Angioma Rubino - Emangioma Senile o di Campbell de Morgan

Ultima modifica 21.04.2020

Generalità

Un angioma rubino è un tumore benigno, a localizzazione cutanea, che trae origine da una cellula endoteliale di un vaso sanguigno; alla vista, si presenta come una chiazza o una papula di colore rosso-purpureo dalle dimensioni contenute (oscilla generalmente tra i 3 e i 5 millimetri; raramente raggiunge il centimetro).
Angioma RubinoAttualmente, non è chiaro cosa causi la formazione degli angiomi rubino; in realtà, le ipotesi in merito sono svariate, ma nessuna di queste ha trovato un effettivo riscontro nella ricerca scientifica.
Gli angiomi rubino sono presenze tipicamente asintomatiche e prive di pericolosità, tanto che, salvo non rappresentino un inestetismo, non sono sottoposti ad alcun trattamento di rimozione/eliminazione.

Breve richiamo di cos'è un angioma

In medicina, il termine angioma identifica un tipo di tumore benigno che origina da una cellula della parete interna (cellula endoteliale) di un vaso sanguigno o un vaso linfatico.

Cos'è un angioma rubino?

L'angioma rubino è una particolare varietà di angioma, che trae origine da una cellula endoteliale di un vaso sanguigno e ha una tipica localizzazione cutanea (cioè sulla pelle).
Gli angiomi rubino sono presenze generalmente prive di pericolosità e che non devono destare particolari apprensioni, salvo non mutino improvvisamente il loro aspetto.
Nel corso della vita, un essere umano può sviluppare più di un angioma rubino.

L'emangioma rubino è anche conosciuto come angioma senile o angioma di Campbell de Morgan.

L'angioma rubino è un emangioma

L'angioma rubino è un emangioma; “emangioma” è il termine medico più appropriato per definire un qualsiasi angioma derivante da una cellula endoteliale di un vaso sanguigno.
A voler essere ancora più precisi, l'angioma rubino è un emangioma capillare.


Curiosità: quali sono gli altri sottotipi di emangioma?

L'emangioma capillare è soltanto uno dei tre possibili sottotipi di emangioma esistenti; gli altri due sottotipi sono il cosiddetto emangioma cavernoso e il cosiddetto granuloma piogenico.

Caratteristiche di un tipico angioma rubino

Un tipico angioma rubino è un denso agglomerato di capillari e vasi sanguigni leggermente più grossi, che può avere l'aspetto di una chiazza o una papula, può essere di colore rosso o porpora, può avere forma circolare od ovale e, infine, può essere liscio oppure rilevato.
Per quanto concerne le dimensioni, gli angiomi rubino possono misurare da pochi millimetri (3-5 al massimo) a quasi un centimetro (raro).

Dove si formano solitamente gli angiomi rubino?

Sebbene possa svilupparsi in una qualsiasi zona cutanea del corpo umano, l'angioma rubino ha una particolare preferenza per tronco, braccia, gambe e spalle.

Epidemiologia

Gli angiomi rubino rappresentano la più diffusa tipologia di angioma.
Non hanno preferenze per una popolazione in particolare, colpiscono ugualmente uomini e donne, e tendono a formarsi soprattutto in tarda età.


Curiosità: quanto è diffuso l'angioma rubino tra gli anziani?

Secondo uno studio statistico, più del 75% delle persone sopra i 75 anni sarebbe portatore di almeno un angioma rubino.

Sinonimi

L'angioma rubino è conosciuto con diversi altri nomi, tra cui:

  • Angioma ciliegia
    Motivo: il colore dell'angioma rubino ricorda molto la colorazione rosso-purpurea di una tipica ciliegia.
  • Angioma senile
    Motivo: perché, come si è detto, l'angioma rubino è particolarmente diffuso tra le persone di età avanzata.
  • Macchia di Campbell De Morgan
    Motivo: Campbell De Morgan è il cognome del chirurgo britannico che descrisse per la prima volta, nel 19esimo secolo, l'angioma rubino.

Cause

Un angioma rubino è frutto di un processo proliferativo che, a partire da una cellula endoteliale di un vaso sanguigno, porta alla formazione di un agglomerato di capillari e vasi sanguigni.
Attualmente, nonostante i numerosi studi condotti in merito, le cause del sopraccitato processo proliferativo (quindi, di fatto, le cause di angioma rubino) sono sconosciute e rappresentano un vero mistero.

Ci sono cause sospette? Quali sono?

Tra le cause ipotizzate di angioma rubino, figurano: fattori genetici, la gravidanza (chiaramente nelle donne),  l'insistente esposizione alla luce solare, la prolungata esposizione a determinate sostanze chimiche, l'assunzione ripetuta di alcuni farmaci (es: ciclosporina o bromuri), alcune condizioni mediche (es: malattie di fegato o intestino) e particolari condizioni climatiche.

Sintomi e complicanze

L'angioma rubino è generalmente una presenza asintomatica, ossia priva di sintomi.
Tuttavia, è doveroso precisare che, se è oggetto di tagli, abrasioni o graffi, può andare incontro a sanguinamento.

In quali occasioni è bene rivolgersi al medico?

L'angioma rubino passa da condizione non preoccupante a condizione da sottoporre alle attenzioni di un medico dermatologo, nel momento in cui è protagonista di un improvviso ingrandimento; una siffatta modificazione, infatti, potrebbe essere indicativa di una sua evoluzione maligna.
Fortunatamente, la trasformazione in tumore maligno, da parte di un angioma rubino, è un evento davvero molto raro.

Diagnosi

La diagnosi di angioma rubino si basa sulla semplice osservazione della pelle, nello specifico dell'area cutanea interessata dalla chiazza o dalla papula rosso-purpurea.
Di norma, l'identificazione degli angiomi rubino rientra nelle capacità di una qualsiasi medico, quindi non è necessario rivolgersi esclusivamente a un dermatologo.

Terapia

In genere, l'angioma rubino non necessita di alcun trattamento; tuttavia, se un individuo lo vede come una presenza scomoda (o perché rappresenta un inestetismo o perché è causa di fastidiosi sanguinamenti), può tranquillamente richiedere a un dermatologo la sua rimozione.
Attualmente, esistono diverse procedure per eliminare gli angiomi rubino; tra queste procedure, le più importanti sono:

  • L'elettrocauterizzazione;
  • La criochirurgia;
  • La chirurgia laser;
  • L'escissione tramite raschiamento.

Elettrocauterizzazione

L'elettrocauterizzazione prevede la “bruciatura” dell'angioma rubino, tramite la corrente elettrica erogata da un'apposita sonda di dimensioni ridotte.
La procedura di elettrocauterizzazione, quindi, si basa sull'impiego dell'elettricità.

Criochirurgia

La criochirurgia comporta la distruzione dell'angioma rubino mediante congelamento; per attuare il congelamento, i medici impiegano l'azoto liquido.
La criochirurgia è una soluzione rapida e relativamente semplice; la ferita che ne deriva guarisce, generalmente, in poco tempo.

Chirurgia laser

La chirurgia laser prevede l'eliminazione dell'angioma rubino tramite laser pulsato; questo laser particolare agisce, di fatto, bruciando l'area cutanea presentante l'anomalia da rimuovere.
La chirurgia laser è una procedura ambulatoriale, quindi non richiede il ricovero ospedaliero.
Talvolta, il suo impiego può procurare alcuni lividi sulla pelle, che scompaiono nel giro di 7-10 giorni.

Escissione tramite raschiamento

L'escissione tramite raschiamento dell'angioma rubino consiste nell'eliminazione di quest'ultimo per mezzo di un apposito strumento, chiamato curette, che è paragonabile a un cucchiaio con i bordi taglienti.
L'escissione tramite raschiamento rappresenta l'alternativa per antonomasia all'intervento di chirurgia tradizionale finalizzato all'eliminazione degli angiomi rubino; intervento, quello appena menzionato, decisamente più invasivo e ormai sempre meno in uso.

Prognosi

Come affermato, la presenza di un angioma rubino non rappresenta solitamente una minaccia per la salute dell'essere umano.
Per poter contare su un'adeguata eliminazione di un angioma rubino, è raccomandabile rivolgersi a un dermatologo qualificato ed esperto nel settore.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza