
  • Criochirurgia: è una tecnica atta alla risoluzione di affezioni dermatologiche. La tecnica criochirurgica sfrutta il freddo per trattare i disturbi cutanei, come angiomi, verruche, acne e cicatrici ipertrofiche. Già l'etimologia del termine "crioterapia", la cui derivazione è greca, rimanda all'utilizzo del freddo a fine terapeutico (crioterapia = cura con il freddo).  La criochirurgia è un trattamento indicato per gli angiomi, poiché è in grado di provocare ustioni da congelamento con possibile formazione di eritemi e bolle. Se effettuata correttamente, questa tecnica non lascia tracce nelle cellule circostanti, poiché si deve intaccare solamente il tessuto interessato dall'angioma.
  • Radioterapia: consigliata solo per i rari casi in cui la chirurgia non riesce a risanare il tessuto, perché magari gli angiomi sono posizionati in aree critiche e pericolose per il corretto funzionamento degli organi vicini. In genere, la radioterapia va applicata negli angiomi ossei od orbitali. Questa tecnica prevede, in genere, l'applicazione per contatto tramite placchette cariche con isotopi radioattivi.
  • Embolizzazione (o sclerotizzazione): tecnica particolare, utile per la risoluzione degli angiomi che comunicano con il circolo vascolare sistemico o per quelli posti alle estremità o alle radici degli arti. Questa procedura complicata consiste nell'ostruire il flusso sanguigno dell'area interessata in modo selettivo: l'embolizzazione, come suggerisce già la parola stessa, crea un embolo, che permette di ridurre temporaneamente l'emissione sanguigna affinché il chirurgo possa rimuovere l'angioma evitando il sanguinamento eccessivo.
  • Chirurgia plastica: questo rimedio dev'essere "l'ultima spiaggia" ed il soggetto dovrebbe sottoporsi ad un'operazione chirurgica solo se assolutamente necessario. Se l'angioma è pericoloso, di elevate dimensioni, sanguina facilmente e non regredisce in modo spontaneo, lo specialista può suggerire un trattamento chirurgico invasivo.

I trattamenti analizzati sono drastici, poiché eradicano l'angioma in modo invasivo. Se l'inestetismo è ritenuto accettabile, si può ricorrere a cosmetici coprenti, che celano il disturbo senza eliminare effettivamente l'angioma. Il make-up dev'essere scelto con cura, prediligendo prodotti di qualità e non irritanti: non si deve dimenticare, infatti, che la cute interessata dall'angioma è più sensibile e delicata; di conseguenza, l'utilizzo di cosmetici aggressivi o irritanti potrebbe accentuare il disturbo.

Non esistono rimedi naturali (fitoterapici) utili nel risanamento dell'angioma.