Anello Anticoncezionale: cos'è, come funziona e modo d'uso
Che cos'è l'Anello Anticoncezionale?
L'anello anticoncezionale - anello vaginale o anello contraccettivo, che dir si voglia - è un contraccettivo intravaginale di tipo ormonale utilizzato per prevenire le gravidanze indesiderate.
Si tratta di un dispositivo di forma circolare contenente principi attivi di tipo estrogenico e progestinico che vengono gradualmente rilasciati nel corpo della donna.
L'anello anticoncezionale, pertanto, è un farmaco a tutti gli effetti che, come tale, deve essere considerato e utilizzato.
Sono diversi i dispositivi vaginali attualmente disponibili in commercio, tutti contenenti i principi attivi etonogestrel (progestinico) ed etinilestradiolo (estrogeno).
Per essere acquistati, gli anelli anticoncezionali necessitano di presentazione di ricetta medica ripetibile (RR). Poiché classificati come farmaci di fascia C, il loro costo è a totale carico della paziente.
Esempi di Anelli Anticoncezionali
- Kirkos®
- Myprimose®
- Nelova®
- Nuvaring®
- Ornibel®
- Solvetta®
- Vagan®
Com'è fatto
Caratteristiche dell'Anello Anticoncezionale
L'anello anticoncezionale, come già detto e come facilmente intuibile, ha una forma circolare. Possiede un diametro esterno di 54 mm (millimetri), mentre lo spessore è di 4 mm.
Il dispositivo è realizzato con un materiale plastico che non si scioglie nel corpo e, più nel dettaglio, con copolimeri di etilene vinilacetato. L'anello è flessibile, trasparente, incolore o quasi del tutto incolore; contiene i principi attivi - estrogenico e progestinico - che espletano l'azione terapeutica desiderata, ossia l'attività contraccettiva.
Come funziona
Meccanismo d'azione dell'Anello Anticoncezionale
All'interno dell'anello vaginale sono contenuti i principi attivi etonogestrel ed etinilestradiolo. Poiché si tratta dell'associazione di un estrogenico con un progestinico, l'anello contraccettivo è considerato a tutti gli effetti un contraccettivo di combinazione, esattamente come la pillola combinata o pillola estroprogestinica.
Una volta inserito in vagina, l'anello rilascia lentamente nel corpo della donna i principi attivi di cui sopra che verranno assorbiti ed, entrando in circolo, agiranno esattamente come quando vengono assunti per via orale.
Nel dettaglio, l'etonogestrel e l'etinilestradiolo agiscono inibendo l'ovulazione; inoltre, inducono alterazioni del muco della cervice uterina (addensandolo e ostacolando il passaggio degli spermatozoi) e modificazioni dell'endometrio uterino, sfavorendo così l'impianto dell'ovulo.
Solitamente, gli anelli vaginali disponibili in commercio rilasciano nel corpo della donna una quantità pari a 0,120 mg di etonogestrel e 0,015 mg di etinilestradiolo ogni 24 ore e vengono, pertanto, considerati come contraccettivi ormonali a basso dosaggio.
L'anello vaginale viene lasciato in posizione per tre settimane durante le quali rilascerà una costante concentrazione di principi attivi in maniera tale da garantire l'effetto anticoncezionale per il tempo previsto.
Come si usa
L'anello vaginale può essere inserito dalla donna senza necessità di intervento medico, purché essa rispetti le indicazioni ricevute dal ginecologo e le istruzioni dettagliate riportate sul foglietto illustrativo del dispositivo da esso prescritto.
L'anello vaginale deve essere inserito in vagina nell'opportuno momento (indicazioni specifiche in merito sono fornite dal ginecologo e riportate sul foglietto illustrativo) e lasciato al suo interno per tre settimane consecutive. Allo scadere di questo tempo l'anello deve essere rimosso ed è necessario rispettare una settimana di intervallo durante la quale, solitamente, si presenta il sanguinamento vaginale. Di seguito, entreremo un po' più nel dettaglio.
Attenzione!
Quanto riportato di seguito ha un fine puramente illustrativo e intende fornire una panoramica generale sulla modalità di utilizzo dell'anello anticoncezionale.
Per informazioni dettagliate rivolgersi al ginecologo e leggere le istruzioni per il corretto impiego disponibili sul foglietto illustrativo.
Come inserire l'Anello Anticoncezionale?
Ribadendo lo scopo puramente illustrativo di quanto riportato, di seguito cercheremo di riassumere per punti come inserire l'anello anticoncezionale in vagina.
- Prima di tutto è opportuno lavarsi accuratamente le mani.
- Dopodiché scegliere quale posizione si reputa più comoda per inserire il dispositivo. Alcune donne trovano comoda la posizione eretta con una gamba poggiata su un piano rialzato; altre, invece, preferiscono la posizione sdraiata; mentre altre ancora trovano più facile accovacciarsi.
- Rimuovere l'anello dalla bustina in cui è contenuto, quindi tenerlo fra indice e pollice comprimendolo ai lati opposti. Mantenendo l'anello in questa posizione inserirlo delicatamente in vagina.
- Una volta inserito l'anello, questo non dovrebbe essere percepito, così come non si dovrebbero percepire fastidi di alcun tipo. Se, invece, si percepiscono fastidi, è necessario procedere modificando delicatamente la posizione del dispositivo (ad esempio, spingendolo un po' più in profondità) fino a quando non scomparirà la sensazione fastidiosa. A questo proposito, ricordiamo che l'esatta posizione dell'anello in vagina non è importante, poiché l'effetto contraccettivo è garantito dal graduale rilascio dei principi attivi contenuti.
Lo sai che…
Alcuni anelli anticoncezionali sono dotati di un applicatore monouso da utilizzare per l'inserimento del dispositivo in vagina.
- Lasciare l'anello in posizione per tre settimane, avendo cura di controllare regolarmente la sua presenza in vagina (ad esempio, prima e dopo un rapporto sessuale).
- Trascorse le tre settimane, è necessario procedere con la rimozione del dispositivo lo stesso giorno della settimana in cui è stato inserito, più o meno alla stessa ora. Facciamo un esempio pratico: se l'anello anticoncezionale è stato inserito il lunedì alle ore 20, l'anello dovrà essere rimosso tre settimane dopo, sempre di lunedì alle ore 20 circa.
- La rimozione deve avvenire afferrando l'anello con il dito indice, oppure afferrandolo fra l'indice e il medio e tirando con delicatezza verso l'esterno.
- Dopo la rimozione, il dispositivo non va più utilizzato per una settimana, periodo nel quale dovrebbe manifestarsi un sanguinamento vaginale. Solitamente, quest'ultimo insorge dopo due o tre giorni dall'avvenuta estrazione dell'anello.
- Trascorso l'intervallo di una settimana si procede con l'inserimento di un nuovo anello anticoncezionale - sempre nello stesso giorno della settimana e approssimativamente alla stessa ora - anche se il sanguinamento vaginale non è terminato.
- Se l'anello viene inserito con un ritardo superiore alle tre ore, la protezione da gravidanze indesiderate può essere inferiore.
- Dopo aver inserito un nuovo anello, lasciarlo altre tre settimane per poi osservare una settimana di intervallo e così via.
Anello anticoncezionale e pillola
Cosa cambia tra pillola e Anello Anticoncezionale?
Come abbiamo visto, il principio di funzionamento dell'anello anticoncezionale è il medesimo della pillola: si assiste all'assorbimento di opportune concentrazioni di principi attivi di tipo estrogenico e progestinico che espletano un'azione contraccettiva.
La principale differenza fra i due mezzi anticoncezionali riguarda la via di somministrazione: la pillola, infatti, deve essere assunta per bocca (via orale) ogni giorno alla stessa ora; l'anello, invece, viene inserito in vagina dove rilascerà la giusta dose di principi attivi per un periodo di tre settimane.
Affinché sia garantita la massima protezione, l'anello vaginale deve essere reinserito in vagina dopo l'intervallo di una settimana alla medesima ora in cui è stato rimosso, con un ritardo massimo che dovrebbe essere inferiore alle tre ore. Per diverse tipologie di pillola, invece, se ci si dimentica di assumere una compressa, è possibile assumerla anche diverse ore dopo (generalmente, 12 ore) mantenendo comunque la protezione contraccettiva. Ad ogni modo, quanto appena riportato è indicativo; informazioni specifiche su ciascuna pillola sono riportate sul suo foglietto illustrativo.
Effetti collaterali ed efficacia di anello anticoncezionale e pillola, invece, sono pressoché analoghi.
Anello anticoncezionale e rapporti sessuali
L'anello anticoncezionale deve essere mantenuto all'interno della vagina anche durante i rapporti sessuali.
Se correttamente posizionato non dovrebbe arrecare alcun fastidio né alla donna né al suo partner.
Durante l'utilizzo dell'anello vaginale non si devono utilizzare contraccettivi di barriera femminili, come ad esempio, il preservativo femminile, il diaframma vaginale o il cappuccio cervicale. Questo perché l'anello anticoncezionale può interferire con il corretto posizionamento di simili contraccettivi.
Il preservativo maschile, invece, può essere tranquillamente utilizzato dal partner come metodo contraccettivo di barriera aggiuntiva.
NOTA BENE
L'anello anticoncezionale NON protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili.
Avvertenze e precauzioni
Poiché l'anello vaginale è un farmaco a tutti gli effetti, prima di ricorrere al suo impiego la donna dovrebbe essere sottoposta dal proprio medico o dallo specialista alle visite e alle analisi necessarie al fine di individuare la presenza di eventuali controindicazioni al suo impiego e la presenza di eventuali condizioni che possono richiedere una particolare cautela o attenzione nell'uso di contraccettivi di tipo estroprogestinico.
Oltre a ciò, la donna dovrà essere messa al corrente non solo degli effetti ottenibili con l'uso del dispositivo intravaginale, ma anche di tutti i possibili rischi cui va incontro con l'utilizzo di contraccettivi ormonali come questo. Tali informazioni, per altro sono tutte riportate sul foglietto illustrativo del prodotto che deve essere attentamente letto prima dell'utilizzo.
A questo proposito, si segnala l'importanza di informare il medico della presenza di qualsivoglia tipo di disturbo o malattia, così come dell'eventuale assunzione di altri farmaci o prodotti di qualsiasi tipo (al fine di determinare se può sussistere il rischio di eventuali interazioni farmacologiche).
Effetti collaterali
Quali sono gli effetti indesiderati che possono manifestarsi con l'uso dell'Anello Anticoncezionale?
Analogamente a qualsiasi altro farmaco, anche l'anello anticoncezionale - quindi, i principi attivi in esso contenuti - possono dare origine ad effetti collaterali, benché non tutte le pazienti li manifestino e anche qualora dovessero comparire, essi non necessariamente sono gli stessi per tipologia ed intensità in ciascuna persona. Questo perché ogni organismo reagisce in maniera soggettiva all'uso dell'anello anticoncezionale.
Ad ogni modo, fra gli effetti collaterali che più comunemente potrebbero manifestarsi con l'impiego dell'anello vaginale, ricordiamo:
- Dolore addominale;
- Nausea;
- Fastidio vaginale dovuto all'anello;
- Prurito genitale;
- Secrezione vaginale;
- Micosi vaginale;
- Dolore pelvico;
- Dolore al seno;
- Aumento di peso;
- Mal di testa;
- Umore depresso;
- Diminuzione del desiderio sessuale;
- Acne;
- Mestruazioni dolorose;
- Espulsione dell'anello.
Tutti i possibili effetti indesiderati ad oggi noti (inclusi quelli più rari) sono riportati sul foglietto illustrativo dell'anello anticoncezionale prescritto dal ginecologo. Pertanto, per avere maggiori informazioni, s'invita nuovamente alla sua lettura.
Controindicazioni
Quando l'Anello Anticoncezionale NON deve essere utilizzato
Sono diverse le controindicazioni all'uso dell'anello anticoncezionale e dovute al suo contenuto di principi attivi estroprogestinici.
Entrando più nel dettaglio, l'uso del dispositivo vaginale a base di etonogestrel ed etinilestradiolo è controindicato:
- In caso di allergia nota ad uno qualsiasi dei principi attivi o degli eccipienti contenuti, così come in caso di allergia nota al materiale di cui l'anello contraccettivo è costituito;
- Se si soffre o si è sofferto in passato di:
- Trombosi venosa profonda;
- Embolia polmonare;
- Formazione di coaguli di sangue in altri organi;
- Angina pectoris;
- Attacco ischemico transitorio;
- Pancreatite associata ad alti livelli di grassi nel sangue;
- Grave patologia epatica con funzionalità epatica non ancora normalizzata;
- Tumori epatici, benigni o maligni;
- Tumore al seno o tumore degli organi genitali.
- Se si soffre di disturbi della coagulazione del sangue;
- Se ci si deve sottoporre ad interventi chirurgici dopo i quali sarà necessario restare in posizione sdraiata per molto tempo;
- Se si è affetti da patologie che possono aumentare il rischio di formazione di coaguli di sangue, quali:
- Elevata pressione arteriosa;
- Alti livelli di colesterolo e/o trigliceridi nel sangue;
- Iperomocisteinemia;
- Diabete grave con lesione dei vasi ematici.
- Se si soffre di emicrania con aura;
- Se si ha un'emorragia vaginale di origine sconosciuta;
- Se si è sofferto di attacco cardiaco o ictus.
Inoltre, l'anello anticoncezionale non deve essere utilizzato se si soffre di epatite C e se si stanno assumendo medicinali contenenti ombitasvir/paritaprevir/ritonavir e dasabuvir o glecaprevir/pibrentasvir.
Ad ogni modo, per informazioni più dettagliate si rimanda nuovamente all'attenta lettura del foglietto illustrativo dell'anello anticoncezionale prescritto dal ginecologo.
In caso di dubbi, si raccomanda di rivolgersi nuovamente a questa figura sanitaria.