Amenorrea Post Pillola: cos’è, cause, quanto dura e rimedi

Amenorrea Post Pillola: cos’è, cause, quanto dura e rimedi
Ultima modifica 06.09.2022
INDICE
  1. Cos'è
  2. Incidenza
  3. Cosa succede quando si interrompe la Pillola
  4. Cause
  5. Quando rivolgersi al medico
  6. Amenorrea Post Pillola e Gravidanza
  7. Cura e Rimedi

Cos'è

Cosa si intende per Amenorrea Post Pillola?

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L'amenorrea post pillola è il fenomeno che può osservarsi in seguito all'interruzione di una cura ormonale contraccettiva e che consiste in una ritardata ricomparsa (nell'ordine di alcuni mesi) del normale flusso mestruale.

La pillola anticoncezionale è utile per regolarizzare il ciclo mestruale, oltre che, ovviamente, per garantire l'effetto contraccettivo: è chiaro, quindi, come - in seguito a una sospensione estrogenica, seppur rispettando alla lettera le regole dettate dal ginecologo - l'organismo possa risentirne subendo alterazioni circa la ritmicità delle mestruazioni.

Si definisce amenorrea la mancanza di mestruazioni che supera i tre mesi; comprensibilmente, l'amenorrea post pillola delinea quella condizione per cui l'assenza di mestruazioni per più di 90 giorni è legata all'interruzione dell'assunzione della pillola anticoncezionale.

L'amenorrea post pillola è considerata una vera e propria sindrome, non correlata né alla durata del trattamento estrogenico, né ad alcuna sostanza in particolare, né tantomeno al dosaggio della pillola utilizzata.

Incidenza

Le stime suggeriscono che circa il 40% delle donne che utilizzano la pillola anticoncezionale per un periodo di tempo relativamente lungo sviluppano, dopo l'interruzione delle assunzioni, una forma di amenorrea post pillola.

Cosa succede quando si interrompe la Pillola

Quali effetti ha la Pillola sul Ciclo Mestruale

Prima di analizzare le possibili cause dell'amenorrea post pillola, è utile senza dubbio ripassare a grandi linee gli effetti che la pillola anticoncezionale ha sul ciclo mestruale.

Per prima cosa, esistono due tipi di pillole contraccettive: la pillola combinata, a base di estrogeni e progestinici, e la minipillola, a base di solo progesterone.

La pillola combinata agisce contro le gonadotropine FSH e LH, sopprimendo in questo modo il ciclo mestruale e impedendo l'ovulazione.
La donna che ne fa uso deve assumere il prodotto giornalmente per 21 giorni, facendo seguire a questi una settimana di pausa; durante la settimana di pausa, la donna sperimenta una perdita di sangue vaginale che non è una vera mestruazione, ma un'emorragia dovuta all'astinenza ormonale (gli esperti la chiamano anche emorragia da sospensione).

La minipillola, invece, addensa il muco cervicale, altera l'endometrio uterino e interferisce con la motilità delle tube di Falloppio, il tutto con lo scopo di ostacolare l'impianto di un eventuale ovulo fecondato.
La donna che ne fa uso assume il prodotto ininterrottamente e, in genere, non sperimenta mai alcuna perdita di sangue (alle volte, solo dello spotting, che però non può considerarsi una mestruazione).

Cosa succede quando si sospende la Pillola Anticoncezionale?

Il ciclo mestruale naturale di una donna che non assume la pillola si caratterizza per una variazione dei livelli ormonali (FSH, LH, estrogeni, progesterone); questa variazione è fondamentale a permettere l'ovulazione e un eventuale concepimento.

Con l'assunzione della pillola, questa variazione ormonale si annulla; del resto, per mezzo della pillola, la donna riceve una dose di ormoni finalizzata proprio a bloccare le fluttuazioni ormonali che permettono l'ovulazione.

Come si può intuire, con l'interruzione della pillola anticoncezionale, c'è un ritorno alla normalità: le fluttuazioni ormonali, infatti, riprendono e anche il processo di ovulazione.

Cause

Perché viene l’Amenorrea Post Pillola?

L'amenorrea post pillola è un fenomeno del quale non sempre si conosce la causa scatenante.
Inoltre, occorre aggiungere che ogni donna rappresenta un caso a sé stante, il che complica ancora di più risalire all'origine della problematica.

Fondamentalmente, sono tre le potenziali condizioni responsabili della maggior parte dei casi di amenorrea post-pillola.

  • Sindrome dell'ovaio policistico (PCOS). Molte donne assumono la pillola anticoncezionale per controllare gli effetti dell'ovaio policistico; senza questo trattamento, le pazienti tendono a presentare una certa irregolarità mestruale, manifestando sintomi quali oligomenorrea, menorragia, metrorragia, amenorrea e altro ancora.
    È chiaro, quindi, che, in queste donne, la sospensione della pillola potrebbe scatenare nuovamente la sintomatologia associata alla presenza di PCOS.
  • Amenorrea ipotalamica. Si tratta di una condizione spesso trascurata, che è dovuta a una combinazione di fattori tra cui: esercizio fisico, dieta ipocalorica, perdita di peso, stress e genetica.
    Il collegamento all'uso della pillola anticoncezionale è dato dal fatto che, tra i possibili effetti indesiderati di questo farmaco, figura l'aumento del peso corporeo: non è infrequente imbattersi in donne che, per il timore di ingrassare a causa della pillola, modificano l'alimentazione (a favore di una riduzione dell'intake calorico) e si dedichino maggiormente all'attività fisica, andando a provocare una riduzione del peso e un maggiore stress psicofisico.
    Da un'analisi più profonda emerge che, per le donne interessate da questo fenomeno, non è l'interruzione della pillola la vera causa dell'amenorrea: i presupposti per l'assenza delle mestruazioni, infatti, si sono instaurati prima di sospendere la pillola; smettere la pillola ha soltanto messo a nudo il problema.
  • Alterata produzione di muco cervicale. Innanzitutto, è noto che le alterazioni nella secrezione del muco cervicale (sia in termini di qualità che di quantità) possono provocare amenorrea.
    Nelle donne che prima hanno assunto la pillola per un lungo tempo e poi l'hanno sospesa, la produzione di muco cervicale subisce forti e ripetuti cambiamenti: con la pillola si verificano le prime alterazioni, le quali con il tempo si stabilizzano, e con la sospensione si hanno le successive, quelle che contrassegnano un ritorno alla normalità.

In un simile contesto, l'amenorrea potrebbe essere la risposta a un'alterata produzione di muco cervicale indotta dall'interruzione della pillola.

A conclusione, si segnala che, secondo alcuni autori, in certi casi, l'amenorrea post pillola potrebbe essere il segnale di un lento ritorno alla fertilità; tuttavia, non è ancora stata comprovata una correlazione diretta tra i tre fattori (amenorrea, interruzione della pillola e lento ritorno alla fertilità).

Si ricorda che...

L'amenorrea che compare dopo l'interruzione della pillola anticoncezionale non è sempre dovuta alla sospensione del farmaco: la donna interessata, infatti, potrebbe soffrire di altre condizioni responsabili di amenorrea, che l'assunzione della pillola ha tenuto nascosto fino alla sospensione.

Quando rivolgersi al medico

Amenorrea Post-Pillola: quando preoccuparsi?

Se l'amenorrea post pillola persiste per più di 2-3 mesi, è consigliabile contattare il ginecologo di riferimento e affidarsi alle sue indicazioni.

Quanto può ritardare il Ciclo dopo aver Smesso la Pillola?

L'amenorrea post pillola potrebbe durare alcuni mesi (in genere non più di 2-3).
A ogni modo, va aggiunto che le donne che hanno sospeso la pillola tendono a presentare irregolarità del ciclo mestruale per una durata di tempo non superiore ai 6-9 mesi (in quest'arco tempo, pertanto, il ciclo mestruale tende a regolarizzarsi).

Amenorrea Post Pillola e Gravidanza

Chi soffre di Amenorrea Post Pillola può rimanere Incinta?

In una donna in età fertile, l'amenorrea non è mai una condizione favorevole alla gravidanza; ecco perché, in caso di amenorrea post pillola protratta, è bene rivolgersi al medico.

Diverso, invece, è il caso delle irregolarità mestruali che seguono l'interruzione della pillola: in tali frangenti, infatti, se la fase luteale è lunga a sufficienza, la donna può rimanere incinta.

Cura e Rimedi

Cosa fare in caso di Amenorrea Post Pillola?

Generalmente, l'amenorrea post pillola si risolve in pochi mesi, senza bisogno di terapie particolari.

In ogni caso, è buona abitudine rivolgere al proprio ginecologo tutti i dubbi correlati a questa condizione.

Nell'amenorrea post pillola, la terapia risolutiva è aspecifica e sarà il medico a indirizzare la paziente verso il trattamento più idoneo, che può cambiare da donna a donna in base ai fattori che hanno favorito l'amenorrea.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza