Ultima modifica 31.05.2017

Cos'è il Propionibacterium acnes

Propionibacterium acnes è un batterio Gram-positivo anaerobio, non sporigeno, che alberga normalmente nella cute umana, in particolare nei follicoli pilo-sebacei, dove trae le sostanze nutritive di cui ha bisogno dal sebo, dai sottoprodotti del metabolismo cutaneo e dai detriti cellulari presenti in queste zone.
Propionibacterium acnesPur rappresentando un comune membro commensale della flora cutanea, Propionibacterium acnes è conosciuto soprattutto per l'importante ruolo nell'eziopatogenesi dell'acne.

Ruolo nell'Acne

Propionibacterium acnes predilige le condizioni di anaerobiosi (assenza di ossigeno) associate alla presenza di abbondanti secrezioni sebacee; queste circostanze si concretizzano all'interno dei comedoni ("tappi dei pori cutanei"), punti neri in miniatura che impediscono il normale deflusso del sebo nel dotto del follicolo pilo-sebaceo, e da qui alla superficie cutanea.
L'attività del Propionibacterium acnes all'interno dei comedoni determina una risposta infiammatoria mediata dal rilascio di varie sostanze in grado di giocare un ruolo nella patogenesi dell'acne: ialuronidasi, proteasi, lipasi e fattori chemiotattici per neutrofili, linfociti e macrofagi. Ben nota, a tal proposito, è la capacità del Propionibacterium acnes di produrre una lipasi extracellulare che idrolizza i trigliceridi del sebo a glicerolo ed acidi grassi, favorendo la crescita di altre specie batteriche, predisponendo alla comedogenesi ed aggravando l'infiammazione locale. Questa flogosi mina l'integrità dei cheratinociti e della parete follicolare, danneggiandola sino a provocarne la rottura.
In alcuni soggetti, la reazione infiammatoria cutanea a tali eventi è tale da innescare una reazione flogistica a crescita esponenziale, che culmina nei segni tipici dell'acne: formazione di papule, pustole e noduli.


acne formazione

Trattamento

Per l'importante ruolo del Propionibacterium acnes nell'eziopatogenesi dell'acne, gli antibiotici - sia topici che sistemici - costituiscono un importante ausilio nella terapia farmacologica dell'acne, soprattutto di quella pustolosa.
Normalmente, il ricorso alla terapia antibiotica per via topica viene riservato solo ai casi di acne più gravi, a maggior ragione nel caso della terapia antibiotica per via orale, al fine di evitare l'instaurarsi di una resistenza agli stessi antibiotici.
Difatti, nonostante l'azione batteriostatica, battericida ed antinfiammatoria di questi farmaci risulti terapeuticamente vantaggiosa, è già nota la crescita di ceppi di Propionibacterium acnes resistenti ad alcuni degli antimicrobici normalmente utilizzati nella terapia topica, quali la clindamicina, l'eritromicina, il benzoil perossido, la meclociclina, la nadifloxacina, la gentamicina e l'acido azelaico.
Per tale ragione, l'utilizzo degli antibiotici deve avvenire nel pieno rispetto delle prescrizioni mediche. In genere, il trattamento dell'acne con antibiotici topici dovrebbe essere limitato ad un periodo di 6-8 settimane e, soprattutto, questi farmaci non dovrebbero essere utilizzati in monoterapia.
I retinoidi topici (come l'adapalene, la tretinoina o l'isotretinoina) aumentano l'efficacia anti-acne degli antimicrobici facilitandone la penetrazione nei follicoli pilosebacei ostruiti, dove alberga il Propionibacterium acnes.

Altre patologie

Il Propionibacterium acnes non è implicato solo ed esclusivamente nella comparsa o nel peggioramento delle manifestazioni acneiche.
Infatti, questo battere può anche divenire un patogeno opportunista, occasionalmente individuato come responsabile di artriti, osteomieliti, endocarditi, meningiti ed infezioni chirurgiche (trovandosi protetto all'interno dei follicoli pilosebacei, resiste molto bene alle procedure preoperatorie di disinfezione cutanea).
Inoltre, alcuni studi hanno evidenziato la presenza di P. acnes in pazienti affetti da sarcoidosi e sciatica, ipotizzando quindi una relazione fra queste patologie e la presenza di un eventuale infezione provocata da questo battere.
Nei pazienti affetti da sarcoidosi, il P. acnes è stato ritrovato all'interno dei linfonodi. Nei pazienti affetti da sciatica, invece, il battere è stato ritrovato a livello dei dischi intervertebrali.
Infine, l'infiammazione provocata a livello cutaneo dal Propionibacterium acnes può creare le condizioni favorevoli allo sviluppo di infezioni secondarie da parte di altri batteri che normalmente non fanno parte della flora commensale cutanea, quale, ad esempio, lo Staphylococcus epidermidis.