Acido Tranexamico: A cosa Serve e Come si Assume

Acido Tranexamico: A cosa Serve e Come si Assume
Ultima modifica 12.02.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. A Cosa Serve
  3. Avvertenze e Precauzioni
  4. Interazioni
  5. Effetti Collaterali
  6. Come Agisce
  7. Dosaggio e Modo d'uso
  8. Gravidanza e Allattamento
  9. Controindicazioni

Generalità

L'acido tranexamico è un principio attivo ad azione antiemorragica utilizzato in diversi ambiti della medicina per prevenire e trattare sanguinamenti dovuti a fibrinolisi.

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Acido Tranexamico - Struttura Chimica

L'acido tranexamico può essere somministrato sia per via orale che per via parenterale. I medicinali che lo contengono possono essere dispensati in farmacia dietro presentazione di ricetta medica ripetibile (RR); alcuni di essi sono classificati come farmaci di fascia A, pertanto, il loro costo può essere rimborsato dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN), mentre altri sono classificati come farmaci di fascia C, pertanto, il loro costo è a totale carico del cittadino.

Esempi di Medicinali a base di Acido Tranexamico

  • Acido Tranexamico Bioindustria L.I.M.(R)
  • Acido Tranexamico Accord®
  • Tranex®
  • Ugurol®

A Cosa Serve

Indicazioni Terapeutiche dell'Acido Tranexamico: per cosa si usa?

L'acido tranexamico è indicato in adulti e bambini per prevenire e trattare i sanguinamenti dovuti ad un processo che inibisce la coagulazione del sangue noto come fibrinolisi. Nel dettaglio, le indicazioni specifiche sono:

  • Ciclo mestruale abbondante;
  • Sanguinamenti gastrointestinali;
  • Disturbi emorragici delle vie urinarie che si manifestiamo in seguito ad interventi chirurgici alla prostata o in seguito a procedure chirurgiche alle vie urinarie;
  • Interventi chirurgici a orecchie, naso e gola;
  • Interventi chirurgici di tipo ginecologico, all'addome o al cuore;
  • Sanguinamenti conseguenti al trattamento con altri farmaci per sciogliere coaguli di sangue.

Avvertenze e Precauzioni

Cosa bisogna sapere prima di assumere l'Acido Tranexamico

Prima di iniziare ad assumere l'acido tranexamico è necessario informare il medico se:

Inoltre, si ricorda che il trattamento con acido tranexamico - soprattutto se prolungato - può causare disturbi della vista; per questo motivo, i pazienti devono sottoporsi a regolari visite oculistiche. Tali disturbi visivi, fra l'altro, possono alterare la capacità di guidare veicoli e utilizzare macchinari, pertanto, si raccomanda di evitare queste attività qualora simili effetti indesiderati dovessero manifestarsi.

Infine, si ricorda che l'acido tranexamico dovrebbe essere utilizzato con cautela in pazienti con patologie cardiache e/o epatiche.

Interazioni

Interazioni Farmacologiche fra l'Acido Tranexamico e Altri Farmaci

A causa delle possibili interazioni farmacologiche, prima di iniziare ad assumere l'acido tranexamico, è necessario informare il medico se si stanno prendendo, sono stati recentemente assunti o si potrebbero prendere altri farmaci, quali:

In qualsiasi caso, è importante comunicare al medico se si stanno assumendo, se sono stati assunti da poco o se si intende assumere farmaci o prodotti di qualsiasi tipo - anche se non riportati nel soprastante elenco - compresi i medicinali senz'obbligo di prescrizione medica (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici e fitoterapici e i prodotti omeopatici.

Effetti Collaterali

Quali Effetti Indesiderati può causare l'Acido Tranexamico?

L'acido tranexamico può causare diversi effetti indesiderati, benché non tutti i pazienti li manifestino o li manifestino nello stesso modo. Infatti, ogni persona reagisce in maniera soggettiva alla somministrazione del farmaco manifestando effetti indesiderati diversi per tipo ed intensità, oppure non manifestandone affatto.

Il medico deve essere subito informato e l'assunzione dell'acido tranexamico immediatamente interrotta qualora compaiano:

Effetti indesiderati comuni

Fra gli effetti indesiderati che più comunemente potrebbero manifestarsi durante la terapia con acido tranexamico ritroviamo diarrea, nausea e/o vomito.

Effetti indesiderati non comuni, rari, molto rari e a frequenza non nota

Fra gli effetti indesiderati che meno comunemente possono verificarsi durante la terapia con acido tranexamico, invece, ricordiamo:

  • Reazioni cutanee;
  • Prurito, arrossamento e gonfiore cutaneo;
  • Disturbi della vista, soprattutto riguardanti la visione dei colori;
  • Trombi oculari;
  • Reazioni allergiche in individui sensibili;
  • Trombosi;
  • Convulsioni;
  • Sensazione di malessere generalizzato con ipotensione, con o senza perdita di coscienza;
  • Affaticamento;
  • Irritazione congiuntivale;
  • Occlusione nasale;
  • Esantemi.

Sovradosaggio da Acido Tranexamico

In caso di assunzione di dosi eccessive di acido tranexamico possono manifestarsi nausea, vertigini, malessere, capogiri. Pertanto, qualora si sospetti o si abbia la certezza di un sovradosaggio, è necessario contattare immediatamente il medico, oppure recarsi nel più vicino ospedale (o farsi accompagnare), avendo cura di portare con sé la confezione del medicinale assunto.

Come Agisce

Come Funziona l'Acido Tranexamico e con quale Meccanismo d'Azione agisce?

L'acido tranexamico esercita la sua azione antiemorragica interagendo con la plasmina. Quest'ultima è un enzima molto importante del sistema fibrinolitico, ossia il processo biologico grazie al quale si ottiene lo scioglimento dei coaguli di fibrina che si formano in seguito a lesioni vascolari. Nel processo fisiologico, la plasmina scinde la fibrina in prodotti di degradazione solubili per limitare i danni derivanti da un possibile accumulo di quest'ultima sostanza e per evitare l'ostruzione dei vasi sanguigni.

In presenza di sanguinamenti ed emorragie, l'acido tranexamico inibisce questo processo fisiologico riducendo l'attività della plasmina. Per fare ciò, esso vi si lega formando un complesso acido tranexamico-plasmina con attività sulla fibrina inferiore rispetto a quella esercitata dalla plasmina libera. In questo modo, si riduce la capacità di quest'ultima di scindere la fibrina, limitando sanguinamenti ed emorragie.

Dosaggio e Modo d'uso

L'acido tranexamico è disponibile in formulazioni farmaceutiche adatte alla somministrazione orale (capsule, soluzione iniettabile per uso anche orale) e alla somministrazione parenterale (soluzione iniettabile per uso endovenoso, ma anche - se riportato sul foglietto illustrativo - per uso locale e orale).

Il tipo di formulazione da utilizzare e il dosaggio di principio attivo dovranno essere stabiliti dal medico su base individuale per ciascun paziente. Di seguito, verranno riportate le dosi abitualmente impiegate in terapia.

Acido Tranexamico in capsule

Le capsule devono essere deglutite intere con acqua.

Adulti

  • Prevenzione: la dose giornaliera media varia dai 500 mg a 1 g di principio attivo al dì. Il medico può adattare il dosaggio caso per caso in funzione delle necessità.
  • Trattamento di emorragie in atto: la dose giornaliera raccomandata è di 1-3 grammi di acido tranexamico da assumere in dosi frazionate nell'arco della giornata. Nei casi gravi, il trattamento iniziale deve essere effettuato con acido tranexamico per via endovenosa.

Bambini e Adolescenti

  • Prevenzione: la dose di acido tranexamico raccomandata è di 5-10 mg/kg di peso corporeo da assumersi in dosi frazionate durante il giorno.
  • Terapia: la dose raccomandata è di 10-20 mg/Kg di peso corporeo da assumersi in dosi frazionate nell'arco della giornata. Sarà comunque il medico a stabilire il dosaggio esatto.

Acido Tranexamico in soluzione iniettabile per uso endovenoso, per uso orale o per uso locale

Uso orale

Quando l'acido tranexamico in soluzione iniettabile è anche adatto all'uso orale, il contenuto della fiala deve essere preventivamente diluito in poca acqua zuccherata prima dell'assunzione. La somministrazione per via orale è indicata soprattutto nei seguenti casi:

  • Manifestazioni emorragiche insorgenti in medicina interna, in otorinolaringoiatria ed in odontoiatria;
  • Preparazione d'interventi chirurgici in cui si presume possano insorgere emorragie da attivazione plasminica;
  • Nelle ipermenorree;
  • Nei gemizi in ginecologia;
  • Per il mantenimento di terapie iniziate per via endovenosa allo scopo di impedire recidive dell'emorragia.

Le dosi abitualmente impiegate negli adulti sono le seguenti:

  • Trattamento preventivo: dai 250 mg a 1 grammo di acido tranexamico al giorno; il trattamento deve iniziare almeno un giorno prima dell'intervento e proseguire per un periodo non inferiore a 3-4 giorni dopo l'operazione.
  • Terapia: la dose abituale è di 500 mg - 1 g di acido tranexamico tre volte al giorno; oppure, 250-500 mg di principio attivo sei volte al dì.

Sarà il medico a stabilire l'esatta posologia per ciascun paziente.

Uso per applicazione locale

Per l'applicazione locale nei pazienti adulti, la dose abituale è di una fiala contenente 500 mg di acido tranexamico il cui contenuto deve essere versato direttamente sulla sede dell'emorragia, oppure applicato mediante un tampone di garza preventivamente imbevuto. Questo tipo di utilizzo della soluzione iniettabile di acido tranexamico è indicato soprattutto nelle emorragie a livello oro-rinofaringeo in cui si desideri ottenere una rapida emostasi.

Uso endovenoso

L'acido tranexamico per via endovenosa sarà somministrato da personale medico specializzato.

Uso nei bambini e negli adolescenti

Il medico stabilirà dose e modo d'uso da utilizzare per ciascun paziente.

Pazienti con problemi renali

Nei pazienti con problemi renali potrebbe essere necessaria una riduzione delle dosi abitualmente somministrate.

Dimenticanza di una dose di Acido Tranexamico

NON prendere dosi doppie per compensare eventuali dimenticanze nell'assunzione di acido tranexamico, ma contattare subito il medico che fornirà tutte le indicazioni del caso.

Gravidanza e Allattamento

L'Acido Tranexamico può essere usato in Gravidanza e durante l'Allattamento?

Le donne in gravidanza e le madri che allattano al seno devono informare il medico della loro condizione qualora si renda necessario un trattamento con acido tranexamico.

Difatti, l'assunzione del principio attivo nelle donne in gravidanza non è raccomandata, così come non lo è durante l'allattamento al seno dal momento che l'acido tranexamico viene escreto nel latte materno.

Controindicazioni

Quando l'Acido Tranexamico NON deve essere usato

L'utilizzo dell'acido tranexamico è controindicato in tutti i seguenti casi:

  • Allergia nota allo stesso principio attivo e/o ad uno o più degli eccipienti contenuti nel medicinale a base di acido tranexamico che si deve assumere;
  • In pazienti con patologie che portano alla formazione di coaguli di sangue;
  • In pazienti con coagulopatia da consumo (condizione in cui il sangue forma coaguli in diverse parti del corpo);
  • In pazienti con problemi ai reni;
  • In pazienti che hanno avuto convulsioni in passato.

Per quanto riguarda le formulazioni ad uso parenterale, inoltre, anche la somministrazione intratecale, la somministrazione intraventricolare e l'applicazione intracerebrale sono controindicate per via del rischio di edemi cerebrali e convulsioni.

Infine, si ricorda che l'uso dell'acido tranexamico non è generalmente raccomandato in gravidanza e durante l'allattamento.

Autore

Dott.ssa Ilaria Randi

Dott.ssa Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista