Epilazione a Luce Pulsata: cos'è, funziona e durata

Epilazione a Luce Pulsata: cos'è, funziona e durata
Ultima modifica 24.11.2022
INDICE
  1. Generalità
  2. A cosa serve?
  3. Come funziona?
  4. Durata del trattamento
  5. Vantaggi e svantaggi
  6. Controindicazioni e reazioni avverse
  7. Qualche consiglio

Generalità

Cos'è l'Epilazione a Luce Pulsata?

L'epilazione a luce pulsata è una tecnica estetica che consente la rimozione permanente dei peli superflui.

Durante il trattamento, una luce policromatica ad alta intensità (IPL) si trasforma in calore quando colpisce la melanina (il pigmento che conferisce il colore scuro al pelo). Si genera così un forte aumento di temperatura, che viene trasferito al bulbo pilifero, il quale va incontro a degenerazione.
Il principio d'azione è paragonabile a quello dell'epilazione laser, con la differenza che quest'ultima tecnologia agisce a lunghezze d'onda unidirezionali e monocromatiche.
L'epilazione a luce pulsata può essere eseguita nei saloni estetici certificati o nelle cliniche dermatologiche; esistono anche dispositivi da utilizzare comodamente a casa. Sebbene il "fai da te" sia più comodo ed economico, però, almeno nelle fasi iniziali è consigliabile rivolgersi a uno specialista, in modo da escludere eventuali effetti collaterali e scegliere il trattamento più adatto, in base alle caratteristiche dei peli e della cute.

L'epilazione a luce pulsata è un trattamento più recente del laser. Entrambe le tecnologie si basano sulla fototermolisi selettiva: l'energia assorbita da un cromoforo (in questo caso la melanina contenuta nei peli di colore scuro) si trasforma in calore, surriscaldando i peli e denaturandone le strutture che li rigenerano (bulbo, papilla dermica e cellule della matrice).
Se l'intervento viene eseguito correttamente, la pelle intorno al follicolo rimane inalterata.
La luce pulsata utilizza una sorgente luminosa ad ampio spettro, cioè con diverse lunghezze d'onda utili ai fini dell'epilazione, comprese nel range di 590-1.200 nanometri.

Peli: qualche informazione

  • I peli sono diffusi su tutta la superficie corporea, ad eccezione di palmo della mani, pianta dei piedi, margine libero delle labbra e alcune zone dell'area genitale. Le loro caratteristiche (numero, forma, lunghezza e tipologia) possono variare da persona a persona.
  • Dal punto di vista anatomico, nel pelo si distinguono due parti principali: fusto (evidente all'esterno del piano cutaneo) e radice (contenuta nel follicolo pilifero a livello dell'epidermide). Nella parte più profonda, il follicolo si rigonfia per formare il bulbo pilifero, contenente, a sua volta, la papilla dermica; quest'ultima struttura è costituita da un gruppo di cellule in attiva proliferazione che danno origine al pelo (matrice).
  • Il pelo non viene prodotto in modo continuativo dal follicolo, ma segue un ciclo vitale in cui si alternano periodi di attività a quelli di riposo: anagen (crescita), catagen (transizione) e telogen (riposo).
Foto fornita da Braun contestualmente al progetto keyword di novembre 2022 Ufficio Stampa
Per approfondire: Epilatore a luce pulsata: come funziona e quale scegliere

A cosa serve?

Lo scopo finale dell'epilazione a luce pulsata è quello di indurre l'assottigliamento progressivo e il diradamento della peluria, rallentandone fortemente la ricrescita e rendendola non visibile ad occhio nudo.
Per un migliore risultato, occorre intervenire sulla zona desiderata durante la fase anagen dei peli, dal momento che la melanina risulta molto più concentrata nel bulbo pilifero durante questo periodo.

Il limite dell'epilazione a luce pulsata è proprio correlato ai fattori che influiscono sul ciclo di vita del pelo, che nasce, cresce e muore. I follicoli silenti, quelli cioè che non producono peli, possono attivarsi, infatti, sotto stimolo di ormoni o farmaci. Per questo, nel caso della luce pulsata, è più corretto parlare di epilazione permanente, in quanto il risultato sui follicoli attivi trattati permane nel tempo.

Epilazione a Luce Pulsata: a chi è consigliata?

L'epilazione a luce pulsata è particolarmente consigliata a chi è stanca/o di ricorrere frequentemente a ceretterasoi e vari altri metodi di depilazione. Questa tecnologia si può applicare a viso, ascelle, braccia, petto, gambe, schiena e altre parti del corpo.

Come funziona?

La luce pulsata ad alta intensità (IPL) è una tecnica di fotoepilazione che sfrutta le radiazioni luminose per indebolire i peli e determinarne la caduta.
Il principio su cui si basa è quello della fototermolisi selettiva. In pratica, la luce pulsata intensificata, emessa durante il trattamento, colpisce i bulbi piliferi, provocando il surriscaldamento del follicolo e dei vasi sanguigni che lo irrorano; in questo modo, viene compromessa la vitalità delle cellule della matrice responsabili della rigenerazione della peluria.
Affinché il processo sia selettivo verso i peli superflui e non colpisca gli altri tessuti, è necessario utilizzare una luce pulsata con lunghezze d'onda comprese nel campo 590-1200 nanometri. Quando la melanina contenuta nei bulbi assorbe le radiazioni, l'energia in esse contenuta viene trasferita al bulbo sotto forma di calore; ciò provoca il raggiungimento di temperature elevate, che provocano via via la degradazione del follicolo (termolisi).
Man mano che si eseguono i trattamenti, i peli ricrescono meno velocemente (da 4 settimane all'inizio a diversi mesi in seguito) e sono sempre più sottili.

Trattamento professionale

L'epilazione a luce pulsata può essere eseguita presso le cliniche dermatologiche o in centri estetici certificati, da personale altamente qualificato; in quest'ultimo caso, si consiglia di informare il proprio medico di base che, essendo a conoscenza della storia clinica, può escludere la presenza di controindicazioni.
L'impostazione della potenza dello strumento e la frequenza del trattamento dipendono da: caratteristiche del pelo (colore, diametro del fusto e densità pilifera), fototipo, eventuali lesioni cutanee e patologie concomitanti o uso di farmaci fotosensibilizzanti.
Qualunque sia l'operatore scelto, le sessioni di epilazione a luce pulsata si svolgono secondo le seguenti fasi:

  • Fase preliminare - La cute viene detersa accuratamente per rimuovere i residui di sporco, trucco, profumi, deodoranti o qualunque prodotto che possa interagire con il laser (e potrebbe essere scambiato per melanina). Al termine di quest'operazione, si rade la zona da trattare per garantire il buon esito della seduta. Se i peli fossero lunghi oltre i 2 mm, infatti, la potenza del fascio di luce non agirebbero solo sul bulbo, cioè il vero bersaglio, ma si disperderebbero lungo il fusto, riducendo l'efficacia del trattamento.
  • Test epidermico - Si valuta la reazione termica della cute: l'operatore imposta la fluenza (energia emessa per centimetro quadro) e fa aderire il manipolo, dotato di una superficie in vetro, su una piccola area cutanea; dopo circa due minuti viene osservato il risultato e, in base ad esso, si regolano le impostazioni del dispositivo. Questo step dovrebbe essere effettuato all'inizio di ogni seduta, in quanto le condizioni della cute potrebbero variare. Prima di iniziare la prova, occorre sempre adottare le giuste precauzioni:
    •  indossare gli appositi occhiali protettivi e coprire i nevi presenti sull'area interessata, per evitare che vengano colpiti dalle radiazioni.
  • Fase di epilazione - L'operatore passa accuratamente il dispositivo nella regione da trattare. Al termine, si deterge nuovamente la pelle e si applica un gel rinfrescante, in grado di lenire l'arrossamento. Talvolta, prima di procedere all'epilazione, l'operatore può applicare una crema anestetica ad uso topico in alcune aree del corpo particolarmente sensibili.

Epilazione a luce pulsata domiciliare

L'epilazione a luce pulsata può essere effettuata anche a casa, con un apposito dispositivo disponibile in commercio, l'epilatore a luce pulsata. Questo tipo di trattamento è indicato soprattutto per il mantenimento degli effetti ottenuti con le sedute professionali.
La scelta dell'apparecchio ideale dipende da diversi fattori, tra cui:

  • Fluenza: è la quantità di energia emessa dalla lampada per centimetro quadro. Questo parametro fornisce un'idea della potenza dell'apparecchio: valori troppo bassi rendono il trattamento inefficace, valori molto alti possono danneggiare la cute. Gli apparecchi di ultima generazione consentono di impostare vari livelli di fluenza sulla base del proprio fototipo (dalle carnagioni chiare a quelle olivastre).
  • Area da trattare: alcuni dispositivi hanno accessori di precisione che consentono di trattare anche le zone più piccole (es. ascelle); altri dispongono di una lampada con finestrella ampia per intervenire meglio su zone estese. Esistono, poi, strumenti che possono essere utilizzati su tutto il corpo, mentre altri sono specifici per il viso.
  • Frequenza degli impulsi: i dispositivi consentono di emettere impulsi singoli (per aree che richiedono maggiore precisione) o continui (per zone molto estese).
  • Lunghezza d'onda: da essa dipende la capacità delle radiazioni di raggiungere i bulbi più profondi; prodotti che non sono in grado di generare almeno tra i 590 nm e 1200 nm non possono essere considerati di buona qualità.
  • Numero totale degli impulsi: da questo parametro dipende la durata della lampada.

Durata del trattamento

I risultati che possono essere ottenuti con l'epilazione a luce pulsata dipendono da una serie di fattori, tra cui età, assetto ormonale, tipo di pelle e caratteristiche dei peli. Pertanto, il numero delle sedute varia in base ai singoli casi e alla zona da trattare.

Nella maggior parte dei soggetti "normotipo" (senza ipertricosi), si possono ottenere risultati entro 8-10 sedute eseguite ogni 3-4 settimane, con una riduzione media dell'80% dei peli presenti nella zona di trattamento. Dopo i primi trattamenti, comunque, si nota una ricrescita diradata e ritardata, nonché un indebolimento del pelo e un miglioramento dei tessuti, specie in caso di follicoliti e peli incarniti.
La durata delle sedute è estremamente variabile (15-60 minuti) e dipende, sostanzialmente, dall'estensione dell'area trattata e dall'abilità dell'operatore.
I risultati ottenuti con l'epilazione a luce pulsata sono duraturi, soprattutto se si ripetono delle sedute di mantenimento una o due volte all'anno.

Epilazione a Luce Pulsata: quanto può costare?

I costi dell'epilazione a luce pulsata variano a seconda del macchinario utilizzato e della zona da trattare: si va dai 30 ai 250 euro a seduta per le zone più ridotte (tra cui inguine, baffetti ed ascelle), mentre, per le parti più estese (come gambe e braccia), i costi possono essere compresi tra 80 e 500 euro. Il prezzo finale dipende dal numero di sedute complessivo stabilito per ottenere risultati soddisfacenti.
Per quanto riguarda i dispositivi ad uso domestico, invece, il costo indicativamente va da 180 a 1000 euro.

Vantaggi e svantaggi

L'epilazione a luce pulsata presenta una serie di vantaggi: favorisce una riduzione della quantità e del diametro dei peli, nonché una ricrescita lenta, se non addirittura inesistente, grazie all'eliminazione del bulbo pilifero.
D'altra parte, l'investimento economico iniziale è alto e le sessioni di trattamento richiedono molta costanza. L'epilazione a luce pulsata non risulta efficace sui peli chiari e presenta alcune controindicazioni mediche.
Rispetto all'epilazione laser, poi, la luce pulsata si deve sospendere durante l'estate per prevenire la foto-sensibilizzazione e la conseguente comparsa di macchie cutanee.

Controindicazioni e reazioni avverse

Quando eseguita da personale altamente qualificato, la luce pulsata si rivela abbastanza sicura. Tra gli effetti indesiderati comuni, rientrano:

  • Sensazione di fastidio, lieve calore o dolore simile a un puntura di ago, soprattutto nelle aree con un'elevata densità follicolare;
  • Lieve arrossamento della pelle, dovuto alla fototermolisi.

Quest'ultima reazione varia in base al grado di sensibilità epidermica individuale; il rossore è temporaneo e scompare dopo qualche minuto.
Le sedute di epilazione a luce pulsata andrebbero eseguite in inverno o, comunque, nei periodi lontani dall'estate. Il trattamento predispone, infatti, alla formazione di macchie cutanee sulla zona trattata, quale risultato del danneggiamento della melanina (ipopigmentazioni sulla pelle abbronzata). Considerati i rischi di depigmentazione cutanea, l'epilazione a luce pulsata non è indicata a chi presenta poco contrasto tra peluria e carnagione (peli chiari su pelle chiara; peli medio-scuri su carnagione scura ecc.). In ogni caso, sarà il personale specializzato estetico o medico a valutare la possibilità di eseguire il trattamento. Sempre per lo stesso motivo, è bene ricordarsi di fare una piccola prova su una piccola superficie, poco esposta, per appurare gli effetti della luce pulsata sul proprio tipo di pelle.
Durante la procedura di epilazione a luce pulsata, il medico estetico (o l'estetista qualificata) e il paziente devono indossare degli occhiali protettivi, specifici a seconda della frequenza della luce pulsata impiegata, per ridurre il rischio oculare a carico della retina.
L'epilazione a luce pulsata non è indicata in corso di terapie orali con corticosteroideiantibiotici, trattamenti ormonali sostitutivi, farmaci immunosoppressori e altri fotosensibilizzanti (come l'isotretinoina per l'acne): il rischio è quello di provocare l'insorgenza di macchie cutanee o produrre un effetto solo temporaneo della diminuzione dei peli.
Altre controindicazioni all'epilazione a luce pulsata comprendono:

  • Barba maschile, in quanto l'elevata densità follicolare potrebbe rendere il processo molto doloroso;
  • Zone di estrema sensibilità, quali sopracciglia e zone intime;
  • Tatuaggi e trucco permanente: nonostante possano essere coperti prima del trattamenti, i pigmenti in essi contenuti possono assorbire le radiazioni e provocare ustioni;
  • Patologie cutanee che potrebbero subire dei peggioramenti (eczemidermatiti e ferite);
  • Deficit immunitari, patologie cardiache e interventi chirurgici nei tre mesi precedenti la seduta;
  • Vene varicose, in quanto il calore trasferito dalle radiazioni può contribuire a peggiorare il problema;
  • Diabete, per la difficoltà di guarigione della cute;
  • Gravidanza e allattamento, per la mancanza di prove relative alla sicurezza del trattamento.

Qualche consiglio

  • L'epilazione a luce pulsata garantisce risultati migliori sulla peluria di colore scuro su una carnagione chiara. Per i peli biondi, bianchi o decolorati, al contrario, le speranze di successo, sono ridotte, se non addirittura nulle.
  • Non è consigliabile epilare con luce pulsata pelli abbronzate o scure (fototipo V o VI), in quanto presentano grandi quantità di melanina: in tal caso, il calore tende a essere assorbito dalla cute e non dal pelo, comportando una sensazione molto dolorosa durante la seduta e, talvolta, delle vere e proprie bruciature.
  • Tra una seduta e l'altra è bene evitare l'utilizzo di cerette ed altre tecniche di epilazione a strappo, che interrompono il ciclo di crescita dei peli.
  • Nel caso siano presenti irsutismo e ipertricosi secondari a disfunzioni ormonali è sempre meglio chiedere un consiglio al proprio medico di base o rivolgersi a un dermatologo prima di sottoporsi all'epilazione a luce pulsata. Anche i nevi, le macchie cutanee o le lentiggini molto estese vanno sempre valutate prima del trattamento.
  • L'epilazione a luce pulsata è controindicata in estate: dopo il trattamento, la pelle risulta particolarmente vulnerabile agli effetti delle radiazioni ultraviolette e può reagire con un'infiammazione dei melanociti. Se si decide di farla nei mesi primaverili, meglio limitarsi alle parti del corpo che non saranno esposte al sole nell'immediato, quindi inguine o ascelle, evitando viso, gambe e braccia.
  • Con l'epilazione a luce pulsata non si può parlare di risultati definitivi, quanto permanenti. Il trattamento presenta il vantaggio di rallentare fortemente la crescita dei peli e trasformarli comunque in una sottile peluria, non visibile ad occhio nudo, quindi permette di diradare cerette o altri sistemi di depilazione.

 

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Autore

Giulia Bertelli
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici