Ultima modifica 24.10.2019
INDICE
  1. Generalità
  2. Che cos'è
  3. Incidenza
  4. Cause
  5. Tipologie
  6. Caratteristiche
  7. Sintomi e Complicanze
  8. Diagnosi
  9. Prognosi
  10. Cura e Trattamento

Generalità

L'angioma del neonato è un tumore vascolare di natura benigna che si manifesta in alcuni bambini.

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2018/04/23/angioma-del-neonato-orig.jpeg iStock

Anche noto con il nome comune di "voglia", l'angioma del neonato si presenta come una chiazza di colore rosso dai contorni indefiniti e dalle dimensioni variabili. Nella maggioranza dei casi, questa formazione benigna tende a regredire spontaneamente nell'arco di qualche anno, senza causare problemi. Tuttavia, in determinate situazioni, l'angioma in questione può dare origine a complicazioni a causa delle quali si rende necessario l'intervento medico.

Curiosità

Gli angiomi di questo tipo presenti sulla cute del neonato vengono comunemente chiamati "voglie" perché - nell'immaginario comune - vengono associati alle cosiddette voglie della madre durante la gravidanza. Nel caso specifico dell'angioma del neonato, vista la colorazione rossa, si è soliti parlare di "voglie di fragola" o "di ciliegia".

Che cos'è

Che cos'è l'Angioma del Neonato?

L'angioma del neonato è una formazione tumorale benigna che coinvolge i vasi sanguigni e che può manifestarsi sia a livello della cute, sia a livello di mucose e organi. Questa forma tumorale può essere presente fin dalla nascita - quindi, essere un angioma congenito - oppure può manifestarsi pochi mesi dopo, in questi casi, si è soliti parlare di emangioma infantile. A questo proposito, ricordiamo che l'angioma del neonato è congenito in casi piuttosto rari, mentre si manifesta più di frequente nelle prime settimane successive alla nascita. Vista la maggior frequenza dell'emangioma infantile rispetto all'angioma congenito, in quest'articolo si parlerà solamente di questo particolare tipo di formazione benigna (in questo specifico caso, perciò, i termini "angioma del neonato" e "emangioma infantile" verranno utilizzati come sinonimi).

Approfondimento: cos'è un emangioma?

Emangioma è il termine con il quale si vuole indicare un qualsiasi angioma che origina da una cellula endoteliale di un vaso sanguigno. Non a caso, la parola "emangioma" deriva dal greco αίμα ("haema-", cioè "sangue"), αγγείο ("angeio" o "vaso"), e -ωμα ("oma", ossia "tumore").

Incidenza

È stato stimato che l'angioma del neonato si manifesta nel 3-10% dei bambini, con un'incidenza doppia nelle femmine rispetto ai maschi. Oltre a questo, si è osservato che la frequenza di questa formazione tumorale benigna tende ad essere maggiore nei prematuri e nei bambini con basso peso alla nascita.

Cause

Da cosa è Causato l'Angioma del Neonato?

L'angioma del neonato è causato da un'elevata proliferazione di natura benigna che ha origine da una cellula endoteliale di un vaso sanguigno, generalmente, un capillare. Il motivo per cui questa proliferazione ha inizio, tuttavia, rimane ancora oggi un mistero, anche se le ipotesi effettuate in merito sono molteplici. Ad esempio, alcuni ricercatori suggeriscono il possibile coinvolgimento di una componente ormonale di tipo estrogenico; tuttavia, sono necessari ulteriori e più approfonditi studi per poter confermare una simile ipotesi.

Tipologie

Tipi di Angiomi del Neonato

In funzione della profondità cui si sviluppano, è possibile distinguere differenti tipologie di emangiomi infantili, quali:

  • Angioma del neonato superficiale: si manifesta sulla superficie cutanea e si caratterizza per un tipico colore rosso. È il tipo di emangioma infantile maggiormente diffuso e può essere in rilievo, oppure piano.
  • Angioma del neonato profondo: si tratta di un particolare angioma che si manifesta a livello sottocutaneo, apparendo come una sorta di tumefazione o nodulo di colore viola-bluastro.
  • Angioma del neonato misto: presenta caratteristiche comuni a entrambi i suddetti tipi di angioma del neonato.

Caratteristiche

Quali sono le Caratteristiche dell'Angioma del Neonato?

L'angioma del neonato si presenta come una chiazza di colore rosso o tendente al viola-blu (la colorazione varia in funzione della profondità cui è localizzata la neoformazione), generalmente in rilievo e dotata di margini irregolari.

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2018/04/23/angioma-del-neonato-caratteristiche-orig.jpeg iStock

Le dimensioni di un angioma del neonato possono variare di molto, da lesioni grandi pochi centimetri fino ad arrivare ad emangiomi che interessano porzioni di cute decisamente più estese.

Altra caratteristica tipica dell'angioma del neonato è rappresentata dalla sua tendenza a regredire spontaneamente nei primi anni dell'infanzia (in genere, entro i 7 anni), anche se esistono casi in cui  la lesione regredisce molto più lentamente e permane sulla cute per periodi di tempo più lunghi.

In alcuni casi, inoltre, si può assistere alla comparsa di più di un angioma del neonato. Quando si tratta di lesioni piccole e molto numerose, potrebbe esservi una correlazione con un'angiomatosi viscerale, cioè degli organi sottostanti.

Fasi dello Sviluppo dell'Angioma del Neonato

Come accennato, l'emangioma infantile si manifesta poco tempo dopo la nascita (nelle prime settimane o eventualmente nei primi mesi). Le fasi di sviluppo di questa lesione benigna possono essere così suddivise:

  • Fase iniziale nella quale si assiste alla comparsa di un'area di pelle più chiara rispetto al resto della cute, al cui interno sono presenti delle teleangectasie e/o una chiazza di colore rosso brillante.
  • Successivamente, inizia una fase di crescita graduale che può essere più o meno rapida. In questo periodo, l'angioma del neonato aumenta di volume e d'intensità di colore. La fase di crescita, solitamente, prosegue fino al settimo mese di vita del bambino.
  • Al termine della fase di crescita, l'angioma del neonato entra in una fase di stabilizzazione per poi evolvere verso una lenta e progressiva regressione che può durare fino agli otto anni di età.

Sintomi e Complicanze

L'Angioma del Neonato è Sintomatico?

L'angioma del neonato non provoca sintomi di alcun tipo e in genere non provoca dolore. Tuttavia, potrebbe dare origine a diverse complicazioni, talvolta anche molto gravi. Pertanto, nonostante la natura benigna e asintomatica della formazione, in presenza di un angioma del neonato, è fondamentale rivolgersi al pediatra e ad uno specialista.

Complicazioni dell'Angioma del Neonato

Normalmente, l'angioma del neonato non rappresenta un disturbo pericoloso, tuttavia, se si sviluppa in regioni del corpo particolarmente delicate, può dare origine a complicazioni anche severe.

È questo il caso, ad esempio, dell'emangioma infantile che si sviluppa a livello perioculare. Difatti, la presenza dell'angioma in questa sede può interferire con il normale sviluppo dell'occhio, dando origine a ambliopia (ossia una diminuzione dell'acutezza visiva causata da alterazioni strutturali dell'occhio), strabismo e deturpazione del volto. Discorso analogo nel caso in cui l'angioma del neonato si manifesti a livello delle vie aeree, dove può dare origine a disturbi respiratori.

Ad ogni modo, in linea generale, qualsiasi angioma del neonato localizzato su mucose, organi o in prossimità di aree del corpo delicate e/o orifizi può dare origine a gravi complicazioni.

Infine, fra le altre possibili complicanze cui può andare incontro l'angioma del neonato, ricordiamo:

  • Ulcerazione;
  • Sanguinamento;
  • Infezioni secondarie (evenienza rara ma comunque possibile) che, nei casi più gravi, possono portare alla necrosi tissutale.

Diagnosi

Come si Effettua la Diagnosi di Angioma del Neonato?

La diagnosi di angioma del neonato deve essere effettuata da uno specialista che - oltre all'analisi visiva della lesione e alla raccolta dei dati anamnestici da parte dei genitori - può prescrivere l'esecuzione di esami specifici, come:

  • L'ecocolordoppler (si tratta di un esame a valenza diagnostica per l'angioma del neonato);
  • La risonanza magnetica (molto utile per valutare l'eventuale interessamento degli organi sottostanti);
  • La biopsia (è un esame utile per distinguere l'angioma del neonato da altre malformazioni vascolari o da altre patologie).

Il ricorso al consulto con un medico specialista come il dermatologo è assolutamente necessario per poter effettuare una diagnosi corretta e tempestiva.

Nota Bene

L'angioma del neonato non deve essere confuso con l'angioma piano, una malformazione capillare della pelle di natura congenita e caratterizzata dalla formazione di chiazze rosse che, tuttavia, non proliferano.

Prognosi

Qual è la Prognosi dell'Angioma del Neonato?

L'angioma del neonato presenta generalmente una buona prognosi, difatti, nella stragrande maggioranza dei casi tende a regredire spontaneamente nei primi sette anni di vita del bambino. Tuttavia, in alcuni pazienti, la regressione può richiedere molto più tempo e l'angioma può permanere per lunghi periodi. In simili situazioni, è possibile richiedere l'intervento del medico, soprattutto se la presenza dell'angioma causa un disagio estetico nel paziente.

La prognosi cambia nel momento in cui l'angioma del neonato si manifesta in prossimità di organi o altre aree corporee particolarmente delicate con conseguente comparsa di gravi complicazioni per il bambino. In una simile situazione, perciò, è necessario intervenire con cure e trattamenti specifici.

Lo sapevi che…

Nonostante la tendenza alla regressione spontanea, l'angioma del neonato può lasciare una "traccia" della sua presenza che si manifesta con la comparsa - nell'area di cute interessata - di tessuto fibroso residuo, cicatrici, alterazioni della pigmentazione cutanea o teleangectasie residue.

Cura e Trattamento

Come si può curare l'Angioma del Neonato?

Fortunatamente, nella gran parte dei casi, l'angioma del neonato non richiede alcun tipo di trattamento poiché tende a regredire spontaneamente. Tuttavia, come accennato, in alcune situazioni, questa neoformazione benigna richiede cure specifiche al fine di evitare l'insorgenza di complicazioni. L'angioma del neonato richiede l'intervento medico nei seguenti casi:

  • Quando la localizzazione e/o l'estensione della formazione benigna possono ostacolare le funzioni di organi di senso o di altri organi vitali, costituendo un serio pericolo per la vita e lo sviluppo del bambino;
  • Quando l'emangioma va incontro ad ulcerazione e/o è doloroso;
  • Quando, a causa della presenza dell'angioma del neonato in una determinata area corporea, vi è il rischio concreto di formazione di cicatrici o dell'insorgenza di deformazioni permanenti;
  • Quando l'angioma va incontro a complicazioni di altra natura.

A seconda dei casi, è possibile eliminare l'angioma del neonato attraverso:

  • La terapia farmacologica;
  • La laserterapia (nel dettaglio, si utilizza il Dye laser, un particolare tipo di laser selettivo per l'eliminazione di chiazze rosse dalla pelle, come è, appunto, l'angioma del neonato).

Naturalmente, la scelta della strategia terapeutica da mettere in atto per eliminare l'angioma del neonato spetta solo ed esclusivamente al medico specialista.

Terapia Farmacologica

In tempi relativamente recenti, per il trattamento dell'angioma del neonato è stato approvato l'uso del propranololo (Hemangiol®). Questo principio attivo è un beta-bloccante solitamente impiegato per il trattamento dell'ipertensione negli adulti. Tuttavia, agli opportuni dosaggi, esso può essere utilizzato anche nel trattamento dell'angioma del neonato, poiché è in grado di arrestarne la crescita e accelerarne la regressione. Più precisamente, il propranololo è indicato nei nuovi nati affetti da emangioma infantile con età compresa fra le 5 settimane e i 5 mesi. Il tasso di successo della terapia farmacologica dell'angioma del neonato ha superato le aspettative, raggiungendo esito favorevole in oltre il 90% dei casi.

Naturalmente, il propranololo per la cura dell'angioma del neonato può essere somministrato al bambino solo se prescritto solo dal medico.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista