
Introduzione
Svolgere una professione che piace è sicuramente importare per stare bene, fisicamente e mentalmente: spesso, però, ciò non basta perché ci sono altri elementi che fanno la differenza, a partire dall'ambiente di lavoro. Se il clima che si respira in ufficio è buono, allora i dipendenti sono più sereni, al contrario se è pesante possono comparire tutta una serie di problematiche. Alla base di un ambiente di lavoro tossico possono esserci varie ragioni, che è importante affrontare con strategie ad hoc per recuperare benessere e qualità della vita.
Quando l’ambiente di lavoro è tossico
Un ambiente di lavoro può essere definito tossico quando è caratterizzato da un clima di negatività; da una scarsa collaborazione fra colleghi; da nessun o quasi incoraggiamento da parte dei manager; da una mancanza di rispetto fra i lavoratori; dalla presenza di persone irascibili, false, egoiste; da un carico di lavoro irragionevole.
Nei casi più seri possono verificarsi addirittura episodi di ingiustizie, molestie, mobbing, maltrattamenti. Che sia legato a un capo impossibile, a delle richieste fuori misura, ad atteggiamenti negativi, un ambiente di lavoro tossico può avere un impatto davvero significativo sulla salute mentale e fisica dei dipendenti, causando livelli elevati di stress, insonnia, depressione, bassa autostima.
Sentirsi insicuri e non apprezzati nel proprio lavoro ha effetti davvero deleteri. Per questo, è importante riconoscere i segni di un ambiente di lavoro tossico e sapere come agire.
Segni di un ambiente di lavoro tossico
- Ci si sente psicologicamente insicuri
- Aleggia una sensazione generale di negatività
- Fra i colleghi c'è una competizione malsana
- La leadership è offensiva
- Si "respira" un'aria di aggressività
- Dirigenti e/o colleghi hanno comportamenti minacciosi
- La gestione del lavoro è molto frammentata e poco controllata
- Ci sono pettegolezzi eccessivi
- Il capo è sabotatore e favorisce il fallimento dei suoi sottoposti
- Le condizioni di lavoro non sono sicure
- Non c'è rispetto
- Mancano reali opportunità di crescita
- I carichi di lavoro sono irrealistici
- Si verificano episodi di molestie, bullismo, ostracismo, discriminazioni e microaggressioni
- Alcuni colleghi sono passivi aggressivi
- Ci sono persone gelose per il successo degli altri, che cercano di far fare brutta figura agli altri o prendersi il merito del loro lavoro
- Lo stipendio è basso e/o non idoneo alle mansioni svolte
Quelli appena descritti sono alcuni dei tratti che caratterizzano un ambiente di lavoro tossico.
Conseguenze di un lavoro tossico
Un lavoro tossico può influire moltissimo sulla salute mentale. Del resto, la maggior parte delle persone trascorre buona parte della propria giornata al lavoro: è chiaro che se queste ore sono piene di tossicità, non si può non risentirne.
Le ricerche condotte in questo ambito dimostrano che un posto di lavoro tossico è una fonte significativa di tensione psicologica per i dipendenti e può portare a livelli elevati di stress ed esaurimento.
Questa tossicità può anche promuovere comportamenti controproducenti sul lavoro e rovinare l'efficienza dell'organizzazione: può portare a disimpegno tra i dipendenti, diminuire la produttività, soffocare la creatività e l'innovazione e tradirsi in un elevato turnover.
Le strategie utili da adottare
Chi è alle prese con un ambiente di lavoro tossico, spesso, finisce con il rassegnarsi e l'accettare passivamente la situazione. In realtà, ci sono alcune strategie che si possono adottare per migliorare le cose. Eccone alcune molto efficaci.
Non sentirsi in colpa
Innanzitutto, è bene non sentirsi in colpa perché la negatività che si respira sul luogo di lavoro dipende da altri e da altro. Cercare comunque di avere un atteggiamento positivo e una mentalità collaborativa con chi se lo merita.
Chiedere aiuto
Se ci si sente in ansia, si è tristi o preoccupati, e si sente di aver bisogno di un supporto, è bene chiedere aiuto a uno psicologo o uno psicoterapeuta.
Fare la pausa pranzo altrove
Non passare la propria pausa pranzo in ufficio, ma approfittarne per uscire e cambiare aria. Se possibile, fare due passi in mezzo alla natura, così da rigenerarsi e scaricare un po' di stress.
Stabilire dei limiti
Stabilire dei limiti precisi e fare in modo di rispettarli: per esempio, non lasciare che il proprio capo costringa a saltare la pausa pranzo o a lavorare fuori orario senza essere pagati. Spiegare ai propri superiori che si bisogno delle pause e del tempo libero per ricaricarsi e svolgere bene il proprio lavoro.
Non lasciarsi coinvolgere dai drammi
Cercare di allontanarsi da qualsiasi dramma o pettegolezzo: sicuramente non ne verrà fuori nulla di positivo. Meglio rimanere concentrati sui propri obiettivi e fare del proprio meglio per rimanere in uno stato mentale positivo.
Coltivare la propria vita extra-lavorativa
È vero che il lavoro occupa una buona parte della propria giornata, ma fortunatamente non tutta. Dopo il lavoro fare qualcosa di bello per eliminare psicologicamente la negatività. Si può fare una passeggiata nella natura, fare una doccia calda, chiamare un amico: va bene qualsiasi cosa purché aiuti a sentirsi meglio.
Individuare alcuni colleghi fidati
Se possibile, cercare alcuni alleati di lavoro, così ci si può supportare e confidare a vicenda. Non scendere, però, a compromessi sui propri valori: se qualcuno al lavoro è crudele, fare del proprio meglio per non rispondere a tono. Farà solo degenerare la situazione.
Praticare tecniche anti-stress
E utile anche impegnarsi in tecniche regolari per far fronte allo stress: meditazione, yoga, esercizio quotidiano, tecniche di respirazione e così via.
Affrontare il problema
Se la tossicità dipende solo da poche persone, si può discutere il problema con i diretti interessati oppure con un manager di fiducia o il dipartimento delle risorse umane.