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Acqua profumata, aromatica o idrolato: cos'è, proprietà, usi

Acqua profumata, aromatica o idrolato: cos'è, proprietà, usi
Ultima modifica 14.03.2024
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INDICE
  1. Che cos'è l'acqua profumata?
  2. Produzione
  3. Proprietà
  4. Impieghi e utilizzi
  5. Tipi di acque aromatiche
  6. Avvertenze ed effetti indesiderati

Che cos'è l'acqua profumata?

Acqua profumata è un termine generico, utilizzato in campo cosmetico, con il quale si vuole indicare una soluzione a base acquosa contenente sostanze aromatiche o essenze (di origine naturale o sintetica) che le conferiscono un caratteristico profumo. A differenza del profumo, le acque profumate non contengono alcol, o comunque ne contengono in piccolissime quantità, tanto da essere prodotti molto utilizzati durante i mesi caldi per profumare la pelle in maniera "più leggera" rispetto a quanto avverrebbe con l'uso del classico profumo.

Il termine acqua profumata viene altresì utilizzato per indicare le acque aromatiche o idrolati, preparazioni erboristiche ottenute distillando in corrente di vapore materiale di origine vegetale. In questo articolo, ci occuperemo delle acque profumate intese come idrolati o acque aromatiche.

Lo sapevi che...

In passato, le acque aromatiche o idrolati venivano chiamati "acque floreali" poiché, nella maggior parte dei casi, per ottenerle si utilizzavano per l'appunto i fiori. Oggi, invece, le acque profumate vengono prodotte anche a partire da altre parti delle piante (ad esempio, foglie, ecc.).

Produzione

Come si fanno le acque profumate o idrolati?

Come accennato, le acque profumate o idrolati sono prodotti a base di acqua arricchiti con aromi ottenuti tramite distillazione in corrente di vapore di materiale vegetale.

La distillazione, infatti, è un metodo d'estrazione piuttosto comune per la produzione di acque aromatiche a partire da una matrice vegetale, sia questa costituita da fiori, foglie, fusto o radici. Si tratta di una tecnica estrattiva in cui una parte delle sostanze contenute nel materiale vegetale (droga) viene trasferita nell'acqua per evaporazione. A onor del vero, con il processo di distillazione della suddetta matrice vegetale si possono ottenere due prodotti distinti: l'olio essenziale (fase oleosa) e l'idrolato (fase acquosa). Le due fasi, immiscibili fra loro, vengono separate e andranno a costituire due prodotti differenti.

Come funziona la distillazione?

Dopo aver portato ad ebollizione l'acqua (solvente) che contiene la matrice vegetale, le cellule che la compongono subiscono una rottura; in questo modo, le microgoccioline di olio essenziale così come altri costituenti chimici in esse contenute evaporano insieme al vapore acqueo. A questo punto, il vapore "arricchito" viene convogliato in un apposito refrigerante, indispensabile per condensare la miscela (il vapore ritorna liquido).

Il fluido ottenuto viene quindi raccolto in un contenitore - chiamato imbuto separatore- che divide l'essenza (fase oleosa) dall'idrolato (fase acquosa detta appunto acqua profumata o aromatica).

Proprietà

Quali sono le proprietà dell'acqua profumata o idrolato?

Le acque aromatiche vengono utilizzate solo per uso esterno: a seconda delle piante da cui derivano, gli idrolati possono essere sfruttati per rinfrescare, purificare, tonificare la pelle, allontanare lo stress quotidiano e per la cura dei capelli.

Pertanto, in funzione della composizione dell'acqua profumata, è possibile ottenere prodotti dalle più svariate proprietà, quali, ad esempio:

  • Proprietà rinfrescanti;
  • Proprietà idratanti;
  • Proprietà lenitive;
  • Proprietà emollienti;
  • Proprietà purificanti o astringenti;
  • Proprietà rigeneranti;
  • Proprietà energizzanti;
  • Ecc.

Tuttavia, se da un lato le acque aromatiche presentano il vantaggio di poter essere formulate in maniera differente al fine di conferire loro diverse proprietà; dall'altro lato, questi prodotti cosmetici presentano lo svantaggio della scarsa durata della profumazione. Essendo meno concentrate e più delicate, infatti, le profumazioni conferite dall'applicazione delle acque aromatiche hanno una durata di molto inferiore rispetto a quella dei classici profumi.

Impieghi e utilizzi

Come si usano le acque profumate o aromatiche?

Le acque aromatiche trovano largo impiego in cosmesi perché molto delicate e adatte a tutti i tipi di pelle, dalla più sensibile a quella più secca.

La scelta dell'acqua aromatica è correlata alle proprie esigenze e necessità, pertanto, è essenziale conoscere le proprietà degli ingredienti contenuti nell'idrolato prima di procedere con il suo impiego.

Nella tradizione popolare, le acque aromatiche vengono utilizzate sotto forma di impacco, un trattamento che consiste nell'applicazione sulla pelle di bende imbibite di acqua aromatica. Gli impacchi vanno rimossi dalla pelle solo dopo che la temperatura della benda avrà raggiunto la stessa del corpo. A seconda della temperatura dell'acqua, l'impacco con le acque aromatiche viene utilizzato per finalità differenti.

Altro modo d'uso di un'acqua aromatica, consiste nell'imbibire un dischetto di cotone e nel tamponare la zona di pelle che si desidera trattare.

Alcuni idrolati, avendo un pH leggermente acido, possono essere utilizzati anche nell'ambito della cura dei capelli per effettuare il cosiddetto risciacquo acido, il cui scopo è quello di conferire al capello un'aspetto più lucido.

Infine, le acque aromatiche possono essere utilizzate per profumare la pelle.

In commercio, gli idrolati che, naturalmente, sono in forma liquida si possono trovare sia all'interno di normali bottigliette con tappo, sia in contenitori spray per agevolarne il prelievo riducendo eventuali sprechi e cadute accidentali.

Tipi di acque aromatiche

Abbiamo visto che non tutte le acque aromatiche sono uguali: in base al tipo di pianta da cui deriva l'acqua, gli idrolati vengono destinati ad usi differenti.

Di seguito, riportiamo qualche esempio:

  • Acqua aromatica per pelli grasse ed impure: per migliorare l'aspetto di questo tipo di pelle è necessario ricorrere all'uso di prodotti con azione purificante e astringente. In questo caso, potrebbero quindi rivelarsi utili gli idrolati di lavanda, di elicriso o di amamelide. L'idrolato di rosa può essere altrettanto utile per via delle sue proprietà purificanti, cui si aggiungono anche prosperità antiage. Per le proprietà antimicrobiche, invece, possono essere utili in caso di pelli impure ed acneiche gli idrolati di timo, rosmarino o salvia.
  • Acqua aromatica per pelli arrossate e screpolate: premesso che le pelli screpolate necessitano di un ulteriore trattamento profondamente nutriente ed idrante, le acque aromatiche ad azione lenitiva, disarrossante e calmante possono sicuramente apportare benefici ad un tipo di pelle simile. A tale scopo, possono essere utili le acque aromatiche di camomilla, achillea o fiori d'arancio.
  • Acqua aromatica rinfrescante e tonificante: un buon tonico per la pelle del viso può essere realizzato con l'acqua di melissa, rosmarino, salvia, fiori d'arancio o rose.

Avvertenze ed effetti indesiderati

Normalmente, l'acqua profumata o idrolato è un prodotto cosmetico ben tollerato dalla maggior parte delle persone, anche quelle con pelle sensibile.

Tuttavia, contenendo diversi composti al loro interno, questi prodotti possono comunque favorire l'insorgenza di reazioni allergiche in individui sensibili, oltre ad avere la capacità di dare origine ad eventuali fenomeni irritativi della cute (bruciore, arrossamento, ecc.).

Nel caso in cui ciò dovesse manifestarsi, è necessario lavare prontamente la zona interessata e l'uso dell'acqua aromatica deve essere immediatamente interrotto. Se l'irritazione non dovesse scomparire nel giro di breve, è consigliabile rivolgersi al proprio medico.

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